A mio Padre
che col suo Sacrificio
ha innalzato la mia Anima
e mi ha fatto scoprire la mia Missione.
Mi dispiace.
Perdonami.
Grazie.
Ti amo.
Myriam Lopa
‘‘A piedi nudi tra gli Antenati’’
Guarire l’Anima con le Immagini Emozionali
Psicogenealogia
Titolo | A piedi nudi tra gli Antenati Autore | Myriam Lopa ISBN |9788891142412 Prima edizione digitale: 2014
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Lettera al Lettore
Caro lettore,
chiunque tu sia, se sei arrivato al mio libro un motivo ci sarà. Forse di tutto quello che c’è scritto ti sarà utile solo una frase e già solo per questo sarà valsa la pena di incontrarci anche solo per un breve momento.
Questo è il primo di una serie di mini libri volti ad aiutare le persone a liberarsi delle Zavorre Emotive.
Troppe volte vedo persone piene di Talenti e possibilità che affrontano la vita con molta paura e senza utilizzare quel brillino interiore che solo la consapevolezza può dare.
Esistono molti approcci per raggiungere dei buoni risultati e di certo non denigro gli altri, ma nei confronti di ogni metodo è necessario che si instauri una sorta di feeling interno, di fiducia, diciamo.
Mi auguro che questo sia il metodo che possa aiutare te a trovare il bandolo della matassa della tua vita.
Volevo solo dirti che non parlo a vanvera.
In questo libro leggerai di parole scomode come Perdono, Amore, Responsabilità e ti chiederò di non essere più una Vittima, di non cercare di dare più la colpa a niente ed a nessuno se la tua vita ora è così: comunque essa sia.
Ti spiegherò perché puoi permetterti di affrontare tutto quello che l’esistenza ti porta e perché puoi essere Grato di tutto ciò che arriva.
Sappi solo che sono una persona che ha vissuto e provato sulla sua pelle tutto ciò che ti andrò raccontando e che, per prove ed errori, ha cambiato il suo modo di vedere le cose.
Mio padre era un alcolista. Di quelli che quando bevono sono cattivi e violenti. Di quelli che per stare dietro al vizio non guardano più in faccia niente e nessuno. Di quelli che menano le mani, che sono arroganti e prepotenti. Di quelli che hai una paura tremenda quando senti girare la chiave nella toppa. Di quelli che ti fanno chiamare la polizia alle 2 di notte perché sta tirando coltelli sul pavimento. E il giorno dopo hai l’esame di maturità. Puoi immaginare.
Mio padre era una persona per la quale, dopo che è mancato, ho sentito sollievo, perché con la sua partenza metteva fine ad alcuni dei miei tormenti. Ci ho messo anni a smetterla di sentirmi in colpa per questo sollievo.
Ho cercato di salvarlo con tutti i mezzi che avevo, ma solo molto tempo dopo ho capito che non puoi salvare chi non vuole essere salvato e il regalo enorme che le Sfere Superiori mi avevano fatto quando l’ho visto l’ultima volta, in ospedale, dopo la sua ennesima rissa per strada.
Qualcosa in me ha fatto scattare una scintilla di umana pietas facendomi
chiudere quell’ultimo incontro con un abbraccio.
Dopo tanti litigi, dopo che una sera, in un animalesco sprazzo di istinto di sopravvivenza, gli misi le mani al collo con l’intenzione di proteggere la mia stessa vita, dopo tante brutture, l’ultimo gesto fisico che ebbi con lui fu un amorevole abbraccio.
Forse senza quello tutto quello che venne dopo avrebbe assunto una piega diversa.
Per questo, caro lettore, ho la credibilità di chi ha messo le mani nel fango e ci ha ravanato dentro e ci ha trovato una Missione di Vita.
E ad oggi posso dire che devo essere grata a mio Padre per aver sacrificato la sua vita terrena perché io potessi portare un po’ di Luce.
Verrà il Tempo per ringraziare anche altre persone che hanno fatto in modo che arrivassi ad avere la consapevolezza che ho ora.
Non sentite di valere meno per me.
Vi amo.
CHI PENSI DI ESSERE E CHI SEI
Domanda:
ti è mai capitato di avvertire un senso di disagio e non capire da dove provenisse oppure di pensare che avesse una causa, ma una volta rimossa il disagio è rimasto?
Ho una brutta notizia per te.
Non sei quello che pensi di essere.
Non sei nemmeno il frutto unicamente di quello che hai vissuto fino ad oggi.
Non so se tu abbia piena consapevolezza delle tue emozioni, ma credo che ci siano stati dei momenti in cui hai provato delle emozioni che sembravano non provenire da te.
Partiamo dall’inizio. Siamo il frutto delle nostre memorie.
Sicuramente da quando sei nato hai vissuto degli eventi e a questi eventi hai associato delle emozioni. Belle o brutte, ma sempre emozioni.
Non è importante quello che è successo quanto quello che hai provato quando l'evento è accaduto.
Facciamo un esempio molto pratico: ti può essere capitato di aver fatto una brutta esperienza con la bicicletta e magari di essere caduto di esserti sbucciato il ginocchio.
Cosa rimane del fatto? Rimane l’associazione ‘’bicicletta uguale potenziale pericolo! Allerta! Se cadi ti farai male’’.
Se non contrasti questa memoria emozionale negativa è molto probabile che non andrai più in bicicletta perché rimarrà la paura.
E magari tra qualche anno la memoria emozionale sarà così grande che impedirai anche ai tuoi figli di andare in bicicletta raccontando loro che è molto pericoloso.
Quando avevo 20 anni ho inventato personalmente la ‘’Tecnica della Scatoletta di Tonno’’.
