Patrizia Gernini
Profumo di Ginestra
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Le Opere della raccolta sono state realizzate da Gianni Bagli
In copertina
Le ginestre
All’interno
Mura massetane, pag. 4
Trevi tra gli ulivi, pag. 18
La porta aperta, pag. 36
La vecchia cascina, pag. 44
La Consolazione, pag. 64
Assisi antica, pag. 78
Gianni Bagli
Diplomatosi maestro ceramista nel 1981 presso l’Istituto d’Arte di Deruta, si è successivamente dedicato alla pittura, frequentando corsi presso l’Accademia di Belle Arti, presieduti da Bruno Paglialonga e Bruno Orfei. La sua prima personale si tiene a Terni nel 1980. Negli anni successivi organizza varie personali e collettive in Italia e all’estero. Le sue opere sono esposte nel suo studio permanente a San Terenziano (Via G. Marconi- Gualdo Cattaneo), nella galleria “Malatestiana” di Rimini, nella galleria d’arte “Susan Berke Fine Art” Red Bank, New Jersey.
Prima pubblicazione anno 2007 Seconda pubblicazione anno 2014
ISBN: 9788891158932
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La poesia religiosa non è morta. La religione della poesia non è morta.
In tempi di prepotenza mediatica entro cui la fa da padrone l’immagine dell’evasione, la comunicazione televisiva, fatta di insulse talpe, di insani reality, di isola dei famosi, (che famosi non sono), le crociate letterarie contro la poesia e la poesia religiosa di ieri e di oggi sono fallite. Non solo perché all’eros della parola e al pathos dei sentimenti si è voluto tentare di sostituire l’evanescenza di una immagine che nulla ha a che spartire con quella pittorica, ma anche perché la parola della poesia è asciutta, essenziale, sintetica, folgorante, guizzante, esplosiva, incendiante, di accensione per quei neuroni in pausa e in giusta tregua. E in tempi di regressione linguistica, laddove prorompono i simboli dei messaggini, di inerti monosillabi regressivi che rimandano agli albori della comunicazione, ben venga l’aiuto della parola sertata in un verso libero che è armonia d’amore in comunicazione. Per godere la sindrome di Stendhal.
L’homo herectus et sapiens trova sigillato nel suo DNA di essere creatura perfettibile in cammino e in perenne evoluzione, la presenza del respiro primigenio.
A nulla sono valsi gli incerti sforzi di cancellare nell’uomo la riconosciuta memoria di essere privilegio creazionale, in evoluzione.
L’orgia di voler cacciare dal cuore e dalla mente la memoria storica ed umana di Cristo e il dubbio di una presenza di Dio nella scienza e coscienza, nell’uno e nel molteplice, è semplicemente il riflusso irrazionale, contrabbandato per razionalismo, di chi, accecato dalla protervia e dall’arroganza, odia il proprio padre.
Ma per fortuna che a latere di un mondo delle tenebre, vive la luce dell’arte.
Non solo e non tanto perché la dimensione storico-artistica dell’Europa in generale, e dell’Italia in particolare, non potrebbe essere debitamente letta e interpretata, quanto invece e di più, si tradirebbero le origini e gli esiti dell’uomo artistico.
E allora la poesia di Patrizia Gernini di Todi trova ragion d’essere nel segmento infinito della storia dell’uomo e in quel bisogno urgente dell’uomo spirituale ed ideale “qui cerche et recherche” la Luce, la Via, la Verità, lungo il cammino che ha come crocevia reale il Partenone e il Golgota. Ma soprattutto perché la Patrizia Gernini, ripiegata su se stessa in una sorta di processo introspettivo, si interroga e trasfigura in immagini, - queste sì che sono immagini vere di alta qualità comunicazionale - , l’esigenza di arpionare la sua anima al suo infinito facitore. Laddove e nella cui sostanza si genera e alla quale anela a tornare. Per vivere la sua speranza nella raccolta “Profumo di ginestra” sapientemente illustrata dagli esiti artistici di Gianni Bagli.
Una speranza che si rivela nell’osmosi tra spiritualità e natura, amore e divinità, affetti e sentimenti, gioie e dolori, nella panicità del tempo e dello spazio come “Alla sera la pace” o nella poesia dell’anima che si rivela per il tramite del Dio Amore, del Dio ione, del Dio presenza, come in “La Tua presenza”. E’ proprio al Dio certezza che si affida, si abbandona la Gernini, cogliendo la sua trasfigurazione, quando lo intravede con le note del cuore in “Il Tuo sussurro / tra gli alberi / come il fruscio / di uccelli al tramonto / rasserena / il mio spirito”.
