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La Giustizia
Simboli, Significati e Corrispondenze
di Rebecca Walcott
INTRODUZIONE
“Il Tarocco può fare miracoli se tu non lasci che la mente interferisca. E il modo perché la mente non interferisca è quello di non interpretare ma di visualizzare, non di avere significati fissi e prestabiliti per le carte ma di affidarti alla tua intuizione…ma ricorda che tu non stai predicendo il futuro. Tu puoi usare questo gioco per rendere le persone più vigili e più meditative, più responsabili per le loro vite.”
Osho Rajneesh
Questa citazione di Osho racchiude perfettamente lo spirito dello studio degli Arcani dei Tarocchi (www.significatodeitarocchi.it). I Tarocchi, come tutti i sistemi “simbolici” in generale, astrologia, numerologia hanno, di solito, una pessima fama spesso a ragione, visto l’uso scorretto che se ne fa. Tutti quanti questi sistemi, infatti, da che se ne ha memoria, sono stati utilizzati quasi unicamente come strumenti di divinazione.
Secondo la storia, l’oracolo più famoso, l’origine di tutti gli oracoli è quello di Delfi. La frase più famosa che gli è collegata non era, però, “conosci il tuo futuro” piuttosto diceva “conosci te stesso”, ora.
Se vogliamo quindi entrare nelle pieghe profonde di questo insegnamento antichissimo, dobbiamo intendere la funzione dei Tarocchi non di utilità per svelarci quanto ci accadrà domani o fra un anno, ma piuttosto tendere a lasciarci guidare, rispecchiandoci nei loro simboli e farci scoprire qualche tratto di tutte quelle emozioni, quegli impulsi che sono alla base di un nostro futuro ‘probabile’.
Si tratta di identificare questa funzione come una sorta di rivelazione, dal momento che, ci porta a riconsiderare il potere che abbiamo sul nostro futuro, sul nostro destino, in termini di libertà di scelta, di responsabilità per le nostre azioni.
La disciplina Tarologica intuitiva, è legata all’utilizzare gli Arcani dei Tarocchi, oltre come un oracolo anche, e soprattutto, come ponte simbolico tra ciò che siamo nel profondo e ciò che manifestiamo all’esterno; i Tarocchi svelano la nostra anima e ne rispecchiano gli aspetti.
Per riuscire in questo compito dobbiamo, prima di tutto, svincolare i loro simboli, da interpretazioni rigide e prestabilite, diventando consapevoli che i simboli, non hanno un solo significato e, in realtà, sono forze che agiscono. Lo fanno richiamando in noi emozioni, sensazioni, sentimenti ai quali noi attribuiamo poi il vero significato, quello che ha valore perché ci rappresenta. È il nostro, non quello di altri o quello tramandato in generale.
La particolarità della Tarologia Intuitiva (http://bit.ly/analisitarologica) è quella di aver contribuito a traslare l’attenzione, dal puro significato del simbolo, direttamente all’azione che esso ha su di noi, sulla nostra personalità, sulla nostra vita, e come l’archetipo influenza la nostra psiche.
Con il mazzo di Tarocchi, noi interagiamo con 78 specchi con i quali impariamo ad osservare noi stessi e gli eventi, agendo nella nostra realtà ma guardandola e scrutando noi stessi, da più punti di vista.
L’esercizio riflessivo con i Tarocchi ci da la possibilità di liberarci delle nostre maschere e di vigilare sulla possibilità di crearne altre. Contemporaneamente, ci
presenta l’immagine del nostro presente e ci aiuta a creare le condizioni ottimali per dare vita ai possibili nostri ‘futuri’.
Nel ciclo delle 22 Monografie che vi presento, vi parlo dei Tarocchi come di un sentiero di consapevolezza.
È un percorso di 22 tappe, tramite le quali il viandante, cioè la carta numero Zero, l’ultimo degli Arcani, si incammina per raggiungere la tappa 21, il Mondo. Lo fa con gli occhi rivolti verso il cielo, come a cercare una guida per la sua piena realizzazione.
Gli Arcani dei Tarocchi, sono un cammino in cui la consapevolezza è spinta ad ampliarsi sono, infatti, una strada che porta ad una trasformazione progressiva.