Mia sorella, che ai tempi aveva 13 anni, aveva deciso di aprire una scatoletta di tonno, ma, come a volte accade, la latta si era messa per traverso e lei si era tagliata un po’ in profondità il pollice.
Dopo aver messo la ferita in sicurezza le ho fatto aprire immediatamente un’altra
latta perché, per quanto buffa possa suonare, avevo timore che in qualche modo l’esperienza negativa la limitasse.
Siamo pieni di memorie emozionali positive e negative che danno una direzione ai nostri pensieri, e di conseguenza alle nostre azioni, quotidianamente.
Immagina quante memorie emozionali hai accumulato dal momento in cui sei nato e quante di esse sono a te sconosciute, perché le hai dimenticate.
Il fatto di averle dimenticate non ne cancella l’influenza.
Per usare una metafora: l’acqua non smette di bollire se non guardi il fuoco.
È per questo che ti ribadisco che non sei chi credi di essere.
È possibile che tu abbia già sentito nominare l’iceberg di Freud.
È una metafora visiva per far comprendere che i nostri pensieri coscienti hanno una valenza del 5% sui nostri pensieri automatici e sulle nostre azioni mentre quelli inconsapevoli governano il restante 95%.
Quante volte ti è capitato di mettere in atto delle reazioni che non erano utili, ma hai sentito di non poterne fare a meno? Quante volte hai avuto un'antipatia a pelle senza che l'altra persona ti avesse fatto qualcosa?
È possibile che queste reazioni siano dovute a qualcosa che giace in quel 95% e che lavora senza il tuo consenso razionale.
Fin qui nulla di diverso da quello che si è detto fino ad ora, cioè che l'individuo è sostanzialmente il frutto di come ha percepito la tua storia, ma molti studiosi, a partire dagli anni 80, hanno ritenuto limitativo questo approccio, perché si erano accorti che in moltissimi casi le persone non sembrano la somma delle loro memorie emozionali, ma paiono attingere da un bacino più grande di loro.
In realtà già Jung aveva ipotizzato l'Inconscio Collettivo e proprio per questo aveva fatto storcere il naso alla comunità scientifica.
Qualche decennio più tardi, però, in parti diverse dell'Europa, alcuni autori hanno valutato che l’individuo potesse attingere anche da un più grande Serbatoio: l’Inconscio Familiare.
Questo contiene tutte le Memorie Emozionali della nostra famiglia: dei nostri genitori, fratelli e sorelle, cugini, nonni e nonne, bisnonni eccetera eccetera.
Nell’arco della storia famigliare sono nate, cresciute e decedute moltissime persone che hanno fatto le loro esperienze a cui sono state associate delle forti emozioni.
Immagina nel corso della storia… quante cose sono successe anche gravi, come guerre, carestie, epidemie e come devono aver vissuto le persone in questi frangenti, così, di rimando, quali memorie emozionali possono aver depositato nell’ Inconscio del loro Sistema Famiglia?
Anche fatti più quotidiani e meno catastrofici come separazioni, malattie, crolli finanziari e molti altri possono avere influenzato la vita emotiva degli individui… tutto materiale che si va a depositare nell’Inconscio Familiare.
L’Inconscio famigliare può essere ferito e in qualche modo comunicare la sua sofferenza.
Immagina che sia quasi un essere vivente e proprio per questo può essere leso da tutto quello che arriva di negativo.
Ogni emozione negativa, soprattutto se molto intensa, può nuocere e in qualche modo fargli del male.
Molto dipende anche dal contesto sociale dove ci si trova a vivere: immagina per una famiglia di inizio 1900, per esempio, cosa potesse significare se il padre o qualcuno del sistema si ammalava di sifilide. Era davvero una grande onta per una famiglia per bene e la vergogna poteva depositarsi nell'inconscio.
Un inconscio famigliare ferito chiede di essere curato, come accade agli esseri viventi, e lo fa col suo linguaggio particolare che si trasmette attraverso i discendenti che si trovano a essere inconsapevolmente portatori di questa
richiesta.
Ci sono dei segnali molto forti di richiesta e altri più sottili, ma in linea di massima quando ci troviamo di fronte a situazioni cicliche, di cui proprio non riusciamo a dare spiegazione, che non riusciamo a risolvere etc. … con tutta probabilità siamo stati chiamati a riparare.
In questo libro ti proporrò degli esercizi in modo da identificare le maggiori problematiche emotive e riparare il tuo Inconscio Familliare… per la tua serenità e la tua libertà.
RIEQUILIBRARE CON LE IMMAGINI EMOZIONALI
E’ possibile riequilibrare la propria parte inconsapevole attraverso le Immagini Emozionali.
Il cervello umano è molto ricettivo alle immagini e, utilizzandole nel modo corretto ed efficace, è possibile modificare i propri vissuti interni.
Non si possono di certo andare a cambiare i fatti, così come sono stati, ma puoi tranquillamente lavorare sull’aspetto emotivo.
Se tu tiri una martellata della stessa intensità sul pongo o sull’acciaio cosa otterrai? Certamente 2 risultati diversi. Lo stimolo è lo stesso, ma l’effetto completamente differente.
Per questo motivo le Visualizzazioni di Riparazione sono una potente arma per il Riequilibrio.
Immaginiamo che tu abbia un’associazione emozionale negativa con un fatto che ti è accaduto o un’esperienza che hai fatto: finché l'emozione negativa non viene liberata e lasciata andare, sostituendola con un'altra più funzionale, sarai sempre schiavo di quella situazione e le catene si chiamano senso di ingiustizia, paura, rabbia, solo per citarne alcune.
Le Visualizzazioni di Riparazione servono proprio a questo, a sostituire qualcosa
di estremamente limitante con altro più funzionale.
Lo stesso discorso può essere ripetuto con l'Inconscio Familiare, ferito dai vissuti negativi di chi ci ha preceduto che influenzano la vita di tutti gli attuali partecipanti al Sistema Famiglia. Compresa la tua.