Ma l’ascolto del cuore si fa sentimento trepidante di umanità crepuscolare allorquando in “Amore in ascolto” si fa dichiarazione ed esclama: “Ascolta la voce / che risuona / tra il fragore del mare / nell’abbraccio / dei nostri cuori”.
E la gioia della vita esplode in tutta la sua pregnanza esistenziale e il turgore osservativo che la lasciano andare in “Vino e poesia”: in “risate / riecheggiano / sulle tavole / imbandite / cosparse di cascate / di grappoli / sciolti / trasformati / in vino”.
Peraltro che si ritrova declinato in amore in “Pioggia di foglia morte”, laddove la poetessa “si stringe al caldo / tepore / del tuo amore / e oltrea / l’infinito”.
Un infinito che gli consente di volare oltre il senso della vita, oltre la misura del dolore, oltre la persistenza delle ombre, oltre la dimensione delle paure, come in “Volare oltre la paura” quando fiduciosa, “rassicurata / dal chiarore del fuoco / attraversa le catene / della paura / respira / l’avventura / affascinante della vita”.
Un fascino che si fa intimismo, sentimento della memoria e la Gernini “respira il tuo canto” e vede scorrere immagini di prati verdi e acqua che fuggono e ricordi, “frammenti di attimi / tra gioie / malinconie / tristezza / sereni sorrisi”.
Ma non manca il dolore, ingrediente della poesia quando si scopre “Nella nebbia” persa e “nei pensieri tristi / del mio cuore / in una notte / senza alba”.
Un’alba mai disperata. Sempre sospinta dalla speranza come “La Vita che sola rimane” e legge i segni, interpreta il suo cammino ed esclama: “Quelle che sembrano / tenebre / fuggono disperse / come nebbia / dall’aria vibrante della / vita / che sola / rimane nel tempo”.
Una speranza che diventa fiducia come “Il tuo cuore amico” e vede, miracolo della poesia! Che: “Le tue mani / sono petali di rose / che sfiorandomi / il viso / mi incoraggiano / a vivere”.
E non vi sembri poco! Perché la Patrizia Gernini sciolti gli ormeggi dal porto delle sue certezze confessa a sé stessa ed a noi suoi lettori che: “Le tue attenzioni / mi scaldano / il cuore / e rafforzano / la nostra unità”.
E allora ci viene da dire, da uomini del XXI secolo, in cammino, in attesa, alla ricerca: Amore scalda il cuore degli uomini e converti il loro odio in solidarietà, il loro egoismo in generosità. In poesie d’amore all’uomo e a Dio. E che si possa dire con Dante: “Nati non fummo, per viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza”.
E magari sul cuore di tutti gli uomini, al di là della speciosa divisione di razza e di religione, di patria e di confini, la poesia della Patrizia Gernini, faccia piovere in libertà una pioggia di stelle innamorate.
Giovanni Zavarella
Professore ordinario di Lingue e Letterature Straniere. Ispettore onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, settore Beni architettonici, artistici, storici e ambientali dei Comuni di Assisi, Bastia, Bettona e Cannara. Cavaliere della Repubblica italiana. Giornalista, storico, critico d'arte e letterario. Scrittore, poeta e conferenziere.
Nota critica
Delicati affreschi di sensazioni, emozioni e luoghi dove Patrizia ha vissuto, dove ritrova il suo essere. Luoghi di ogni giorno, luoghi d'eterno. Inni all'amicizia, alla sua bellezza, alla sorpresa ed allo stupore della scoperta dell'altro.
Daniela Marcarelli
Il mio mondo
“Così è il mondo. Si vedeva il cielo in perpetuo movimento come il mare, sembrava vivo, dava liquidità a tutto il cosmo e illuminava le nostre facce di meraviglia...
...E anche noi nuotavamo nell'aria, in un mare di odori terragni. Soprattutto a maggio quello delle ginestre e l'aroma alla camomilla di un enorme tiglio...
...Travolgente come un fiume in piena era l'odore della terra e dell'erba bagnata dopo gli acquazzoni...
...Era familiare e sensuale il contatto con la vegetazione. Guardavamo per aria la Via Lattea, compitando le costellazioni...
Antonio Socci
“Sono servite tre generazioni di stelle per produrre gli elementi chimici necessari alla formazione degli esseri umani: siamo fatti di polvere stellare. Perciò, quando ci chiediamo cos'è una stella, in realtà stiamo ponendo una domanda su noi stessi.”
da Viandanti nell'universo di George Coyne - Alessandro Omizzolo
Gianni Bagli, Mura massetane, inchiostro di china
Il canto del creato
Raccolgo momenti di incanto tra fiori variopinti canto di uccelli sospesi tra rami esili di piccoli alberi tra prati accesi dalla primavera.
Tutto sorride anche il cuore imprigiona il canto melodioso del creato.