Vi ricordo che potete iniziare uno studio più approfondito degli Arcani dei Tarocchi con il “Corso Leggere i Tarocchi” da me realizzato che trovate qui: http://bit.ly/CorsoLeggereiTarocchi oltre all’Ebook “Leggere i Tarocchi” che potete acquistare direttamente dal sito a questo link: http://bit.ly/leggereitarocchi
Non mi resta che augurarvi una buona lettura e meditazione di questa monografia, mentre vi invito ad avvicinarvi anche alle altre Lame che potete trovare qui: http://bit.ly/tarocchimonografie
Con l’augurio che questi approfondimenti siano di vero vantaggio nella vostra vita quotidiana.
Buona Lettura!
Rebecca Walcott
www.significatodeitarocchi.it
Arcano Maggiore n. 8 La Giustizia
L’Arcano Maggiore “La Giustizia” esprime equilibrio, etica morale, coerenza e senso della fiducia nella verità. Questa carta consolida la posizione precedente. Una volta imparato a guidare il carro della nostra vita, non siamo indenni da errori. La maestria nel pilotare il carro, può in alcuni casi, farci deviare in uno stato di fallace onnipotenza, inducendoci a comportarci come se nulla potesse nuocerci o potesse ostacolarci.
Chiaramente, è un invito a ridimensionare questo aspetto, adottando l’equilibrio che ci suggerisce la bilancia. La Giustizia ci appare seduta su un trono: nella mano destra tiene una spada e nella sinistra una bilancia. Guidare un carro comporta uno sforzo saldo e consapevole. Prevedere ostacoli e pericoli, è un grande impegno.
La bilancia nella mano sinistra, ci suggerisce che per ogni decisione da prendere, per ogni scelta da operare, ci sono pro e contro da valutare. Occorre “pesare” tutte le possibilità prima di approdare ad una decisione, affinché vi siano più elementi che ci indichino il quadro completo di una situazione. In questo modo avremo esercitato il potere decisionale nel modo migliore.
Si sa che nel riflettere ed esaminare una condizione o una decisione da prendere è possibile che emergano parti di noi non consone che siano di ostacolo al buon andamento dei nostri progetti, di qualunque natura essi siano. A questo punto entra in azione la Spada.
I RAMI SECCHI
La Spada è l’agente liberatore. Essa taglia ciò che è morto: un’abitudine dannosa per noi, vecchie
ferite che ci impediscono di guarire e perdonare, vecchi schemi mentali condizionanti e i rigurgiti dell’egoismo che alimentano paure. La Spada taglia e cauterizza. Con la sua azione purificante, ci aiuta a rafforzare il potere della bilancia. Se regoliamo i piatti di questo strumento aggiungendo fiducia quanto occorre e inserendo gradatamente nuove prospettive, riusciremo a trovare l’equilibrio necessario per proseguire in questo difficile lavoro di conoscenza di noi stessi.
Nella carta, troviamo la spada non in linea retta come un’arma comune, ma ondeggiante verso l’alto. Questo particolare vuole forse ricordarci, che la perfezione non esiste e che tutto ciò che ha la pretesa di essere perfetto, è immobile e privo di elasticità. Possiamo osservare inoltre, che la figura nella carta, è posta frontalmente e guarda davanti a sé (ritroveremo questa postura più avanti, nella carta del Sole o nell’Angelo del Giudizio).
Sembra volerci invitare ad una ulteriore introspezione ad una presa di coscienza più profonda. Ma prima di tutto, ci invita a fare giustizia verso noi stessi, di concederci ciò che meritiamo. La Giustizia quindi, può essere vista come l’intervento del nostro sé superiore, che ci esorta a valutare in modo sincero se ci rendiamo giustizia, se pratichiamo la misericordia verso noi stessi e verso gli altri.
La Giustizia allora, ci vuole insegnare che dobbiamo concederci quello che ci meritiamo, allontanandoci in modo netto da quello che non vogliamo. Ci insegna
a distinguere un’opinione soggettiva da una obiettiva. Ed infine esaminiamo l’aspetto spirituale di questa carta.
EGOISMO E RIFIUTO
C’è una sorta di Legge Divina che la lama della Giustizia ci evidenzia. Quello che non doniamo, in preda all’egoismo, ci viene tolto secondo un equilibrio superiore (fosse un gesto, un sorriso, un aiuto, o qualunque altra cosa).