Ti proporrò una serie di Visualizzazioni di Riparazione adatte alle principali casistiche.
Ce ne sono moltissime, ma credo che le basi che permettono di spezzare alcune catene per ottenere una vita più serena e congruente a sé siano legate alle aree che affronteremo insieme qui.
Tieni questo libro come un vademecum.
Le Visualizzazioni di Riparazione sono piccole meditazioni attraverso le quali è possibile andare simbolicamente a dialogare con una parte più profonda, lasciando, tramite dei simboli, del nuovo materiale che si sostituisce a quello non funzionale.
Le 5 Regole della Visualizzazione di Riparazione:
1. In primo luogo è necessario avere a propria disposizione almeno 30 minuti in cui puoi esser 2. Se ne hai la possibilità accendi un incenso naturale o il Palo Sacro. 3. Trova un posto comodo dove poterti rilassare e poter stare comodamente sdraiato o seduto c 4. Ti chiedo di lasciare andare il giudizio e vivere le varie esperienze con quanta più fiducia po 5. Lascia che il tuo cuore ti accompagni lungo il cammino della guarigione dell’ Inconscio Fam
Visualizzazione Di Riparazione
La Montagna:
‘’Perdono me stesso per non essere stato onesto con me e mi riprendo ciò che è mio’’ Da liberare: La paura di non essere amato Da sostituire con: L’Accettazione di Sè
Applica le 5 regole delle Visualizzazioni di Riparazione.
1. In primo luogo è necessario avere a propria disposizione almeno 30 minuti in cui poi essere 2. Se ne hai la possibilità accendi un incenso naturale o il Palo Sacro. 3. Trova un posto comodo dove poterti rilassare e poter stare comodamente sdraiato o seduto c 4. Ti chiedo di lasciare andare il giudizio e vivere le varie esperienze con quanta più fiducia po 5. Lascia che il tuo cuore ti accompagni lungo il cammino della guarigione dell’ Inconscio Fam
Chiudi gli occhi e comincia a respirare lentamente cercando di sentire il tuo respiro.
Rendilo lento e regolare, inspira dal naso ed espira dalla bocca.
Ad ogni respiro sei sempre più rilassato, lentamente senti che i muscoli di tutto il tuo corpo si distendono.
Le preoccupazioni sono lontane e di lì a poco incontrerai il tuo vero IO, quello che hai sacrificato per inseguire situazioni e scopi che non sono veramente tuoi.
Sappi che non è una tua Colpa, ma una possibilità che hai ora di poter rientrare in contatto con il tuo vero Sé e ricominciare a dialogare con lui.
Sei sempre più rilassato.
Ad un certo punto ti trovi su una Montagna.
Come è? È rocciosa? Morbida?
Osserva l’ambiente.
C’è la brezza? Il vento? Profumi? Cerca di entrare in contatto con la Montagna stessa.
Vicino a te c’è una grotta, la guardi con serenità, sai che dentro c’è qualcosa o qualcuno di benevolo a cui devi chiedere perdono.
Ti fermi ad osservare e ad un certo punto, lentamente, esce il tuo vero sé, quello che hai chiuso lì dentro.
Osservalo, quanti anni può avere? Come è vestito? Che espressione ha?
Vi trovate ora uno di fronte all’altro.
Il tuo sé attende che tu gli dica qualcosa, vuole sapere perché è stato rinchiuso, ma ti guarda con benevolenza perché ti ama dal suo profondo.
Anche se sei un po’ intimorito senti che la Montagna ti sorregge in questa prova e cominci a parlare:
‘’Caro Me Stesso, per molto tempo ho creduto a voci che non erano la mia e non ti ho voluto ascoltare.
Ho sacrificato delle parti importanti perché avevo paura.
Avevo paura di non essere amato e per questo ho seguito dei percorsi che mi hanno portato lontano da te.
Ora sono pronto a riprenderti, perché ti amo dal profondo e so che sei la persona più importante della mia vita’’.
Te stesso risponde:
‘’Ho tanto atteso che tu ti accorgessi di avermi abbandonato e che ritornassi a prendermi.
Ora sono felice, perché so che siamo tornati insieme.
Ti chiedo di ascoltarmi e di fare in modo di non perdermi più. Se vuoi che siamo felici è necessario che tu mantenga la promessa.’’
Tu rispondi: ‘’Mi dispiace di averti abbandonato, ti chiedo perdono, grazie per avermi atteso.’’
Ne segue un profondo abbraccio.
Percepisci come è caldo questo contatto, come ti senti?
Ora scegli cosa vuoi riprenderti come prima cosa.
Per esempio potresti volere la creatività, ma anche altro che ti viene spontaneamente in mente.
Chiedi dunque: ‘’So che dovrò tornare qui altre volte per riprendermi tutto ciò che ti ho lasciato e ne sono felice.
Ti chiedo di rendermi la creatività, affinchè io possa riabituarmi ad averla con me.’’
Te stesso risponde: ‘’Ecco la Creatività. Fanne buon uso. Grazie per avermela chiesta.’’
Riprendi quindi quello che hai voluto, guarda che forma ha, stringila a te e comincia a risalire con la consapevolezza.
Respira dolcemente.
Piano piano apri gli occhi.
Stiracchia un pochino le braccia e le gambe.
Goditi un momento di relax tutto per te.
Cosa ho notato
Che resistenze ho avuto
TUTTI FANNO IL MEGLIO CHE POSSONO CON LE RISORSE CHE HANNO
Domanda:
ti capita di giudicare le altre persone, comprese quelle che fanno o hanno fatto parte della tua famiglia, perché ‘’tu non avresti fatto così’’?