Illumina
il nostro cuore stanco questo sole così caldo così brillante che rende vivi i nostri sorrisi antiche le tristezze del cuore.
Frizzante tra i nostri capelli sul nostro viso quest'aria che ci rinfresca atti d'amore per gli altri come fronde che avvolgono il nostro essere.
Il mio mondo
Ritrovo il mio mondo nel canto di bambini d’estate al raccolto nei giochi tra i filari alla vendemmi.
Nel girotondo delle stagioni nei gesti antichi sempre uguali si nasconde il mio pensiero di bimba.
Contemplando l'incanto di tramonti preziosi agli occhi dei semplici ritrovo il mio destino racchiuso nel mondo contadino d'un tempo.
Ma unica vita la presenza di eterno in questi luoghi pieni di semplicità tra brevi gioie tra fatiche tra preghiere.
E' questa presenza viva che lega gesti semplici e puri della terra come unico filo all'eternità dei libri scritti in cielo.
La notte e il silenzio
Cerco quel silenzio che avvolge la notte fatto di niente.
Amo costruire parole su quel silenzio a poco a poco sento parlare il cuore con chi ha inventato la notte.
Ma è ancora più bello quando il cuore ascolta
parole costruite sul silenzio di chi ha inventato la notte.
Alla sera la pace
Dolce è l’anima che si riposa nella pace della sera respira una musica di pensieri nella penombra.
Le ioni le tristezze gli affanni della giornata si affievoliscono lasciano il posto al canto melodioso
della notte.
Mondo contadino
Ricordo la nonna ricurva scartocciare spighe alcune arrostite al fuoco.
Lepri e conigli scorrazzare sull’erba dei prati macchiati da fiori incerti.
All'orizzonte un pescatore dal fiume ritorna leggero cantando al tramonto allegri stornelli.
Nel casolare antichi racconti risate al vento mentre la macina schiaccia il farro.
Io bambina la bocca al sapore del miele le mani verdi d’erba giocavo a ridere.
Nuvola rosa
Una nuvola rosa soffice e delicata sospesa opposta al tramonto; la luna la guarda incantata, e sorride.
Nel giorno che muore ritrovo il desiderio di felicità intensa da un po’ assente.
Il presente si intreccia
con la luna che sorride il futuro attende una soffice nuvola rosa.
Vino e poesia
Dai grappoli l’essenza dell’ebbrezza il profumo della gioia il gusto di cose antiche.
Segno di festa per gesti d’amore. Amore per la terra per il sole che scalda l’uva tra i filari.
Risate riecheggiano
sulle tavole imbandite cosparse di cascate di grappoli sciolti trasformati in vino.
Nettare d'ulivo
Gira la pietra su fatiche di mani callose e forti.
Gira su antichi frutti di ricchezze contadine.
Alberi argentati ritorti che piangono olive.
Pietra e sudore estraggono olio; gustoso, lucente
alimento.
Scioglie in canto piatti invitanti che scaldano i cuori.
Vecchi sapori verdi odori sul fragrante pane.
Lo stradone
Lo stradone tra querce piegate sui cigli si snoda verso i prati teneri e brillanti.
Ai margini nascoste le prime viole sbucano leggere come gocce di stelle nella notte.
Sorpresa e incanto tenero sorriso tra l'erba fresca così profumata.
Rami tagliati da vigorose potature nascondono il cammino verso il campo
oltre la vigna.
eggio mentre guardo la collina che risplende di mandorli e peschi in fiore.
Il sospiro dei miei giovani i spaventa un fringuello che saltella leggero.
Pane
Riflessi dorati nell'aria volteggiano ed il fruscio brilla al sole.
Chicchi di grano maturi puliti raccolti al mulino.
Sagge mani imbiancate di farina girano le file ordinate a lievitare.
Dal forno si diffonde profumo di frumento
che sazierà la fame.
Croccante pane che riscaldi la mensa unisci i nostri cuori.
Dolore e deserto
Attraversare il deserto dell’anima è una delle avventure inevitabili della nostra esistenza.
Il dolore nostro e degli altri trova la risposta in:
«Gesù che grida a gran voce: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”
E’ la sua ione interiore, è la sua notte più nera, è il culmine dei suoi dolori.
E’ il dramma di un Dio che grida: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Non è simile a Lui forse l’angosciato, il solo, l'arido, il deluso, il fallito, il debole?»
Chiara Lubich
Gianni Bagli, Trevi tra gli ulivi, china e acquerello
Girotondo di bambini
Ho visto un gabbiano volava libero nel cielo sopra il mare.
Ho visto un capriolo correva libero sui colli tra le rocce.
Poi ho visto bambini giocare insieme con le mani di diversi colori sognare alberi grandi verdi profumare liberi sui paesi del mondo.