Quando distruggiamo, siamo soggetti a vedere eliminare dalla nostra vita, ciò a cui teniamo di più. Qui vediamo la Legge Universale della causa-effetto, in piena attività. La Giustizia, cioè, nella sua ieratica posizione, ci assicura di fare in modo che le cose siano “quelle che sono”, in modo da non distorcere la loro connotazione e la loro valenza. Nella realtà delle cose, senza fumose argomentazioni, sarà più facile mettere in equilibrio i piatti della bilancia.
Secondo l’alfabeto ebraico, la lettera corrispondente all’Arcano n.8 è la lettera “Cheit” che significa “doppia porta”. Il valore numerico di questa lettera è 8, e non a caso è un doppio quattro, indice di stabilità sia inferiore (regno materiale), che superiore (regno del pensiero). La doppia porta, indica questa alternanza di energie che entrano in una dimensione ed escono in un’altra, come ad informarci della capacità della nostra anima, di accedere ai livelli più alti della consapevolezza per poi rientrare nel nostro stato naturale e portare a termine i compiti terreni.
L’otto è un numero sacro per la Kabalah, corrisponde infatti al numero del Messia, in quanto trascendenza dalla dimensione umana a quella sacra. Ha anche valenza sacrificale, cioè proprio con l’esempio del Messia, riconosciamo che la salvaguardia del bene comune e della luce, spesso richiede un grande sacrificio di sé stessi.
A questo livello, l’otto diventa lo stesso simbolo dell’infinito, come possiamo
osservare dal suo simbolo matematico che è un otto messo in orizzontale.
Il Vangelo di Matteo ci offre un bellissimo spunto per la riflessione :
“… e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li
rimettiamo ai nostri debitori.
E il Maestro aggiunse :
“Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe,
il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;
ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro
perdonerà le vostre colpe.
Matteo VI, 12-14-15
Queste righe danno un insegnamento fondamentale.
La bilancia della Giustizia divina invocata poco sopra, sottolinea l’impossibilità di soprassedere alle nostre “colpe”, senza la volontà di non ripetere gli stessi errori e di conseguenza danneggiare noi e gli altri.
Essere consapevoli di questo, rimarca il fatto che la sicurezza dell’uomo, viene anche dal sentirsi in pace con se stessi e col mondo. Questo stato d’animo si può raggiungere solo se operiamo con schiettezza, rettitudine e onestà verso la nostra persona e poi verso gli altri.
Applicare queste semplici ma fondamentali Leggi Universali, darà vita al meccanismo che molti cercano di decifrare, sperando di intravedere una scorciatoia per eliminare la sofferenza della presa di coscienza.
Molto semplicemente se noi comprendiamo i nostri pensieri, siamo anche in grado di eliminare quelli che sono dannosi e ripristinare l’equilibrio (Bilancia).
Al tempo stesso ricevere un comportamento ingiusto, dà sempre dolore. Ma è per questo che se riusciamo a comprendere che è necessario per prima cosa non rimanere arroccati su posizioni drastiche e irrevocabili, avremo modo di capire che l’ostinazione, il rancore e la cattiveria, non restituiscono l’equilibrio al nostro animo, tutt’altro!
Quindi per essere sicuri di ottenete l’equilibrio per noi e per il nostro ambiente, dobbiamo ricordarci di operare delle scelte che ci aiutano a sbarazzarci dei sentimenti negativi, responsabili di far pendere la bilancia in continuazione.
Abbiamo così chiarito questa lama molto importante per la nostra crescita personale.
IL NUMERO 8
All’Arcano n.8, La Giustizia è associato il numero otto.
L’otto corrisponde a Saturno che è assolutista, simbolo di una perfezione stabile che rappresenta il perfetto corso dell’Universo. Si rammenti anche che Saturno è il Dio greco del tempo Kronos e le sue caratteristiche sono la durezza del piombo, il mondo del silenzio, il buio, le profondità della terra.
Scopo del numero otto è quello di elaborare il concetto di abbondanza, di potere, di fama e di mettere la riuscita in questi ambiti al servizio del bene comune.
Indispensabile per manifestare queste qualità, che prima di tutto siano vissute e alimentate al nostro interno. Solo così potremo coscientemente raggiungere l’equilibrio.
Quando parliamo di abbondanza ci riferiamo ad un concetto superiore. Il denaro è una cosa, un mezzo di scambio. La vera abbondanza è un’attitudine, una pienezza di emozioni.
Il denaro e il potere , infatti , non sono che delle forme di energia e che l’energia non fa di noi persone differenti, essa non fa che amplificare ciò che siamo già.