Lasciamelo dire… è molto facile giudicare ed essere giudicati e mentre essere giudicati ci fa soffrire, giudicare può essere un automatismo, oltre che una tentazione molto forte
Cosa c’è di meglio, per chi prova resistenza al mettersi in discussione, se non cercare di trovare un colpevole alle proprie sofferenze?
Non stiamo con questo parlando di persone poco coraggiose o di natura scarica barile, ma di esseri umani, la maggior parte, la cui Autostima è stata minata nel corso degli anni e che proprio per questo fanno fatica ad ammettere che sono i diretti responsabili dei loro risultati perché hanno imparato di loro stessi a dire ‘’Ho sbagliato’’, invece di un più utile ‘’Ho capito che quello che ho fatto può essere migliorato’’ o qualcosa del genere.
In linea di massima più attiva è la propensione al giudizio e quindi al denigrare, sminuire e similari, meno strutturata è l’Autostima.
Con questo non voglio certo demonizzare gli stereotipi, ma invitarti a riflettere su quanto possano essere rigidi ed infruttuosi certi schemi.
D’altro canto anche la psicologia classica lo dice: stereotipi e pregiudizi sono automatici ed hanno anche una sfumatura funzionale che è quella di difenderti da quello che ci può essere di negativo nella realtà e che, in sostanza, mina la sopravvivenza dell’individuo, dandoti un’idea chiara della situazione e se eventualmente è il caso di stare tranquilli, attaccare o fuggire.
Il problema insorge nella rigidità.
Senza la giusta consapevolezza non ti soffermi a pensare se il tuo pregiudizio sia rigido e non funzionale.
Rischi di perdere occasioni, amicizie, buone relazioni, perché laddove ci sono giudizi rigidi viene a mancare il corretto senso critico.
Ti voglio quindi dare un’informazione importante, semplice, anche se un po’ dura da credere e metabolizzare… tutti fanno il meglio che possono con le risorse che hanno.
Sono tutti il frutto della loro storia, di quello che hanno appreso e di quello che si portano appresso dal loro inconscio famigliare.
Tu fai così, il tuo vicino di casa fa così, la tua collega di lavoro fa così. Anche chi commette le più grandi nefandezze si muove sulla scia di tutti questi
elementi.
So cosa stai pensando e ti rispondo subito: no, non è una scusa per giustificare tutto e no, non è necessario accettare tutto.
Prendere consapevolezza di questo significa solamente aiutarsi a lasciare andare, non sentirti più vittima di te stesso, non accusare più te per i tuoi ‘’errori’’ né gli altri per i loro.
Hai sbagliato una volta? Hai fatto il meglio che potevi con gli strumenti che avevi. Nella giusta ottica puoi prendere la tua esperienza ed uscirne arricchito, di conseguenza sei libero di andare avanti, imparare da ciò che hai vissuto e non giudicarti più.
Senti che qualcuno ti ha ferito? Fatto un torto? Anche lui ha fatto il meglio che poteva con le risorse che aveva. Questo non significa che devi porgere l’altra guancia o minimizzare, ma semplicemente ti da’ la possibilità di lasciare andare il rancore e l’astio e magari decidere consapevolmente che non hai più intenzione di frequentare quella persona, perché non è allineato ai tuoi valori, alla tua missione…. a te per dirla in breve.
Lo stesso vale per i genitori, i famigliari, i fratelli e le sorelle che tendiamo così spesso e così tanto a giudicare.
iamo svariate fasi nella nostra vita.
Inizialmente i genitori sono dei semi-dei ai nostri occhi, ammantati di un’aura magica, infallibile e diamo per scontato che non ci faranno mai soffrire.
Poi cresciamo e questa immagine comincia ad incrinarsi.
Ci accorgiamo di umane debolezze, errori, difetti ed in qualche modo ci sentiamo traditi. Ma come? Mamma e papà non sono perfetti? Come hanno potuto farmi questo?
E da lì si comincia a recriminare, accusare e non perdonare.
È una condizione di adolescenza prolungata in cui non perdoniamo i nostri genitori di essere quello che sono, cioè degli esseri umani.
Ma anche loro fanno il meglio che possono con gli strumenti che hanno.
Nel mio lavoro sento moltissime storie strazianti di genitori che tutto possono sembrare tranne che amorevoli ed accomodanti.
Eppure è proprio così. Chiunque agisca lo fa con lo scopo di colmare qualcosa, riparare l’inconscio, portare a galla una problematica.
Sotto questa scorza terrena siamo tutti Esseri di Luce, ora che lo sai non dimenticarlo mai più.
Visualizzazione Di Riparazione
Il Tribunale:
‘’Chiudo il Processo contro la mia Famiglia’’ Da liberare: Il Giudizio Da sostituire con: La Comprensione
Applica le 5 regole delle Visualizzazioni di Riparazione.
1. In primo luogo è necessario avere a propria disposizione almeno 30 minuti in cui poi essere 2. Se ne hai la possibilità accendi un incenso naturale o il Palo Sacro. 3. Trova un posto comodo dove poterti rilassare e poter stare comodamente sdraiato o seduto c 4. Ti chiedo di lasciare andare il giudizio e vivere le varie esperienze con quanta più fiducia po 5. Lascia che il tuo cuore ti accompagni lungo il cammino della guarigione dell’ Inconscio Fam
Chiudi gli occhi e comincia a respirare lentamente cercando di sentire il tuo respiro.
Rendilo lento e regolare, inspira dal naso ed espira dalla bocca.
Ad ogni respiro sei sempre più rilassato, lentamente senti che i muscoli di tutto il tuo corpo si distendono.
Ti trovi ora all’interno di un Tribunale con moltissimi posti a sedere.
Sono pieni e tra le persone presenti riconosci delle persone.
Chi sono?