Nel girotondo cantavano la pace per il loro paese chiedevano ai potenti di non far sentire più lo strazio il dolore di carni dilaniate da cannoni e da bombe.
Dicevano grazie con voce dolce e sincera a chi, per loro aveva assaporato il sangue della terra aveva gridato con voce libera persino dalla morte “Libertà mia sola sorte!”.
Diventiamo amore
Perla preziosa dello scrigno di un cuore tutti cercano la tua luce Amore.
Bambini sfigurati a Sarajevo innocenti spaventati a Sao Paulo sguardi atterriti che sperano a Mogadiscio.
Negli sventurati volti risuonano rumori di cannoni grida terrificanti
lamenti di affamati.
Questi sguardi chiedono Amore dalle nostre mani dai nostri cuori dai nostri sorrisi.
L’ombra di veleni
L’ombra di veleni offusca il sole schiaccia le nostre vite nella morsa senza fine.
Non c'è speranza per il canto di uccelli vagabondi, oppressi da fiumi intensi di mostri assetati di ricchezza.
Si risvegliano in noi tempi lontani di prati verdi fiumi chiari incontaminati.
La terra è per noi lancia grida di dolore soffocando nell’atmosfera satura di sostanze tossiche.
Le nostre coscienze ovattate dai richiami del potere e del denaro consumano il bene prezioso del creato.
Potessero tutti parlare con sorella acqua fratello lupo con gli uccelli i pesci del mare.
Più chiaro sarebbe il cielo che ci è stato donato
più pura l'aria che respiriamo.
La torcia della vita
Giovani imprigionati dalle catene di morte sognano miraggi.
Anime unite dall’amore inseguendo falsi traguardi trovando dolore rompono il filo di un sospirato amore.
Bambini distrutti da esempi di morte e terrore camminano
per il mondo abbandonati al sole.
Uomini miseri dimenticati dal benessere del nostro tempo muoiono ogni giorno tra strazi e dolori.
Apriamo i nostri occhi incominciamo a camminare nella luce trascinando a fatica la torcia della vita.
Innalziamo con le nostre mani sui nostri cuori aperti baluardi
di amore fraterno.
Sono tanti i cuori che respirano condivisione saremo tanti ad illuminare la vita che intorno a noi respira a fatica.
Oceani
Oceani immensi disperdono i rumori di una vita frenetica.
Racchiudono tesori preziosi nel loro cuore nascondono una storia senza tempo.
Sogni irraggiungibili scuotono l’anima disperdono nel cuore il desiderio di solitudine.
Cime incontaminate ci attraggono luoghi deserti ci entrano nella mente.
Logorano il nostro buon senso affievoliscono la nostra forza d’animo.
E’ il silenzio che ci chiama inesorabile per evadere dal turbine di questa vita.
Oh se tu potessi essere il mio silenzio quietare la mia anima
ridonare energia al mio amore stanco.
Vivi oggi!
Nei momenti di buio profondo l’anima annientata dai rumori che picchiano intorno si perde per trovare la pace.
Solo l’immenso desiderio di amore riesce ad attutire quella strana
sensazione di angoscia del doman.
Vivi oggi.
Riprendi il cammino ora in questo istante che l’oscurità avvolge.
Non ascoltare i tuoi lamenti non provare a fermarti.
Vivi oggi.
Riprendi il cammino ora in questo istante
che l’oscurità avvolge.
Non ripiegare la tua anima nella fitta di dolore che attanaglia il cuore.
Vivi oggi.
Riprendi il cammino ora in questo istante che l’oscurità avvolge.
Non importa l’essere solo quando invece hai bisogno d’aiuto c’è chi ha più bisogno di te ti cerca.
Vivi oggi.
Riprendi il cammino ora in questo istante che l’oscurità avvolge.
Solo chi ha vissuto l’oscurità sa quanta gioia si prova nel ritrovare la luce tanto attesa e cercata.
Io non so se la ritroverò ancora ma vivo oggi riprendo il cammino ora in questo istante
che l’oscurità avvolge.
I periodi freddi della vita
Canta l’anima gli occhi illuminano i visi di anime che ano accanto.
Pensando così al tempo ato tra dolci occasioni caldi momenti donati al nostro cuore ci scaldiamo nei periodi freddi della vita.
Volare oltre la paura
In questa notte fredda la mia anima prova a volare al di là della neve oltre il freddo la bufera.
Rassicurata dal chiarore del fuoco attraversa le catene della paura respira l’avventura affascinante della vita.
Il fuoco brucia il suo chiarore intenso
incandescente illumina il cuore impaurito.