Immaginiamo una cornucopia d’abbondanza, da dove fuoriescono dei frutti multicolori, delle pietre preziose e dell’oro, pronta a colmare di favori tutti coloro che vorranno sollevarsi e tendere la mano.
Come potremmo noi, sollevarci nel mondo?
Questa cornucopia d’abbondanza non esiste già in noi?
“La vera ricchezza è ciò che resta quando si è perduto tutto il proprio denaro!”.
Questi principi, assoggettati alla legge dell’equilibrio della Giustizia, sono i capisaldi per ancorare la nostra saggezza a basi solide e proseguire il cammino.
I SIMBOLI NELLA CARTA
Con l’Arcano Il Carro si conclude il Primo Settenario degli Arcani Maggiori, lo Spirito. L’Arcano della Giustizia apre il Secondo Settenario, l’Anima, mentre il terzo si collegherà al Corpo.
L’Arcano La Giustizia rappresenta il movimento generatore di vita, ordine e organizzazione. La Giustizia coordina e districa il caos. È seduta frontalmente su un trono squadrato ben piantato al suolo come una costruzione massiccia. È una donna con i capelli biondi con lo sguardo fisso in avanti. Indossa una tunica rossa e un mantello azzurro.
Nella mano sinistra regge la Bilancia, nella destra la spada rivolta verso l’alto. La fiancheggiano due pilastri che delimitano il campo dell’attività (animatrice), il limite della vita fisica.
Le maniche della tunica della Giustizia sono d’azzurro e verde simbolo, il primo di sentimento, il secondo dell’operatività, il suo duplice campo d’azione.
L’Arcano della Giustizia è legato strettamente a quello dell’Imperatore. Infatti i significati di valore, amore e regola dell’Imperatore, sono sostenuti integralmente dall’Arcano della Giustizia. Altra corrispondenza tra i due Arcani, sono le collane che ornano i loro colli; con un intreccio che rappresenta la solidità che nulla può spezzare. Il Numero 8 dell’Arcano la Giustizia, indica il Sole-Ragione, luce degli uomini. Da ricordare che, in Cina, sono 8 i Qua, o trigrammi di Fo Hi, (sotto la cui influenza si è formato il Mondo.
Se si viola l’equilibrio della natura e delle cose, la Giustizia immanente ristabilisce la giusta armonia. Per questo, nella mano destra, in verticale è posta la spada, arma che fa rispettare l’ordine.
Il copricapo della Giustizia è di ferro. Ricorda che la Giustizia si applica con rigore e senza pietà, perché solo dalla sua rigorosa applicazione nasce l’equilibrio vitale.
La Giustizia non conosce vendetta, ma dall’equilibrio della Bilancia posta nella sua mano sinistra, si giunge all’applicazione del diritto. La Bilancia è lo strumento dell’equilibrio di un Diritto il cui scopo è di riparare ad errori commessi.
Astrologicamente la Giustizia è Astrea, la Vergine Zodiacale che regge la Bilancia dell’Equinozio d’Autunno. Le due colonne ai lati rappresentano i due Solstizi.
LA LETTERA CHEITH
L’Arcano n. 8 è associato alla lettera ebraica Cheith che significa “cancello”, un chiaro riferimento al concetto della “giustizia”.
In Kabbalah, l’Otto corrisponde alla lettera Cheit. Cheit è chiamata anche ‘la doppia porta’. E’ la porta attraverso la quale il nascituro viene alla luce, ma è anche la porta della rinascita spirituale dell’uomo. In Kabbalah, l’Otto è l’entrata nella dimensione oltre il tempo, ed ecco che visto orizzontalmente, diventa il simbolo dell’Infinito, il lemniscata greco.
CORRISPONDENZE ESOTERICHE:
- Alchimia: la decomposizione
- Astrologia: Marte in Scorpione
- Kabbalah: Lettera H (HETH)
- I King: corrispondenza con il segno VI, La Vita, oltre al segno LX, La Delimitazione, e il segno XLIII, Lo Straripamento.