I tuoi genitori?
I tuoi nonni?
Zii o cugini?
Bisnonni?
Improvvisamente ti accorgi che hai la toga e che sei seduto al posto del Giudice, ma guardandoti attorno ti accorgi che tra gli imputati ci sei anche tu. Come se avessi il doppio ruolo di Giudice e Imputato. La cosa peggiore è che siete tutti in catene. Catene spesse e corte, quasi impossibile muoversi.
Ai lati del posto da Giudice ci sono 2 avvocati: uno rappresenta l’Accusa ed ha un viso rabbioso, riesci a vedere come è vestito? Come si muove? Lo sguardo che ha?
L’altro è l’avvocato della Difesa. Ha un’espressione determinata ed intelligente. Di nuovo osserva come è vestito e come si muove. Che effetto ti fa? Di chi ti fideresti di più? Per quale motivo?
Tu, Giudice, chiedi all’Accusa di cominciare a sciorinare i capi di Imputazione. Che effetto ti fa vederti lì con quell’incarico? Che espressione hai? Quali pensi che siano i sentimenti prevalenti?
L’Avvocato comincia….
Da qui in poi immagina di poter parlare sotto forma di Accusa con tutte le persone da cui pensi di essere stato ferito o mortificato o non ato, ad una ad una.
Chi incolpi, per il momento, della tua insoddisfazione?
Per esempio puoi dire: ‘’Chiedo che mio Padre venga processato e condannato per essere stato assente e non avermi fatto sentire il suo Amore e per…. Etc etc’’.
Terminata l’arringa dell’Accusa, l’Avvocato della Difesa prende la parola e dice: ‘’Signor Giudice, chiedo che venga messo a verbale che, dato lo storico di vita ed il deposito nell’Inconscio Familiare e gli strumenti che aveva, il nostro imputato ha fatto il meglio che ha potuto.
Pertanto ritengo opportuno che venga prosciolto dalle accuse. Non intendo giustificare, ma comprendere e far comprendere a Lei che tenere le catene, cos’ strette tra l’altro, non farà che nuocere a tutta la Comunità Familiare, prima ancora a Lei.’’
Tu, Giudice, a questo punto ti prendi un attimo per deliberare, ripercorri i capi di accusa e decreti: ‘’L’imputato può essere liberato perché ha fatto il meglio che poteva con le risorse che aveva.
Dichiaro pertanto estinto ogni debito morale percepito e ordino che le catene vengano tolte’’.
Fai questa operazione con tutte le persone verso le quali senti di avere qualcosa da recriminare.
Quando decidi di terminare il processo dichiari chiusa la sessione, dai un bel colpo di martelletto, ti togli la toga e abbracci le persone che hai liberato.
Goditi questo momento di relax.
Risali alla coscienza e sgranchisci un po’ braccia, gambe e mani.
Cosa ho notato
Che resistenze ho avuto
CHE SFORTUNA, NON E’ GIUSTO!
Domanda:
ti capita mai di pensare che qualcosa che ti accade proprio non sia giusto?
Quante volte ti è capitato di pensare di essere proprio sfortunato e che quello che ti accadeva o accade proprio non fosse e non sia giusto?
Che non fosse giusto che il tuo collega avesse ottenuto la promozione, che tua sorella potesse uscire e tu no, che il tuo compagno di classe avesse il motorino e tu nemmeno la bicicletta, che …, che…, che….
In qualche misura è vero che l’erba del vicino è sempre più verde, ma la vera domanda è: per quale motivo?
Devi sapere che ogni cosa è perfetta per come è.
La vita ed i risultati assomigliano in qualche modo ad un’equazione matematica: se gli addendi sono in una certa maniera, allora il risultato non può che essere quello!
Se vuoi cambiare il risultato devi essere disponibile a cambiare gli addendi.
Da cosa sono dati questi addendi?
In primis dalle tue emozioni, soprattutto quelle legate al rancore e dalla volontà reale di mettersi in discussione.
Potresti scoprire che per tutta la vita hai lasciato te stesso in balia di sentimenti negativi e sul subito non è molto piacevole. Quindi diventa necessario imparare anche a decolpevolizzarsi, assumendo il più fruttuoso atteggiamento mentale di Responsabilità.
In secondo luogo a questo punto è necessario riflettere se nella tua situazione compaiano sintomi di richiesta di Riparazione da parte dell’Inconscio Famigliare.
Vediamone alcuni:
- Fai una professione di riparazione o la fa qualcuno della tua famiglia? L’Inconscio Famigliar - Nella tua famiglia sono presenti malattie ricorrenti? (es. malattie cardiache, neurologiche, ma - Nella tua famiglia esiste un periodo dell’anno in cui sembra che accadano gli avvenimenti im - Nella tua storia, cercando di guardare con oggettività, ti sembra che ci sia qualcuno che ripete
Se riesci a notare qualcuno di questi segnali è molto probabile che tu ti trovi in presenza di una richiesta dell’Inconscio Familiare.
Ad ogni modo, sappi che non è necessario trovare i motivi reali, perché è sufficiente, anche se non facile, lavorare sulle tue emozioni.
Immagina l’Inconscio Familiare come un serbatoio da cui vari vasi comunicanti, cioè le persone che fanno parte del sistema, attingono del materiale.
Funziona anche in maniera inversa, se puoi attingere, puoi anche versare.
Attraverso le Visualizzazioni di Riparazione puoi versare materiale emozionale nuovo che, goccia dopo goccia, come fosse inchiostro, andrà a modificare l’essenza stessa del materiale.
Ci sono moltissimi testi che parlano delle dinamiche e per ora ti rimando a quelli, perché a me interessa che tu ottenga un risultato.
Se è vero che il tuo Inconscio Familiare ti sta chiedendo di fare qualcosa è anche vero che puoi intervenire su di esso attraverso la consapevolezza.