In attesa di nuova vita
Nell’attesa di una fiamma questo mondo gelido intorpidito appeso ad una speranza resiste ancora.
Respira a fatica il suo cuore annebbiato attende intensamente la vita.
Umanità desolata
Il vento della tempesta che infuria ha inventato ricami di gelo su cannoni puntati verso fiori scomparsi.
Dalle viscere lamenti di bambini risuonano tra i resti di case di città.
Amicizia
Gli amici hanno bisogno uno dell’altro proprio come un fiore ha bisogno della pioggia per aprirsi e mostrare a pieno la sua bellezza. L’amicizia è una preziosa carezza di cui non puoi fare a meno.
Sergio Bambarem
Gianni Bagli, La porta aperta, inchiostro di china
Melodia amica
Dolcissima tenera carezza la tua voce mi sfiora. La melodia che echeggia nell’aria dona speranza ai miei i stanchi confusi.
Solo tu sai donare freschezza al mio canto profumo al mio esistere.
Amicizia
il tuo nome Amore il tuo cognome dolce è vivere con la forza del tuo respiro mentre assaporo il tuo abbraccio intenso.
Il tronco dell’amicizia
Le gemme brillano al sole i fiori sorridono al mondo.
Nell’incanto della vita scopro sempre nuovo il tuo sorriso.
Il tuo viso mi intenerisce il cuore come il fiore spuntato lungo la strada.
Allora ricordo quando ti ho incontrata presa per mano.
Ora c’è un ramo sull’albero incantato è il tronco dell’amicizia che mi ha rinnovato.
Il tesoro di una vita amica
Mi hai insegnato a camminare sul sentiero di fiori profumati dalla gioia di un amore unico e puro.
Ho respirato questo profumo intenso ho ritrovato la voglia di essere “per gli altri”.
L’illusione di donare mi ha fatto palpare la gioia nel ricevere doni delicati dolcissimi.
Ancora è fuoco il mio cuore che tu rispolverasti alla vita.
Le nostre mani unite saranno sempre come uno scrigno tesoro di una vita amica.
Il tuo cuore amico
Le tue mani sono petali di rose che sfiorandomi il viso mi incoraggiano a vivere.
I tuoi segreti a me noti sono doni preziosi che mi rinnovano solidarietà.
Le tue attenzioni mi scaldano il cuore e rafforzano
la nostra unità.
Amico donami il tuo dolore
Amico asciuga le tue lacrime la mia anima raccoglierà il battito del tuo cuore triste.
Amico sciogli i tuoi pensieri sono qui voglio ascoltarti.
Amico respira sul mio desiderio di aiutarti voglio amarti come vuoi tu.
Amico donami la tua anima la mia è già tua attende il tuo dolore.
Frammenti
Socchiudi gli occhi ascoltando il cuore dolcemente tra i ricordi più teneri respira il tuo canto.
Nella mente mmagini di prati verdi acqua che fugge ai margini di una strada nascosta.
Poi sorrisi di alberi incantati dal sole che accolgono
la vita di piccoli esseri.
Ricordi frammenti di attimi tra gioie malinconie sereni sorrisi.
Amore e fraternità
“Amore e Pace sono entità correlative.
La pace vera deve essere fondata sul dogma basilare della fraternità umana, sull’amore dovuto ad ogni uomo perché uomo, perché fratello.”
Paolo VI
Gianni Bagli, La vecchia cascina, acquerello
Lampo d’amore
Quel giorno come un lampo illuminò le nostre vite storditi dal fuoco dell’amore ci perdemmo nei sentieri tortuosi del cuore come luce accecante di un attimo forza che sempre ha guidato e guiderà le nostre anime unite.
Quel profumo che dolce serpeggiava
tra i cuori vicini è l’essenza di un amore che pure nella tempesta alzerà ancora la testa verso il cielo combatterà contro le avversità dell’umano vivere.
Il nostro cuore parlava la nostra anima respirava in un unico anelito ricordandoci che niente di ciò che è umano nel tempo rimane
solo l’amore eterno respira muove la vita come opera antica e futura.
Il canto
Quel canto dolce dell’anima all’incontro del tuo cuore risuona ancora tra i rumori delle giornate piene di pensieri di affanni.
I colori del tuo sorriso risvegliano la mia vita illuminano i contorni di un mondo che a fatica cammina senza mèta.
Non esistono affanni né pensieri né rumori che possano cancellare
il canto e i colori impressi nel mio cuore.
Rimarranno per sempre dolce sponda del mio mare in burrasca gioioso splendore del mio triste canto.
Profumo di ginestra
Vorrei che il mondo sentisse la Tua presenza come profumo di fiori di ginestra.
Aleggiando nell’aria vorrei avvolgesse lo spirito trasformando la vita di chi assapora tale fragranza.