- Collegato al colore: Arancio, Mercurio, Scienza attiva
- Oli aromatici: Rosmarino
- Erbe: Salvia
- Fiori: Viola del pensiero
- Piante: Nocciolo
- Simboli: Libro, Catene
- Animali: Volpe
- Nota Musicale: Do Maggiore
- Gemma: Diamante
- Cristallo: Pirite, Morganite Rosa, Birillio Rosato
- Giorno della Settimana: Giovedì
- Visione sottile: Visione di Splendore
- Attributi: 4 otto
- Sfere e sentieri spirituali: rapidità, prudenza
- Sfere e sentieri fisici: Mano e braccio destro, rene destro
Alcuni abbinamenti frequenti e il loro significato:
Arcano 8 La Giustizia + Arcano 6 L’Innamorato + Asso di Coppe= Matrimonio felice ed equilibrato
Arcano 8 La Giustizia + Arcano 21 Il Mondo = Lite risolta in modo positivo
Arcano 8 La Giustizia + Arcano 16 La Torre = Punizione giusta
Interpretazioni divinatorie: splendore, gloria, la Divinità che si manifesta nell’armonia della natura, legge, equilibrio, stabilità, imparzialità, sicurezza.
Riflessione: Riequilibrare, fare chiarezza
Conclusioni
Non è facile esprimere in poche parole il metodo di approccio alla simbologia dei Tarocchi che ho costruito e affinato nel tempo. Si tratta, in realtà, di un vero e proprio viaggio all’interno di questi simboli che, in circa 20 anni, mi hanno dato molto in termini di introspezione (non dimentichiamo che i Tarocchi sono, prima di tutto, un mezzo per conoscersi a fondo) e di comprensione dei cicli universali. I Tarocchi sono uno strumento vivo che permette di indagare la realtà che ci circonda.
Come spesso dico, oggi si è perso il collegamento dell’uomo con il proprio Sé, con la propria natura profonda: la sede dell’Anima. Si ha bisogno di sapere tutto e subito, non si è disposti a percorrere la strada che ci separa dal risultato, ammirando il panorama della nostra vita che cambia durante il percorso. Vogliamo tutto e subito. Questo è un tradimento verso noi stessi, verso le nostre intuizioni e verso le nostre capacità.
In questa monografia desidero spingere i miei lettori a utilizzare gli Arcani dei Tarocchi per riflettere sulla propria esistenza e imparare ad agire direttamente sulla propria realtà. L’Arcano la Giustizia (http://bit.ly/arcanogiustizia), ci insegna a muovere ‘coscientemente’ il primo o verso la comprensione profonda di quello che siamo, di ciò che desideriamo realmente nella nostra vita. Gli strumenti che utilizza sono gli stessi che noi dobbiamo adoperare se vogliamo riqualificare la nostra esistenza.
Vi ricordo che, oltre alla Monografia “La Giustizia”, potete trovare anche:
- Monografia “Il Mago”
- Monografia “ La Papessa”
- Monografia “L’Imperatrice”
- Monografia “L’Imperatore”
- Monografia “Il Papa”
- Monografia “L’Innamorato”
- Monografia “Il Carro”
- Monografia “L’Eremita”
- Monografia “Ruota di Fortuna”
- Monografia “La Forza”
- Monografia “L’Appeso”
- Monografia “La Morte”
- Monografia “La Temperanza”
- Monografia “Il Diavolo”
- Monografia “La Torre”
- Monografia “Le Stelle”
- Monografia “La Luna”
- Monografia “Il Sole”
- Monografia “Il Giudizio”
- Monografia “Il Mondo”
- Monografia “Il Matto”
Vi ricordo, inoltre, che potete iniziare uno studio più approfondito degli Arcani
dei Tarocchi con il “Corso Leggere i Tarocchi” da me realizzato che trovate qui: http://bit.ly/CorsoLeggereiTarocchi oltre all’Ebook “Leggere i Tarocchi” che potete acquistare direttamente dal sito a questo link: http://bit.ly/leggereitarocchi
Oltre alle monografie che potete trovare qui: http://bit.ly/tarocchimonografie
Concludo invitandovi a visitare il sito www.significatodeitarocchi.it dove troverete molti altri approfondimenti e vi lascio questo aforisma sul quale meditare.
“I Tarocchi sono una macchina filosofica, che evita alla mente di divagare, pur lasciandole iniziativa e libertà; si tratta di matematica applicata all'assoluto, l'unione di ciò che è logico con ciò che è ideale, come una combinazione di pensieri esatti tanto quanto i numeri, forse la concezione più semplice e più grande del genio umano.”
Eliphas Levi
Buona lettura e buona Vita!
Rebecca Walcott
www.significatodeitarochi.it