Visualizzazione Di Riparazione
La Scuola:
”Comprendo che ciò che è, è giusto così come è” Da liberare: Senso di Ingiustizia Da sostituire con: Accettazione proattiva di ciò che è
Applica le 5 regole delle Visualizzazioni di Riparazione.
1. In primo luogo è necessario avere a propria disposizione almeno 30 minuti in cui poi essere 2. Se ne hai la possibilità accendi un incenso naturale o il Palo Sacro. 3. Trova un posto comodo dove poterti rilassare e poter stare comodamente sdraiato o seduto c 4. Ti chiedo di lasciare andare il giudizio e vivere le varie esperienze con quanta più fiducia po 5. Lascia che il tuo cuore ti accompagni lungo il cammino della guarigione dell’ Inconscio Fam
Chiudi gli occhi e comincia a respirare lentamente cercando di sentire il tuo respiro.
Rendilo lento e regolare, inspira dal naso ed espira dalla bocca.
Ad ogni respiro sei sempre più rilassato, lentamente senti che i muscoli di tutto il tuo corpo si distendono.
Ti trovi ora in un giardino pieno di alberi.
Sotto questi alberi c’è una maestra che spiega qualcosa a una
ventina di bambini.
Sono tutti sorridenti e la stanno ascoltando con interesse.
I bambini sono seduti su piccoli banchi che si trovano sul prato. Sono tutti molto attenti.
Sulla lavagna ci sono facili calcoli di matematica: 2+2=4; 3X5=15; 10:2=5 e via dicendo.
La maestra ha un viso dolce e rasserenante e guarda i bambini con occhi amorevoli.
Dice loro: ‘’Vedete bambini, ricordate sempre che la Vita ed i risultati sono quasi come calcoli matematici. Dati una serie di addendi non si possono ottenere risultati diversi.
Se non vi piace l’esito dovete trovare il modo di cambiare i fattori che hanno prodotto quel risultato.
Così è e così sarà.”
I bambini annuiscono, ma tu senti che questa affermazione provoca qualche reazione in te: che reazione è? Rabbia? Incredulità? Rifiuto?
Cerca di percepire di cosa si tratta.
La maestra si rivolge ora a te, con sguardo amorevole, e ti dice che da oggi hai un compito, che è di ripetere a te stesso 15 volte per ogni giorno, per 21 giorni la frase: ‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è, è giusto così come è”.
Se vuoi, per farlo, puoi tornare lì con loro tutte le volte che lo vorrai.
Ti chiede ora di cominciare a ripetere questa frase 15 volte, ato dal coro
dei bambini.
Tu cominci:
1. ‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è 2. ‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è 3. ‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è 4. ‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è 5. ‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è 6. ‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è 7. ‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è 8. ‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è 9. ‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è 10.‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è 11. ‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è 12.‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è 13.‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è 14.‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è 15.‘’Cambierò gli addendi del mio Inconscio Familiare per ottenere risultati diversi. Ciò che è
Goditi per un pochino la sensazione di pace che nasce dalla nuovaconsapevolezza che l’Ingiustizia non esiste e che hai la possibilità di cambiare le cose. Poi, piano piano, coi tuoi tempi, riemergi dalla visualizzazione.Sgranchisci braccia, mani e gambe.
Cosa ho notato
Che resistenze ho avuto
IO NON SONO COME VOI, MA SONO PARTE DI VOI
Domanda:
ti capita o ti è capitato di criticare le scelte dei tuoi genitori o di pensare che avresti voluto dei genitori differenti?
Puoi intuire quanto sia ampio il discorso e sarebbe impossibile metterti a conoscenza di tutto in qualche pagina, ma partendo da questo presupposto ti sarà anche molto semplice comprendere quanto i tuoi genitori stessi non siano in realtà che la risultante di questo complesso sistema di deposito delle Emozioni.
Comprendere non significa certo giustificare, ma cominciare a mettere il primo tassello verso quel meccanismo che è in grado di tagliare il cordone ombelicale con ciò che di negativo c’è stato in ato, di interrompere quel meccanismo sotterraneo per cui possiamo cortocircuitaree mandare in loop la paura ancestrale di non essere degni di amore e quindi di successo.
Questo tassello importante e meraviglioso si chiama PERDONO.
Perdonare i nostri genitori per: -
non essere stati quello che avremmo voluto; averci deluso con comportamenti che non ci saremmo aspettati; non aver compreso le nostre vere esigenze; averci maltrattati;
-
etc. etc. etc.
Tutti abbiamo qualcosa da recriminare se ci comportiamo come se fossimo il centro del mondo, ma la realtà è che i nostri stessi genitori sono il frutto della storia della loro famiglia, che loro stessi, inconsapevolmente, sono stati chiamati a riparare l’Inconscio Familiare e che comunque hanno fatto quello che potevano con gli strumenti che avevano, perché gli strumenti vengono dati dallo storico e se lo storico è zoppicante, con tutta probabilità possono avere zoppicato anche loro. Questo non significa che non ti abbiano amato, anzi, significa che sono e sono stati esseri umani che, come tali, sono fallibili. Quello che tu pensi di loro fa parte della tua Memoria Emozionale, sono quelle che io chiamo le Imago Genitoriali.
E comunque
I TUOI GENITORI HANNO FATTO IL MEGLIO CHE POTEVANO CONGLI STRUMENTI CHE AVEVANO.
Avere questa nuova consapevolezza è liberatorio, perché ti permette di sentire e percepire che:
- non hai colpe; - Sei sempre stato amato, anche se non hai apprezzato come ti è - stato dimostrato; - il rapporto di coppia dei nostri genitori non è affar tuo, anche se hanno cercato di tirarti in me - Puoi essere libero da: - rabbia; - senso di ingiustizia; - senso di colpa.
