1 Sottolineare
1. Definizionedi sottolineare In sensoletterale,sottolinearesignifica "tracciareuna linea sotto" le parole scritteo stampateper metterlein rilievo. accenIn sensofigurato,significadarerisalto,evidenziare, tuare,metterein prirno piano qualcosache b ritenutopiD importantedel resto. Sapersottolinearesignifica sapercogliererapidamentele informazioniutili. Si sottolineaper localizzareinformazioni, per cercarele provea sostegnodi una tesi,per individuarela strutturaconcettuale di una argomentazione, o la sequenza logica della reladescrittivadi un racconto,o la connessione zione causa-effetto. chi per interagireattiC'B chi sottolineaper concentrarsi, vamentecon il testo,chi per ridurreil materialeda studiaree memorizzare.
2. Criteri per sottolineare efficacemente originaBisognasottolinearern modoattivo,consapevole, le ed accurato.
SOTTOLINEARE
GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
Sottolineare in modo attivo significa proporsi uno scopo che dh una direzioneed un orientamento("S/o sottolineando questo libro per raccogliereprove ed esempisul tema della felicitd"). In tale contestosi colloca la sceltadella propria percentuale di sottolineatura:uno pud sceglieredi sottolinearerl 107o, un altro ilZOVoed un altro ancorail30Vo,a secondadei propri scopi,prerequisiti,difficolth del testo,o richiestedel compito da svolgere. Sottolineare in modo consapevolesignifica elaborareappropriateautoistruzioni("Devo procederein questomodoper raggiungere questo risultato"): esseguidano la lettura e la comprensione.L'attenzioned lo strumentoprivilegiato della consapevolezza. Mentre si sottolinea,I'attenzionecontrolla il processodi rilevazionedi cid che d importantee significativo. L'attenzione d la capacitddi mettereda parte (sullo sfondo) alcuneinformazioni ritenute secondarieper concentrarsiefficacementesulle altre ritenuteimportanti,mettendolein primo piano. Sottolineare in modo originale significa personalizzareil testo e predisporloall'assimilazione,nel modo piir adatto al proprio stile cognitivo. Si tratta di dialogarecon I'autore, esprimendoosservazionied obiezioni, commentie valutazioni, apprezzamentie critiche. Un testo ben sottolineatoporta I' improntacaratteristica dell'interesse e dell'intelligenzadello studente. Sottolineare in modo accurato significaevidenziarequelle parti significative del testo, attenendosistrettamentealla legge del contrastofigura-sfondo.
2.1. L'effetto di contrasto figura-sfondo Per sottolineareefficacementesi possonoseguirele indicazioni elaboratedalla psicologia dellaGestalro psicologiadella forma. Un'indicazionemolto utile b quella dell,effettodi contrasto figura-sfondo,detto anche "effetto von Restorff', cosi denominatodal nome della psicologache lo ha studiato nel 1933.Il principio di contrastofisura-sfondoaffermache ogni elementosottolineatoemergecome"figura" e si distacca dal resto,dallo "sfondo".Essorisalta,balzain avantie si impone alla percezione,mentrecid che non diventa,,figura"rimaneindistintonello "sfondo".Nel testostampatotale effetto di sottolineaturad dato in generedal grassetto o dal corsivo. Osservatecome, all'interno di questoparagrafo,questedue parole risaltinoperch6costituisconouna ,.figura',che si distacca,per densit)o per forma,dallo sfondodellealtreparole. L'effetto di contrastotra figura e sfondo attrae automaticamente,involontariamente e senzasforzo,la percezionee l,attenzione. Facciamoun altro esempio.
Esempidel principio di contrastofigura-sfondo 50
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Tav. l
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I r r rrrr r' l t' n t o r)tl ()!(' n c () c l i n u meri (vedi taV Ol a n. 1), o di r lr r , 1 1 1 .s 1 .' 1 r.rlI't'n.rs c ri r)re n to di un el emento eterogeneo, , , , ilI r ' ri l l i l i l i l te l ' () c l ttro u n re ttangol o o un cerchi o, oppure
\,,nr('un nunlcrostampatomolto piD grandeo molto pit) pict olo. opllurccome un numerodi colorediverso,catturaI'at-
SOTTOLINEARE
Tale effetto di contrastofigura-sfondopud essereutilizzato (vedi tavola n. 3) quandosi sottolinea(a), quandosi fanno schemi dicotomici (b), e quandosi costruisconoparagrafiper evidenziare,ad esempio,le differenze tra due personaggio due concezionidi pensiero(c).
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Osservatesolo la prima fila di numeri (coprendoil resto).Il numeroincorniciato9l apparein risalto,si distinguedagli altri, diventa"figura", mentregli altri numeri gli fanno da "sfondo". Osservando solola secondafila, I'attenzioneb richiamata dal n. 76. Nella terzaflla tutti i numeri sonodella stessagrandezza,ma I'occhio e atffatto dal 7 che b un numero ad una sola cifra, mentre gli altri sono a due cifre. Nella quarta fila I'attenzioned richiamata dal numero 42 cbe d in grassetto. Nella quintafila, l'occhio b attrattodal piccolonumero28 che d diversoper dimensioni. Cid che d diverso"balza fuori" e si imponealla percezione. Se, ad esempio(vedi tavola n. 2), studiandoil tedesco,si dimentica spessodi scriverecorrettamentela parola "friihstuk" che significacolazione,si pud intervenirecon I'effetto di contrasto, ingrandendola H. L'attenzione sard attirata da essa, quasi calamitata.La probabilitddi commettereancoratale errore di ortografia diminuirh fino a scomparire,se si ricorrerd alla visualizzazionementaledella parola scrittacorrettamente ed evidenziatacon l'effetto contrasto(vedi tavolan. 2b).
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Tav. 2. Uso dell'effetto di contrastofigura-sfondo.
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Ttrv,.3. Uxt dell'e.ffettodi contrastofigura-sfondo.
La visualizzazione mentaledi formule,schemi,immagini, d migliorequandosi adoperain modoattivo e creativoI'effetto di contrastofigura-sfondo. Si immagini,ad esempio,lo schemadei fattori essenziali del metododi studiorappresentato nella tavolan. 4 e si provi ad ingrandirlomentalmente, comesefosseproiettatosul grande schermodel cinema.Si cerchipoi di concentrare la propria attenzionesu ciascunodei cinquedisegniai verticidella piramide. Ogni disegnovengaisolatodal restoed immaginatoda solo ingrandito.Si noterdche la mentepossiedela capacitddi utllizzare ampiamentetale effetto di contrasto,scegliendodi metterein primo piano,in "figura", alcuni elementie di relegarnealtri sullo "sfondo". Tutto cid che pub essereisolatoe distintodallo sfondoattira la percezionee l'attenzione.Questo principiod molto usatonellapubblicitd,per catturareI'attenzionedel consumatore e per condizionarele suescelte.
( iI III) A AI,I,O S' I' U D IO:LE TE C N IC H E
SOTTOLINEARE
Primo esperimento
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Osserviamoil testo senzasottolineaturee senzaspazi tra i paragrafi(vedi testo A in Appendice).
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Quali sono le vostre osservazioni?Come i la percezione visiva?atea leggerlo. Cosaosservateleggendo?Comei la comprensione?
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Le mie impressionisono statele seguenti. Nel testo senzasottolineaturee senzaspazi tra i paragrafi I'occhionon sadoveguardare:d smarrito,d disorientato. Vaga di qua e di li, senzaordine, alla ricercadi qualchesegnoparticolaresu cui focahzzarsi.Si percepiscesolo una figura nera, fafta di parole,sullo sfondobiancodella pagina.Leggendolo ho avvertito una certa difficoltb anchedi lettura e persino di comprensione.Mi sembravaun "mattone". La mancanzadi pausespaziali tra un paragrafoe I'altro creava un senso di pesantezza e di ansieth.In breve, non mi piacevaleggerlo. Secondo esperimento
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Tav. 4. Uso dell'effettofigura-sfondo nelle visualizzazioni.
Osserviamolo stessobranoin grassetto(vedi testoB in Appendice)e sottolineato(vedi testoC in Appendice). Quali sono le vostre osservazioni?Come avvertite Ia percezionevisiva del brano? Cosacambia in voi? ln diversadisposizionetipografica stimola la percezione?acuiscel'attenzione?accresceil piacere della lettura?facilita la comprensione?Avete osservatodelle dffirenze percettivetra il grassettoe Ia sottolineatura?Quale delle due i piit piacevole? Le mie impressionisono statele seguenti.
A questopunto vi propongoalcuni esperimenti. Il testosul tema della felicith (vedi Appendice)ci servirh per illustrarele tecnichedi studiodescrittein questolibro.
La percezionedel brano in grassettoe del brano sottolineato d statamigliore della precedente,soprattuttopii nitida. Le parole evidenziatedal grassettoattiravano i miei occhi e la
r i| ll) ,\ ,\t t.( ) sl ttt)to:
LE TE C N IC H II
nriauttcrrrionc; addirittura, mi sembrava di riuscirea leggerle rapidamente. L'occhio facevala spolavelocementJt-ra Prir le varie parolee frasi evidenziate.Il piaceredella lettura era aumentato.Mi sentivospintoa leggere.Mi "sembrava"di poter capirepiD facilmente.credo che si trattassesolo di uni migliore disposizioneversola lettura.Tra il grassettoe la sottolineaturapref'erivoil grassetto.
SOTTOLINEARE
ll modo in cui collochiamonellapagina(checostituiscelo "sfondo") le nostreinformazioni (crieiostituiscono ra "figura") condizionala nostrapercezioneed attenzione.L'orsan-izzazionespazialedella paginadel libro, o degli appuntie"degli schemi,corredatadall'usodellemduscoleJallospessoredille parole,contribuiscead una migliore percezionevisiva e ad una piD chiarasegnaletica per la mente.
Terzo esperimento osserviamoil brano(vedi testoD in Appendice)organizzato con paragrafi,con il grassettoe con I'evidenziazionedei titoletti isolati rispettoal testo. Quali sono le vostre ossen,aziorti? Cosa modifica in rtoi tale disposizionetipografica? Come i la vostraperce:ione? come d la vostra attenzione?come incide sulla tostra comprensione? Le mie impressionisonostatele seguenti. La percezionedel brano organizzatoin paragrafisottotitolati d decisamentemigliore. Ogni paragrafo,i..o-pagnato dal suo titolo, risaltamolto benerispettoal biancodellolsfbndo e si distinguenettamente dagli artriparagrafi.Tale risaltod accentuato dall'usodel grassetto. L'occhio c attrattodallecategorieche formanoi titoletti.Avverto con piacerela presenza dellepausespaziali.Essemi invitano,quisi, a soffeimarmi e prendennidel tempo per riflettere e rielaborarele informaztoni' E piil facile,infine,farmi una immaginefotograficadel brano,e cid facilita indubbiamente la memoria. In basea questitre esperimenti,si pud concludereche il modo migliore per sottolineared quelLcdi disporrespazial_ mente nel foglio i "pacchetti" di informazione in paragrafi, accompagnati da un titoletto,che esprimeuna categoriao pa_ rola chiaveed evidenziatiall'internocon il grassetio con it 1o coloredell'evidenziatore) o con la sottolineituru.
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3. Quando sottolineare Quandod meglio sottolineare?Mentre si sta leggendoo dopo aver letto? La rispostaa questadomandadipendedagli scopi del lettore. Se lo scopod quello di individuarera consequenziaritd di una argomentazione,d meglio sottolinearedopo aver letto il paragrafo,per esseresicuridi avercoltoI'esseiziale(tesi,prove, obiezioni, confutazioni,conc: lusione). Se lo s_copo b quello di rintracciaretra molte pagine solo . alcune informazioni,d meglio sottolinearementieii legg", appenasi d trovatoqualcosadi utile. Se lo scopod quello di suddividereil testoin parti da rileggere(quelle sottolineate)ed in parti da saltare(quellenon sottolineate),per ridurre la quantiti di cid che deve esserestudiato in un secondomomento,d meglio sottolinearementresi L.gg", segnandoa margine i paragrafisignificativi da appro_ fondire successivamente con una letturapiD dettagliataei^una sottolineaturapiD meditata. lo scopod quello di sintetizzareal massimo,in una pic_ -Sefrase, cola il contenutodi una pagina, d meglio sottolineare dopo averlalettae dopo aver "pesato"I'importanzadelle informazioni.
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
Inoltre, non tutte le informazioni sono importanti o pertinentiai propri scopio interessi:b necessario, percid,dedicare molto tempoad impararea "pesare"le informazionie scegliere solo quelle veramenteessenzialied adeguateal compito. Infine, bisogna aver letto e compresoun paragrafo,prima di sottolineare. Se non si d ben compresoil brano,non b possibile individuarele parolechiave,nd adottareun criterio di sottolineatura adeguato. Se non si d compresobene,si tende,a sottolinearetroppo o troppo poco.
4. Quanto sottolineare Il quantosottolineare dipendeda numerosevariabili.Alcune sono le seguenti:le caratteristiche cognitivedel lettore,il tipo di testo,le richiestedel compito, la padronanzadi strategie di studio. un lettore espertoo competentesard spinto a sottolineare di menodi un lettorepii sprovveduto. Un testofacile ricever) meno sottolineaturedi un testodifficile. Un testonarrativoo descrittivopresenta,di solito,minori difficoltd di un testointerpretativoo argomentativo. Analizziamodapprimail seguentebrano descrittivo di A. Moravia: Il camionista. "Sono magro,nervoso,con le bracciasottili, le gambe lunghee il ventrecosi piatto che i pantalonimi cascanodi dosso:insommasono proprio il contrariodi quellocheci vuoleper essereun buoncamionista.Guardatei camionisti:sonotutti pezzid'uomini con le spalle larghe,le bracciada facchini,il dorsoe il ventreforti. Perch6il camionistasi basa soprattuttosulle braccia, sulla schienae sul ventre:le bracciaper girare la ruota
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del volanteche nei camionha un diametropoco menodi un braccio,e certevolte, nelle svoltedi montagna,deve farle fare il giro completo; la schienaper resisterealla fatica di star sedutoore e ore, semprenella stessaposizione,senzaindolenzirsin6 irrigidirsi; finalmenteil ventre per star benefermo, calato nel seggiolino,incastrato come un masso.Questoper il fisico. Per il moralesono ancor meno adatto.Il camionistanon deve aver nervi, n6 grilli per la testa,n6 nostalgie,n6 altri sentimentidelicati: la stradad esasperante e ammazzerebbeun bue."
Anahzztamoil seguentebrano di filosofia di B. Croce: L' espressionepoetica. "Che cosab dunqueI'espressione poetica?che placa e trasfigurail sentimento?E, come si b detto, diversamente dal sentimento,una teoresi,un conoscere,e percid stesso,laddoveil sentimentoaderisceal particolare, e, per alto e nobileche sia nellasuascaturigine, si muove necessariamente nella unilateralitddella ione, nell'antinomiadel benee del malee nell'ansiadel godere e del soffrire,la poesiariannodail particolareall'universale,accogliesorandoli del pari dolore e piacere, e di sopra rl cozzaredelle parti innalza la visione delle parti nel tutto, sul contrastoI'armonia,sull'angustiadel finito la distesadell'infinito.Questaimprontadi universalitd e di totalitd b il suo carattere;e dove pare che vi siano bensi immagini, ma questocaratteresia debole e manchevole, si dice che mancalapienezzadell'immagine, - l'immaginazionesuprema-, la fantasiacreatrice, I'intima poesia.E, poichd al pari di ogni altra formazione la poesianon si attuasenzala lotta dello spirito entro se stessoe, in questocaso,lottandocol sentimentoche, nel porgerlela materia,tutt'insiemele opponeil pesoe I'ostacolo della materia, la vittoria onde la riluttante materiasi convertein immagine,d segnatadalla rag-
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
giuntaserenite,nellaqualepur tremaancorala commozionecome una lacrimasul sorrisoche l'ha rischiarata, e dal nuovo e catarticosentimento,che d la eioia della bellezza." Provate a sottolinearei due testi,per esempioper prepararvi a riassumerneoralmenteil contenuto, e notate cosa richiede,per sottolinearebene,la dffirenza di struttura del testo. Le diversemateriedi studio presentanotesti differenti per strutturaconcettuale, lessicoe percorsodescrittivoo argomentativo, la cui padronanzafacilita non solo il sottolineare,ma ancheil prendereappunti,lo schematizzare e I'archiviare. In prospettivadi un compito o di un esame,si tenderda sottolinearemolto dettagliatamente il libro di testo,rispettoad una letturafatta per approfondimentopersonale,senzail pungolo dell'interrogazione o dell'esame. Un lettore che possiededelle buone strategiedi studio, come le abilitd nel fare schemitendea sottolinearemeslio di chi non possiedetali abilitd di studio. La regolageneraled che si deve sottolinearepoco, e solo I'essenziale, evitandodueestremi:sottolineare tutto e non sottolineareaffatto.Tale regolad soggettiva,perch6il "molto" ed il "poco" d relativoe dipendedalle preconoscenze che si possiedono. 4.1. Gli svantaggi del sottolineare tutto si Quandosi sottolineatutto o si sottolineaeccessivamente, annullanoi benefici offerti dal principio di contrastofigurasfondo e si impediscedi far emergerein primo piano cid che d importanterispettoa cid che d secondario.Sottolineando
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SOTTOLINEARE
tutto o sottolineandotroppo, tutto diventa sfondo. Osserviamoun esempioin cui viene sottolineatotroppo un branodel Manzoni e viene percib annullatoil vantaggioofferto dal principio di contrastofigura-sfondo.
punto la tendenzadegl'individui a tenersicollegatiin classi. a formarnedelle nuove. e a procurareognunola maggior potenzadi quella a cui apparteneva. Il clero vegliava a sosteneree ad estenderele sue immunith. la nobilti i suoi privilegi. il militare le sue esenzioni.I mercanti.gli artigiani erano arrolati in maestranzee in confraternite.i giurisperitiformavanouna lega.i medici stessiuna corporazione.Ognuna di questepiccole oligarchieavevauna suaforza specialee propria;in ognuna I'individuo trovavail vantaggiod'impiegarper s6, a proporzionedella sua autoritde della sua destrezza,le forze riunite di molti. I pii onesti si valevan di questo vantaggioa difesa soltanto:gli astuti e i facinorosi ne approfittavano.per condurre a termine ribalderie. alle quali i loro mezzi personalinon sarebberbastati.e per assicurarsene I'impunitd. Le forze perd di questevarie legheeranmolto disuguali:e. nellecampagneprincipal-
va un potere.a cui difficilmente nessun'altrafrazionedi lega avrebbeivi potuto resistere".(AlessandroManzoni)
Quandosi sottolineatroppo si verifica addiritturaun fenomenoparadossale: diventa"figura" cid che non d sottolineato, "sfondo" mentrediventa cib che b stato sottolineato.
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SOTTOLINEARE
LE TE C N IC H E
( .)rr.rrrtlo sr sotlolincatutto , s i v u o le in d ic a rec h e t u t t o d nrllr)rt,urlr'. nlirsi trascura in tal modola selezione delleinfornr;rzronr. l.'occhionon riescea percepirecid che d "piD" imLa mentenon utilizza adeguaticriteri di selezione. l)()r'trur(c. l.lr rnemorianon ricevealcunvantaggio,perch6non si sceglie nd si riduceil materialeda memorizzare. Quandosi sottolineatutto, si b spinti, in un secondomomento,a sottolinearenuovamentecon un altro colore quello che b gih statosottolineatoper evidenziarequalcosadi ancor "piD" importante. Cosasi deve fare quandoun brano sembratutto importante e degnodi esseresottolineatotutto? E necessario fermarsie chiedersi(automonitoraggio): "Quali sono le miepreconoscenzerispettoa questobrano? Quali sono gli scopiper cLtisto studiandoquestobrano?". e quando Quando sono stateriattivate le preconoscenze sono stati precisatigli scopi,si noterhun cambiamentodi percezione:il brano,cheprecedentemente sembravatutto importante,diventaora pii differenziato("Questolo so. Questonon lo so") ed alcune pafri emergerannocome piD importanti rispettoad altre.
gnificativo.E noto che le letturesuccessive di un brano ampliano notevolmentela capacithdi comprensione, perch6cid che si b gid compreso,diventauna preconoscenza, una chiave di lettura,che facilita I'analisidella strutturaprofondadel significatodi un brano. Se, dopo aver riattivato le preconoscenze e ridefinito gli scopi,un paragrafocontinuaad essereveramenteimportante, b meglio segnalarlo,o con delle barre verticali a lato, o incorniciandotutto il branoentroun rettangolo,o aggiungendovi delle frecce(vedi tavola n. 5c). Una volta tatto cid, d utile sottolineareall'internodi essole informazioni"ancorpii essenziali".In tal modo, all'internodi una pagina,che diventa "sfondo",si sceglieun paragrafoche diventa"figura". All'interno di questoparagrafo,incorniciatoperimetralmentecome un quadro,che diventa "sfondo", si scelgonoquelle parole -r chiaveessenziali, che diventano"figura".
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Cid che b stato acquisitoprecedentemente nel atodiventaun aggancioe un criteriodi selezione. L-
Gli scopi,inoltre,cambianocostantemente.
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Rileggendoun libro gid sottolineato,capita talvolta di voler sottolinearealtre informazioni che erano state tralasciate prima. Cid si verifica perchdsono cambiati gli scopi di lettura.In altri termini, si sottolineacib che, volta per volta, apparesi-
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Tav. 5. Sottolineare a lato un paragrafo o incorniciarlo e scegliere ull'interno di essoquello che i ancor pii importante.
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4.2. Gti,nu,,,u*ll"; :""
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Non sottolineareaffatto significa ritenereche non c'd niente di importanteda imparareo memorizzare,o perchdd banale, o perch6gih conosciuto,o perch6non interissa.
SOTTOLINEARE
letto di venti pagine,molto facile da memorizzare.A tutti piace economizzarcla fatica e potenziareil risultato. s-i osservi quest'artroesempioin cui viene sottorineatoin modo piD efficaceil brano dei Manzoni, adottandoil criterio del 20Vo.
Quandonon si sottolineaniente,non emergenientein pri_ mo piano. Tutto rimane indistinto ed indifferenziatonello "sfondo". perb, non si sottolineanulla o si sottolineapo_ - .Talvolta, chissimoperch6il testo,nella sua vestetipografica,presenta gid dei segnaligrafici (uso del grasseto,tiiofi e titoleiti, enumerazioni,asterischi,ecc.)utllizzatidall'autoreper metterein evidenzale idee piD importanti.In tal caso,non d necessario sottolinearele informazioni essenzialidel testo, perch6 sono gih state evidenziatetramite accorgimentitipografici, anche se in genere,si preferiscesottolinearenuovamente,soprattutto se l'argomentointeressa,quasi per interagireulteribrmente con il testo. Un libro non sottolineato,dopo un po' di tempo, sembra essereun libro non letto.