Il mio grido è “profumate di ginestra!” profumate l’aria con la Sua essenza
trasformate la vita che in fretta fugge in attimi d’oro diamanti nel fuoco dell’Amore.
La melodia dell’amore
Anima mia respira la nebbia della tristezza del dolore che plasma la vita.
Ascolta la tenerezza delle carezze senza fine incontri di cuori comunione di vita interiore.
Alza gli occhi verso il cielo intona un canto con la melodia dell’Amore.
Se ti sembrerà di sognare vivere in un altro mondo sii sveglia assapora questa intima profonda gioia di vivere.
Piccolo naufrago
Quanta tristezza nello squarcio di quel cuor solo anima sola creati da Dio per l’eternità.
Quanto dolore questo amore spezzato che cerca aria nuova per respirare e invece viene affogato nell’egoismo quotidiano della misera vita umana.
Solo tu eterno Amore puoi dare speranza a questo piccolo naufrago amore spezzato.
La voce amica
Vorrei perdermi nell’oscurità della notte respirare il silenzio profondo che guida le tenebre quando il cuore è stretto nella morsa che trafigge l’anima. Ma una voce mi chiama mi cerca verso la luce riporta il mio cuore.
E’ un dono dell’eterno questa voce così dolce allo stesso tempo così forte
che mi trascina nel vortice dell’amore che tutto dona nulla chiede.
Le tenebre non possono offuscare la luce accecante di questo amore immenso.
L’anima non può soffocare questo fuoco che esplode nel cuore non può dimenticare la dolcezza profonda di questo dono.
Piccoli fuochi d’amore
Sulle rovine nascosti tra gli alberi in mezzo ai lamenti l’amore ha dei piccoli fuochi.
E’ fievole la loro luce nella notte fredda buia del mondo.
Hanno fatto quasi
un girotondo si tengono per mano guardandosi negli occhi.
Vorrei stringere la tua mano
Vorrei entrare nel tuo cuore assaporare la nudità della tua anima carezzare la tua tristezza sentire su di me il tuo dolore.
Vorrei donarti Amore Amore puro pulito come un fiore.
Vorrei stringere la tua mano unire coi gesti i nostri cuori imperniare l’atmosfera
della gioia di Colui che sorride ai nostri giorni con i colori del cielo.
La vita che sola rimane
Come sembra fuggevole questo attimo che ci respira intorno che respira dentro di noi.
Solo la luce che eterna risplende nei cuori ci dona speranza ci guida sicura.
Quelle che sembrano tenebre
fuggono disperse come nebbia dall’aria vibrante della vita che sola rimane nel tempo.
Questo nostro amore
Questo nostro amore come l’oro del frumento ondeggia nel vento disperde i suoi riflessi di luce nell’aria.
Ci lancia verso l’infinito rende eterno il nostro vivere respirare cantare gioire e soffrire.
Brillerà come acqua zampillante sotto i raggi del sole sarà il nostro cammino
tra cespugli verdi illuminati dal profumo di ginestra.
Se arriverà il deserto l’ombra lontana di un’oasi che scintilla tra la sabbia disseterà le nostre anime nello sconforto.
Se le nuvole annebbieranno i nostri sentimenti il rosso dei tramonti disperderà i pensieri tristi ridonerà la speranza di un giorno più vivo.
Ogni luce una storia
Il cielo pieno di stelle ci rassicura ci fa volare lontano su città illuminate da mille luci accese.
Ogni luce è una storia. Una fiamma è nata dall’Amore di Dio che attende la nostra
mano.
Pioggia di foglie morte
Una pioggia di foglie morte volano trasportate dal vento verso l’eternità.
I caldi colori degli alberi sono precipitati al suolo con i loro acri profumi.
Il soffice tappeto geme silenzioso nella bufera mentre la nebbia avvolge la terra.
Così il mio cuore si stringe al caldo tepore del tuo Amore oltreando l’infinit.
Amore in ascolto
Amore che tinteggi di rosso la nostra vita in attesa di un giorno come un’occasione unica...
che rinnovi di giallo come i girasoli nei campi le nostre attese di innamorati...
che doni ristoro come una fonte chiara e scrosciante sul sentiero dei nostri dolori...
ascolta la voce che risuona tra il fragore del mare nell’abbraccio dei nostri cuori.
Orizzonte infuocato
All’orizzonte infuocato di tramonto cime innevate sussurrano un canto aspettano il silenzio della notte.
Nell’attesa corvi giganti aquile volteggiano su boschi e villaggi in cerca di preda.
La Stella Polare ormai visibile nel cielo scuro ricorda la via donando speranza
a chi si è perduto nella notte.
Immagini nitide agli occhi dell’anima dolci messaggi di amore eterno invadono il cuore assetato di riposo.