E finalmente tornare ad essere leggero.
Come puoi fare per raggiungere questo risultato?Tramite la giusta Visualizzazione di Riparazione.
Andiamo quindi ora a riparare quel pezzettino di parte inconscia tua, che riguarda i genitori, che ti sta zavorrando.Ti consiglio di farlo anche se sei una di quelle poche persone cheritengono di non avere nulla da recriminare, perché potresti averedelle sorprese. Garantito. Se così non fosse, tanto meglio, provare non costa nulla.
Ti indicherò come fare una Visualizzazione di Riparazione.
I concetti base sono che:
- C’è un debito che non potrai mai estinguere con i tuoi genitori, cioè di averti dato la vita. E p - I tuoi genitori hanno fatto il meglio che potevano con gli strumenti che avevano. - La loro coppia è affare loro, non tuo. - Qualsiasi peso ti sia preso lo hai fatto di tua volontà (anche se con le migliori intenzioni) ed è - I tuoi genitori ti hanno amato in maniera incondizionata anche se non lo hanno dimostrato co
Cominciamo.
Andiamo a sfatare le Imago Genitoriali che ci siamo costruiti, dando nuovo respiro alla nostra vita e liberandoci dalle zavorre del ato.
N.B. Non importa se i tuoi genitori sono viventi o no. Sempre diInconscio Familiare, e del tuo, stiamo parlando.
Visualizzazione Di Riparazione
Il Prato:
‘’Perdono i miei Genitori e ne sento l ‘Amore“ Da liberare: Il Rancore Da sostituire con: Lasciar Andare
Applico le 5 regole delle Visualizzazioni di Riparazione:
1. In primo luogo è necessario avere a propria disposizione almeno 30 minuti in cui poi essere 2. Se ne hai la possibilità accendi un incenso naturale o il Palo Sacro. 3. Trova un posto comodo dove poterti rilassare e poter stare comodamente sdraiato o seduto c 4. Ti chiedo di lasciare andare il giudizio e vivere le varie esperienze con quanta più fiducia po 5. Lascia che il tuo cuore ti accompagni lungo il cammino della guarigione dell’ Inconscio Fam
Assicurati di essere in un posto tranquillo e di non poter esseredisturbato per almeno 20 minuti. La temperatura deve andarti bene e farti sentire a tuo agio, né freddo né caldo. Siediti comodamente senza accavallare le gambe e non incrociare lebraccia, ma tieni le mani sulle cosce. Chiudi gli occhi e comincia a fare dei respiri profondi inspirando dal naso ed espirando con la bocca.
Senti tutti i muscoli che si rilassano e quando sei pronto visualizzati su unprato meraviglioso.
Concentrati sui dettagli, il colore dell’erba, il suo profumo, la piacevoletemperatura e tutto quello che riesci a vedere e sentire.
C’è un albero maestoso vicino a te e ti fa sentire al sicuro.
Goditi questo momento di relax.
Ad un certo punto da lontano vedi arrivare i tuoi genitori, uno difianco all’altro: il padre a sinistra e la madre a destra.Focalizzati sui dettagli, come sono? Come sono vestiti? Quanti anni hanno?
Ti stanno guardando con estrema benevolenza ed in poco temposono lì proprio di fronte a te.
Aspettano con occhi pieni di amore che tu dica loro qualcosa.
Ti rivolgi per prima a tua mamma e le dici: ‘’Cara mamma, so che mi hai molto amato anche se non sempre lo hai dimostrato come avrei voluto. So che hai fatto il meglio che potevi con gli strumenti che avevi e tisono infinitamente grato per avermi dato la vita. Ti perdono e perdono me stesso per averti giudicata.”.
Profondo inchino.
La mamma risponde: ‘’Caro figlio, ti ho amato moltissimo e sei stato un dono. Ti libero daisensi di colpa e di ingiustizia, avrai sempre un posto nel mio cuore.”.
Ora ti rivolgi al papà: ‘’Caro papà, so che mi hai molto amato anche se non sempre lo haidimostrato come avrei voluto. So che hai fatto il meglio che potevicon gli strumenti che avevi e ti sono infinitamente grato per avermidato la vita. Ti perdono e perdono me stesso per averti giudicato.”.
Profondo inchino.
Il papà risponde: ‘’Caro figlio, ti ho amato moltissimo e sei stato un dono. Ti libero dai sensi di colpa e di ingiustizia, avrai sempre un posto nel mio cuore.”.
Ora in mano hai un fardello pesante, lo sporgi verso di loro e dici: ‘’Cari mamma e papà, mi sono preso dei pesi che non erano miei.Non me ne faccio una colpa, l’ho fatto per Amore, ma è giunta l’orache io ve li renda. Non li voglio più“. E sporgi il fardello.
I genitori all’unisono: ‘’Caro figlio, ci riprendiamo quello che è nostro e che a lungo haiportato anche se per Amore. Sei libero da questo peso.”.
E lo riprendono. Ti inchini di nuovo profondamente e dai loro le spalle, consapevole che hai il loro Amore e la loro protezione, sollevato dall’avere restituitoil peso e dal Perdono. Goditi per un pochino questa sensazione di pace e poi, piano piano,coi tuoi tempi, riemergi dalla visualizzazione.
Cosa ho notato
Che resistenze ho avuto
FAI RESISTENZA ALLA RESISTENZA!
Domanda:
ti è mai capitato di fare dei progressi, magari anche velocemente, ma poi alla fine ‘’qualcosa“ sembra bloccarti o, addirittura, farti tornare indietro?
