BEBA
Beba è una ragazzina di dieci anni. Il suo vero nome è Elisabetta ma tutti la chiamano Beba. È bionda, ha i capelli ricci e lunghi e molto crespi. Ha gli occhiali e si vergogna un po’ per questo ma da quando il suo amico Gabriele le ha detto che è molto carina con gli occhiali dal bordo blu, lei se li mette sempre volentieri.
Vive a Venezia dove frequenta la quinta elementare della scuola “Armando Diaz”. Una scuola poco lontana dal centro e ben frequentata. Ha un grande portone di legno con la scritta bianca sopra di questo e le sembra di entrare a teatro, non a scuola. La mattina è piena di bambini e bambine che aspettano l’apertura del grande portone alle otto in punto.
Beba ha una mamma che si chiama Zoe ed è molto esigente. La mattina la sveglia alle sei perché deve fare una colazione sostanziosa e con calma. “Beba, svegliati sono le sei, il latte è pronto”. Beba, vorrebbe tanto dormire perché a quell’ora è ancora buio fuori e fa freddo.
Si arrotola sempre dentro la coperta e finge di stare male, ma Zoe spalanca la porta e tira le tende azzurre della sua cameretta, dicendole “forza Beba, ormai è già giorno, alzati”! Beba riesce sempre d alzarsi alle sei e un quarto e Zoe lo sa, ma non ammette che si facciano le sei e venti.
Beba inforca prima gli occhiali che ripone la sera nel fodero giallo sul comodino e poi cerca le ciabatte che finiscono regolarmente sotto il letto per colpa di Snoopy il suo bassotto che lei chiama spesso salsiccia.
Alle sei e venticinque precise Beba va in bagno, si lava i denti, si toglie gli occhiali che mette sullo sgabello vicino al lavandino e poi si lava la faccia asciugandosi con il suo asciugamano rosa morbidissimo.
“Beba, hai fatto”, chiede la mamma insistentemente. “Si”, risponde Beba che si fionda sulla prima colazione che è ricchissima di cose buone. Questa è la parte che mi piace di più della mia giornata, pensa Beba. Infatti riesce ad alzarsi presto proprio pensando al miele e alle mandorle che le piacciono molto.
La colazione di Beba dura circa quindici minuti ed è così composta: un thè all’arancio, un bicchiere di latte di soia con l’orzo, uno yogurt magro naturale o al mirtillo, una banana e una mela e per finire una manciata di mandorle con i semi di zucca cosparse di miele di castagno.
Snoopy arriva e fa rumore con i suoi polpastrelli in cucina, specialmente a quell’ora di prima mattina quando c’è tanto silenzio e con un balzo si si ritrova sulla sedia vicino a Beba. Beba ormai lo sa, perché ogni mattina Snoopy viene a salutarla anche per ricevere il biscottone che Beba compra proprio in un negozio “for dog”.
Sono ormai le sei e quarantacinque e Zoe, mentre Beba va a vestirsi controlla se la sua cartella sia a posto: astuccio, quaderni e libri. Aggiunge la merendina (una barretta di cioccolata al latte) e richiude la cartella di pelle gialla.
ono le sette e dieci, deve mettersi le scarpe, il cappotto e la cartella sulle spalle. Zoe è pronta con l’abbonamento del vaporetto al suo posto e chiede a Beba: “Hai controllato se nel portafoglio hai ancora l’abbonamento? Si, mamma, tutto a posto”.
Alle sette e venticinque arriva il vaporetto e bisogna farsi trovare puntuali per non arrivare tardi a scuola. Zoe ne approfitta e accompagna Beba a scuola per fare delle spese in centro. Ma ecco che la nebbia comincia a scendere fitta fitta e così i vaporetti terminano le corse.
Zoe e Beba cominciano a camminare spedite nella nebbia e sanno che comunque giustificate, non faranno tardi perché sono partite in anticipo. Iniziano a fare ponti, calli e ano per campielli e ala fine arrivano a scuola alle otto in punto.
Grazie mammina, dice Beba alla mamma. Adesso ho capito l’importanza di svegliarmi presto, bisogna pensare anche a questi imprevisti! Beba da un bacio alla mamma e felice si dirige verso la porta della classe dove la aspettano tanti amici per una giornata piena di novità e di divertimento assicurato.
FINE