4.3. Sottolineare quanto basta per i propri scopi Dopo aver compresogli svantaggidel sottolinearetutto e del non sottolineareaffatto, si pud giungerealla decisionedi sottolinearesolo quantobastaper i propri scopi di studio e di apprendimento. Poichdsottolineareb una strategiamolto personale,ognu_ no pud sceglieredi sottolineare cib che per lui d significatiuo e nella percentualeche desidera.Ad esempio,si puo adottare il criterio del l07o o del I 5 vo o del 20vo. rn tal modo, un libro di duecentopagine,se sottolineatobene,diventaun fascico-
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compagni.Quindi era,in que' tempi,portataal massimo punto classi,a formarnedelle nuove,e a procurareognunola maggior potenzadi quella a cui apparteneva.Il clero vegliavaa sostenere e ad estendere-l-e sue immunite.la nobiltd i suoi privilegi, il militare le sue esenzioni.I mercanti.gli artigiani erano arrolati in maestran ze e in confiaternite,i giurisperitiformavanouna lega,i medici stessiuna corporazione.Ognunadi questepiccoleoli_ na I'individuo trovavail vantaggiod'impilgar p.. i6, , proporzionedella sua autorithe della sua destiezza, le fbrze riunite di molti. I piD onestisi valevandi que.sto vantaggioa difesa soltanto;gli astuti e i facinorosine approfittavano.per condurrea termine ribalderie.alle quali i loro mezzi personalinon sarebberbastati,e per assicurarsene I'impunitd. Le forze perd di questevarie legheeranmolto disuguali;e, nelleiump"gn-"prir"ip"t mente,il nobile doviziosoe violento,con iniorno uno stuolodi bravi,e una popolazionedi contadini avvezzi. per tradizionefamiliare,e interessatio forzatia riguar_ darsi quasicome sudditie soldatider padrone,eseicitava un potere,a cui difficilmentenessun'altra frazionedi legaavrebbeivi potutoresistere,' (AlessandroManzoni). Il branodel Manzonidi oltre 200 parored statosottorineato con il criteriodel20vo,che si riveraadeguatoper evidenziare
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SOTTOLINEARE
(;TJIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
le infbrmazionipiDessenzialie I'architetturadel paragrafo.Se la sottolineaturab accompagnata da una organizzazioneschematica delle parole chiave, la percezionedella strutturadel branodiventamigliore (vedi tavolan. 6).
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mazione.In particolare,si sottolineacid che ancoranon si sa per poterseneappropriare. Prima di studiareo leggere,bisognaattivarei propri bisogni, interessie scopi.Essi costituiscono gli agganciper afferrarele informazioniche si ricercano.Essi sonoalla basedelle nostreaspettative e del nostrosistemadi attivazionee di vigilanza. le Gli interessidi studiofornisconoi criteri per selezionare informazioni: "Questod importattteper i miei stopi. Questoi secondario". "Questomi interessa.Questonon mi irteressct"."Questo mi serve.Questonon mi serve." In questomodo si dh un senso,un valore,una configurazione significativa,una "forma" (Gestalt)a cid che si sta studiando.
AS4TA dA ,/\
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tAcl/vop os /
Si devonosottolinearequei "luoghi" del testoche contengono le informazionipiD essenziali. In breve,si devono sottolineare:le definizioni,le frasi di o frasi-cornice,le parolechiave,le liste di cainquadramento ratteristiche,di fattori o di prove e di idee di o,i percorsi tematici,la strutturadelle categorie,gli esempi,i conI'arfionti e i contrasti(antitesi),i dati,le cifre e le statistiche, paragrafo, I'architettura dell'argomentazione. chitetturadel
Tav. 6.
5. Cosa sottolineare Cosa si deve sottolineare? In breve si devonosottolinearele informazioni significative.
Analizziamodettasliatamentecid che deve esseresottolineato.
Ma quali sonole informazionisignificative? 5.1. Le definizioni Le informazioni significativesono quelle informazioni che rispondonoai bisogni,interessie scopi.Si sottolinea,in genere, cid di cui si ha bisogno:una data,un concetto,una infor-
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Le definizionisonodellepreziosesintesiconcettuali.Sono l'essenzialenel midei capolavoridi sintesi,che condensano
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( ;L ]II) A AL I- O STU D IO: LE TE C N IC H E
SOTTOLINEARE
E possibile"dominare" un vastoterritorio di informazionio di fafti.
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'if*iiti;?/que O/l//s/o'u€
Ogni definizioned una delimitazionedi un campo:indica cid che va inclusoe cid che va escluso.Ogni definizionesinessenzialidi un temao concetto.Essa tetizzale caratteristiche assomigliaall'albero:nel tronco si trova la sintesidell'idea centrale,nei rami si trovano le idee di oche saranno ulteriormenteramificatee suddivisea livello analitico. Nella definizione(nel tronco)si trova I'idea centrale,nella suddivisionedella definizione(nei rami) si trovanole idee di o. Le idee di oaggiungonodelle informazioni che convalidanola forza dell'idea principale.Ad esempio:Non bisogna sottolineare troppo (idea principale), perchd in tal nndo si vanifica il prirtcipio di contrastoJigura-sfondo(idea di o).E preferibilechiamarle"idee di o",piutperch6non sono"secondarie", tostoche ideesecondarie, data la loro funzionedi sostegnoe di garanzia.
5.2. Le frasi di inquadramento
rltr&s | =
Tav. 7. Visuali:zazione della definizione.
Le frasi di inquadramento sonodelle frasi che sintetizzano ed incorniciamouna serie di dettagli che sarannoenunciati subitodopo (veditavolan. 8a).Ad esempio:(Frasedi inquadrarnento)Vi sonomolti modi per essere.felici:(segueI'enumerazione)c'i chi ?.felicequando? baciatodalla.fbrtuna,c'? chi 2 felice quando rttggiun.geil succ'esso, c'i chi i felice quuulo si senteamato, c'2 chi ? felice quando i in armonia
nor numero di parole (ad esempio'.La retorica i l'arte del parlare in modo adatto al fine di persuadere).Sono come un una collinao come un promontorio(vedi tavolan.7a), da cui
Talvolta la frase di inquadramenteo frase-cornicesi trova alla fine dell'elenco(Abbiamoaccennatoad alcuni modi per a.s.sere.felici).
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
f'eASF /'VQuADeAH€Uro
SOTTOI-INEARE
Sottolineandouna frase di inquadramentosi ha il vantaggio di evidenziareuna frase che contieneal suo interno altri particolaripiD dettagliati,che, talvolta,si possonotralasciare nella sottolineatura.
5.3. Le parole chiave Le definizioni contengono il maggior numero di parole chiave. Le paroleo frasi chiave si chiamanocosi, perch6perrnettono I'accessoad altre informazioni, proprio come una chiave perrilettel'accessoad altri ambienti.Una "informazionechiave" conducead altre informazioni. Talvolta le include.
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Un allenamentogradualee sistematicoconsistenel procedere,fraseper frase,poi paragrafoper paragrafo,chiedendosi:
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\o--=,' Tav. 8. Vi suaI i zzazione deI la fras e- inquadramen to e deI l' o r g anizzazione ad albero delle parole chiave.
Nel brano del Manzoni riportatoin precedenza sono state sottolineatetre frasi di inquadramento:l: tendenzaa collegarsi in classi;2. ogni classeavevauna forza propria;3. le forze di questelegheeranodiseguali.Ognunadi questefrasi era seguita da una enumerazionedi dettagli o di idee di o.
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Come individuarele parolechiave?
"ln questafrase o paragrafo quali sono le informazioni essenziali,indispensabili, importanti, ricche di significctto, cariche di conseguenze, che aiutino a capire quelkt che sto leggendoe a collegarlo con quello che precede e quello che ". segue? Nel branodel Manzon, la frasechiavepiir importanteera la "tendenzaa formare classi". Essaconduce a numerosealtre informazionie le "introduce". Una informazionechiave, se omessa,crea un vuoto, un salto logico o una lacuna di comprensione.Ogni autentica "parolachiave"b collegata,in modopiDo menoevidente,alle altre parolechiave,sia a quelleindividuateprecedentemente, sia a quelleche si incontrerannonel .seguitodella lettura.
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.fQge7zaTle ,Qlassur.
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SOTTOLINEARE
tutte le parolechiavesubalterne(vedi tavola n. 8b) ed elaborare. infine. una breve frase che racchiudain sintesi I'insieme delle informazioni. I vari aggi(leggere,sottolineare,schematizzare,riassumere)sono rappresentatinella figura 9.
I-r €
Tav. 9. Visuoliz.z.az.ione dei vari aggi: leggere,sottolineare,schematiz:.are,riussumere.
Un adeguatoallenamentonella sceltadelle parole chiave richiedemolto tempo.E faticoso"pesare"I'importanzadelle informazioni:si tratta,infatti, di un vero e propriocalcolologico di inclusionee di esclusione.
Con gli schesi selezionaI'essenziale. Con la sottolineatura in una mappa significative le informazioni mi si organizzano tematicaper raggrupparemolte informazioni e dare loro una composizionespaziale,un ordineed una architettura. Le parolechiavesi trovanonel branoo si costruiscono? Generalmentesi possonorintracciarenel brano.Ma, talvolta, bisognainventarle,"costruirle", sintettzzandole informae cib zioni provenientidal libro con le proprie preconoscenze, d pii difficile.
Bisognerh chiedersicontinuamente: "Quale informazione? veramenteessenziale ? Tra questi tre concetti,quale dei tre i piir importante?Quale dei tre d piit comprensivo?Questoconcettoi implicito in quest'altro? Comeposso raggruppareinsiemequesti vari concetti con un solo terminepiil generalee gerarchicamente piil elevato?Esiste nel brano o lo devocreare?" Per individuare rapidamentele parole chiave d utile farsi guidaredalla divisionedei paragrafi,dai sottotitoli e dalle frasi di inquadramento,
5.4. Le liste di caratteristiche, di fattori, di prove e di idee di o ConsiLa definizioned il risultatodellasintesiconcettuale. deriamo,ad esempio,la definizionedi retorica:kt retorica i l'arte del parlare in modo adatto al fine di persuadere. Volendo rendereesplicitala lista delle caratteristichecondensatenella definizione.si avri una ramificazionedettaeliata dei seguentitemi: l. Le caratteristichedel parlare e del linguaggio: la definizione, gli aspetti,le caratteristiche,I'efficacia.
Finito di leggereun paragrafo,d utile rileggere le "parole parola 9lfqyg che riescaa chiave" ed individuareo creareu-{r.? "cornice", comprendere, come una le altre parolechiave.Nel brano del Manzoni, tale frase di inquadramentogeneraleera la "tendenzaa formareclassi". Partendodalla parola chiave generale,sarh utile costruireuno schemaad albero fatto con
2. L'fficacia del parlare in particolare: le tecniche,gli accorgimenti,gli espedienti,i tipi di discorsi,il rapportooratore-uditorio,la disposizionedegli argomenti,lo stile.
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3.-
SOT'TOLINEARE
percorsi tematici differenti. Ad esempio,quello narrativo b compostodi ambientazione,personaggi,intreccio,successione di eventi,mentrequello argomentativo,d compostodi tesi, antitesi, prove e conclusioni. Il testo descrittivo procede in generedal generaleal particolare,talvolta all'inverso e spesso facendola spolatra i due. Il testoargomentativoprocedesolitamenteseguendoun filo logico compostoda asserzioni,premessee garanzie,dimostrandola propria tesi e confutando quella altrui. Quello narrativod pii lineare,quello argomentativo piD ramificato(vedi tavolan. ll).
Tav. 10. Disposiz.ione spaz.iaLe della definir.ionee lista di curatteristiche.
+l+\+l-+l+ 3. kt persuasione,in particolare: i mezzidi persuasione, gli espedienti,i generidi persuasione emotivi e logici, la lista delle argomentazioni.
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Analizziamo un altro esempio. "Manzoni delinea una rappresentazionepessimisticadel mondo (Frasesinteticadi inquadramento).Analizzandoil romanzode "l Promessisposi", siamo colpiti (segueenumerazione) di prove o esempi) I. dal predominio delle .forz.edel male, 2. dall'infficacia della legge, 3. dalle prepotenzeed ingiustiziedei vari signorotti con il loro seguitodi malvagi,4. dai numerosipersonaggiguidati dai loro meschiniinteressi". Nel prendereappunti,la parolachiavedellafrasedi inquadramentoo della definizione,va segnataa sinistradel foglio, mentrela lista di caratteristichevannocollocatea destra(vedi tavolan. l0). 5.5. I percorsi tematici Leggeresignifica ricreareil percorsotematicodell'autore. distinguonovari tipi di testo, ognuno dei quali presenta
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del percorso narrativo e del percorso argoTav. I l. Visualizzazione mentativo.
Analizziamodue diversi percorsitematici: uno descrittivo ed uno argomentativo.
Percorsodel testo descrittivo:La Gallina di J. Renard: "Sembra che cammini a piedi nudi. A zampeunite, saltadal pollaio appenale apronola porta.E una gallina che non fa mai uova comune, vestita modestamente, d'oro. Abbagliatadi luce, fa qualcheo,indecisa, nella corte. Prima di tutto, vede il mucchio di ceneri
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dove ha I'abitudinedi zololarsiogni mattina.Vi si rotola, vi si immerge,e scotendoforte le ali, con le penne gonfie,scuotele pulci della notte.Poi va a bereal piatto cavo che I'ultimo scroscioha riempito.Non beve che acqua.Beve a sorsellinie rizza il collo, in equilibrio sull'orlo del piatto.Poi cercail cibo sparsoqua e li. Le erbesottili sonoper lei. e gli insetti,e i granelliperduti. Becca,becca,infaticabile.Di tantoin tanto,si interompe. Diritta sottoil berrettofrigio, I'occhio,rl gozzo prominente,ascoltacon I'uno e I'altro orecchio.E, sicurache non c'd nulla di nuovo,si rimettealla cerca. Sollevaalte le zamperigide, come quelli che hannola gotta.Allarga le dita e le posacon precauzione,senza rumore.Sembrache cammini a piedi nudi". Si provi ora a sottolinearloe si noti il procedimentoespositivo dell'autlre.
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zione della parte migliore dell'uomo, ciod l'anima, attraverso le virttr razionali. Si provi ora a sottolinearloe si cerchi di individuareasser:.ioni,premesse,garanzie. Per sottolineareefficacementebisognaallenarsia percepire rapidamenteil percorsotematicodi ogni tipo di testo. 5.6. La struttura delle categorie Le informazioni in un testo sono raccoltein categorieformali, che spessodannoorigine a titoli e sottotitoli. Alcune di essesono le seguenti: *
Percorsodel testo argomentativo:Il bene e la felicitd dalI'Etica a Nicomacodi Aristotele(im). Il bened cid a cui ogni cosatendee la felicith B la ricercadel bene.Pertantotutte le azioni umane,dalle arti, alle scienze,alla politica,tendonoal benee alla feliciti. Il benedel singolod certamenteimportante,ma il benedellacomunithd ancorapiDimportante,piD bello e piir divino. Purtroppole opinionisul benesononumerose e discordi:alcuni intendonoil benecome piacere,o ricchezzao onore; altri, i filosofi, consideranoil bene comecomportamento virtuoso.Tuttaviaper esserefelici sononecessarisia i beni esterniche quelli interni, sia i beni del corpo che quelli dell'anima.Ma solo i beni interiori sonoi veri beni.Poich6I'uomo b un essererazionale,la felicith per lui non pub prescinderedall'esercizio della sua facolti essenziale, che d la ragione.La felicitd,infine, consistenell'agiresecondovirti, scegliendo il giustomezzoed evitandogli estremi,e nell'attua_
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introduzione, definizione, caratteristiche, cause,prev'enzione, concIusione; * chi, che cosa,quando,quanto,.come, dove,perchd; * tesi, antilesi, confutazione,.prove, sintesi', *
personaggi, trama, conflitto, risoluzione del conflitto.
Tali categorieformali (intoduzio ne, definizione,caratteri conclusione)sonoun ottimo sistestiche,cause,prevenzione, ma di organizzazionelogica del contenuto, sostenendosial qualed possibileindividuaree sottolinearerapidamentele informazioniessenzialida esseindicate.Inoltre,esse,in quanto categorieformali, sono applicabiliall'esposizionedi un gran numero di temi differenti. Ad esempio, sono adatte sia per svolgereun tema sull'ansia,sull'alcolismo,o sulladevianza. una visione dell'indiceci dd rapidamente La consultazione generaledellecategorie(titoli e sottotitoli)utilizzatenel testo.
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ffiqffiffidt ( iIIII) A AI- I- O STU D IO: LE TE C N IC H E
5.7. (Jli esempi Gli esempisono analogieconcretedi concettiastratti.La loro.funzioned quelladi semptificarecid che d complessoe facilitanola comprensione e la memorizzazione. Nellb studio si ha bisognodi molteesemplificazioni, specialmente quando si incontranodifficoltd di comprensione. Consideriamola seguenteanalogiadi F. Bacone. Bacone(1561-1626),per illustrareil suo metodoinduttiv' sperimentale, ricorreall'esempiodi tre animali,le formiche,i ragni e le api, per rappresentare tre tipi di conoscenza.Le for_ miche,raccogliendoe accumulandocid che trovanoall'esterno' rappresentano gli empiristi che raccolgonole idee solo dall'esperienza esterna.I ragni, producendola tela dal proprio interno,rappresentano i razionalistiche produconole idie dalI'internodella loro mente,senzaricorreieall'esperienza esterna. Le api, raccogliendoil nettaredai fiori, rieiaborandolo internamentee trasformandoloin cerae miele,rappresentano coloro che,da veri filosofi,giustamente integranoI'esperienzaester-
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na con I'attivith intellettivainterna,l'induzione,con la deduzione,giungendoal metodosperimentale. Proviamoora a schematizzare il contenuto,aggiungendovi un disegnettoconcretoper sostenerecon una inrmaginela comprensione e la memoria(vedi tavolan. l2). 5.8. I confronti e i contrasti I confrontiattivanol'attenzionee acuisconol'intelligenza. Aristoteleaffermavache si conosceelaborandoanalogiee differenze.L'antitesi d una figura stilisticadel discorso,usata frequentemente per renderevivace I'esposizione("C'd concordia sulla definizionedi felicitd, ma c'i cliscordiasui mezzi per conseguirla"."Unitifuori, divisi dentro". "Avevequesto, ma le mancavaquest'altro". "Da un lato ttffermavuquesto, dctll'altro lo negava". Consideriamoil seguentebrano di L.A. Seneca,in cui si contrapponela virtD al piacere. "Perch6metteteinsiemecosedifferenti,anzi opposte?La virti d una realtdsublime,eccelsa,regale,invitta,instancabi-
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Tav. 12. EsemplificaT.ione di concettiastratti con I'aggiunta di uno irnmagine concreta.
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Tav. 13. Schenntizzazione dei confronti e dei cotttrasti. 11
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SOTTOLINEARE
nei bagni e nelle stufe, nei luoghi che temono gli edili e lo vedraimolle, snervato,madidodi vino e di unguenti,pallido, imbellettato,sepoltonelle pomate". Una antitesipud essereschematizzata con lo schemaad alberodicotomicoo con la tabellasinottica(vedi tavolan. l3). Anahzziamoe schematrzziamola sesuentedistinzione: Il cristianesimodistinguetra felicitii e beatitudine.La felicitii d intesacomericercctillusoria del piacere, che.fadimenticare Dio. La beatitudinei consideratocome ricerca della virtit che conducea Dio (vedi tavolan. l4).
5.9. I dati, le cifre, le statistiche
ce/sT/A N€3 //-/ o o/ sT/p6 ut 8€4f/TUO/'uF
761/C/74,\
P/c€AcA ',('4ar€Nnc/l U//en)'
4 - E/C€R%
lLLusoz/a P/Ac€Pc:
2.ALcorvrata OA Olo
Si tratta di materialenumerico,generalmenteastratto,che deveessereraccoltoaccuratamente con precisione. E consigliabiletradurrei dati numerici in visualizzazioni grafichedi variotipo:assicartesiani. istogrammi. areogrammi (veditavolan. l5).
2. coilOt/c€ A DlO
Tav. 14.
le; il piacered basso,servile,debole,caducoed ha soggiorno e domicilio nei bordellie nelle osterie.La virtD la incontrerai nel tempio, nel foro, nel senato,di guardiaalle mura, coperta di polvere, abbronzatae con i calli alle mani; il piacerelo vedrai cercareabitualmentenascondigli,rifugiarsi nelle tenebre,
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VM Tav. 15. Visualizzazionegrafica di dati numerict.
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SOTTOLINEARE
( ;T III) A AL L O ST UD IO: LE TE C N IC H E
5.10. l,'architettura del paragrafo Il paragrafopud essereconsideratocome l'unitd informativa, descrittivaed argomentativadi un testo.Essopossiedeuna struttura coerente e ben organizzata,tale da giustificare I'espressione"architetturadel paragrafo"(vedi tavola n. l6).
Un testo b costituito da una sequenzadi paragrafi.Ogni paragrafocontienegeneralmenteuna idea centraleche si suddivide poi in successivisottoparagrafidescrittivi ed argomentativi. Tutti i paragrafi,quandosono ben legati, convergonoa rafforzarel' idea centrale. La comprensionedell'architetturadel paragrafod una conper sottolineare dizioneindispensabile efficacemente. Per tale ragioneci soffermeremoun po' di piD.
Qut,uor... //€ .f€6uF Cs€. -.
Il paragrafod generalmentecompostoda un certo numero di frasi con una specifica organizzazione ed ordine architettonico (vedi tavolan. l7).
reAsE coeLilc€ - /,v e u/JOBAlt€uro I / S7A - CAeATT€rQt Sr/ cfl€ - AeqoH€lv7.4?
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2. 3. FPAS€
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Tav. 17. Visualizzazionedello struttura del paragrafo.
DAn , FATT/,€sPER/€ru*A Vi sua I iz.zazio ne de ll' arc hit ett ura de I p a ra g rafo
La prima fraseb generalmenteuna frase introduttiva.Essa fornisceuna sintesi,una corniceo un inquadramento di cid che verr) descrittodopo. Le idee chiave, o idee principali, si rintraccianoproprio nella frase introduttiva. In essacompare a1 JI
SOTTOLINEARE
( ;L ]II) A AL L O S]' UDIO: LE TE C N IC H E
unil (fichiarazionegenerale("Tutti ricercano la felicitd, ma "'Si n()nsunnocome raggiung,erla")o una regola(ad esempio' sostenuessere dovrh t'ttntpieil molesoloper ignoranza")che ta
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Facciamoun esemPio. Consideriamoil brano seguente' "iamoora ad analizzarealcunecaratteristicheessenchiaro' ffiziali dello stiledel discorso.Lo stile deveessere per illuminare chiaro ,orr, ,orrriso,piacevole.Deve essere I'intelligenro,)furorc per colpire l'immaginazione'conciso pe, agivolor" ii memoria,gradevoleper attrarre I'interesse ' di deg fiZscottato ri. App rofondiamo detta gliatamente ognuna questecaratteristiche '.." .
Tav. I 8. Visualir.azioneclell'architettur(tdel paragrttfo'
la mennrio' grudevole moginazione,r:ortcisoper agev'ttlctre p"i' ottrorre l' interessedegli asc'oltatori'" "ApprofonFrasedi agganciocon il paragrafosuccessivo: ngirro di questecaratteristiche..." clitrmocteftagTiatumente
(vedi Cerchiamoadessodi individuare la sua architettura tavolan. l8).
Approfondiamoadessoun tipo di paragrafoparticolare: quello argomentativo.
Frasedi agganciocon quanto precede:"iamoora ad dianalizzarealiune caratteristicheessenziatidello stile del scorso."