Ci sono molti casi in cui in poco tempo si riescono a fare degli enormi progressi e poi all’improvviso sembra di essersi fermati. Cosa può essere successo? Esiste molto spesso un fenomeno di Resistenza Interna per cui la parte di noi che per tanti anni si è comportata in maniera non utile, quella che si è pianta addosso, per capirci, si rifiuta di lasciare il o alle nuove abitudini e viene coadiuvata dalla Paura del Cambiamento. È un po’ come se una parte di te dicesse: ‘’Ma scusa, abbiamofatto così per tutti questi anni e proprio adesso vuoi metterti a stravolgere tutto? Ma chi credi di essere? E se poi va male? Certo, anche prima andava male, ma almeno sapevi dove andavi a parare! E se adesso… e se… e se…. E se…”. In questo modo rischi di trovarti in balia di queste emozioni secondarie, che sono quelle che ti tengono zavorrato se non forzi il meccanismo. Contrariamente a quanto può essere intuitivo il modo migliore per scalzare queste emozioni non è rifiutarle, ma ringraziarle. Perché bisogna ringraziarle? Perché nonostante i loro effetti devastanti sulla tua vita, in realtà hanno intenzioni positive. La loro funzione è infatti quella di proteggerti dalle tue memorie emozionali,
spingendoti a non affrontare situazioni nuove. Proprio per queste intenzioni è necessario ringraziare la Resistenza Interna e fare Resistenza alla Resistenza.
Visualizzazione Di Riparazione
Il Mare
‘’Ringrazio la Resistenza e la allontano con Amore” Da liberare: La Resistenza Da sostituire con: Il Cambiamento
Come al solito mettiti in un posto tranquillo dove puoi contare sualmeno una ventina di minuti da solo. Respira lentamente e immagina che ad ogni respiro esca daltuo corpo lo stress, la paura, la rabbia. Inizialmente esce quello che di negativo hai accumulato nell’arco della giornata. Successivamente quello che hai accumulato negli ultimi anni. Continua a respirare, dolcemente. Inspira dal naso ed espira dalla bocca. Lentamente. Ad ogni respiro sei sempre più rilassato, in pace e pronto adentrare in contatto con le parti più profonde di te. Ti ritrovi ora in riva al mare. Senti il rumore delle onde e vedi che la risacca trascina con sé sassolini e cancella vecchie scritte. Improvvisamente vedi che si avvicina a te una figura di donna con un lungo mantello. È molto bella e il suo sguardo è un po’ severo. Nel tuo cuore sai che è la tua Resistenza. ‘’Vieni qui con me“ ti dice ‘’Ti proteggo io”. A questo punto tu, con fermezza e guardandola negli occhi, le rispondi: ‘’Ti ringrazio per quello che vuoi fare per me, perché so che vuoi proteggermi, ma è ora per me di andare oltre. Vadoavanti per la mia strada. Non ho più bisogno di te.”. La donna ti risponde: ‘’Lo capisco e sono lieta della tua gratitudine. Ho fatto tutto a fin di bene, ma so che i tempi sonocambiati e che
non sono più utile per te. Me ne vado e porto con me anche quello che ti sei preso dei tuoi antenati. Emozioni che non ti appartengono ma che hai fatto tue“. La donna ti sorride in maniera benevola e scompare lasciando inriva al mare, scritte sulla sabbia con la grafia di un bambino, le parole Rabbia e Paura. Osservi mentre il mare, con le sue onde, cancella queste paroleportandole lontane dal tuo cuore. Goditi questo momento di consapevolezza e di pace. Sei libero di andare avanti. Piano piano respira e con calma apri gli occhi.
Cosa ho notato
Che resistenze ho avuto
Lettera al Lettore 2
The end… per ora
Caro lettore,
sei dunque giunto alla fine di questo Vademecum che può rappresentare l’inizio di una nuova Serenità Interiore.
Rispondo ad alcune domande che più frequentemente mi sono sentita fare e che forse sono venute in mente anche a te:
1. Perché dovrei perdonare persone che reputo imperdonabili? Il Perdono è un atto in grado di 2. Se restituisco i Carichi Emozionali posso nuocere a qualcuno? No, anzi. Faciliterai un’azion 3. C’è qualche rischio di crearmi problemi? Non ci sono rischi. Il peggio che possa accadere è 4. Quali sono le causa che possono impedire il fluire delle nuove emozioni nonostante abbia ap 5. A che ora è meglio fare le Visualizzazioni di Riparazione? In linea di massima è meglio alla 6. La Psicogenealogia è, in genere, un argomento metafisico? Sicuramente la Psicogenealogia 7. È meglio se utilizzo accorgimenti particolari durante le Visualizzazioni di Riparazione? Se r 8. Posso consigliare le Visualizzazioni di Riparazione a chiunque? Certo che si, ma ricorda che
Ti auguro di cominciare a camminare con leggerezza a piedi nudi tra gli Antenati. Già da oggi. Con Fiducia, Responsabilità ed Amore.
Myriam
Per informazioni sui corsi e le attività di Myriam vai sul sito www.artisticlife.it. Per contatti diretti scrivi a
[email protected].
Indice
1. Lettera al Lettore 2. Chi pensi di essere e chi sei 3. Riequilibrare con le Immagini Emozionali 4. Le 5 regole della Visualizzazione di riparazione 5. La Montagna – Perdono me stesso per non essere stato onesto con me e mi riprendo ciò ch 6. Tutti fanno il meglio che possono con le risorse che hanno 7. Il Tribunale – Chiudo il processo contro la mia famiglia 8. Che sfortuna, non è giusto! 9. La Scuola – Comprendo che ciò che è, è giusto così come è 10.Io non sono come voi, ma sono parte di voi 11. Il Prato - Perdono i miei Genitori e ne sento l’Amore 12.Fai resistenza alla Resistenza 13.Il Mare – Ringrazio la Resistenza e la allontano con Amore 14.Lettera al Lettore 2