Romantiche, tenere, apionate, infuocate. Queste le lettere d'amore dei grandi del ato Ricordate il libro che Carrie leggeva a Mr Big in Sex and City?
Ora esiste davvero, è stato pubblicato anche in Italia, s'intitola Ti amo e racchiude tante lettere d'amore di personaggi storici a mogli, fidanzate, amanti, ammiratrici. Lettere romantiche, apionate, tenere ,erotiche. Esse ci svelano lati nascosti ed insospettabili digrandi uomini del ato: Napoleone che minaccia di accoltellare per gelosia Giuseppina, ma gli manda anche baci ardenti, Mozart che invece manda lievi bacetti alla futura moglie Costanza, Victor Hugo che si proclama schiavo all'infedele Adele, Beethoven che si dichiara eternamente tuo in lettere mai spedite all'amata immortale, Oscar Wilde che scrive letttere piene di adorazione ad Alfred Douglas che lo rinnegò sebbene a causa sua Wilde abbia dovuto scontare due anni dilavori forzati.
E poi lettere di Foscolo, Toscanini, Horatio Nelson,Casanova, Carducci ,Twain, Darwin. Tutte le sfumature dell'amore,parole banali o sorprendenti, suppliche, gelosia, amorosi rimproveri, torride richieste.
Tante lettere che ci riportano in un epoca in cui l'amore si affidava alla parola scritta ,lettere che diventavano cimeli da conservare gelosamente e riguardare ogni tanto.
Oggi invece anche le parole d'amore sono rinchiuse nello spazio ristretto di un sms, nessuno scrive più , tanto meno lettere d'amore, addirittura in molti paesi le poste sono in crisi e annunciano tagli al personale.
Eppure cosa c'è di più bello, intimo, sentito di una lettera d'amore,anche sgrammaticata, una lettera pensata, scritta, spedita , magari con l'ingenua frase sulla busta che ancora si usava qualche anno fa :
corri postino corri.
Certo un sms è più sbrigativo, più diretto, ma non può certo esprimere interamente i palpiti del nostro cuore ( e alcuni addirittura li copiano da internet ). Facciamo una bella sorpresa all'amata o all'amato, una lettera d'amore scritta col cuore ( è concessa qualche scopiazzatura di frasi ad effetto ), rigorosamente scritta a mano e diligentemente spedita. Sicuramente sarà gradita, ai tempi di internet e degli sms questo ritorno al ato sarà una novità. Le lettere d’amore sono tutte belle, apionate, ma quelle che Napoleone scriveva a Giusepina ai tempi della !° Campagna d’Italia suscitano un fascino particolare: Un esempio? Mia cara ,unica e sola Giuseppina, lontano da te non c'è più gioia, lontano da te, il mondo è un deserto ove rimango da solo senza la dolcezza di confidarmi. Tu mi hai privato di più che dell'anima; tu sei l'unico pensiero della mia vita. Se sono preso dai miei impegni, se temo per il loro esito, se gli uomini mi disgustano, se sono disposto a maledire la vita, pongo la mano sul mio cuore: vi batte il tuo ritratto ,lo guardo e l'amore è per me la mia felicità assoluta in ogni momento, tranne il tempo che mi vede lontano dalla mia amante..... Vivere attraverso Giuseppina, ecco la storia della mia vita...
Giuseppina fu la vera e propria Musa di Napoleone. Molti biografi sono concordi nell’affermare che la stella di Napoleone cominciò a tramontare proprio quando Bonaparte decise di divorziare per sposare Maria Luisa d’Austria. Una donna a cui Bonaparte rimase comunque legato. Per uno strano scherzo del destino, Giuseppina morì nel 1814 quando Napoleone stava per essere esiliato all’Elba. Il cuore della bella creola si fermò nel momento in cui Napoleone fu sconfitto. Bonaparte sopravvisse altri 7 anni. Quando chiuse gli occhi per sempre, Napoleone pronuncio, nel delirio poche sconnesse parole: “Tete, Armèe”, qualcuno dei presenti fu però pronto a giurare che l’ultima parola pronunziata dal morente Imperatore fu Josephine