5J 0.1. L' architettura dell' argomentazione
e;"Lo stile deveesserechiaro, Fraseinquadramento-cornic efficace,conciso,Piacevole."
da L'architettura del paragrafoargomentativod composta garanzie' tre parti: l. le premesse(esplicite-oimplic\te),2' le 3. li conclusioni(vedi tavolan. l9)'
Lista di caratteristicheo di argomentazioni""Deve essere chiaro per illuminare l'intelligenla, efficaceper colpire l'im-
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( ;I II) /\ /\I,I- O ST UDIO: LE TE C N IC H E
AsSEe "Lo/ve
coacLu
SOTTOLINEARE
Tale vigilanza nel sottolineareun paragrafoargomentativo d richiestadal fatto che in molte argomentazionile premessee le garanziesono presupposte,implicite o nascoste.In un discorsoargomentativob necessarioesplicitarele premessee le prove,specialmente quandoc'd dissensosu una tesi. Per orientarsipiD facilmentein un discorsoargomentativo d utile saperindividuarecon rapiditdgli indicatori argomentativi. Alcuni esempisonoi seguenti:
Pa€tresre
"La tesi che voglio dimostrare i la seguente.Le premesse teoriche e metodologichealla base di questo lavoro sono Ie seguenti:Prima... Seconda...Terza...Le argomentazioni desidero presentaresono le seguenti.Assumendoquesto,se ne deduceche... Si aggiunga,inoltre, che... Infatti, la prova ci i fornita da... Tali obiezioni non sono convincenti.In base a tali considerazionisi pud pertanto ritenere che... Per tali ragioni si pud concludereche..."
Consideriamoil seguenteesempio. Premessa:Tutti gli uomini sono mortali' Garanzia:Socrate ? un uomo; Conclusione:.Socratei mortale. Spesso,nel linguaggioquotidiano,quest'ultimaaffermazione("Socratei mortale") d espressada sola,senzaun esplicito riferimento alle premessee alle garanzie.
E utile osservareche ogni scienzapossiedeuno specifico procedimentoargomentativo,privilegiandoalcune "figure" argomentative(l'enumerazione,la divisione, l'induzione, la deduzione,l'esempio,la metafora,la relazionecausaed effetto, l'antitesi,la gradazione)rispettoalle altre.
6. Come sottolineare Si pud sottolinearein vari modi (vedi tavola n.20).
Per riuscire a sottolineare,annotaree schematizzare un paragrafo argomentativob indispensabilesensibilizzarsial rapporto tra asserzioni,ad esempio,"Don Abbondioera un pauroso" e garanzie(tutta una serie di fatti che sostenganotale opinione).Senzagaranzieun discorsovacilla,crolla,b incoerente,b infondato.
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Essi sono: sottolinearetracciandolinee di vario spessore sotto le parole, evidenziarecon colori diversi, cerchiare,incorniciare, segnareal margine del testo le categorieformali (introduzione,definizione,cause,esempi,prove, tesi,obiezione, conclusione,ecc.), numerareQtrimo,secondo,terzo...), 4l
GUIDA AL L O ST UD IO: LE TE C N IC H E
3 + lll:::llaltt lt I il|
Si pud elaborareun proprio codice di segnalazione,piD o menoricco, piir o menosoggettivo,a secondadei gustie degli scopi dello studente.
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TFS. 4.-,r r s 4 /e G g :
Ad esempio,si pub sottolinearecon una riga continua,o tratteggiatao ondulata.Talvolta si pud usarelo spessoredella linea tracciatacome sbgnalatoredi importanza.Una sottolineaturapiD spessae marcatapud servireper indicareun concetto piD importante.Si possonotracciareuna o pii linee verticali al margine del brano, a secondadell'importanzache viene assegnataa quel brano. Si possonoincorniciarele frasi pii belle.Si possonoaggiungereschemi,grafici ed immaginistilizzate.Si possonoscagliarefrecce sottili o spesse,delicateo imperiose.Si possonobarrare,e, talvolta, quasi cancellare, interi brani, quandosi b in forte disaccordocon I'autore. giungea strapQualcuno,in questaintensafogaionale, parequellepaginedi un libro ritenutepienedi sciocchezze.In tal caso, si potrannoosservarelibri sottolineaticon rabbia e ostilith, segnatida solchi, ferite, pagine strappate.
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SOTTOLINEARE
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Altre volte si potranno notare, invece, sottolineatureeleganti, ben scelte,equilibrate,fatte con la squadrae con colori appropriati.Questadifferenzadipendedalle caratteristichepersonali del lettoree dal suo impatto con quel particolarelibro.
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6.1. Sottolineare a colori Si pud sottolineareusandovari colori. Tav. 20. Vari modi di sottolineare
segnarecon frecce dei raccordi tra un concetto ed un altro, usaresegni particolaridi accordo,di disaccordo,asterischi, "nota bene",punti di domanda,punti esclamativi,commenti positivi e commentinegativi.
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All'occhio piace il colore. Siamo attratti da colori vivaci e da sottolineatureestetiche.Una pagina sottolineatabene, in modo vivace e ordinato, b piacevole e invitante. Se, oltre a sottolineare,si aggiungonoal marginedel testo dei disegnetti o dei grafici, il piacereper l'occhio d raddoppiatoe la motivazione verso lo studio d incrementata.
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E benesceglieretra gli evidenziatorii colori che piaccionodi
pin.
Ad ogni coloresi pud associareun significato(personale): ad esempioil rossopud essereusatoper le definizioni,le leggi e le regole,il blu per gli esempi,il giallo per le obiezioni,il verdeper il lessico. Talvolta si possonousaredifferenti colori per rintracciare nel testogruppi diversidi informazioni.Ad esempio,leggendo I Promessi,Sposi si possonosegnarecon il coloregiallo gli aggettivi,i verbi e le descrizionidi don Abbondio,con il colore rosso,gli aggettivi,i verbi e le descrizionidi Renzo.di verde gli aggettivi,i verbi e le descrizionidi Lucia e cosi via. In questocaso,sardpoi piD facile leggerein modo "mirato" e raggrupparee classificarele differenti informazioni,segnalate da colori diversi. Si possonousareevidenziatorie pennedi vario colore anche per segnalaredifferentilivelli di studiosemprepii analitici e dettagliati.Una prima lettura,che deve raccoglierele ideepii generali,d colorata,ad esempio,di giallo limone,una secondalettura,che deve evidenziareidee piir dettagliate,d coloratadi giallo oro. una terzalettura,che deve individuare le frasi pii dense,d coloratadi rosso,una quartalettura,che deveindividuarele parolechiave,b coloratadi azzunoo di vioia. Tale tecnicadi localizzazionedelle informazioniessenziali attraversoletturesuccessive, semprepii dettagliateed analitiche, d correttae valida. Ma la sottolineatura con molteplicicolori sovrappostiostacola I'effettodi contrastofigura-sfondo.L'occhio. in tal caso, non d piD guidato con chiarezzanellapercezionedi cib che d veramenteessenziale.
SOTTOLINEARE
Qualed il colorepiD evidente? Il colorepiir evidented quello che piacedi piir, o quel colore che maggiormentecontrastacon la pagina bianca dello sfondoe col testonero dello scritto.Tutti i colori brillanti creano un buon effetto di contrasto.I colori piD usati sonoil rosso e il giallo. Ognuno,perd, pud provarevari colori e poi scepersoglierequelli piDvalidi, secondoun criteriostrettamente nale.
7. Perch6sottolineare Si deve sottolineareper i seguentimotivi: l. per facilitare la memoriavisiva, 2. per svilupparela capacitddi sintesi,3. per alleviarela memoria. l) Facilitarela percezionevisiva significa evidenziare d in modo piacevole.Una paginaben sottolineata I'essenziale rintracricordare e guardare leggere, facile da e piacevoleda se d acciare. Essafacilita la memoriavisiva, specialmente compagnatada schemi verbali e figurativi. 2) Svilupparela capacithdi sintesi,significasceglierele una frasi pregnedi significato,in cui sia possibilecondensare intera pagina o intero paragrafo,ad esempio"Lafelicitd non consistenella ricerca del piacere ma nell'autorealizzazione". Ogni frase condensatava poi sviluppataapportandoesempie argomentazioni:partendoda una traccia, si "sviluppa" un tema. Spesso,invece,succedeche gli studentisi limitano a memorizzaresolo quelle frasi che hanno evidenziato,trascurando I'abilitd di espandereconcettualmenteuna informazione condensata in una formula o in una massima.
Un branotroppo colorato,infatti, pud far svaniretale effetto di contrasto.
3) Alleviarela memoriasignificaridurrela quantitddi cib che deve esserememorizzato.Una riduzione aI 10-20 7o d le frasi molto opportuna.Quantopiil si d abili nel sottolineare
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pitr signil'icative,tanto piir si d capacidi ridurre il contenuto da apprendere. Sintetizziamoalcuni vantaggidel sottolineare. Il sottolineared una forma attiva di studioche stimolala selezionedelle informazioniessenziali,attraversoil criterio "importante-nonimportante",facilita la percezionedi cib che d statomessoin evidenza,attraversoI'effetto di contrasto.e favoriscela memoria,attraversola riduzionesinteticadelle informazioni. Chi sottolineab attentonel darela cacciaalle informazioni essenziali che stacercando. Chi sottolineaha un forte desideriodi orientarsie di capire. Chi sottolineaimparaa fare delle ipotesio previsionisul testoche sta studiando.Mentre leggeil testo,egli applicatali ipotesi, le mette alla prova, indaga ed interrogail testo,lo spingea risponderealle proprie "provocaztont".
SOTTOLINEARE
A questo punto, cercate di completare con informazioni pertinenti lo schemasul sottolineare(vedi tavola n. 2l). Scegliete, a tale scopo,le infurmazioniche avete sottolineatoin questoc'ttpitolo.Osservatequello chefate e come lo fate.
SOTTOLINEARE DEFINIZIONE QUANDO QUANTO COSA COME PERCHi}
Chi sottolineaimpara a fare "inferenze"o deduzioniper 1ie,mplregli spazi vuoti del testo,specialmentequandosi tratta di individuaregli scopinascostio indiretti,o quandosi tratta di evidenziare ll "non detto"di un testo(premesse. presupposti,garanzie). sottolineainteragisce con
testoe dialosacon I'autore.
Sottolineared certamenteun comportamentoattivo di studio che facilita l'apprendimento, la comprensione e la memorizzazione.Ma, b necessario precisareche sottolinearenon d ancorastudiare:d solo un primo oper sceglierecid che si deve studiaree rielaborare. Sottolinearele idee piD importantie poi non studiarlen6 memorizzarleequivale a conoscerela stradagiustae poi non percorrerla. 46
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2 Prendereappunti
1. Definizione di appunti Gli appunti sono delle annotazionirapide, sommarieed essenzialidi impressioni.pensieried informazioni.Sonouna speciedi "pro-memoria"brevee schematico. Nello studio,gli appuntisonoil risultatodellarielaborazione personaledelleinformazioni,ricavateda un testoo ricevute dall'insegnante.Essi sono caratterizzatisoprattuttodalla brevitd e dalla sintesi,per raggruppareil massimodi informazioni con il minimo numerodi parole. Il criterio di brevithdeve esserestabilitoda ogni studente in baseaffe suepreconoscenze e ai suoi obiettivi ("Voglio riquesto righe durre capitolo in 20 o in una pagina"). Se b ansiosoed ha poca fiducia nelle proprie abilith cognitive,sarh spintoad accumulareappuntitroppi prolissi (quasiun doppione del libro di testo),trascurandolo scopo fondamentaledegli appuntiche b quellodella riduzionesinteticadelle informazioni. Quandosi sottolinea,si va alla ricercadelle informazioni pii importanti (generalmentecontenutenel testo), mentre, quandosi prendonoappunti,si deveinvececostruiree produrre una nuova "configurazione","forma", "struttura" delle in-
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( iUIDA AL L O ST UD IO: LE TE C N IC H E
PRENDEREAPPUNTI
Iorrnazioni.Cid richiedeuna maggiorerielaborazione cognitiva. Le espressioni"prendereappunti",e "annotare"(vedi tavola n. 22), indicano una abilitd di studio e di organizzazione legataall'apprendimentoe alla memoria e comprendedifferenti abilitd:saperselezionare le informazioniessenziali, individuareparoleo frasi chiave,tracciareschemie mappe,elaborare riassunti.
Il termine "appunti" deriva dal latino ad punctum e consisteva nel mettereun puntinodavantia un nomeper poi rintracciarlofacilmente.Gli appunti,nell'antichitd eranoconosciuticon il terminedi "notae" e "notulae", di cui parla Cicerone nel De Oratore. Altre forme di appunti erano i Manuali, gli Enchiridion (parola greca che significa "manuale"), i Vademecum(letteralmente significa "che porto con me" e in sensofigurato significa un libretto),le Massime,i Detti memorabili,i Sommari, le Tavole sinottiche. Il termine "appuntare" significa "fissare nella mente", allo stessomodo in cui si "appunta" un quadro su un muro. L'espressione"annotare" (dal latino ad-notare), significa, corredareun testo di note, commentare. Il termine"nota", oltre a segno,indicazione,osservazione marginale,elenco e lista, significa anche valutazione positiva di apprezzamento("degno di nota") o negativadi biasimo ("nota censoria"). Tav. 22. Gli appunti nell'antichitit.
ca delle infonnazioni(schemiad albero).Pensaresignifica elaborareteoriee categorie,modelli e mappe,regolee metodologie.
2. Il principiodella selezionedelle informazioniessenziali. a J.
Il principiodella riduzionee della sintesi.
(se si vuole, "masticazio4 . Il principiodella rielaborazione ne e digestione")delle informazioni. Pertanto,gli appunti devono essere:sintetici,essenziali, concisi,brevi, schematici,personali,leggibili e ordinati. Gli appuntisonosintetici quandole informazionisonoridotteal lO-20%,come si pud vedere,nel riassuntode "Il miracolodelle noci" (Vedi pag.l07). Gli appuntisono essenzialiquandosi coglie I'essenzadi un brano o di un autore ("SecondoLeopardi la felicitii i una illusione che si scontra continuamentecon la realtd"). Gli appuntisonoconcisiquandosi eliminanoi connettivie le frasi di collegamentoper fare emergeresolo il nocciolo di un brano o di un autore ("Leopardi: felicitd = illusione". "Tesi: PromessiSposi = Esaltaz.ione Divina Provvidenzache trae il beneanchedal male"). Gli appuntisonobrevi quandosi riescead annotareil massimo di informazionecon il minimo numerodi parole. Gli appunti sono schematici quando si usano le parole chiave dispostein uno schemaad albero,a ruota, a tabella (vedi tavolan. 23).
2. Criteri per prendereappunti Alcuni principi generali per prendere dei sonoi seguenti:
l. Il principio di organizzazione e di classificazionegerarchi-
appunti
Gli appunti sono personali quando sono il frutto del proprio apprendimento,delle preconoscenze, degli interessie del-
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PRENDEREAPPUNTI
CU1DA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
ALg€Po
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2. Trascrivereletteralmenteparola per parola le spiegazioni dell'insegnante.
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3. rJtilizzare gli appunti altrui, sia quelli dei compagni che senzaadattarliai propri prerequisiti quelli dell'insegnante, e scopi.
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Alcuni insegnanti,per facilitarei propri allievi nello studio dettanotalvoltai loro appunti.In dellamateriache insegnano, tal modo, da un lato, semplificanola propriamateria,dall'ale rielaborare tro, perd, impedisconoagli allievi di selezionare ("masticare")le infonnazioni secondoi propri ritmi di apprendimento,stili cognitivie scopi.Gli allievi non sviluppanola capacitddi rielaborarele informazionie rischianodi ingoiare in talecontesto,dettareappunti informazionipreconfezionate: d un erroredidattico.Dal punto di vista pedagogico,b certamenteeducativoaiutaregli allievi quandotrovanodifficolth, ma bisogna evitare di ipersemplificare,fino a ridurre la propria materiain pillole.
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Tav. 23. Alcuni tipi di appunti schematici.
le abilitd di comprensionee di sintesi.Raramentesi pud studiare sugli appunti degli altri. Ma si possonoconfrontarei propri appunticon quelli degli altri per evidenziaredifferenze di impostazionee di metododi studio. Gli appunti sono leggibili quandosi cura la grafia e la loro disposizionespazialenel foglio. Gli appunti scritti in modo confusoo antiesteticonon sono invitanti,n6 piacevoli,n6 leggibili.Essivannoriscritti.Si pud evitaredi perderetempo nella riscrittura se si adottanoalcuni schemiclassici,comelo schemaad albero,lo schema"ruota", le tavolesinottiche,ecc. Gli appunti sono ordinati quandohanno una "forma" con un inizio e fine, una configurazione ben connessaed armonica. Appunti disordinatie slegatisonoinutili ed inutilizzabih.
3. Quandoprendereappunti Gli appuntisi prendonoin tempidiversi:prima di studiare, durantelo studioe dopo aver studiato(vedi tavolan.24).
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2.1. Errori nel prendere appunti Gli errori pii comuni nel prendereappunti,specialmente quandosi d ansiosie quandosi studiasenzametodo,sono i sequenti: e rielaborare l. Copiareinteri brani,senzaselezionare
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Tav. 24. Quandoprendereappunti.
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PRENDERE APPUNTI
GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
Gli appuntiprima di studiareservonoper richiamarele preconoscenze,organizzarele idee e predisporregli agganci;in tal modo, d piD facile catturarele informazioni essenziali.
2. Appunti di raccordo durante lo studio Platoneaffermache... Aristotelediceche...
Gli appunti,durantelo studio,sono generalmente appunti di bruttacopia, servonoper afferrarele informazioniessenziafi e per dare loro una prima e provvisoria riorganizzazione personale.Mentre, si studia,b meglio prendereappunti dopo aver sottolineatole parolechiavee individuatolo schemaconcettualesottostanteo implicito nel brano. Gli appuntidopo aver studiato,sono appuntidi bella copia e rappresentano la "digestione"e "assimilazione"di cid che d statoappreso.
che... Senecasostiene 3. Appunti di schematizzazionedopo aver studiato Felicith l. Definizione:a) felicitd;b) infelicitd. 2. Caratteristiche. 3. Oggetto. 4. Suggerimenti.
In breve, gli appunti prima di studiaresono preparatorie anticipatori,quelli durantelo studio sonofrettolosie abbozzati, quelli dopo aver studiatosono pacatie rielaborati(vedi tavola n. 25).
Appunti anticipatoriprima di studiare Cosab la felicitd? Cosad I'infelicitd? - Perch6si d La feliciti d un'illusione? Perch6uno si sentefelice quandod solo fortunato? Quandosono statofelice? Quandosono statoinfelice? Come si raggiungela felicitd? Come si conserva?Come si perde?Come si recupera?
Tav. 25. Esempiodi tipi di dppunti sullafelic'ita.
Tra la letturae le annotazioniin bella copiaci deveessere, un periododi tempo intermedioper facilitarela riflessionee delle informazioni.Senzatale tempo interla rielaborazione b quasi impossibileprenderedei medio di automonitoraggio buoni appunti. E piDagevoleprendereappuntida un libro perch6si possono seguirei propri tempi ed i propri interessi:ci si pud soffermare e ritornare sul testo quando si vuole. Mentre d difficile o l'espoprendereappuntidurantela lezionedi un insegnante al loro adattarsi perch6 bisogna sizione di un conferenziere, ritmo e ai loro interessi.Anche per questaragione,d molto utile predisporreprima della lezioneo conferenzavnapropria scalettadi parolechiave e di domandestrutturate,per catturare pii agevolmentele informazioniessenziali(vedi tavola n. quandoI'insegnante d indispensabile 26). Questaprecauzione o peggio,a ruota libera. o I'oratore procedemolto speditamente,
suggerimentisono dati dai
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GU1DA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
PRENDEREAPPUNTI
Mentre si leggeo si ascoltauna lezione,possonovenirein mente svariatipensieri.Talvolta sonomolto fuggevoli e bisognerebbeafferrarli a volo e inchiodarli rapidamentesul proprio quadernodi appunti di brutta copia, dove rimangonofissati in schemi, schizzi,parole abbreviate.Dopo questaprima raccoltadi idee,d necessarioritornaresu di essiper una elaborazionepiD sistematicae per trasferiregli appuntidella brutta copia nel quadernodegli appuntidi bella copia o nelle schede, o neifile di computer.
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Raccogliereappunti d diverso dal rielaborarli ed ordinarli. Sono due scopi che vengonoeffettuatigeneralmentein tempi differenti.
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Il quadernodi appunti di brutta copia serveper abbozzarvi qualunqueidea scaturiscasul tema della propria ricerca Il quaderno di appuntidi bella copia serveper rielaborarele idee con uno stile graficopit accuratoe piacevole(vedi tavolan.27).
4. Quantitir degli appunti La quantiti degli appuntidipendeprevalentemente dai prerequisitidello studente.Quantemaggiorisonole suepreconoscenze,tantopiD sinteticisarannoi suoi appunti.
Tav. 26. Predisporre una scaletta di domande ed agganci prim. clello studio di un testo,prima della lezione o conferenza.
3.1. Appunti in brutta copia ed appunti in bella copia
Per evitare di prenderetroppi appunti,d necessariorichiamare alla mente e riarecid che si d appresoprecedentemente.E inutileaccumulareun grannrrn".o di appunti,sepoi non sono studiatin6 tanto meno memorrzzati.Di fronte ad una pila di appunti ala voglia di studiarli. per aggiraretale ostacolo,b necessariorivederespessogli appuntie rielaborarli in schemisemprepiD sintetici.La sintesib attraenteperch6 d una sfida per I'intelligenzaed un piacereper la memoria.
L'idealesarebbe quellodi riuscirea prendere appuntisempre in bellacopia.Ma nond facile.
ln ogni caso,b opportunoevitarenello studio i due estremi: da una parte,latrascrizioneparolaper parola,e, dall'altra,la
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PRENDEREAPPUNTI
GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
5. Cosa annotare Dl
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Bisognaprendereappuntidelle definizioni,delle frasi di inquadramentoo frasi-cornice,delle parolee frasi chiave,delle liste di caratteristiche, dei percorsitematici,delle categorie, degli esempi,dei contrastie confronti, delle argomentazioni, dei dati numericie delle statistiche. Si tratta di sceglierele parti del testo che contengonole informazioni essenziali,come b statoindicato nel capitolo sul sottolineare,paragrafo5.
6. Come prendere appunti hPPUNrt Or &EILA coP/A
Questoparagrafocomprende:1. le regoleper compilaredei buoni appunti, 2. una lista molto dettagliatadei vari tipi di appunti.
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6.1. Regole per prendere appunti
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Alcune regole per prendereappunti in modo efficace sono le sesuenti:
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6.1.1. Chiarire i propri scopi
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Si usi la tecnicadell'automonitoraggio: Tav. 27. Appunti di brutta copia e appunti di bella copia.
mancanzatotale di qualsiasiannotazione.La trascrizioneparola per parolad ivae meccanica,perch6evita la sceltae la rielaborazione. Non prendereappuntiindicadisinteresse, o inconsistenzadi cid che si apprende,o presunzionedi sapere.
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"A che cosa mi dovranno servire questi appunti? Per una ricerca? Per un esame?Quali criteri possiedoper scegliere rapidamentele informazioni essenziali?Comeposso recuperare le mie preconoscenzesu questotema?
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
6.1.2. Rinttivare le preconoscenze Le preconoscenze permettonodi agganciarerapidamentele nuove informazioni e selezionarespeditamentequelle essenziah.
PRENDERE APPUNTI
Tali appunti verbali su come studiareun testopossonoesserearricchiti con immagini, per stimolare['attenzionee rafforzarela rievocazione(vedi tavola n. 28).