Solo Amore
Ti guardo con gli occhi della nuvola mentre nel canto attraversa il sole.
Tutta si riscalda nel tepore si abbandona con fiducia al vento.
Allora mi riposo sul tuo seno respirando il tuo cuore.
Solo Amore cerco
null’altro mi serve per vivere e morire morire e vivere.
Unità
L’esperienza più affascinante della mia vita è aver scoperto l’Ideale dell’Unità Carisma del Movimento dei Focolari fondato da Chiara Lubich.
“Che tutti siano uno”
Gv. 17,21
“Per queste parole siamo nati, per l’unità, per contribuire a realizzarla nel mondo”
Chiara Lubich
Gianni Bagli, La Consolazione, inchiostro di china
Eterno splendore di gioia
Porto sicuro di navi a volte scosse dal vento sorgente di acqua pura che disseta dall’arsura dell’arido momento fiore di mille colori che dona allegria a brevi sprazzi di noia.
Tutto questo è la nostra unità come raggio di sole che riflette lo smagliante verde di primavera.
La vita
che scorre trasformando le immagini della nostra storia ritrova in questo angolo d’amore la luce di un Eterno splendore di gioia.
Il canto degli angeli
Quanti angeli accanto seguono il nostro cammino nascosti tra i fiori di un giardin.
Camuffati in dolcissime amiche presenti in bimbi vicini che sorridono col cuore alla vita.
Quanti angeli ci aiutano a vivere col silenzio
del loro cuore ci parlano ci fanno sentire amore.
Appena tace la nostra mente nel pensare arriva la voce di pace dell’angelo a noi più vicino nel paradiso del cuore l’anima sussulta di gioia.
Nella notte della vita ci sembra di non sentirli accanto ma loro sono con noi vegliano il nostro cammino con la melodia del loro dolce canto.
Nella nebbia
Mi sono persa nella nebbia nei pensieri tristi del mio cuore in una notte senza alba.
Nel buio ho incontrato altri cuori altri dolori altri mondi cercavano luce.
Ho trovato l’Amore che ci ha preso per mano donato la Vita.
Comunione di cuori gioia nell’anima occhi spalancati che abbracciano il mondo.
Sul monte il Paradiso
Sul monte sospese sopra la foschia della valle tante anime respirano il Paradiso, fuse nell’Unico Amore.
Negli alberi nei grappoli nei fiori e nei laghi legati da un filo sottile canta quel soffio dell’Unico Amore.
Tutto intorno è musica l’aria sostiene l’armonia del creato invita ad accordare
il cuore che divampa come un fuoco.
Ogni cuore come strumento di una grande orchestra è pronto a suonare musica di Paradiso nel mondo avvolto dalla foschia.
Luce nella città
Una luce Chiara improvvisa ha penetrato le mura di questa città.
Le sue pietre illuminate risvegliano l’antica storia di cavalieri e dame santi e guerrieri scrittori e papi.
Sacro e profano mescolati insieme ci ricordano il fervore la gloria la musica soave
di Parole eterne.
Così in questo squarcio di tempo che ci attraversa scopriamo sempre nuovo il linguaggio dell’Amore.
Infinito che plasmò l’universo folgorandolo di improvviso chiarore.
Stelle
Siamo stelle cadute da varie Galassie in questo segmento di retta di Cielo.
Così tendiamo a divenire una luce sola che già splende in tanti spicchi d’umanità.
Tutte avvolte in una musica
che risuona tra i palazzi gli alberi i colli, i fiumi il mare.
Il Fuoco ci attende per fonderci in un’unica stella diretta verso altri mondi.
Troveremo l’energia nel cosmo viaggeremo sicure unite, splendenti a riscaldare notti fredde.
Noi come l’autunno
Noi come caldi colori mescolati insieme in questo intenso abbraccio.
Policrome e stupende immagini d’autunno che donano l’Amore al mondo.
Fuoco sugli alberi noi come frecce di fuoco tra boschi di ghiaccio.
Oscure notti sovrastano i cuori rapaci uccelli
avvolgono le anime.
Noi come specchi che ridonano la Luce splendore di un infinito canto.
Danza intorno al fuoco
Questi nostri cuori che battono e fremono insieme sono un solo cuore.
Usiamo queste nostre mani per stringerci in un cerchio di sole.
Penetrando l’una l’anima dell’altra eleviamo un canto solo.
Così avvolte dalla tua luce danziamo intorno al fuoco dell’amore.
Fuoco
Fuoco che plasmi i nostri cuori aperti. Divori ipocrisie e menzogne. Racconti storie di sogni eterni che scolpiscono pietre inanimate.
Ora rocce catene di monti si animano davanti ai nostri occhi folgorando come d’incanto la notte.