P/AU) P€R lo STuDlo 0r r:at Tesco 6.1.3. Esercitarsi nelle abilitd di sintesi E utile allenarsinell'abilith di sintesi,facendoriassunti. elaborandoschemied individuandoI'architetturadel paragrafo descrittivoed argomentativo.
6.1.4. Elsborare un piano per lo studio di un testo
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Alcuni suggerimentipossonoesserei seguenti: a) Sfogliareil testoprima di leggerlo,per individuarei concetti chiave e riattivarele conoscenzeprecedentemente acquisite. b) Elaborareuna seriedi domandestrutturate,per poter predisporrerapidamente"agganci" e "schemi anticipatori". c) Chiarire i propri scopi di lettura ("Per quale ragione sto leggendo?Per informarmi? Per comprendere?Per riflettere? Per pensare?Per approfondire?Per riare?"). d) Individuare l'architettura del paragrafoper afferrare con sicurezzale idee centrali e quelle di o. e) Leggeree comprendereil testo, selezionandole informazioni con la tecnica dell'autocontrollo ("Perchd questo d piil importante?Cosa mi induce a pensarlo? Comeposso collegarequesti due concetti?"). f) Rielaborarele informazioni organizzandolein schemi, mappe,tabelle.Ripetere,memorizzareed assimilaregli appunti: gli appunti non memorizzatisono appunti perduti.
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6 flFr7oB/??A,€e\r I L-} Tav. 28. Visualizzazione del piano per lo studio di un testo.
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( ;T 1 II) AAI- L O ST UD IO: LE TE C N IC H E
6.1.5. Predisporre una griglia di domande strutturate Esseservonocome aggancidelle informazioni.Tale metodo b molto antico (vedi tavolan.29). Nei libri di retoricaantica,a partireda quelli classici di Aristotele(384-322a.C.)e di Cicerone(105-43a.C.), veniva suggeritolo schemadelle domandestrutturatee lo schemadei luoghi per analizzareun tema,per trovare le argomentazionipertinentie per organizzarela disposizionedi un discorso. La formula classicadelle domandeera la seguente: Quis? Quid? Ubi? Quando?Quomodo?Cur? Quibus anxiliis? Testes.Simile. Contra. Tradottain italiano: Chi? Che cosa?Dove? Quando?Corne?Perchd! Con quali mezzi? Testimonianzeo prove, pro o contro. Somiglianze,Dffirenze. Tali domandepossonoessereraggruppatein quattro categoriepii generali:I. Definizione(Chi? Che c'o.sa?). 2. Circostanze(Dove?Quando?Come?Con quali mez,zi?).3. Cause(Perch4?).4.Proveafavore e contro (Te.stintonianze. Confronto: sorttiglianzee dffirenz.e). Le domandestrutturateerano collocatein "luoghi" figurati,da cui si ricavavanole argomentazioni. Tali "luoghi" ripresi dallaRetoricadi Aristotele,sonoi seguenti: Definizione.Etimologia.Divisione(analisi).Induzione. Deduzione.Causa. Consequenzialitd.Motivazioni. Qualitd. Quantitd.Relazione.M inore. M aggiore. Reciprocitd. Simili. Contrari. Giudizi provenientida uomini noti. Per mezzodi tali domandesi analizzavaogni problema da risolvere,si dibattevaogni causain tribunale,si argomentava nei discorsipersuasivi. Il metodo delle domartde .ttulturate nell'antichitd.
PRENDEREAPPUNTI
Tale griglia di domande strutturatepud comprendere,ad esempio,domandeanaloghealle seguenti: "Quale ? la deftnizione?Quctlisono i fattori componentio variabili? Quale i la funzione? Quali sono le causee le conseguenze?Quale d lo scopo?Quali sono i fondamenti teorici e pratici? Come pud esserearticolato e ramfficato questo tema? In che modo pub esseresuddiviso e distinto? Quali esempisi possonorintracciare? Quali vantaggie gli svantaggi? Quali sono i costi e i profitti?" Tale griglia di domandeformali permettedi ordinare,secondo un criterio ed un metodo,le informazioniche gii si possiedonoe quelleche si apprenderanno in seguito.
6.1.6. Predisporre uno schema concettuale Uno dei metodi migliori per prendereappunti d quello di costruireun modello o schemaconcettualegenerale,nel quale inserirele informazioni.Si tratta,in altre parole,di predisporre una "ossatura"generaledell'argomento,che potrh essere "rimpolpata"progressivamente mentresi studia. Si tratta di usarela tecnica degli schemianticipatori, che consistenell'elaborareanticipatamenteuna serie sistematica di concetticonnessia cid che si dovrdstudiarein seguito.Essi sono una speciedi "sgaffali" entro cui collocaree classificare le informazionisuccessive. Ad esempio,se si dovrd studiarela religione buddista,una lista di "schemianticipatori"(vedi tavolan. 30), ciod di concetti preparatorialla comprensionedel Buddismosono:il concetto di religione,Tlconcettodi Dio, il concettodi ascesi,il concetto di llluminazione,il concettodi insegnnmentomorale, ecc. Se si dovrhstudiareil temadellafelicith,una listadi "sche-
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( ;I.]II) A AL L O ST U D IO: LE TE C N IC H E
nri anticipatori"potrebbeesserela seguente: beatitudine, forIrtrrtt,piac'ere,pessimismo,ottimismo,visionedella vita, signi.ficato della vita, desideri,illusioni,
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PRENDEREAPPUNTI
differenziata.Quantopiir si d sensibilialla gerarchiaconcettuale delle informazioni,tanto piir b possibilepadroneggiare un gran numero di informazionicon poche regole,leggi e principi. Quandosi tratta di prendereappuntidi percorsinarrativi o di storie,d benepredisporreuna scalettanarrativao descrittiva, tipica di tuttele storie:situazioneiniziale,personaggi,intreccio, conflitto, soluzionedelI'intreccio, conclusione(vedi t a v o l an . 3 l ) .
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Tar,. 31. Visuali:zazione del Dercorso narrativtt.
Qqandosi trattadi prendereappuntidi percorsiargomentativi b benepredisporreuno schemaper rintracciareil percorso gerarchicodella dimostrazione:tesi, antitesi,argomentazioni, prove, sintesi(vedi tavolan.32). confutazione, Mentre si procedenella lettura d importante utllizzarecid che si sta leggendocome una griglia per afferrarele informazioni successive. Osni testo d ricco di numerosiriferimenti interni.
Tav. 30. Predisporre schemi
La strutturageneraledegli appunti deve esseregerarchica. Si adal concettogeneralee si procedealla sua articolazioneo ramificazioneo ("filiazione")concettualesemprepii
Ad esempio,analizziamoquesti primi versi dell'liade:
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
PRENDEREAPPUNTI
e di cani e d'augelli orrido pastl lor salmeabbandond(cosidi Giove I'alto consiglio s'adempi),da quando primamentedisgiunseaspru contesa il re de' prodi Atride e il divo Achille. ln questipochi versi sonogih accennatii temi successivi. Sonoindicatinumerosiaggancie richiamiche sarannosviluppati in seguito.Essipossonoesserecatturatiorganizzandouno schemacome il seguente: Chi e Achille? Quale i la causa della sua ira .funestae dannosa? Quali infiniti lutti essaprovocd? Quali generose anime tli eroi invid prematuramenteall'oltretomba (Orco)? Quali salme rimasero senzasepoltura?E perch6? Quale era stata la causadel litigio tra Agamennone(Atride) e Achille?
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In tal modo si affina I'attenzionee si colgonoparticolarie collegamentichegeneralmente sfuggonoad una prima lettura.
*s'rry:t pe*ar^ ou(?u€
Si creainoltreuna aspettativa ed unacuriositirche acuiscono I'interessedel lettore.
6.1.7. Dare una struttura spaziale alla pagine degli appunti
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e '(ott '-- . Tav. 32. Visualizzazionedel percorso argomentativo.
Cantami.o diva. del Pelide Achille l'ira funesta, che infiniti addusse lutti agli Achei, molte anzitempoall'Orco generosetravolsealme d'eroi,
Vi sonomolti modi di dareuna strutturaspazialeal foglio del quadernodi appunti.La tavolan. 33 ne visualizzaalcuni. La strutturaspazialevisualizzala gerarchiadei livelli logici, procedendoda sinistraversodestra,dall'alto versoil basso, dal centro alla periferia, dalle informazioni pii generalia quellepiDparticolari,dalleparolechiaveo ideeprincipali,alle idee di o,alle idee di dettaglio. ln generesi consigliadi suddividerela paginadegli appunti in tre parti (vedi tavola n. 34): la parteA, il primo terzo (a
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
PRENDEREAPPUNTI
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11
Tav. 34. Suddivisionespaziale del foglio d'appunti in tre parti.
6.1.8. Usare nei propri appunti dei segnalatoridi importanza
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Tav. 33. Varietd di forme spaziali del foglio di appunti.
I propri appuntipossonoesserearricchitida segnalatoridi importanza,come ad esempio:titoli e sottotitoli,stampatello, grassetto,freccedi percorsie di collegamento. 6.1.9. Utiliuare abbreviazioni e stenografia Nel prendereappunti d opportuno utilizzare un codice di abbreviazioni o unatecnicastenografica. Tale codice,pur presentandoelementipersonali,pud includereindicazionicome le seguenti.
sinistra),d dedicataalle parole chiave,o alle categorieformali, o alle domande,o a piccoli disegnettie grafici; la parte B (al centro) d dedicataalle idee di o,alle articolazioni concettualimaggiori; la parte C (a destra)d dedicataalle articolazioniconcettualiminori, ai piccoli dettagli,agli esempi.
Ad esempio:le paroleitalianeche terminanoin -mente,in -zione,in -bile, comefinal mente, inter r oga7ione, commestib i /e, possonoessereabbreviatern finalm., interrogaT.,commestib.; alcuneparole possonoessereabbreviatecon un segno: la preposizione"per" pud diventareuna "x", la parola "perch6" o il concettodi dubbiopud diventareun puntointerroga-
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PRENDERE APPUNTI
CUIDA AL L O ST UD IO: LE TE C N IC H E
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,l Ognuno pud abbreviarele parole nel modo che crede migliore,eliminarefrasi di collegamento,scriverele iniziali dei concettifondamentali.In questocaso, gli appunti ricevono una impostazionemolto personalee privata;se,invece,devono esseredati da leggeread altri, b necessariocomunicareloro il proprio codice oppuretradurrele abbreviazioninelle parole corrispondenti. E utile rivedere costantementeil proprio codice di abbreviazioni,per evitaredi non ricordarepiD,a distanzadi tempo, la connessionetra un segnoparticolaredi abbreviazionee la parola intera corrispondente.Senzatale aggiornamentopud accadereche tali abbreviazioninon siano facilmentecomprese, specialmentese erano troppo idiosincratiche,ciod troppo soggettive.
6.1.10. Utilizzare la disposizione tipografica del libro La disposizionetipograficadel libro b un sussidionello studio, fornito dall'autoreche ha messoin evidenzaalcuneinformazioni rispetto alle altre, usandotitoli, titoletti, grassettoe corsivo. L'utilizzazione di tali "indicatori di importanza" aiuta ad estrarredal libro uno schemasinteticodegli argomentiproposti, entro cui inscriverei propri appunti.
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lt l( ) Tav. 35. Sistema di segnulaziotre dell'in.seg,nante
6.1J 1. Utiliaare il sistemadi segnal.azionedi un insegnante SpessoI'insegnanteusa frasi che indicanoI'importanzadi cib che sta dicendo,per guidarel'attenzione,richiamarealla mentecid che d stato appresoe per collegarele spiegazioni del momentoa quelle f'uture(vedi tavola n. 35). Egli pud dire, ad esempio:"Fote attenzione4 questocottdi questotema. cettoperchdfondamentalenella c'omprensione questa argomentozione. Ripeto nuovamentei punti forti di Osservatei aggi di questa procedura." Sono frasi che assomiglianoalla segnaleticastradalee sono molto utili per ancheduorientarsinellasceltadelle informaziontessenziali, rantela spiegazione. 6.1.12. Scegliere il tipo adatto di quaderno di appunti I quadernidegli appuntipossonoesserea fogli rigidi e a fogli staccabili(vedi tavolan. 36). I quadernia fogli rigidi sono preferibili quandosi procede secondoun ordine fisso predispostoed affidabile, oppure della propriamateria, quandol'insegnante,nella spiegazione lineare sequenziale. e procedein modo 7l
( ;IIII) A AI- T ,OST UD IO: LE TE C N IC H E
PRENDtsRE APPUNTI
spiegazioni,procedea ruota libera, con salti o con lacune. I fogfi staccabilipermettonoallo studentedi riorganizzaretali spiegazioniin modo piD ordinatoe gerarchico.
o o o o
E consigliabilelasciare,nei propri quadernidi appunti,delle paginevuoteper eventuali,ed indispensabili, integrazioni.
o
o
6.1.13. Trasformare il libro di testoin "quaderno di appunti" Quandoil libro di testo d ben organizzatoconcettualmente e graficamente,d piD opportunoarricchireil libro di testocon la sottolineaturae con appunti,note e commenti (vedi tavola n.37) sino a considerarlocome un "quadernodi appunti". 6.1.14. Studiare e rielaborare gli appunti Gli appuntinon studiatisonoprestodimenticati,nonostante lo sforzoe I'impegnoper selezionarli. Gli appuntiservonoper prepararecib chedovrdessereassimilato.L'assimilazioneavviene tramite una ripetizionecostantee sistematicadegli appunti. Nella fase di rioe di assimilazionedegli appunti si delle informazioni.soprattutto dovrd curarela rielaborazione la connessione e la sintesidelle conoscenze.
6.1.15. Un quaderno degli argomenti da approfondire
Tav. 36. Tipi di quttderni di appunti.
I quadernia fogli staccabilisono preferibili quando,in una ricercasi raccolgonoinformazioniche dovrannoessereriordinate successivamente, oppurequandoI'insegnante,nelle sue
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Quando si rielaboranogli appunti pud accadereche alcuni argomentirisultinopoco chiari o lacunosi.In tal casod bene prenderenota su di un appositoquaderno,intitolato "Quaderno dei punti deboli" o "Quaderno degli argomentida approfondire" e dedicarepoi del tempo al loro approfondimento.E bene essereconsapevolidelle proprie lacune e dedicaread esseuna parte ben definita del proprio tempo, senzarimandare all'infinito il loro approfondimento. IJ
-1
GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
PRENDEREAPPUNTI
punti per frasi di inquadramento o frasi-cornice;appuntiper appuntitipo "Zibaldoideechiave;appuntiper enumerazione; ne"; appuntitipo glossario;appuntiper schemi,grafici e mappel appunti per diagrammi:appuntiper schede;appuntiper immaginisimboliche;appuntiper immaginifigurative;appunti sonori;appuntitramiteriassunti;appuntiper citazioni,massime,e metafore,appunti tramite domandee risposte;appunti sinottici;appuntia doppiacodifica.
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Analtzziamoli dettasl i atamente.
6.2.1. Appunti per trascrizione
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Prendereappunti trascrivendo,piD o meno ivamente, quanto viene.lettoo ascoltato,si riscontrafrequentementetra gli studenti.E il modo piD faticosoe menoeconomico.Forse d ancheil menoefficace,in quantob molto ridotta I'attivitd di rielaborazionee riorganizzazionepersonale delle i nformazioni. Si eviti di prendereappunti trascrivendotutto parola per parola:a) perchdd quasiimpossibilequandosi ascolta(in un minuto si pronuncianoin media 150 parolee se ne scrivono 30); b) perch6d molto faticoso;c) perch6annulla il criterio della sceltadelle informazioniessenziali.Per allontanarela "tentazione"di trascriveretutto, E benepredisporre,come si d gid detto, una scalettaconcettualedel tema in discussionee cercaredi richiamarele proprie preconoscenze.
Tov. 37. Aricchire il librutdi testo.
La trascrizioneparola per parola d utile solo in brevi citazioni o definizioni. In tale contestod pertinenteed appropriata. 6.2 Classificazionedei vari tipi di appunti Vi sonomolti tipi di appunti,perch6si possonoprenderein vari modi. I pii usati sono i seguenti:appunti tramite trascrizione: appunti discorsivi;appunti telegrafici;appunti argomentativi;appuntitramiteantitesi;appuntiper categorie;ap-
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6.2.2. Appunti discorsivi Gli appunti discorsivi sono una "ricostruzione"delle parole chiaveentro un tessutodi brevi frasi di collegamento.
15
GUII)A ALLO STUDIO: LE TECNICHE
PRENDERE APPUNTI
Un esempiodi appuntidiscorsivi,ricavatidalla sintesidel tema sulla feliciti (Vedi Appendice),potrebbeessereil seguente:
5. Fortuna dall' esterno.
La felicitd 2 uno stato interiore di benessere,serenitded armonia. Al contrario, l'infelicitd d ttno stato interiore di malessere,inquietudine,disperazione.La felicitd i collegata con l'idea del bene.Ma il bene b consideratoin modi molto diversi e opposti; per alcuni i il piacere,per altri la ricchezper per pochi l'autorealizzctzione, za, per altri il .successo, e molte indicazioni pochissimila virtil. I saggi hanno offerto strade per raggiungere la felicitd. Ricordiamo, ad esempio: "Seguila natura", "Evita gli eccessi","Conoscite stesso", "Sii te stesso".Quel che rinnne i convincersiche la-fortuna dipendedall'esterno,nta la felicitd dipendeda noi, da cib che noi siamo,dalla crescitadella nostrapersonalitd.
Gli appuntitelegraficisono pii sinteticidegli appuntidiscorsivi,ma sonoun po' slegati.Sonoutili per il riomentale perch6sonoessenzialie concisi, ma devonoesserelegati e "vestiti" piD elegantemente quandovengonousati in un discorsoorale o scritto.
graziealle Gli appuntidiscorsivisi leggonopiacevolmente, frasi di collegamento, che dannofuiditd ai concettiessenziali selezionati.
6. Felicitd dall'interno = crescitapersonalitd.
6.2.4. Appunti argomentativi Quandosi studianotestiargomentativid utile prendereappunti adottandouno schemaargomentativo, che b composto di una tesi e di una seriedi prove e garanziea sostegnodella tesi (vedi tavolan. l9). L' organizzazionespazialedegli appunti argomentativi comprenderd un luogoper I'enunciazione dellatesi(a sinistra) ed un luogo per la lista delle argomentazioni(a destra)(vedi tavolan. 38).
6.2.3. Appunti telegrafici Sopprimendola forma discorsiva,ciob i connettivi e le frasi di collegamento,avremmoun tipo di appuntitelegrafici.Gli appunti discorsivi sulla felicith del paragrafoprecedente,trasformati con lo stile telegrafico,diventerebberocome segue:
1 . Felicitd = benessere.serenitd.armonia. 2. Infelicitd = rnalessere,inquietudine,disperazione. 3. Idea del bene = idee contrapposte:a) piacere, ricc'hezza, successo ; b) autorealizzazione,virtil. 4. Suggerimenti: "Segui natura. Evita eccessi. Conosci te stesso.Sii te stesso".
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'litv. 38. Esempio di appunti ttrgomentativi.
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PRENDEREAPPUNTI
Facciamoun esempio. Dichiarazione'.A me piace studiare Perchdimparo coseinteressanti; Lista di prove e garanzie'. perchd alleno Ia mia intelligenza;perchd mi confronto con temi dfficili; perchd d stimolanteper me; perchdconsiderolo studio come un possatempopiacevole. E utile impararead individuarerapidamentegli indicatori (" Sostengoquestcr essenzialidelI'argomentazione tesi...Infatti... lnoltre... Nonostante...Tuttavia...Pertanto...Infine... Dunque...")per schematizzare la strutturadegli appuntiargomentativi(vedi tavolan. l9). L'argomentazionepud essereinduttivao deduttiva.g induttivaquandosi parteda molti casiparticolan("Antoniostudia ed ? promosso.Michele studia ed d promosso.Elisa studia ed d promossa.Paola studiaed ? pronossc.")e si giungeper generalizzazione all'universale (Regola generale:"Se si studia si i promossi.").E deduttivaquandosi partedal generale o universale("Tutti i bugiardi sono inctffidabili.")e si giunge al casoparticolare("Marco i inffidabile, perchd i bugiardo. Valerio i inaffidabile,perchd d bugiardo.").
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L' argomentazioneinduttiva presentala seguentestruttura: Suppostoche...,partendoche...,assumendoche....,considerando che...,si pub generalizzare che...
Tav. 39. Appunti argomentativL
L'argomentazione deduttivapresentala seguentestruttura: Se i cosi...,ne consegue che...,sideduceche...,si pud sostenere che,si pub concludereche... (vedi tavolan. 39).
autori, di idee, di fatti, di situazioni, b utile organizzaregli appunti per evidenziaretale antitesi.
6.2.5. Appunti tramite antitesi
I modi pii comuni sono:a) gli appuntiper antitesisuccessive; b) gli appuntiper antitesiparallele(tabellasinottica): c) gli appuntiper biforcazioneo schemadicotomico(vedi tavola n. 40).
di Quandonel testo viene descrittauna contrapposizione 78
79
CUIDA AI-LO STUDIO: T-ETECNICHE
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Tav. 40. Alcuni tipi di appuntiper antitesi.
PRENDEREAPPUNTI
citit), rimedi (suggerimentidei saggiper raggiungerela felicitd) oppure,definizione(di appunti),quando (b meglio prencle_ re appunti),quanto (lunghi devonoessere),cosa (annotare). come (annotare),perchr' (d beneprendereappunti). Per prenderedei buoni appunti d necessariopredisporre uno schemadi categorieformali,di "agganci"o dil'contenitori" o "mediatori"concettuali,ad esempio: * definiz,ione -caratter i stiche-cause-conseg uenz.e -rimedi, * osservazione-ipotesi-verifica, a vittt -op ere-p ensi ero -cortfronti -oss ervaziotti crit iche.
6.2.6. Appunti tramite categorie Gli appuntitramite categoriesono la rielaborazionedelle informazioni,attraversola loro raccoltae classificazionein categorieformali o "raccoglitori"formali (vedi tavolan. 4l), come,ad esempio,le seguenticategorietematiche:definizione (di felicitd),caratteristiche(della felicith),cause(dell,infeli-
Le categorieformali si pongonoa lato sinistrodel foglio, le rispostee definizioninel lato destrodel foslio. 6.2.7. Appunti per frasi di inquadramento o frasi-cornice Le frasi inquadramentoo frasi-cornicesono collocatege_ neralmenteall'inizio del paragrafo,piD raramentealla fine. Esse introduconoo incorniciamouna lista di informazioni dettagliate:elencodi caratteristiche,enumerazionedi idee di o,di prove,di garanzie,di esempi. Il testod costituitoda una sequenza alternatadi frasi-cornice e di frasi dettaglio. Individuandotali frasi di inquadramento, si possonoraccogliere d_eibuoni appunti,anchesegeneralie talvoltavaghi,per_ ch6 le frasi di inquadramento sonospessotroppo sintetiche.
Tav. 41. Categorieconte "raccoglitori" di informazioni.
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Riprendendodal tema sulla felicird (Vedi Appendice)le frasi di inquadramentodei vari paragrafi,si posr*o ottenere ilppunticomei seguenti: 8l
CUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
kt felicitd i stata definita in vari modi. Vi sono opinioni contrastantisulla felicitit e sui modi per raggiungerla.L'o8getto della felicitd cambia lungo il corso della vita. Non si pttd esserefelici quando gli altri sono infelici. Suggerimenti per esserefelici. Felicitd come autorealizzazione. Gli appunti tramite le frasi di inquadramemtosono sufficientiquandoil tematrattatob noto.Quando,invece,si d poco informati su un argomento,si avrd bisognodi maggiori dettapit progli, proveed esempi,e si dovrd,percib,scandagliare fondamenteil testo. 6.2.8. Appunti per i.deechiave Le parole chiave sono quelle informazioni che rimandano ad altre informazionie ci apronoI'accessoad altre conoscenze. Le parole chiave si pongonoa lato sinistrodel foglio e gli approfondimentidi dettaglio nel lato destro del foglio, per conservarela direzionedella gerarchialogica da sinistraverso destra:dai concettipiD generali,pii "comprensivi"alle idee di o,ai dettagli. Dopo aver individuato o evidenziatotali parole chiave, d utile organizzarlein uno schema(preferibilmentead albero)o in percorsoconcettuale. Talvolta si pud cercaredi ridurre un paragrafoad una formula. Si considerinoi seguentiesempi:"Tito Livio = Uno storico che si fa oratore", "Cavour = Il tessitoredell'Unitd d'Italia", "Mazzini -- L'apostolodell'unitdd'ltalia", "l Promessi Sposi- II romanzodella Divina Provvidenza". Ridurre un paragrafoad una formula o ad una massima, pud essereutile, ma d rischioso.Infatti, d molto difficile riuscire a sintetizzarecon una sola frase grandi eventi storici, o o il contenutodi un'operaletteI'azionedi grandipersonaggi,
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PRENDEREAPPUNTI
raria. Spessonasconoeffate generalizzazioni e visioni piuttosto parziali.La riduzionea formuleb validacomesintesiconcettualee utile per la memorizzazione.Quandod eccessivao non d accompagnata dall'analisiconducealla rigiditdculturale e agli stereotipi. 6.2.9. Appunti per enumerazione Gli appuntiper enumerazionesono molto diffusi, perch6 sono semplici.Si tratta,infatti, di individuare,da una parte, I'idea centralee, dall'altra,la lista di caratteristiche ad essa collegata. Ad esempio:Le cause della caduta dell'lmpero Ronrtno sono:...(segueI'enumerazione) Prima...Seconda... Terza... Un altro esempio:Si deve rigettarequestaipotesiper almenoquattro ragioni.'...(segueI'enumerazione) 1. perchd)... 2. perchd)...3. perchd)... L'ordine dell'enumerazione procedein generenel modo seguente:da cid che viene prima a cid che viene dopo,dalla causaall'effetto,dal piil generaleal pii particolare,dal piD importanteal menoimportante. Gli appuntiper enumerazionepossonoraggruppareschernaticamente una lista di suggerimentiper raggiungerequalcosa,come d mostratonella tavolan. 42, rn cui d indicatala sequenzaordinatadi operazionicognitivedi un pianodi lettura.
Piano di lettura Suggerimentiper un piano di lettura: l. Saperindividuarela tipologiadel testo(testonalrativo, descrittivo,espressivo,informativo.interpretativo.argomentativo).
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
2. Procederead una prima letturadi orientamentoe di esplorazione 3. Risvegliarela motivazione ("Perchd leggere questo libro?"). ("Cosa conoscogid su 4. Riattivare le preconoscenze questoargomento?")ed anticiparetematicheed argomentazioni.
PRENDEREAPPUNTI
Organizzarele informazioniin arrivo tramitele tecniche del sottolineare,annotare.schematizzareed archiviare. Memorizzarequello che si sta leggendo. Riarele informazioniappenaappreseper rielaborarlee collegarlein sintesisemprepiD strutturate.
5. Porsi delle domandestrutturatesul contenuto,sulle sequenze, sullo stile.
Tav. 42. Esempiodi appunti per enurneraTione.
6. Elaboraredelle ipotesi ed aspettativesul testo.
6.2.10. Gli appunti tipo "Zibaldone"
7. Sapercoglierei connettivi,le frasi di collegamento e di raccordo.Essehanno la funzione di guidareil lettore nella individuazione dell'organizzazione concettuale("Consideriamoquestoaspettodel problema.Non possoessered'accordo su questopunto. Questaipotesisi d rivelata precaria. Supponiamo che cid sia probabile. Tuno cid sembra dare ragione a questatesi.").
Gli appuntrtipo "Zibaldone" sonouna raccoltamolto varia di informazioni,ottenutaaccumulandoin successione dati, osservazioni e pensierisu una seriedi quaderni.La denominazione di "appuntitipo Zibaldone"derivada G. Leopardi.
8. Individuarela strutturaconcettuale:tema generale, divisioni e articolazioni. 9. IndividuareI'architetturadel paragrafoe la sequenza dei paragrafi. 10. Pesarela validitd delle arsomentazioniche sostengono la tesi. 11. Leggere per uno scopo ("Sto leggendoper informarmi? Per raccogliere informazioni?Per approfondire? Per ripetere?") e selezionareuno scopo per volta. 12. Procederead una letturaanalitica. 13. Procederead una lettura critica. 14. Verificare che si sta comprendendo(automonitoraggio).
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Leopardi (1798-1837)ha raccolto in numerosiquaderni, chiamati"zibaldone"(ciob,"miscuglio" di varie cose),le sue riflessionisull'artee sullapoesia,sulla letteraturae sullafilosofia, sulla felicitd e sul pessimismo,e su svariatialtri temi. Sono4526paginescrittein l5 anni,dal l817 al1832,dall'eth di 19 anni fino ai 34 anni. Ad un certo punto Leopardi ha sentitoil bisognodi elaborare un indice degli argomentr:"lndice del mio Zibaldone di pensieri cominciatoagli undici di luglio 1827, in Firenze. I primi numeri indicano le pagine del Zibaldone: gli altri i capoversi delle pagine." Alcuni temi ricorrenti in tale indice sono: Amore, Amor proprio, Antichi, Doveri morali, Educazione,Egoismo,Eleganzanella scrittura,Felicith,Filologia,Filosofia,Gioventi, Grazia,Illusioni, Letteratura,Lingue, Omero, Piacere,Poesia, Scienza,Speranza,Vita, Uomo. Lo Zibaldone di Leopardi costituisceuna miniera di pensieri, una enciclopediadi riflessioni,da utllizzarenelle proprie
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
ricercheper arricchire I'esposizionee per rafforzare le argomentazioni. Ad esempiosul tema della felicitd si possonotrovarenumerosi pensieri(vedi tavola n. 43). Dalle numerosepagine dello Zibaldone dedicate a tale tema,si possonoricavarele seguentidichiarazioni. Lafelicitd ? avvertitadall'adolescentequandosi immagina un avvenire luminoso,prima di scontrarsi con la cruda realtd (p. 76 dello Zibaldone). I^ofelicitd consistenelle illusioni (p. 167). Per far felici gli uomini bisognariportarli alla natura (p. 222). ln conoscenzadel vero nonfu e non sard mai sorgentedi felicitd (p. 667). La felicitd consistenella vivacitd e vitalitd delle sensazioni (p. 2018). La felicitd i il fine dell'esistenza(p. 2936). kt natura aveva assegnatola felicitit a tutte le etd dell'uomo; oggi solo Iafanciullezza i rimasta come etd felice, ma i anch'essatormentata e guastata dall'educazionee dall'istruzione allo scopo di rendere l'uomo colto e civile e cio? infelice (pp. 3079-3080). L'uomo cerca di evitare quantopiit possibilel'infelicitd con la distrazione e con il letargo, cioi con un minore sentimentodell'esistenza(pp. 3846-3848).Sono meno felici col,oroche hannopiil amor proprio, piilforte sentimentodella vita, piit vita spirituale e piil vitalitd interiore (pp. 3921-3927).L'uomo non Dfelice, perchd la natura ci ha dato il bisognodellafelicitd, ma non i mezzi per soddisfarlo@. a5l7). Tav. 43. Pensieri di Leopardi sullafelicitd.
SeguendoI'esempiodello Zibaldonedel Leopardi,ognuno pud elaborareun analogosistemadi raccoltadei propri appunti, citazioni,pensierie riflessioni,numerandone la successione ed accompagnandoli da un breve titolo, per ritrovarli facilmente. 86
PRENDEREAPPUNTI
6.2.11. Appunti tramite glossario Il glossariod un piccolovocabolariodei concettiessenziali di una materia.Spessoi glossarisi trovanogih fatti, alla fine di certi libri. E meglio,perd,elaborarlipersonalmente, per riuscire a condensareil maggior numero di informazioninella definizionedi ciascunconcettochiave. Nello studio della filosofia alcuni concettichiave sono i seguenti:antinomie,axiologia, categorie,epistemologia,esistenz.iaIi smo,fe nomenolog i a, ideali smo, immanenza, metafi si u\ scetticismo,storicismo,sillogismo,trascendenza. Nello studio del diritto alcuni concettichiave sono i seguenti: ammenda,aministia, arbitrato, comma, impugnaz,ione, interdizione,premeditaz.ione, reato, sanzione. Nello studiodell'economia,alcuni concettichiave sono i seguenti:ammortamento,capitale fisso, capitale variabile, domnnda,offerta, decollo economico,deflazione,dividendo, irtflazione,lotta di classe,proletariato, profitto, quota?.ione, recessione,saktrio. E preferibile inserire tali concettifondamentalidi una materia entro un percorsologico per evitarela frammentazione ed il nozionismo.Quandoun concettosi lega ad un altro per via logica,d pii facile recuperarlo.Quandob slegatod quasi perduto. L'obiettivo b memorizzareil linguaggiotecnico,il lessico specifico,la reteconcettuale o strutturateoricadi unamateria. Una volta raggiuntotale risultato,si avvertela voglia di approfondirei dettagli,nascela soddisfazionedi apprenderee germogliail piaceredello studio.
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
PRENDEREAPPUNTI
6.2.12. Appunti per schemi e mappe SCHEDA N. Prendereappunti attraversoschemi e mappe concettuali presentail vantaggiodella visualizzazionespazialee grafica delle informazioni pii importanti. Si ha, in tal modo, una visionedi insieme,essenziale e sintetica,che facilita la percezione, la riorganizzazionee la memorizzazionedei dati. Ad essi sarhdedicatoil prossimocapitolo. 6.2.13. Appunti per diagrammi I diagrammi sono delle visualizzazionto rappresentazioni concretedi una idea. In tal modo, i numeri, di per s6 astratti, diventanopii concreti,"visibili" e sono facili da percepiree memorizzare. Tale ricodificazionevisivo-spazialein istogrammie areogrammi d un modo efficace e concretodi prendereappunti. Pertanto,quando si ascoltanodelle percentualio statistiche varie, invece di trascriveresolo i numeri d meslio abbozzare
INTESTAZIONE: Felicitd LIVELLI DI ANALISI: I. Condizioni. IL Mente sana. CITAZIONE: "...Ia vita d felice,seb consonacon la proprianatura, ma a tanto non si pud giungere se, in primo luogo, la mente non d sana,anzi, se non d in continuo possesso della sua sanith,poi se non d forte e volitiva, inoltre, se non d straordinariamentepaziente,capacedi adeguarsi alle singole situazioni, interessata,ma senzaansie, al proprio corpo ed a quantolo concerne,ed ancheamante di tutte le altre coseche ornanola vita, senzaentusiasmi di sorta,prontainfine ad usarei doni della fortuna, sensa farseneschiava". FONTE: L.A. SENECA, Vita felice in I dialogfti, Rusconi, trad. it. A. Marastoni,1979,Milano, p. 339).
Itl7eSrn ueru€"
Tav.45. Esempiodi scheda.
un istogrammao un areogrammae visualizzaregraficamente le proporzioninumeriche(Vedi tavolenn. 84, 85, 89).
Gsto' FONTE
6.2.14. Appunti per schede Un modo molto comunedi prendereappuntinell'ambitodi ricercheaccurated quello delle schede.Le schedecostituiscono una particolareorganizzazionespazialedel foglio di appunti. FOPJ/AEO
TXlOorr.
A4
Essepossonoesserefogli (formatoA4, ciob foglio intero, o 85, ciod mezzofoglio) o piccoleschedein cartoncino(7 x 10
Tav. 44. Tipi di schede.
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
PRENDEREAPPUNTI
cm) su cui trascriverele informazioniessenziali,citazioni, dati. statistiche.riflessioni e commenti (vedi tavolan. 44\.
SCHEDA N.
Le schedehanno la seguentestruttura:In alto si lascia lo spazioper I'intestazione, dove si collocain sintesiil contenuto della citazioneriportatasotto.Nella partecentralesi trascrive il testo della citazione.Nella parte inferiore si cita correttamentela fonte (vedi tavolan. 45).
TTTOLO:
LIVELLI DI ANALISI: I. LIVELLO (Capitolo): II. LIVELLO (Paragrafo): III. LIVELLO (Sottoparagrafo):
CITAZIONE:
L'insieme di queste schedeverranno raccolte in schedari (vedi tavolenn. 98, 100, 104),o tematici,o alfabetici. Tale strutturapud esseremodificata, a secondadelle esigenzeparticolaridi uno studente.Per esempiosi possonousare schedeprestampate(vedi tavola n. 46) quandosi sta schedandoaccuratamente un libro (ad esempio,la Retoricadi Aristotele),sottopostoad una lettura critica. Con I'aiuto del computer si pub predisporretale formato all'internodiunword processoro di un data base.Si trattadi un sistemapiD rapido di schedatura,di archiviazionee di recupero.
FONTE:
Facciamoun esempio(vedi tavolan. 4l) Schedareun testosignifica "smontare"un testo,spezzettarlo in informazionidettagliate,classificarlo,per poi "rimontarlo" in un ordinediverso,in relazioneai propri scopidi ricerca.
COMMENTO:
ln una ricerca sulla felicith, si possonoschedarevari libri, ad esempio,l'Etica Nicomacheadi Aristotele,La vitafelice di Seneca.Si tratta di leggerequesti libri e trarre da essi, paragrafo per paragrafo,le citazioni pii significative inserendole in categorieformali come le seguenti:"CaLtseInfelicitd", "Oggetto Felicitd Virtil", "Oggetto Felicitd Piacere". Una volta smontatoil testo si pud "rimontare" secondoil proprio schema o la tesi che si vuole dimostrare.
Tav. 46. Scheda prestampata
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
PRENDEREAPPUNTI
SCHEDAN. 233 TITOLO: LA RETORICADTARISTOTELE LIVELLI DI ANALISI:
11176:574?/O,U€ - SctSSota o 4 Nl el ?//1, s oL / TuO/{€ c/74z/Au€
I. LIVELLO (Capitolo):Discorsoretorico. II. LIVELLO (Paragrafo):Esempied entimemi. III. LIV ELLO (Sottoparagrafo) : Efficacia persuasori a.
Cill 7eOlA 0p 4///co TeOuA, UAJTFSOpo FOPT€ : pteouglo
popolaeei
CITAZIONE: Tav. 48. Esempio di intestazionedi una scheda.
"I discorsi oratori sono infatti gli uni fondati sugli esempi,gli altri sugli entimemi[ragionamentisillogisticil e gli oratoriparimentisonogli uni inclini agli esempi, gli altri agli entimeni.Certo i discorsiche procedono peresempinon sonomenoconvincenti, ma quellibasati suglientimemitravolgonodi piD".
FONTE: ARISTOTELE, Retorica,tra. it. di Armando Plebe, Laterza,Bari, 1986,p. 9. COMMENTO Aristoteledi importanzaall'entimema,o ragionamento,nell'ambito della persuasioneretorica.Per tale ragioneaffermache "la retoricab analogaalla dialettica" (p. 3). Tav. 17. Esempiod'uso della schedaprestampata.
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In ogni schedadeve esserciun luogo per il titolo, dove sia possibilesegnareI'uso che si fard della schedaindicandoper qualescopo,temao argomentoessasari utilizzata(vedi tavola n. 48). Se,ad esempio,nella schedad statoraccoltoun proverbio: "Chi trova un amico trova un tesoro", nello spazio dedicato alla titolazione,o intestazione,bisogna indicare in quale "direzione" potrd essereutrhzzata tale scheda.In quello spaziosi potrd scrivere:Amicizia, Solitudineo altro. Tale spazio dedicato al titolo ha una funzione analogaa quelladella bussola. Nello spaziocentraledella schedasi trascrivela citazione, se essab breve,oppure, se d molto lunga, si sintetizzao si fa solo un riferimentocome il seguente;"Nel libro di... nelle pagine... c'i un'ottima analisi del tema della... Le parole t:hiave_sonole seguenti...Lo schemadel brano i il seguente...". E beneevitaredi copiaresulle schedecid che pub essere facilmentereperibilenel testo.Talvolta copiareinteri brani richiedemolto tempo.Spesso,unafotocopiadel testoda schedareb molto pii economicadi una copiaturaa mano o a macchina.
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PRENDEREAPPUNTI
GUIDA ALLO STUDIO: T,E TECNICHE
Per trascriveredelle buonecitazioni d necessarioriuscirea sintetizzareil succodi un brano in pocherighe. Sintetizzared possibileed b conveniente,ma, talvolta,la fretta ce lo impedisce,perch6 sintetizzaterichiede tempoe riflessione. Nella schedaturaed archiviazioneb importanteessereprecisi e segnareautore,testoe pagina,da cui b statatrattauna fa risparmiaremolto citazione.Tale precisionee accuratezza predid indispensabile tempo.Inoltre,nel lavorointellettuale, sponeuna vastabasebibliograficasull'argomentodel proprio settoredi studio. La bibliografiad analogaalle colonneportantidi una copercib,la tramasaldaed articolatadelstruzionee costituisce, Talvolta d opportuno l'architetturadi una argomentazione. le fonti bibliografichepiD sicure memorizzareadeguatamente e significativeper essereagevolatinellaricercae nell'esposizione delle proprieidee.
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Sullaschedab opportunoaggiungerele proprievalutazioni e commentisul contenutodella citazionetrascritta. non si limita ad essereuna mecIn tal modo, la schedatura canicatrascrizionedi ideealtrui, ma diventail luogo del confronto tra le idee di un autoree le proprie.
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6.2.15. Appunti per immagini simboliche Le immagini simbolichesonodegli ideogrammi,ciob delle visive strlrzzate,che hanno la funzione di rappresentazioni esemplificaree di ricordareun concettoastratto(vedi tavola n .49).
'ltn,. 49. Esempi di visualizzazionedi immagini sirnboliche.
Ad esempio,una bilancia ed una spadasono il simbolo dellagiustizia.
Un esempiomolto ricco di immagini simbolicheci b dato clalfilosofo italianoG.B. Vico (1668-1744),che pone,come l)'ontespiziodel suo llbro I'a ScienzaNuova, una figura molto claborata(vedi tavolan. 50), con lo scopodi aiutareil lettore
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GUIDA AL[-O STUDIO: LE TECNICHE
a formarsiun'idea del libro prima di leggerloe di ricordarla meglio dopo averlo letto.
PRENDEREAPPUNTI
Per spiegaretale figura simbolicaG.B. Vico dedicapiD di trentapaginedi descrizioneanalitica(vedi tavola n. 51). In questolibro, G.B. Vico sostieneI'idea di uno sviluppostorico dell'umaniti secondounalineaidealeeternache mettein contatto il mondo umanocon il mondo divino. Con la raffigurazionedel frontespizioegli cercadi rendereconcreta,visibile, la suaconcezione teorica.
Nell'operadi G.B. Vico tale spiegazione. che serve come introduzionedell'opera,d descrittamolto dettagliatamentein trentapagine.Ecco un breveriassunto. La donna con le tempie alate che sovrastala terra (mondodellanatura)b la Metafisica. Il triangololuminosocon un occhio all'internorappresentala Divina Provvidenza,estaticamente contemplata dalla Metafisica. Il globo terrestre(o Natura)d sostenutosolo in parte dall'altare,perch6i filosofi hannoconsideratosolo parzialmentela Divina Provvidenza.studiandonesolo sli aspettinaturali. I due segnizodiacalinella fasciache cinge il mondo sonoquelli del Leoneper ricordareErcolee dellaVergine per ricordareI'etd dell'oro. Il raggio della Divina Provvidenzasi riflette su un gioiello convessopostosul pettodelladonna,ad indicare il cuore tersoe puro, e da l) si riflette su Omero. Omero, narratoredelle gesta degli dei e degli eroi, primo autoredel mondopagano,rappresenta la sapienza poeticadell'etderoica. L'altare indicache la civiltd comincibcon la religione. : lir.*r.-rt *;
I
Tav. 50. Frontespi:.iodel libro La ScienzaNuova di G.B. Vico.
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Sull'altare,a partireda destra,compareil lituo (piccolo bastone)con il quale gli buguri effettuavanole divinazioni.
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GUTDA ALLO STUDIO: LE .TECNICHE
Vicino al lituo vi d I,acqua care i riti di purificazio".-J; in un re ;;";jil::lotente La fiaccola accr
PRENDERE APPUN]I
per indi-
quad simbor,o;;#ffiiappoggiataal recipiente d'acL'urna cinerariaposta.sulla
. destratra Ie selveindica te sepolture (edil senso o.r|immoniiia a"il,unima) segnali di divisione ei dei campi.r.vrr".'r.
all' alt'alrare, t'.tlt::il?' .davanti urnae davanti indica rappresenta gli spostamenti llrone mtte '-,.r^t la navigazione.
piccoli uomini.. nelfasinistra.il pasrorale ".1._tiene (simbolo retigioso,r e neiladesrraIa sr 9:lO:,:* repotitico). d.er
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sorota potereneIremani a"r,Hobbes ";i1ll.:llbolo o u ru no";;;J;"" #,:JJ:H"J:,ii fj:""! di religioni,a quel fempocos)diffuse e crudeli.
esempidi immagini
,Aftri simboliche nelta mitologia (Edipgi";;;, N;"r) : f:;:ffi so (si ricordino le varie parabot. Oei-/angelo).
La tavola dell,alfabeto, appoggiatasu un rottame di
:Xl;il: i"trrdi
necorinzio, ii,ii r-"-i[n gin e delle Ii ngue
In primo piano c_llpare, ... da destra,un fhscio romano {ll poterepolitico aristocraticol. ,nulpuda (la forza del_
tun"iu ii ill ?;ilfl3fiil:f i;;;"'-";;;;:;i5'oi sullaleggedell,egu.ag]i;za), caduceo
;i di Mercuri,rato r (simbolodellapace oela ,riri"i" L'interatavolad suddivis-a in tre parti:quellain bas_ so che indicait mondo d"l[-;;i";i.1it rnonao uomini)'que'a media .n.l"ii.r ti"*"." derta deeti natria va).
che :il:,indica' ainarto ifl,:j #mondo *** delia *pl,_: f:;-, ;. ;;j eque,, ;;i#:ii;:ffi fiil ;:T ft : i i ;)i ; "
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fornitodar fronrespizio , Yn altroesempio^ci.d Letratano der ribroIl det fitosofo.ingtese i.;;;", fl588_1679)(vedi tavoran' 52)' In esso Ho^?'r .-d'.""* ra sua ideaporiticadi trpoassolurisra con la rurfiguriii;;i
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Particolare del frontespilio
de llleviatano di T. Hobbes.
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
PRENDEREAPPUNTI
6.2.16. Appunti tramite immagini figurative
Un esempiodi doppia codifica d rappresentato nella tavola n. 53, in cui sono sintetizzatr,sia verbalmente,che figurativamente,i vantaggidel sottolineare.