Preghiere
Gianni Bagli, Assisi antica, china acquerellata
Spruzzi d’amore
Vorrei accarezzare le anime con il suono delle mie parole inventare cascate di frasi piene di dolcezza affinché la mente si perda frastornata in questa miriade di spruzzi d’amore.
Vorrei che il cuore del mondo sentisse l’emozione che scaturisce dal desiderio della tua Presenza per riuscire a fugare in un abbraccio smarrimenti, timori
piccoli e grandi dolori.
La mia fede
Fede è credere nell’impossibile inventando gesti parole per concretizzare d’amore attimi lucenti.
Lo spirito assaporando spicchi di cielo azzurro si ritempra e conforta imprigiona Paradiso nel dolore apre la porta alla contemplazione.
Muove i suoi i il cuore stanco ma colmo di grazia mentre l’anima il dolore dimentica sicura abbraccia quell’abbandonato amore.
E’ di nuovo Natale
Come melodia che scandisce il tempo come essenza dolcissima che avvolge l’aria così è l’effetto che nel tuo imprime il mio cuore.
Profumo e musica per dirti: “E’ di nuovo Natale!” E’ sempre Natale per le anime avvolte di luce divina.
La nostra vita disegno imperscrutabile
fatto di luci e ombre sfumato d’amore illuminato d’eterno.
Anime piene di musica illuminano disegni di cielo cantano al mondo “E’ Natale!”.
E’ tornato il sereno
E’ tornato il sereno sulle nostre vite impaurite dalla tristezza della sofferenza dalle malinconie di giorni senza senso senza speranza.
E’ tornata un po’ di certezza a riscaldare i nostri cuori infreddoliti dalla paura di non averti accanto o Dio.
Il tuo splendido sorriso
Stasera le nubi rispecchiano il Tuo sorriso negli sprazzi rossi che splendono nel cielo.
Il Tuo Amore per noi riscalda il cuore come quel rosso fuoco che tinge l’orizzonte.
La paura di correre di volare ci fa sentire lontana la tua mano.
Donaci ancora la Tua attesa paziente non stancarti della nostra ingratitudine ti prego, facci sentire ancora
nel cuore il Tuo splendido sorriso.
Il tuo abbraccio
Sento il fuoco del tuo abbraccio fraterno amico.
Tutto scioglie questa fiamma che sempre si ravviva.
Attinge forza dall’amore che eterno respira.
Nel più profondo del cuore sgorga la vita
dal cuore di Dio.
La tua presenza
Un fiore che si apre ai colori, agli odori ai rumori è la nostra anima dinanzi alla Tua presenza tra noi.
La Tua forza è come lampi di luce intensa che illuminano l’umano trasformandolo in divino.
Ci costringi ad arrenderci a far divampare questo fuoco d’intorno perché le notti
si illuminino del tuo lucente Amore.
Canto d’amore
In questa sera che il sole ha portato dietro di sé le nuvole striandole come criniere di cavalli al vento io Ti amo o Dio.
Per la gioia nel cuore per il canto d’amore che hai scritto per me Ti amo ed è tutto. Non desidero altro abbraccio il mondo.
Indice
Prefazione di Giovanni Zavarella
Il mio mondo
Il canto del creato
Il mio mondo
La notte e il silenzio
Alla sera la pace
Mondo contadino
Nuvola rosa
Vino e poesia
Nettare d’ulivo
Lo stradone
Pane
Dolore e deserto
Girotondo di bambini
Diventiamo amore
L’ombra dei veleni
La torcia della vita
Oceani
Vivi oggi!
I periodi freddi della vita
Volare oltre la paura
In attesa di nuova vita
Umanità desolata
Amicizia
Melodia amica
Il tronco dell’amicizia
Il tesoro di una vita amica
Il tuo cuore amico
Amico donami il tuo dolore
Frammenti
Profumo di ginestra
Amore e fraternità
Lampo d’amore
Il canto
Profumo di ginestra
La melodia dell’amore
Piccolo naufrago
La voce amica
Piccoli fuochi d’amore
Vorrei stringere la tua mano
La vita che sola rimane
Questo nostro amore
Ogni luce una storia
Pioggia di foglie morte
Amore in ascolto
Orizzonte infuocato
Solo Amore
Unità
Eterno splendore di gioia
Il canto degli angeli
Nella nebbia
Sul monte il Paradiso
Luce nella città
Stelle
Noi come l’autunno
Danza intorno al fuoco
Fuoco
Preghiere
Spruzzi d’amore
La mia fede
E’ di nuovo Natale
E’ tornato il sereno
Il tuo splendido sorriso
Il tuo abbraccio
La tua presenza
Canto d’amore