Un altro modo di prendereappuntid costituitodalla traduzione dei concetti.a-stratti in immagini c.oncrete.
Gli appunti figurativi sono piD facili da memorizzaree da rievocare.
Per raggiungerequestoobiettivo si usa la doppia codifica, che consistenell'utilizzare sia il canaleverbalecostituito da parole,sia il canalefigurativo costituito da immagini.
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i Tav. 5-1. Esempio di doppia t:odifir:a: verbale e per immagini.
1 00
6.2.17. Appunti sonori Gli appuntisonorisonoappuntiregistratioralmentesu nastro magneticoe ripetuti tramiteI'ascolto.Essi sonoparticolarmenteutili per coloro che possiedonouna spiccatamemoria uditiva, o per coloro che devono memorizzaresuoni (apprendimentodellelingueo di branimusicali),o per coloroche vogliono utllizzareper lo studio anchei tempi "morti" (viaggi in autobus,attesedi vario genere,ecc.)(vedi tavolan. 54).
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produrredisegniartistici:sonosufficienti Non d necessario disegnimolto stilizzati,corredatida frecce,parolechiave,grafici. L'importanteb sintetizzare in una paginaun grannumero di informazioni,salvaguardando perb la chtarezzae I'ordine. Si raccontache Mark Twain (1835-1910)avessel'abitudine di prepararele sueconferenzeattraversolo schizzodi un disegno o di una mappafigurativa,graziealla quale sviluppava poi i concetti,ancheastratti.
Gli appuntiregistratisu cassettasonoappropriatiquandosi desideramemorizzaredefinizioni,etimologie,lessico.Sono invece inutili quandosi vogliono memorizzarebrani lunghi (ad esempioun capitolodi storia),senzaaverli sintetizzatie rielaboratiin schemi.Ad esempio,per ascoltareuna solavolta un capitolodi storiaregistratoci vorrd almenoun'ora e mez-. za. Se,invece,si schematizzano le informazioniin una mappa visiva,si potrdripeterementalmente tale capitolomolte volte con lo stessotempo. Per risparmiaretempo b necessarioregistrare,quindi, solo brevi informazioni,sceltetra quelle piD importanti. l0l
GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
P R E N D E R EA P P U N TI
brevi e concisi.Si scelganofrasi ben costruitenel ritmo e sonoritd. Facciamoun altro esempio. Sintetizziamoil pensiero{i.Socrate. -t'n''
Socrateaffermache d sapientesoltantochi sa di non sapere. Egli si .servedell'ironia per distruggerela presunTionedi sapere.Si servedella maieutica,o arte della levatrice,perfar partorire a ciascunola propria veritd interiore. II dialogo d ricerca comune:i dialettica.Attraversoil dialogo egli conduce il suo interlocutorealla definizionedel concettouniversale dei vari temi: la virtil, il bene,Ia felicitd, lct giustizia,I'obbedienzaalle leggi. La morale di Socrated fondata sulla massima "Conosci te stesso". Nessunocommetteil male volontariamente.La virtit i conoscenza,il vizio i ignoranT.a. La virtit ? felicitit.
Tuv. 54. Appunti sonori.
E opportunoregistrarele informazioni adottandouna concisioneessenziale,un ritmo efficaceed una sonorithespressiva. Ad esempio:Filosofia = amore della sapienza.Metafisica = scienzadei principi e fondamenti dell'essere.Gnoseologia = discorso sulla genesi,natura e validitd della conoscenza. Scetticismo= metterein dubbio o negarela possibilitd di accederealla veritd. La mancanzadi sintesi,di ritmo e di espressionediminuisce l'interesseed aumentail carico della memoria.Ad esempio: Maieutica = Metodo adottato da Socrate che consiste,in analogia all'arte della levatrice,nell'aiutare il proprio interlocutore con opportune domande a partorire Ia veritd che i custodita latente dentro di s6. Si pud abbreviare in questo modo: Maieutica = metododialogico socraticoper far partorire la propria veritir.
Questoriassuntodel pensierosocraticopud essereregistrato in un minuto. Continuandoa registrareappunti con tale concisione,si pud giungerea raccoglierela sintesidi un corso di filosofia in una sola cassettadi 60 o 90 minuti. Solo graziea tale sintesi,gli appuntisonoripossonoessere riascoltativarie volte e facilmentememorizzati.Invece,una raccoltadi 20 o 30 ore di registrazione di un corsodi filosofia, o di un'altramateria,raramentepotrdessereriascoltata. Dopo la sintesi,sardnecessario, perd,allenarsiad estendere ed amplificarei concettiche sono stati precedentemente condensatie contratti.
Quandosi deve sintetizzareun capitolo o il pensierodi un filosofo E necessarioadottare molte contrazioni, per essere
Le caratteristiche di concisione,ritmo e sonoritd,stimolano il canaleuditivo e facilitanola memoriauditiva;cib b provato dal miglior ricordo di poesie,canzoni,filastrocchee slogans pubblicitari,rispettoai brani di prosa.
r02
r03
GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
Poichd gli appunti registrati su cassettarichiedono molto tempo per essereriascoltati,b utile accompagnarlicon appunti visivi, sia di tipo schematico che figurativo.Gli appuntivisivi facilitano la percezionerapida dei concetti schematizzatie sono,percid, pir) adatti nei rii veloci. Una domandache vien postasolitamente dagli studentid la seguente:"lnvece di predere appunti in classe,non 2 meglio registrare la lezione e poi riascoltarla e trascriverla con calma a casa?". La rispostaa tale domandadipendedall'uso che si intende fare degli appunti.
PRENDERE APPUNTI
a) Leggeree rileggere. b) Comprendereaccuratamente. c) Sottolinearele informazioni essenziali,selezionandoleda quelle secondarie.Si tratta di tagliaree cancellarele informazioni "irrilevanti". Nel riassumeresi perdesemprequalcosa,ma si operauna condensazione delle informazioniappropriataper i propri scopi.Si mandanosullo sfondole informazioni secondarieper far emergere in primo piano quelle essenziali(principio di contrastofigura-sfondo). d) Sintetizzaree schematizzarc. e) Generalizzare,individuandola frasegeneralepiDcomprensiva, e, se non c'b nel testo,generandola.
In generalesi pud dire che d meglio prendereappunti durante la lezione e registrarlasolo quando d troppo densadi concetti ed b difficile prendereappunti soddisfacenti.Il tal caso B utile registrarlae riascoltarlain un secondomomento per recuperarequello che era sfuggito.
f) Riorganizzarele informazioni importanti secondoun nuovo criterio o secondoi propri scopi e produrre un nuovo testoche conservile informazioni essenziali,pur cambiando forma, strutturae stile.
Se si desideratrascriverla,d consigliabilesempresintetizzaree schematizzare, riservandola trascrizioneletteralesolo a pochi concetti fondamentali.
Nel riassumered importanteanche stabilire un criterio di riduzione delle informazioni a secondadelle proprie necessitd, prerequisitied interessi.Qualcunopub assumere comecriterio la riduzionedelle informazionial30Vo,qualcunoal207o o al lU%oe qualcun altro al 5Vo.
6.2.18. Appunti tramite riassunti I riassuntisono un modo molto noto di prendereappunti. Alcuni pensanoche i riassuntisiano inutili, altri sostengono che sviluppanola capacitddi sintesi.[n ogni caso,nello studio, b indispensabile sintetizzare le informazioni,e contemporaneamenterielaborarlein modo personale,in connessione con le altre informazioniche si possiedonosull'argomento. Perriassumere efficacemente si possonoseguirealcuneindicazioni:
I04
Comeesempioriassumiamoil branodi ManzontIl miracolo delle noci.
Il Miracolo delle noci di A. Manzonr. "Oh! dovete dunque sapereche, in quel convento, c'era un nostropadre,il qualeera un santo,e si chiamava il padreMacario.Un giorno d'inverno,andoper una viottola,in un campod'un nostrobenefattore, uomo dabbeneanchelui, il padreMacario vide questobenel0-5
GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
fattore vicino a un suo gran noce; e quattro contadini, con le zappein aria,che principiavanoa scalzarla pianta per metterlele radici al sole. "Che fate voi a quella poverapianta?" domanddil padreMacario. "Eh! padre, son anni e anni che la non mi vuol far noci; e io ne faccio legna". "Lasciatelastare - disse il padre - sappiate che,quest'anno,la far) pii noci che foglie". Il benefattore,che sapevachi era colui che avevadettaquellaparola, ordind subito ai lavoratori,che gettasserdi nuovo la terra sulle radici; e, chiamatoil padre,che continuava la sua strada,"Padre Macario - gli disse- la metd della raccoltasard per il convento".Si sparsela voce della predizione;e tutti correvanoa guardareil noce.Infatti,a primavera,fiori a bizzeffe,e, a suo tempo,noci a bizzeffe. Il buon benefattorenon ebbela consolazione di bacchiarle;perch6andd,prima della raccolta,a ricevereil premiodellasuacaritd.Ma il miracolofu tantopiDgrande. come sentirete.Quel brav'uomo aveva lasciatoun figliuolo di stampaben diversa.Or dunque,alla raccolta, il cercatoreanddper riscuoterela meti ch'eradovuta al convento;ma colui se ne fece nuovo affatto,ed ebbe la temeriti di rispondereche non avevamai sentitodire che i cappuccinisapessero far noci. Sapeteora cosaav(sentite venne?Un giorno questa),lo scapestrato aveva invitatoalcuni suoi amici dello stessopelo, e, gozzovigliando,raccontavala storiadel noce,e ridevade' frati. Que' giovinastriebber voglia d'andar a vederequello sterminatomucchiodi noci; e lui li menasu in granaio. Ma sentite:apre l'uscio, va verso il cantucciodov'era statoriposto il gran mucchio.e mentredice: guardate, guardaegli stessoe vede ... che cosa?Un bel mucchio di foglie secchedi noce. Fu un esempioquesto?E il convento,invecedi scapitare, ci guadagnd;perch6,dopo un cosi gran fatto. la cercadelle noci rendevatanto,che un benefattore, mossoa comione del poverocercatore,feceal conventola caritird'un asino,che aiutassea portarle noci a casa.E si facevatant'olio,che ogni po10 6
PRENDEREAPPUNTI
vero veniva a prenderne,secondoil suo bisogno;perch6 noi siam come il mare,che riceveacquada tutte le parti, e la torna a distribuirea tutti i fiumi." Le parole chiave pii significative del brano sono:Padre Macario, albero di noce,predizione,figlio scapestrato, foglie secche,olio, poveri. Con il sostegnodelle parole chiave, si pud elaborareun riassunto,utilizzandofrasi piD generalidi quelle presentinel testo ed adottandoil criterio della riduzione al 207o della quantitddel brano originale. Riassunto. Un giorno Padre Macario vide dei contadini che stavanoper abbattereun albero di noce, perch6 da tempo non dava piD frutto. PadreMacario pregd il proprietario di non abbatterlopredicendo che quelI'anno avrebbedato pit noci che foglie. Cosi fu' Ma il proprietario,che ne avevapromessola metd al convento, mori prima di vedereil miracolo.Il figlio era uno scapestrato,non voleva mantenerela promessafatta dal padre e se la rideva dei frati. Un giorno, volendo mostrareai suoi amici il gran mucchiodi noci, restdsbalordito quandovide che eranostatetrasformatein un mucchio di foglie secche.Tutti sepperodel fatto e ci furono molte donazionidi noci al convento.Ci fu quindi molta produzionedi olio, a beneficio dei poveri.
6.2.19. Appunti tramite quaderni di citazioni, massime, metafore Talvolta gli appuntipossonoessereordinati in quaderniche contengonosolo citazioni, aforismi, massime,metafore,anaprofondeo significative'Nell'anlogie, frasi particolarmente tichitd era molto diffuso questometododi raccoglierele massime o i detti memorabili di un autorein manuali e antologie.
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j CUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
In essi venivano raccoltee selezionatii "fiori" o i "frutti" migliori di un autore.
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Da una fraseconcisae profondao da un fatto esemplareed educativo,d possibilepoi dedurrepensierie riflessionie ricavare suggerimentie considerazioni. Tale sceltadi citazioni, metafore,massime,emergeda un bisognointerioredi essenzialith e di nutrimentoculturaleo da semplicecollezionismo (vedi tavolan. 55).
I. TOTALITA. ANIMA, PLATONE. "E credi di poterconoscererettamentela naturadelI'anima senzaconoscerela naturadel tutto'/" (Platone. Fedro). 2. DIVENIRE. ERACLITO. Eraclitoafferma:"Non ci si immergemai due volte nello stessofiume". Tutto scorre.Tutto cambia.Tutto diviene. 3. LTBRI.LETTURA. LETTORE. Anatole scrive: "Tutti i libri, in generale,e anchei pii belli, mi sembranomolto menopreziosiper quellochecontengonocheper quellochevi pud mettere dentroil lettore.I migliori, secondome, sonoquelli che dannopiD da pensaree su cosepii diverse." 4. AUTOREALIZZAZIONE. NIETZSCHE. L'unico valored la vita. Tutto cid che limita, umilia, avviliscela vita, d un peccatocontrolo spirito.La vita d volonthdi potenza(F. Nietzsche).
5. AMORE.SCHOPENHAUER. "I primi in amoresonoanchei (Schopenhauer).
108
vita"
PRENDERE APPUNTI
6. AMORE. MORALITA. NIETZSCHE. Quel che si fa per amored al di ld del benee del male (F. Nietzsche). 7. AUTOSTIMA. GOETHE. Goethescrive: "Se tu tratti un uomo quale d, egli rimarrdcosi com'd. Ma se tu lo tratti come se fossequello che potrebbeo dovrebbe essere,certamenteverrh cid che potrebbeo dovrebbeessere."
I
8. CRITICA. ARMI. Si vince sia con le armi della critica sia con la critica delle armi.
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9. AMORE. EDUCATORE. FREUD L'amore d, accantoal bisogno,una grandeforza educativa(S. Freud1916).
I
I O.INNAMORAMENTO. PLATONE. Essereinnamorati d lo stato in cui rinasconole ali dello spirito (Platone,Fedro).
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1I.EROS.PENIA. POROS.PLATONE. SecondoPlatone(Simposio),Eros b figlio di Penia, ciod di mancanzadi povertd e di Poros, ciod di espedientee di ingegnositi. Tav. 55.Appunti di citazioni, massime,metafore.
Per consultarerapidamentetale quadernodi citazioni b necessarioelaborareun indice analitico dei temi ed argomenti raccolti. Essi sono evidenziati nel titoletto che accompagna ogni pensiero.Tale indice analiticocostituisceun archiviotematico, utile per non perderetempo nella ricerca di citazioni appropriateed indispensabileper sostenerele proprie tesi ed (vedi tavola56). argomentazioni
109
GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
Amore:5,6,9, Anima: l, Armi: 8, Autorealizzazione: 4, Autostima:7, Critica: 8, Divenire:2, Educatore:9, Eraclito:2, Eros: I l, Freud,S.: 9, Goethe:7, Innamoramento:l0 Libri: 3, Lettore:3, Lettura:3. Moralith:6. Nietzsche:4, 6, Penia:I 1, Platone:I, 10, I l, Poros:I l, Schopenhauer: 5, Totalitd:l.
PRENDEREAPPUNTI
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4. UaCtEA 2. ClroPlAsna
3, lrenePaua PAPTF,A
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2.
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Tav. 57. Esempio di appunti a domanda e risposta.
Talvolta si possonousarepiccole schededi cartoncino(7 cm. x l0 cm.): nella parte facciataA si scrive la domandae nella facciataB si scrivela risposta.
Tuv. 56. Esentpio di intlice unulitico
6.2.20. Appunti tramite domande e risposte Un modo molto proficuo per lo studioe la memorizzazione d quellodi riorganizzarele informazioniessenzialineilastruttura schematicadi domandee rispostebrevi. Ad esempio: Quali sono le parti della cellula? Le parti della cellula soro, il nucleo, il citopla,snrae la membrana.In uno stile pii telegrafico: Parti della cellula? Nucleo, citoplasma,membrana (veditavolan. 57). I l0
Leggendola facciataA si cerca di anticiparela risposta della facciataB. Inoltre si possonodistinguerele schedein due gruppi: quelleche si sannoe quelleche non si sanno.In tal modo, si pud controllareil proprio ritmo e processodi apprendimento,verificandonumericamentequanteschede(concetti) sono stati memorizzatee quanterimangonoancorada assimilare. Lo svantaggiodi questometodod la frammentazionedelle conoscenze, il rischiodel nozionismoe la perditadei collegamenti. Per evitare questo rischio d necessarioriordinare tali appunti in un percorsotematico,per recuperareI'architetura concettualedell'argomentodi studio.
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
PRENDEREAPPUNTI
6.2.21. Appunti sinottici Gli appuntisinottici("sinottico"parolagrecache significa "visionedi insieme")sonocostituitida unatabellain cui sono condensateun gran numerodi informazioniessenziali.Talvolta. questatabellaha la grandezzadi un foglio di cartae altre volte quella di un cartelloneo di un poster.In essosono raggruppateschematicamente le informazioni essenzialidi una materia. Vi sonotabellesinottichesemplicie tabellesinottichecomplesse(vedi tavolenn. 58. 92,93). Gli appuntisinotticioffrono il vantaggiodi un immediato confrontotra numerosevariabili.
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Ttn,. 58. Tabellesinottichesemplici e complesse.
Un altro sistemadi appuntisinotticiconsistenell'elencare una seriedi autori,ad esempiouna lista di letterati,ed elaborare un confrontodel loro pensieroprendendoin considerazione alcuni punti chiave, ad esempio,il pessimismo(vedi tavolan. 59), o la politica,o il concettodi Giustizia,o quello di Liberti.
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Tav. 59. Esempiodi tubellu .sirtonicu.
Esistononumerositascabiliper la scuolasuperioree per I'universith. elaboratiin basea tali criterisinottici.Sonoutili o no'?Sonoutili molto parzialmente, in quantola sintesi,che essipropongono, deveesseresemprerielaboratapersonalmente e non ingoiatacomeun cibo precotto.In altri termini,non si pub studiaresugli appuntialtrui, anchese si trattadi appunti stampatie pubblicatiin edizionetascabile. Le tabellesinottiche.soprattuttose sono frutto di elaborazione personale,sono utilissimequandosi deve fare un esame, perch6permettonodi padroneggiare con un solo colpo d'occhio un gran numerodi informazioni,specialmente, se sonodispostespazialmente e corredatespessodi piccoli disegni e grafici.
6.2.22. Appunti a doppia codifica Gli appuntimigliori sonoquelli che integranoschemispaziali, immagini,parolechiavee definizionimnemonichebrevi. In altri termini,i miglioriappuntisonoquellichecombinano il codiceverbale(parolechiavee frasi mnemoniche)ed il codiceper immagine(disegnetti,grafici.disposizionespaziale) (vedi tavolenn. 60. 96).
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
P R E N D E R EA P P U N TI
7. Perch6 prendere appunti Gli appuntisonoun osia per l'intelligenzache per la memoria. Si prendonoappunti per sintetizzaree per ricordare. PABOL€
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Essi sonoun oper I'intelliEenzaperchdpermettono di raggruppare,classificaree ordinarele informazioni e di ristrutturarleda un nuovopuntodi vista.Tale abilitirdi "lavorare" sui dati e di rielaborarlid detta oggi metacogniz.ione. ciod capacithdi rifleneresul proprio modo di conosceree di pensare. Gli appunti sono un oper la memoria. grazie alla Tali fatloro caratteristica di sintesi,brevith,raggruppamento. Raggruppandole informatori agevolanola memorrzzazione. zioni secondocategoriee schemiconcettuali,si riduceil carico per la memoriae si esaltail principio della sintesi,segno caratteristico di una intelligenzaacutae sottile. Gli appunti non studiati n6 memorizzatisono inutili. Purtroppomolti quadernidi appuntirimangonoinutilizzati.Spesso si sentedire: "Ho presotanti appunti,ma adessonon mi ricordoniente".Gli appuntinon assimilatisonoperduti.Dopo averpresodei buoni appunti.bisognastudiarlie riarlifino alla completaassimilazione.
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Tav.60. Esentpi di appunti di doppia codifica.
Le parole chiave sono un sostegnoper I'intelligenza,le immaginisono un sostegnoper la memoria.Le frasi mnemoniche sonoun sussidiosia per la menteche per la memoria.
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3 Schematiuare
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1. Definizionedi schema Uno schema(parolagrecache significa"figura", "forma") di un b unarappresentazione semplificatadelleparti essenziali "schematico" b sinonievento,di un fenomemo.L'aggettivo simo di essenziale e sintetico.Ma I'eccesso di schematicith gnifica eccessivageneralizzazione, mentalithfissa e rigida, visioneipersemplificata e ristretta. Il termine"schema",b sinonimodi traccia,canovaccio, abbozzo,schizzo,modello,sequenza, scaletta,cornice,inquadramento.Gli schemisono organrzzatort e contenitoridi infbrmazioni.Organizzanole infbrmazioniin gerarchieconcettuali Qtrincipi -upp Iicazioni, cuuse-conseguen7e,p roblema-so luzione)e le contengonoentrocategorieche hannola funzione di "scaffali"di un archivio(vedi tavolan. 6l). Aristotele,nel libro intitolatoPoetic'a,sull'artedrammatica, avevasuggeritodi utilizzaredegli "schemi" nel costruire una tragedia,tenendoconto di tre canoni o regole:unith di tempo, unitd di luogo ed unith di azione.Cicerone(105-43 a.C.),nel De Oratore,descriveuno schemaespositivo.composto dalle seguentifasi: introduzioneo prologo, descrizione o narrozione,confutazionedella tesi dell'avversario,presen117
GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
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Tuv. 61. Schemicome "scaffali" mentali.
tazionee prove della propria tesi, epilogo o conclusione,perorazione. Per poter comprendere,riassumeree ricordarele storie, d importantepadroneggiarelo schemaad essi sottostante,composto da una sequenzadi eventi: inizio, ostacolo,eventomagico, superamentodell'ostacolo, conclu.sione.Allo stesso modo, b importantepadroneggiarelo schemadell'argomentazione,composto datesi, antitesi, confutazione,prove, sintesi, per potercomprendere,riassumeree ricordarei temi argomentativi. La comprensione d il risultatodell'incontrotra gli schemi mentali,o mappecognitive,che l'individuo possiede(conoscenzedall'alto)e i dati provenientidal basso(veditavolan.62). Gli schemihannoancheuna funzione"predittiva": permettono di prevedereanticipatamentedeterminateconseguenze e di fare inferenzee deduzioni.Quando si utilizza uno schema di categorieformali (definizione,cause,conseguenze, rimedi) per fare, ad esempio,una ricerca sulla tossicodipendenza o sulla devianza,si riceve dalla sua stessastrutturalogica una guida per raccogliereed organizzarerapidamenteinformazioni pertinenti ("Come si pud definire la devianza? Quali ne
1 18
'litr'. 62. Comprensione corne incontro tra gli schemi mentali e i dati pntvenienti dal bosso.
sono le cause?Quali .sonole conseguenze? Quali rimedi?"). Essopermetted'anticipare,ancheseprovvisoriamente, alcune risposte. Gli schemi.inoltre,servonoper visualizzaregruppi di informazioni.Si prenda,ad esempio,il gruppo delle informa(nascitadellecatenemontuose), zioni sull'orogenesi o sul ciclo dell'acqua, o sullafunzioneclorofilliana, oppuresulleleggi di Mendel,o sulle parti del cervello,o sulle funzionidegli alveoli polmonari.Tali informazioni.raggruppatein sintesi concettuali(schemiverbali),possonoesserearricchiteda irnmagini(schemifigurativi)che visualizzano I'invisibile. Gli scheminon sono solo un arricchimentodecorativo,ma ancheun "corredo" fondamentaledello studio per facilitare l'apprendimento e il ricordo di informazionicomplesse.
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SCHEMATIZZARE
CUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
2. Criteri per schematizzare I criteri per schematizzarcefficacementesono:
connessioniconcettualitra le parole chiave dello schemaper dareloro, come si dice, "capo e coda") e di continuitd(usando la strutturadella ramificazionead albero o a ruota).
a) Il principio della sintesi. b) Il principio di organizzazionelogica delle informazioni. c) Il principio della organizzazionespaziale. d) tl principio della visualizzazionefigurativa. e) Il principio percettivodell'effetto contrastofigura-sfondo. Gli schemi,percid, devonoesseresintetici, organizzati,dispostispazialmente,figurativi, facili da percepire. Gli schemi sono sintetici quando si utilizzano le parole chiave.
3. Quando schematizzare Gli schemisonodi grandeaiuto in tre momentifondamentali: a) all'inizio dello studio,per riattivarele preconoscenze, e "imbucare"le nuoveinb) durantelo studioper incasellare formazioni in arrivo, c) alla fine dello studio, per rielaborare le informazioniin sistemio mappecognitivee per facilitare, in tal modo, I'assimilazione(vedi tavolan. 63).
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Gli schemisonoorganizzati logicamentequandosi elaborano reti di informazioni, secondogerarchiee categorieconcettuali. Gli schemi sono organizzati spazialmentequando si evidenziano,tramite la loro collocazionenello spaziodella pagina, le informazioni pit importanti che vanno poste in primo piano, generalmenteal centro della pagina. Gli schemisonofigurativi quandosi trasformanoi concetti astrattiin immagini concrete.Si pud adottarela doppia codifica, verbalee per immagine, per arricchiregli schemicon elementiconcretie figurativi. Gli schemisono facili da percepire quandosi applicanoi principi della percezione,in particolare,il principio di contrasto figura-sfondo,i principi di vicinanza(raggruppando concetti simili), di somighanza(usandole letteremaiuscoleo il grassettoper le parolechiave),di "chiusura"(evidenziando le
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trd
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Tav,.63. Gli scherniprima, durante e d<tpolo studitt.
prima di studiare,durantelo studio e Si pub schematizzare dopo aver studiato. Fare uno schemaprima di studiare,significa predisporsi alla ricettivith e all'apprendimento,riattivandole preconoscenzeed elaborandodomandestrutturate. Fareuno schemamentresi studia,significa cercaredi inserire informazioni nella rete delle proprie idee (nei propri "schemimentali").
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
Fareuno schemadopo che si b studiato,significa voler riassumerequello che si b appresoper ricordarlo meglio. La comprensione b migliore quandob preparatada schemi anticipatoried d seguitada schemidi riflessionee di sintesi. Predisponendogli schemianticipatori,prima di leggereun libro o di assisteread una lezioneo conferenza,d possibile "prevedere",anticiparecid che si studierdo si ascolterd.Per elaborareuno schemaanticipatorio,b necessariofarsi domande analoghealle seguenti: "Qual d la definizione?Cosa conoscodi tale argomento? Cosa mi aspetto da questo libro o da questa conferenT.a? Come potrd esseresviluppato questo tema? Quale i la mia opinionein proposito?Sedovessiscrivereun articolo su questo tema o dovessifare una conferenzasu di esso,quale sequenzao percorso concettualeseguirei? Quali domandepotrei porre all'autore o al relatore?Quali le obiezioni?Quali sono Ie cause? Quali le conseguenz,e? Quali i rimedi? Com'i spiegatodal punto di vista sociologicoe dn quello psicologico? Quali sono le prove per sostenerequestatesi?Sono valide?".
SCHEMATIZZARE
L'abilitd di sintesi verbalepermettedi individuarecon rapiditd e sicurezzale parole chiave da inserirein una "figura" ad alberoo a mappa.L'abilitd di sintesifigurativa permettedi tradurrei concetti astratti in immagini concrete,come si pud vederenel frontespiziodi G.B. Vico (vedi tavolan. 50) o nella rappresentazione simbolica della Grammatica in una stampa (vedi del 1562 tavola n. 64).
NEGATIoz
Dopo la letturao l'ascoltodi lezioni o conferenze,d utile rielaborarele informazioni raccolteper adattarleai propri bisogni,per innestarlesui propri interessi,per integrarlecon le proprieconoscenze. Si trattadi unafasedi riflessioneutile per assimilarele nuove informazioni.Gli schemi,quando sono continuamente arricchiti,integrati,riordinati,riscritti, conducono a sintesisemprepiD soddisfacenti.
4. Quanto schematizzare quantoserveai propri scopi. Bisognaschematizzare La quantithdegli schemidipendesoprattuttodalla abilith di sintesi,sia verbaleche figurativa.
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Ittv. 64. Rappresentazione figurativa della Grammatica di Dolce L , t l t tvi t'tt ( 1 5 6 2 ) .
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
SCHEMATIZZARE
5. Cosa schematizzare Si devono schematizzarei concetti essenziali,ma, soprattutto, la relazione gerarchicadei concetti, ciod la loro complessitd e ramificazione ("filiazione") concettuale,per ricostruire il percorsoideativo di un testo. In particolare,si deve schematizzare cib che d statosottolineatoe sceltocome importante.
6. Come schematizzare Alcune indicazioni per schematizzareefficacementesono le seguenti: a) Gli schemidevonoesserechiari; non devonoesseretroppo complessi,perch6perdonodi chiarezzaed efficacia percettiva. In altri termini, si deve rispettareil principio di contrastodi figura-sfondo. b) E beneelaborareschemiche procedonoda sinistraa destra, con ramific azioni prevalentemente orizzontali,per assecondarela direzionedella nostraabilitd di letturache b da sinistra a destra.Si scrivanole parole chiave in direzioneorizzontale,anchese le ramificazioni dello schemasono verticali o oblique. Infatti, la lettura delle parole verticali ed oblique d arduae lenta,obbliga a ruotarela testao lo schema, ostacolala percezionedello schemanel suo insiemeed impedisceil riovelocecon la tecnicadel colpo d'occhio.
litv. 65. Schema per antitesi o "dilemma"
degli schemi,si deve dare una grande c) Nella elaborazione importanzaalle linee e frecceche colleganoi vari concetti o blocchi.Le frecceindicanoil percorso,il flusso,la direzione ed il raccordodei concetti. Esistono vari modi di utllizzare le frecce (vedi tavola n. (16):freccedi biforcazione,freccedi ramificazione,freccebiurrivoche,freccedi opposizione,frecce di convergenza,frecce tli "filiazione" a vari livelli e sottolivelli,freccedi raccordo, l'rcccedi percorso. Inoltre, le freccepossonovariarenella dimensioneo nel numero.Possonoesseregrandio sottili, molte o poche. 6.1. Classificazionedei vari tipi di schemi
d) E consigliabileprocederecon schemia ramificazionesemplice o a biforcazione,evidenziandodue aspettiper volta. Tale procedimento,conosciutofin dall'antichiti, sotto il nome "antitesi", o "dilemma", facilita la percezione(vedi tavolan. 65).
Esisteuna grandevariethdi schemi.Ecco i piir importanti: Io schemanumerico,lo schemaa ruotae a corollario,lo schernaad albero,lo schemaa scalettao a gradini, lo schemadella piramidesociale,lo schemaa ventaglio,lo schemadel ragionamentosillogistico,lo schemafigurativo,lo schemasimbolico, lo schemalogico, lo schemaa diagramma,lo schemaa blocchi,lo schemaa diagrammadi flusso,lo schemadel dialo schemaad insiemi,lo schemasinottico, grammacartesiano,
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c) E beneevidenziareI'idea principalecollocandolaal centro del foglio e disponendole idee di oalla periferia.
GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
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6.1,1. Lo schemanumerico
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Lo schemanumericod molto semplicee molto usato(vedi tavola n. 67). Si suddivide il tema centrale(Parte I, II, III) nelle idee principaliche si enumeranogeneralmente in capitoli I, II, III,. Ogni capitolo si suddividein paragrafi, che sono numeratiI.1., I.2.,1.3., ecc. Se si vuole procederenelI'analisidi livelli pii dettagliati,si possonosuddividerei paragrafiin sottoparagrafie numerarliI.1.1, 1.1.2.,I.1.3.Tale metodofacilita la composizionedell'architetturae del percorso di un tema.
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Tuv. 66. Il linguaggio delle frecce.
lo schemaa sommarioe a riepilogo,lo schemaa glossario,lo schemadella relazionecause-conseguenze-rimedi, lo schema della ricerca scientifica,lo schemadel problem solving, lo schemagiornalistico,lo schemaad acronimo,lo schemaa mappa. Analizziamoli dettasl i atamente.
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PARTET
SOTTOPARAGRAFO PARAGRAFO SOTTOPARAGRAFO I.2.I SOTTOPARAGRAFO I.2.2 SOTTOPARAGRAFO 1.2.3 PARAGRAFO CAPITOLO2 PARAGRAFO
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
PARAGRAFO2.2. PARAGRAFO2.3.
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Questo tipo di schemad particolarmenteadattoquando l'argomentopossiede(oppurequandosi vuol dare)una struttura logica gerarchicaben definita.
CAPITOLO3 PARAGRAFO3.I. PARAGRAFO3.2. PARAGRAFO3.3. PARTE2
6.1.2. Lo schema a ruota e lo schema a corollario Gli schemia ruota e a corollario sono semplici e intuitivi (vedi tavola n. 68). Sono costituitida un "luogo" centralein cui si collocaI'idea principalee da "luoghi" periferici,disposti a raggerao a corolla, in cui si collocano le idee minori. Si parla di "corollari" gih nelle operegeometrichedi Euclide, matematicogrecodel III secoloa.C.
CAPITOLOI PARAGRAFO I.I. SOTTOPARAGRAFO1.1.1 SOTTOPARAGRAFO1.I.2 SOTTOPARAGRAFOI.I.3 PARAGRAFO 1.2. SOTTOPARAGRAFOI.2.I SOTTOPARAGRAFO1.2.2 SOTTOPARAGRAFOI.2.3 PARAGRAFO 1.3. CAPITOLO 2
Tav. 67. Esempiodi schemanumerico.
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@@ Tav. 68. Schemaa ruota e a corollario.
Questotipo di schemad particolarmenteadattoquando si sta elaborandoun tema, che ancorad vago e indefinito (vedi tavola n. 69). E utile nella fase di pianificazionedi una ricerca. Esso permetteespansioniin tutte le direzioni. Facilita la flessibiliti delle idee, perch6non d molto strutturato,come lo sono invece lo schemanumericoe lo schemaad albero.
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I SCHEMATIZZARE
GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
6.1.3. Lo schemaad albero /tuSoODtsFA?(oM€.2 lA tf/A €SPR11N?A(oou
Lo schemaad albero d appropriatoper visualizzarela gerarchiaconcettuale.
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Tale schemaha avuto molta fortunanel corsodei secoli.Si ricordino i vari alberi (vedi tavola n.71) delle scienzedi R.
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BtBCto4,eAF/A Tav. 69. Abbozzo di schemaa ruota sul tema della felicitd.
Quandoil tema b statoelaboratonelle sue varie parti e ramificazioni, o quandola ricerca sta per essereconclusa,d piD utile trasforrnarelo schemaa ruota in uno schemaad albero, organizzatoda sinistra a destra,con il quale d facile evidenziarein modo semplicee chiaro la gerarchialogica dei concetti e I'armoniadelle parti (vedi tavola n. 70).
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Tav. 70. Schema ad albero sulla felicitd.
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Tav. 7l. Alber i dellescien: edi Ruim ondoLullo ( 1233- 1315) .
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Lullo (1233-1315)ed i vari alberigenealogici.Tale schemad conosciutoanchecome"albero di Porfirio", dal nomedel filosofo latino Porfirio (233-4 - 305 d.C), discepolodel filosofo neoplatonico,Plotino. Non si trova nei manoscrittidi Porfirio, ma fu costruitosulla basedei suoi scritti e si ritrova sottoquesto nome in tutti i trattati di logica medievalie da li d ato nei trattati di logica moderna. Essod derivatodall'analogiacon ramificazionedell'albero (vedi tavolan.72). Comeil troncodi un alberosi distinguein vari rami minori ma ad esso connessi,allo stessomodo un concettopub esseredistinto in vari concettiminori ("ramificazionedelleidee").Talvoltasi usala metaforadella "filiazione logicadelle idee".
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Tav. 72. Vari tipi di schemi ad albero. Tav. 73. Esempio di una ramificazione di un tema complesso.
La formapiD semplicedi tale schemab la biforcazionedelle informazionio dilemma,compostoda due aspetti,o corni, di un problema.Nelle scuoledi dialetticasi suggerivacome esercitazione logica di suddividereogni concetto,almenoin due parti o ramificazioni(vedi tavolan.64).
Si prenda,ad esempio,il temadell'ecologia(vedi tavolan. 73). Esso pud essereanalizzatoda vari punti di vista: quello biologico,quelloeconomico,quellopolitico,quelloculturaleeducativo.Di ogni aspettopub essereindividuatauna ulteriore ramificazioneconcettuale.
Lo schemaad alberod richiestotutte quelle volte che si cercadi visualizzarela strutturaserarchicadi un arsomento complesso.
Le vanazioni figurative dello schemaad albero sono molteplici. Essepossonoriguardarele dimensioni(delle varie ra-
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
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Tav. 74. Variazione dello schemaad albero.
mificazioni),oltre che i colori. Ad esempio,se si vuole schematizzarela composizionesociale,politica o ideologicadi un avvenimentostorico, si pub utrhzzarelo schemaad albero in una manierapiD versatile.In particolare,si prendail casodel movimentodella contestazionestudentesca del 1968 (vedi tavola n. 74). Essapud essererappresentata con uno schemaad albero ramificato, per visualizzarele sue diversecomponenti ideologiche,piD o menoconsistenti. Attraversoil cambiamento delle dimensionidelle varie ramificazioni,b pii facile visuabzzareanche concetti piir astratti, come, ad esempio, la consistenzanumericadei vari gruppi. A tale grafico si possono aggiungerei vari colori, per indicareancheil colore politico-ideologicodi tale composizione. Nel casosi debbafare una ricercadi un certo valore, impegno e mole, si pud usare lo schemaad albero, come segue (vedi tavolan. 75):
Tuv. 75. Uso dello schemaad ulbero per I'impostazionedi una ricerca.
b) Elaborare,tramite la griglia delle "domandestrutturate" numeroseidee e categorie.
a) Predisporreuno schemaabbastanzaramificato, grande quanto la nostra scrivania.
c) Suddividereogni concetto,o idea,in altreideedi o: In quanteparti posso distinguerequestoconcetto?Quale informazioniimplicite o sottintesepossodedurreda questo concetto?
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
SCHEMATIZZARE
d) Inserire nei punti appropriatidello schemaad albero le schedeche contengonole categoriefondamentalidella ricerca(definizione,caratter i stiche, cause, teor i e,p r evenzione). Individuarele ideeprincipalie le ideedi oo di sostegnoe inserirlenei contenitoripredisposti.
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e) Riflettere e rivedere la composizione,I'architetturae la proporzionedelle parti del tema trattato. f) Raccogliereil materialepertinente. g) Distribuirlonei luoghi adattidello schemaad albero. h) Rivederela composizionedelle parti.
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i) Fissareil percorsotematicoche si intendesvolgere. l) Scrivereil testoseguendolo schemalogico fornito dal grafico ad alberoed utilizzandoil materiale(le schede)raccolto.
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6.1.4. Lo schema a scaletta o a gradini Tale schemaa scalettao a gradini (vedi tavola n. 76) d molto conosciutofin dall'antichitd.Essoderivadal metododei luoghi, usatocome metododi memorizzazione(Cicerone,De oroiore, Libro Terzo). E diventato ormai un modo di dire: "Preparare una scalettasu un argomento".Tale schema,che di proceprendespuntodalla analogiadella scala,suggerisce deregradinoper gradino,o piolo dopopiolo. Tale successione gradualeE stata ritenuta opportunaanchenel campo concettuale e si b cominciato, fin dai tempi antichi, a sistemarele informazioni secondouna progressionedi gradini o di luoghi.
€.4LrP1pu/vv ot u/srn 4, C?ST/ ppoer r n t. A s Pgzrt pot I n u/ /nF4,/JT/2/ L, APArT€AtsT/(l{6: 4,08F/t//HotG-
llty. 76. Schema a scaletta e a gradini.
Usandoquestoschemaa scaletta,d utile chiedersi:"Cosa dovrd mettereal primo gradino? Cosa al secondo?Cosa a[ terzo?"e cosi di seguito.
"Al primo gradino svilupperb la definizionedi.... al secondo .t,tutlinodescriverdle caratteristichedi..., al terzo gradino rlancherdle distinzionidi..." e cosi via.
Inoltre d opportuno completarela scalettainserendovialcune categorieconcettuali,per meglio ordinare il materiale:
Tale successione concettualeci pud servirenell'esposiziorrcoraleo scritta,usandofrasi di collegamentoche indicanoil
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GUIDA AL L O ST UD IO: LE TE C N IC H E
SCHEMATIZZARE
percorsotematico:"ln primo luogo definird il tema, in secondo luogo descriverdle caratteristiche,in terzo luogofard un confrontocon le teorieprecedenti.Procederdnell'analisi delle cause e delle conseguenze, mi soffermerd.\oprattuttosui rimedi e suggerimentipratici. Mi avvierb alla conclusionericordandoche.. ." . TFPCe'vl (otrtulEtlr
6.1.5. Lo schema della piramide sociale
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Lo schemadella piramidesociale(vedi tavola n. 77) pub essereutilizzato per visualizzaretutte le situazioni gerarchiche in rif'erimentoa molti temi, come,ad esempio,la distribuzione del potere,la divisionee la composizionedelle classi sociali. ALTA
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(tuFL/rro
Tat,. 77. E.sempidi schentia piramide sociale.
Studiandostoriad molto frequenteincontrarefrasi comele seguenti:Il IOVodelkt popolazione(i latifundisti)possiedeil 90Vodei terreni coltivabili. Una frase del genered astratta;b utile immaginarlapiDconcretamente, con I'aiuto di uno schema (vedi tavolan. 78).
Iuv. 78. Uso dello schema a piramide sociale.
rluindi va collocataal vertice della piramide. Lo schemaa tlcstrad un areogrammaed indica la percentualedella ricchezza (in questocaso delle terre coltivabili). A tale schemasi lx)ssonoaggiungerei colori e la visualizzazionediventerd rrriglioree piD gradevoleall'occhio. Un altro esempiod quellodellatavolan.79, in cui d rappresentata,tramite lo schemadella piramide sociale,la transizionedalf'rzncienrdgimeal trionfo della Borghesia,durantela rivoluzionese(1789).Nella piramidea sinistra,al vertice,sonoindicatiil Clero e la Nobilth,ciob le classidirigenti. Nella piramidecollocataa destra,al verticedella piramide,b scgnatala nuovaclassedirigente,ciob la Borghesia.Si possono inserirenello schemaaltreindicazioni,a secondadelle neecssithdi apprendimento. Si pud usareil colore per rendere viva visualizzazione. tale lriu
Lo schemaa piramide(raffiguratoalla sinistradella tavola) indicadove si collocaquestol}Vo dellapopolazionein riferimento alla scalagerarchica.Si trattadella classedirigentee
Va fatta a questopunto una precisazione.Gli schemisono, cornequello dellatavolan.J9, solo degli "schemi".Non possonosostituireassolutamente il libro di testo caratteizzatoda trn livello analiticoe dettagliato.Gli schemisono sinteticie sonoutili solo dopo aver scavatocon I'analisi.Senzauno stutlio analiticosonoinutili e scarni.
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
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Tav. 79. Visualiz.zazione dello schernaa piramide in wn spiegazionedi storia ( rivoluzionese I 789).
6.1.6. ln schema a ventaglio Lo schemadel ventaglio d molto utile per visualizzarela composizionedelle parti di un insieme.Tali parti possonoessere,ad esempio,le forze politiche,quellesociali,quelleideologiche.Si tratta di uno schemamolto versatile(vedi tavola n. 80), specialmentequandosi devonorappresentare variazioni tra diversesituazionisocialio storiche.
SCHEMATIZZARE
6.L7. Gli schemifigurativi Gli schemifigurativi sonotutti quegli schemiche sintetizzano delle informazioni utilizzandodelle immagini figurative (vedi tavolan. 50). Si pensi,ad esempio,a tutta I'iconografia mitologicadegli dei, degli eroi, dei santi. Tutti i miti sono delle rappresentazioni figurative di concetti psicologicipii (il astrattie profondi mito di Narciso,il mito del Minotauro). Altri esempidi schemifigurativisonole variestoriedellaBibbia, del Vangeloe delle vite dei Santi,dipinte sui muri delle varie cattedrali.Si pensi,infine, alle immagini dei manifesti pubblicitari,ideologici,politici e commerciali. Gli schemi figurativi utlhzzanoampiamentela doppia codiflca (verbalee per immagine).Il codiceverbaleb molto analitico ma astratto,quelloper immagineb pii concretoma troppo generale.La doppiacodificad superioreall'uno e all'altro, perch6integrai loro pregi: gli aspettianalitici dati dalle parole chiavee gli aspettisinteticiofferti dalle immagini.
6.1.8. Gli schemi simbolici Gli schemisimbolicisonodelle immagini,un po' stilizzate, che indicanoconcettiastratti(vedi tavolan. 50).
C A Tav. 80. Schemia ventag,lio
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Si pensi,ad esempio,al simbolo cinesedel Tao (per rappresentare I'equilibriodi forzeopposte)e alla Stelladi Davide (veditavolan. 8l) o Anello del Re Salomone(perrappresentareI'unionedegli elementifondamentalidel fuoco,terra,acqua e aria).Altri schemisimbolicisonoi segnidello Zodiaco, i simboli dellereligionie dellemitologie,i simbolidei gruppi lro li t i c ie d i d e o l o g i c i . Simbolo della combinazionedei quattroelementi:fuoco, tcrra,aria, acqua.
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
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sticopud essereresapiD rapida,usandola seguentevisualizz,azione di insiemee di sottoinsiemi(vedi tavolan. 82). 6.1.10. Gli schemi logici Gli schemilogici sonodi grandesostegnonon soloper I'intelligenza,ma ancheper la memoria.
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Un esempiomolto noto di schemalogico nel campodella lrlosofiad il quadratologico di Aristotele(vedi tavolan. 83). Si
Tav. 81. Simbolo della combirutz.ione dei quattro elementi:fuor:o,terra, aria, acqua.
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6.1.9. Lo schema del ragionamento sillogistico Il ragionamentosillogisticob compostoda tre aggi: a) premessamaggiore;b) premessaminore;c) conclusione. Il classicoesempiodi sillogismob il seguente:Tutti gli uomini sono mortali, Socrate:i uomo, Socrate? mortale. Oppuresi noti la seguenteformulazione,piit astratta:SeAd maggioyedj B e B i maggiore-di C, allora !.-9 masgiore di C,. La comprensione di questomodo di ragionamentosillogi-
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/,rr'. ,9.1.Schema del quadrato logico di Aristotele.
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
SCHEMATIZZARE
gano". Gli areogrammivisualizzanola composizionepercentualedelle parti di un insieme,rappresentato solitamentecome un cerchio.Per tale motivo, talvolta,gli areogrammisonodetti "torte". Ci sono molti modi di rappresentaregraficamente gli istogrammie gli areogrammi.Ad esempio,si pud suddividere I'area della figura di un pesceper indicare la differente proporzionedei paesiesportatoridi pesce(vedi tavola n. 85).
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Tav. 84. Istogrammi e areogrammi.
trattadi uno schemachepermettedi valutarecon rapiditi la veritd o la falsitd logica di ogni frase (universalee particolare,affermativae negativa).E utilissimonel ragionamento sillogistico.
6.1.12. Lo schemaa blocchi Quando vi sono numeroseinformazioni da organizzarein uno schemao mappa,d piDopportunousarelo schemaa blocchi, per visualizzareil rapportoreciprocofra varie informazioni, incorniciateed inscritteentroi rettansoli(vedi tavolan. 86).
6.1.11. Gli schemi a diagrammi I diagrammi comprendonouna grande varietd di schemi, realizzatiessenzialmente tramite istogrammie areogrammidi varie forme. Gli istogrammie gli areogrammisono delle visuahzzazionigrafichedi dati numerici (vedi tavola n. 84). Grazie agli istogrammi ed areogrammi, i dati numerici astrattipossonodiventaredelle figure spaziali.Gli istogrammi visualizzanoi dati attraversodellecolonnine.o a "canned'or-
Tav. 85. Esempio di areogramma dei paesi esportatori di pesce.
r44
lov. 86. Schema a blocchi.
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
6.1.13. Lo schemaa diagramma di flusso Il diagrammadi flussoo algoritmo(vedi tavolan. 88) d un diagrammaa blocchi che ha un orientamentopii lineare.Si chiamain tal modoperchdleinformazioniprocedonosequenzialmentesecondoun flussodi corrente.Per questacaratteristicad uno schemamolto usatonell'ambitodell'informatica. in quantob molto coerentecon il sistemadei computer.
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Tav. 87. Esempiodi schemaa blocchi.
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(oovapoa)+ Con delle frecce si possonometterein relazionei concetti' gli uni con gli altri. Si pud variarela dimensionedelle frecce e delle paroleper indicarel'importanzadi qualcosarispettoal resto(vedi tavola n. 87).
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+ F/A/€ /irr'. ,98.Schemaa diagramma di flusso.
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SCHEMATIZZARE
GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
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Tav. 89. Esempiodi diagrammi cartesiani
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6.1,14. I-a schema del dingramma cartesiano Il diagrammadegli assicartesianid molto noto. I due assi sono:I'ordinatache d orientataversoI'alto e I'ascissache d orientatada sinistraversodestra.E un diagrammamolto utile per visualizzare1l puntodi incontrodi due gruppi di dati nudi dati a doppia merici.E quindi una efficacevisualizzazione entrata(vedi tavolan. 89). 6.1.15. Lo schemaad insiemi Lo schemaad insiemi b fornito dai diagrammi di Eulero (1707-1783)e di Venn 0834-1923)e sono delle visuahzzavisivazioni grafiche di concettilogici. Essi rappresentano un di sottoinmentei concettidi inclusioneo I'appartenenza siemead un insiememaggiore.
I fuv. 90. E.sempidi schemi ad insiemi.
Immaginiamodi tradurrevisivamentecon lo schemadegli "La memoriab importaninsiemila seguentefrasecomplessa: te per il metodo di studio.Ma il metododi studio non b solamente un problema di memoria. lnoltre, la mnemotecnicab soltantoun sussidiodel metododi studio.Il metododi studio non pub ridursi affatto alla sola mnemotecnica".Una tradunella tavolan. 90. zione visiva b rappresentata
Lo schemadegli insiemi d appropriatoper rappresentare i punti in comunetra due insiemi, ad esempiotra A e B, tra Iiconomia e Politica, o tra piD insiemi, come nell'esempio clelletre variabilidell'apprendimento (conoscenze, motivazionc. metodo).
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
6.1.16. Gli schemi sinottici Le tavole sinottichesono degli schemi che permettonodi ridurre e di visualizzarele informazioni essenzialientro una pagina o tavola. Nel atosono stati molto esaltati (per la loro composizionelogica)e qualchevolta contrappostial metodo delle immagini (svalutateperchdtroppo fantasiose.Con le tavole sinottichesi possonodistribuirei dati in caselleo "scatole" etichettatein vari modi, a secondadei propri scopi di studio: aspettipositivi - aspetti negativi - aspetti interessanti, oppure: cause - conseguenze- rimedi (vedi tavolan. 9l).
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Nelle tavolen.92 e n. 93 sonorappresentati due esempidi tabellesinottichesugli argomentidi questolibro: il sottoiineare, il prendereappunti, il fare schemi,I'archiviare, secondo le seguenticategorie:definizione,quando,quanto,cosa,come, perch4.La tavolan.92 d verbale,e va compilatacon le idee chiave ricavatedalla letturadel libro. La tavola n. 93 d piD figurativa,in quantosintetizzai concettiessenzialitramiteimmagini. L'integrazionedi parole chiavi e di immagini schematichecostituisceil miglior modo di prendereappunti.
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Itrv. 92. Tavola sinottica sulle tecnichedi stuclio
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4 ,Tav.9l. Esempiodi tavole sinottiche.
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1. Itn.9-J. Tavola sinottica u doppia codifica sulle tecnichedi sturlio.
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6.1.17. Gli schemi a sommario e a riepilogo Gli schemi a sommarioe a riepilogo (vedi tavola n.94) sonodegli schemimolto comuni. Lo schemaa sommarioviene generalmentecollocato all'inizio del testo per orientareil lettore su cid che d contenutoin esso.Lo schemaa riepilogo viene di solito collocatoalla fine di un capitolo per riepilogare, appunto, le informazioni essenziali.Generalmenteviene propostoin una forma discorsiva,altre volte viene propostoin una forma di lista di caratteristiche I rieo di punti essenziali. piloghi sono importanti,perch6vi d condensatolo sforzodi evidenziaresoprattuttocid che d veramenteindispensabile conosceree ricordare.
Un'utile sequenzaoperativaper elaborareschemie mappepud esserela seguente: prima L Anticipareuno schemaprovvisoriopersonale, di studiare. 2. Predisporreuno schemaad albero o a ruota. (introdu3. Predisporreuna serie di schede-categorie zione,fonti, premesse,fatti, metodi, vantaggi,svantaggi, cause e conseguenze),le quali servirannoda contenitoriper raccoglieree per classificarele infbrmazioni. 4. Individuare (sottolineare),estrarredal testo le idee principali, le idee di oe trascriverlesu schede di cartoncino. 5. Inserireprovvisoriamentele ideechiave(trascrittesu cartoncino)nei vari livelli gerarchicidello schema ad albero gid predisposto. 6. Utilizzare la doppia codifica. 7. Rifletteree osservareI'insiemedello schema.
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SCHEMATIZZARE
8 . ValutareI' organiciti, la gerarchia,I' equilibrio architettonico. Elaborareuna stesuradefinitiva dello schemasecondo i principi della chiarezzae dell'essenzialitd. Tav. 94. Esempio di sommario e riepilogo su come elaborare schemi.
6.1.18. Gli schemi a glossario ll glossariod una raccoltadi termini specifici di una materia, accompagnatidalla definizione e da osservazionie commenti ("glosse"). Si possonoschematizzarei concetti essenzialidella materia di studio sotto forma di un elenco alfabetico del lessico specialisticodi una materia.Ad esempio:L'economia dalla A alla Z. In politica dalla A alla Z. ha il vantaggiodi ordinaree rintracTale schematizzazione un concettoall'internodell'ordinealfaciareimmediatamente betico del proprio glossario,anchese la gerarchiaconcettuale d frammentata:essadeve essererielaboratae ricostruitaa parte. E opportuno,percid, procedereparallelamente:da un lato compilare un glossario(vocabolario)dei termini pii importanti della materiache si sta studiando,e, dall'altro, cercaredi rielaboraree rivederecontinuamentegli schemie mappeconcettualidella materiadi studio.Ad esempio,si possonoorganizzare schedetematichesul diritto, sulla religione,o suli concetti essenzialie I'estetica,utilizzandoaccuratamente specificiraccoltinel proprio glossario.[n tal modo, il glossario non rimane un sempliceelencoalfabeticodi concettistaccati, ma una raccoltaordinatadi schemitematici compostida parolechiavi ben definite e commentate.
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SCHEMATIZZARE
6.1.19. I-o schema della relazione Cause-Conseguenze-Rimedi Si tratta di uno schemaconcettualeche favorisce la creazione,la produzionedi idee e l'ordinamentodelle ideeintorno ad un dato tema (vedi tavola n. 9l). Su un qualsiasitemao problema,ad esempio,lo stress,la tossicodipendenza, la crisi della coppia,possiamouttlizzarela sequenzastrutturatadello schemaCause-conseguenze-rimedi, per generareidee:"Quali sono le causedello stress?Quali .ronole causeindividuali? Quali sono le causeambientali?In che modo incide il proprio stile di vitct?Quali sono le conseguenz.eper I'organismo?Le malattie psicosomatichesono dovuteallo stress?ecc...".
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6.1.20. I-o schema di una ricerca scientifica Una ricerca scientifica,per essereconsideratatale, deve seguireuna accuratae standardizzata procedurametodologica o schema(vedi tavolan. 95).
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b ) Si elaborauna ipotesiprovvisoria,che dovrh essereverificata. c) Si controllala propriaipotesiscegliendoattraversoun pro-
cedimentometodologicoche comprende'. soggetti sLtcui sperimentctrela propria ipotesi, mnteriale di sperimentazione,prove.
d t Si raccolgonoi risultati.ConfermanoI'ipotesi?Se la rispostab si, la ricercaha fine, perch6I'ipotesid stataconfermata; se la rispostaB no, bisognarivederela proceduraprecedenteo cambiareipotesi.
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a) Si parte dalla dichiarazionedella propria tesi, elaboratain
basealle osservazioni e alla raccoltadi dati.Si esaminano e si valutanole ricercheprecedenti.
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Ftu€ Tav. 95. Esempio dello .schemadi una ricerca scientifica-
su cib e) Conclusione,in cui si espongonole considerazioni ancora approdeve essere provato cid che e su che d stato fondito e provato.
6.1.21. Lo schemadel problem solving Anche nella proceduradi risolvereun problemaQtroblem solving) si pub seguireuno schemaformale,che pud essere valido per molte situazioniproblematiche.
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Le fasi principali della soluzionedi un problemapossono esserele seguenti(vedi tavolan. 96): l. Farsi numerosedomande("Quando ho avvertito questo problema? Di quali dati avrei bisognoper raggiungerela soluzione?Ho risolto nel ato qualchealto problema analogoa questo?").
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9. P//F\Fr?€M Tav. 96. Esempio di schemain doppia codifica delle fasi del problem solving.
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SCHEMATIZZARE
2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.
Percepiree definire accuratamente il problema. Raccoglierealtre informazioni. Precisaregli obiettivi. Elaborarealternative,generandoipotesi e ristrutturandoi dati da vari punti di vista. Verificare, controllare,soppesarevantaggie svantaggidelle varie alternativeo ipotesi. Sceltadell'alternativa(o ipotesi)migliore. Valutare i risultati. Rivedere.
6.1.22. Lo schema giarnalistico Nell'ambito giornalisticosi d soliti suggerireil seguente schemaper costruireuna notizia correttaed esauriente:Chi? (attore o agente),Cosa? Dove? Quando? Come?Perch6?Si trattadi uno schemamolto semplice,ma molto utile, per allenarsi a scriverein modo chiaro e diretto. 6.1.23. In schemaad acronimo Lo schemaad acronimod una tecnicamnemonicae consiste nell'usarele iniziali di una parolasignificativacomebase per ricordareuna sequenzadi termini e di concetti. Ad esempio,la parola FELICITA pud diventareun acronimo, ciob una sigla per ricordare altre parole, concetti, o sequenzedi caratteristicheinerenti alla definizione di felicitd: F = Fiducia in se stessie sulla vita, E = Equilibriointeriore. L = Liberth interiore. [ = Interesse,
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SCHEMATIZZARE
C = Conoscite stesso, I = Integrazionepersonalitd, T = Trasformazioneinteriore, A = Autorealizzazione.
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Tali schemiad acronimipossonoesserecostruitia seconda delle necessitddello studente.Si possonoad esempiousarei nomi di Leopardio di Manzoni,comeacronimi,per agganciauna sequenzadi altri concetti.E opporture schematicamente no ricorrerea questatecnica,solo comeomnemonico dello schemalogico delle informazionl 6.1.24. Lo schema a mappa Una mappa, in termini geografici, d una rappresentazione cartograficadi un territorio. La parola "mappamondo"indica, geograficadella superficieterappunto,una rappresentazione restre.Una mappa ha la caratteristicadi ridurre in un breve spaziouna grandequantithdi informazioniimportanti. Elaborareuna mappa concettualedi un tema significa ridune gli elementi essenzialidel tema ad una visualizzazione grafica,per fissarepercorsitematicie per riuscire,con un solo colpo d'occhio, avisualizzaree a controllareun vasto"territorio" di informazioni.Il vantaggiopir) specificodella mappa derivadalla capacithdi sintesi.Prima di giungeread elaborare d una mappaconcettualeanalitica,coerentee proporzionata, areattraversonumeroserevisioni. necessario
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Tav. 97. Esempi di mappe
Una mappa,inoltre,ha il pregiodi definiree descrivereun percorsoconcettuale(vedi tavolan. gl). Un percorsomentale ordinatadi ideeadiacentie conticonsistein una successione logica o fantague I'una all'altra.Tale contiguitdassociativa, all'altra, dall'una mente nostra stica,favorisceil transitodella precedenza' seguendoun percorsoche b stato gii stabilito in
Gli schemifacilitano la sintesi,I'organizzazionegerarchica concettuale,la disposizionespazialee la visualizzazionedi insieme.
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7. Perch6 schematizzare
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Gli schemi,da un lato,aiutanoI'intelligenza,in quantostimolano la capacitddi rielaborare,classificaree sintetizzarele informazioni,e, dall'altro, aiutanola memoria,in quantoriducono il materialeda assimilare,specialmenteseb rappresentato in forma figurativa e spaziale.
4 Archiviare
Gli schemisono focalizzatoridell'attenzione. Essi aiutano a pensaremeglio, in modo attivo e creativo,soprattuttoquando sono stati elaboratipersonalmente. Gli schemiarricchisconoil testocon I'aggiuntadella "doppia codifica", quella verbale, tramite parole chiave e quella per immagini, tramite "figure" come I'albero, la ruota, la scaletta. Essi visualizzanola gerarchiae I'architetturaconcettuale del testo. lmpararea "pensareper schemi" significa svilupparela capaciti di sintesie rafforuarela memoria:si ricordano,infatti, un maggior numero di informazioni, graziealla loro connessionelogica e alla loro visualizzazionespaziale,ma anche graziealla creativithpersonaleinvestitain essi. [-Jna"mentecoltivata" pensaper sistemidi conoscenze,per "mappe cognitive". Pensain modo ramificato,articolato,differenziato, analitico e gerarchizzato. Il pensierod una attivitd che di strutturae "forma" (Gestalt) alle informazioni. Esso costruisceschemi di rielaborazione e di organizzazionedelle informazioni: teorie, concetti, categorie,confronti, raccordi,metodi.Chi li possiedesa sintetizzare,classificare.confrontare,ordinare.Assi mi la facil mente e ricorda fedelmente.
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1. Definizione di archivio Il termine archivio indica una raccoltaordinatadi documenti e il luogo dove sono raccolti e conservati. Dopo aver raccolto le informazioni che interessano,b necessarioconservarlein ordine entro uno schedario(vedi tavola n. 98), per poterlerecuperarerapidamente. L'archiviazionedelle informazionib una attivith sia di rielaborazioneche di codificazione.La rielaborazioned richiesta dal bisognodi assimilazione e di sintesisemprepii comprensive.La codificazione(dareun codice)b richiestadal bisogno di ordinare le informazioni in un ordine alfabetico o in un percorsotematico (definizione-cause -conseguenze-rimedi), per poterle rintracciarefacilmente. Quando si parla di archiviazione,si pensa generalmente alla biblioteca.A differenzadella biblioteca,non si catalogano libri, ma informazioni, raccolte sotto forma di appunti e schemi.Un sistemadi archiviazionechiaro ed efficientefa ritrovarefacilmentei libri nella bibliotecae gli appuntinel proprio archivio. L'archivio b come un magazzinodella memoria: deve essereordinato e sistematico.
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ARCHIVIARE
2. Criteri di archiviazione L'archivio deve essereordinato,rivisto e riordinato continuamente. L'archivio d ordinato quando si segueun ordine, quello alfabeticoo quellotematico.
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L'archivio va rivisto spessoper richiamarealla memoria tutto cid che si d studiatoprecedentemente.
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L' archivio va riorganizzato continuamente,perch6continuamentecambianogli interessiculturalie gli scopidello studio. Certi argomentideclinano,altri emergono.Alcuni si seccanoed altri risorgonoa nuovavita dopo anni. E necessario,dunque,riordinare le categoriee i percorsi tematici,a secondadella propriaevoluzioneculturale.
3. Quando archiviare cA U S e
Il tempo adattoper archiviared dopo che si d studiato(vedi tavolan.99). Mentre si studia,si raccolgonoappunti, schemi,schede. Dopo aver studiato,b importantededicaredel tempoall'archiviazione ("Questoschemalo inseriscoin questacartella intitolata
. Questoconcettomi potrd servire per quest'altro scopo.Aggiungo nell'intestazionedi questo schemaun'altra parola chiave.").
Tav. 98. Esempidi archivi.
Spessogli studentitrascuranoquestasezionedello studio. Invecedi sistemaregli appuntie gli schemiin un archivio ben in cassettio in scatoloni, ordinato,li gettanodisordinatamente dimenticandosene talvolta completamente.
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Se si continuaad archiviareefficacementee a rivederecontinuamentei propri appunti e schemi,si potri accumulareun tesoro di conoscenze,facilmente reperibili ed utilizzablli.
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GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
ARCHIVIARE
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Tav. 99. Archiviare dopo aver studiato
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4. Quanto archiviare ll quantoarchiviaredipendedagli scopi di uno studente. Si tendead archiviaremaggiormentequandosi pensache le informazioni attualmenteselezionatepotranno servire un domani,o per una ulteriorericerca,o per una migliore assimilazione.
5. Cosa archiviare
Tav. 100. Tipi di schedari.
Si archiviano soprattuttole definizioni, le citazioni, i percorsi tematici,la strutturaconcettualedi un tema,gli schemi, i grafici, le tabelle,e qualunquealtra cosache sia pertinenteai propri interessi(ritagli di giornali, foto, film). Si archivianole stessecoseche sonostateannotatee schematizzate.
6. Come archiviare Il pin semplicemodo di archiviazioned costituito da uno schedario.Vi sono due tipi di schedari(vedi tavola n. 100): quello tematicoe quello alfabetico. Lo schedariotematico d appropriatoquando si sta racco-
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CUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
gliendo il materialeper una ricerca,organizzatasecondocategorie formali, come le seguenti: Definizione,premesse,dati e statistiche,cause,conseguenze, rimedi, modelli di spiegazione,esperimenti,prevenTione, conclusione. Lo schedarioalfabeticob appropriatoper riporre ordinatamente tutte le schedeche si possiedono,al fine di poterle ritrovaremolto rapidamente. E possibilecombinarei due schedari. Ad esempio,tutte le informazioni sul tema della felicith, raccolte in ordine tematico,possonoessereinserite, come "pacchetto"di informazionialla letteraF (vedi tavolan. l0l). Ma all'internodella cartellaintitolataFelicith possiamoutilizzare un percorsotematico I. Definizionedi felicitd. 2. Caratteristichedellctfelicitit. 3. Cause.4. Oggettodella.felicitd. 5. Suggerimenti.6. Bibliografia.
ARCHIVIARE
tranno poi mettere in ordine alfabetico le opinioni dei vari autori (Aristotele,Boezio, Platone, Seneca,ecc.) ed altre informazionie rifl essioni. Una intestazioneanalitica, composta generalmentedalle parolechiave della citazione,facilita una ordinataed efficiente archiviazione. La successionedi livelli concettualisemprepiir differenziati nell'intestazione facilita la raccoltadelle informazioni. Ad esempio,raccogliendodel materiale sulle Causedella tossi cod ip endenza, si potrannousareintestazionidifferenziate come le seguenti(vedi tavolan. 102): TotslcourepE ?A 7055ta@/nr0ila chuse JoclaLt
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Lcr+use Joc/&l [I.FAilquA
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All'interno della cartellina /. Definizione.Felicitir, si po-
Tav. 102. Esempi di intestazioneanalitica.
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II. Solidarietd.n. I . Causesociali della tossicodipendenza. Mancanzadi solidarietd. II. Famiglia. ilI. I . Cause sociali della tossicodipendenza: Disgregazionefamiliare. II. Isolamento. I . Causesocialidella tossicodipendenza.
Tav. l0l . Combinazionedello schedario tematico con quello alfabetico.
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Osserviamoun altro esempiodi intestazione(vedi tavola n . 103).
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ARCHIVIARE
GUIDA ALLO STUDIO: LE TECNICHE
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ARISTOTELE. FELICITA. BENI. VIRTU. SAGGIO. Nell'Etica NocomacheaAristotele (384-322 a.C. afferma che si devono possederetre tipi di beni: quelli esternio materiali,quelli del corpo o corporalie quelli dell'animao spirituali.Tra questi i piD importantison quelli spirituali.La felicitb, a suo parere,deriva dalla virtD, sennoe capacitddi agire rettamente.Per tale ragione,la felicitd b piir accessibileal saggio,perch6non ha bisognoaltroche di se stessoper esserefelice.Ma ad essapossonotenderetutti. PLATONE. FELICITA. VIRTU. METAFORA. OTRE. Platone(427-347a.C.),nel Gorgia 493-494paragona il dissolutoed intemperantead un otre bucato,mentre il virtuoso e temperantead un otre ricolmo ed aggiunge che Gorgia 506-507solo il giustob felice. Tav. 103. Esempi di intestazioneanalitica dffirenziata.
Tale archivio,contemporaneamente alfabeticoe tematico, sembraessereil migliore.
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Usandoil computersi d molto agevolatinell'archiviazione delle informazioni. I programmi di word processore di data base f acllitano I' organizzazionedell' archivio, I' ordinamento delle schedeo files,la ricerca,la modifica,I'integrazione.
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Tav. 104. Tipi di schedari.
Quandotutte le schedesono opportunamentecorredateda una intestazioneanalitica,d pii facile spostarle,mescolarle, montarlee smontarle,a secondadel temache di volta in volta si intendesviluppare.Poich6una schedapud essereusataper una collocazione molti argomentio temi, bisognaassegnarle precisa per poterla rapidamente nel proprio ben rintracciare (vedi schedario. tavolan. 104).
Lo scopoprincipaledell'archiviazione d datodallaprospettiva di poter o dover uttlizzareun domani cid che si sta imparandooggi.
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7. Perch6 archiviare