Nuvole E Pensieri 533j34

Nuvole e pensieri Insegnamenti del cielo a un aviatore

Guido Biagetti

Titolo | Nuvole e pensieri Autore | Guido Biagetti ISBN | 978-88-91130-35-8 Prima edizione digitale: 2014 © Tutti i diritti riservati all’Autore Youcanprint Self-Publishing Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE) [email protected] www.youcanprint.it Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

PREFAZIONE

Queste parole non hanno sommari né capitoli. Sono scritte ispirandosi al mio grande maestro, il cielo, le cui uniche strade sono quelle del vento.

Sin da piccolo mi sono posto tante domande, ho subito l’imbarazzo di non sapere chi ero, di non capire che senso avesse la vita. Un giorno ho incontrato il cielo e, attraverso esso, ho imparato a leggere la natura. Le risposte sono già tutte scritte in ogni essere vivente e in qualsiasi fenomeno naturale. Per averle basta mettere da parte il proprio ego, restare ad ascoltare ed osservare, accettando di essere umile parte di questo meraviglioso creato. Così facendo, si prende coscienza di ciò che siamo e le leggi armoniche, che regolano la natura, penetrano nella nostra essenza.

Ai miei molti quesiti ha risposto il cielo.

I pensieri qui riportati non sono ordinati con logica, sono come le nuvole che appaiono quando vogliono, libere di assumere qualsiasi forma. Ho quindi rispettato solo la cronologia nella quale sono apparse queste parole e, come nuvole, le ripropongo in libertà esprimendo la mia filosofia di vita, sperando di poter condividere ciò che ho compreso.

Le parole non sempre possono essere capite, ma le emozioni di alcune immagini sanno arrivare al cuore per sentieri molto più sottili.

Il cammino che indirizza la via di un uomo nasce spesso casualmente. Quando ti abbandoni all’esistenza senza volerne conoscere in anticipo la via, essa si dipana come un gomitolo di lana, mostrandoti essa stessa il cammino da percorrere. Così, per caso, un giorno intravidi un sentiero, un percorso di aiuto allo spirito, una strada che mi avrebbe spinto a cercare risposte e che mi avrebbe spronato a dare senso a questa mia esistenza.

Nacque tutto per caso

Nacque tutto per caso. Un amico m'informò di essersi iscritto ad un corso di paracadutismo. Io ero terrorizzato anche solo dall'altezza di un balcone e, quale essere razionale e prudente, consideravo il volo una follia distante da me. Il mio orgoglio e la mia voglia di esplorare nuovi limiti hanno però sempre avuto il sopravvento sulle mie decisioni. Così, per non sentirmi da meno, mi trovai iscritto nell'ottobre dell'83 ad un corso per cadetto paracadutista.

Avevo 17 anni, uno dei periodi più oscuri della mia esistenza. Ero pieno di dubbi ed insicurezze, tipici di quell'età, ed avevo molte incertezze sul futuro. Volare mi terrorizzava ma in fondo, pensavo, non avevo poi molto da perdere.

Alle lezioni mi presentavo puntuale, ginnastica, teoria e prove attitudinali legato a quei simulatori, fatti di corde e imbragature.

Una mattina di marzo mi presentai alle 5 del mattino al punto di ritrovo previsto. Ero pronto per il lancio e mi chiedevo se avessi avuto il coraggio di varcare quella porta sospesa a 700 metri di quota. Ben allineato, aspettavo il mio turno con il cuore che batteva all'impazzata. Il vento sbatteva con violenza sulla sottile carlinga dell'aeroplano e nel sangue scorreva adrenalina come acqua in un torrente. Era il momento, una porta spalancata sul niente, non più il terreno sotto i piedi ma la più profonda delle voragini. Come un automa, non in possesso di una coscienza, mi avvicinai con fare meccanico alla porta, in attesa di una pacca sulla spalla dal direttore di lancio e di un "Vai!" che avrebbe cambiato la mia esistenza. Sulla porta il vento irrispettoso frustava il mio viso e, quasi senza accorgermene, mi trovai immerso nel nulla. Un limbo fatto di aria sopra e sotto di me. Un violento strattone mi riportò alla realtà, un bianco lenzuolo ondeggiava sulla mia testa mentre ero cullato su un'altalena sospinta dal vento. "L'ho fatto!", fu il primo pensiero del mio nuovo risveglio e fui profondamente

colpito da come quella tanto temuta dimensione mi stava dando un piacere infinito.

Foto scattata mentre volavo al tramonto tra gruppi di nubi di forme diverse, i giochi di ombre e le rifrazioni dei raggi solari, creavano un contesto che pareva irreale per quanto era bello. Non avevo la sensazione di osservare il cielo, ma un quadro dipinto con un pennello divino.

Trovata così una strada da percorrere, cominciai ad assaporare un mondo fatto di emozioni diverse, un mondo che mi elargiva una visione inusuale ed una prospettiva nuova con la quale affrontare la vita di ogni giorno.

Prospettiva

I giorni ati nei campi di volo non erano solo una palestra d'aviazione, ma tempo ato ad ascoltarmi e a cercare di capire i miei limiti. In aeroporto scoprivo un mondo diverso, fatto di gente concreta, di persone impegnate in operazioni dove gli errori potevano essere pagati con la vita.

Lì non c'era tempo per mentire, nemmeno a se stessi. Le persone abbandonavano le maschere e dimostravano quello che valevano veramente. Non c'era alcuna differenza tra noi, eravamo tutti allievi, uniti dalla ione per il volo, affascinati dalla scoperta di una nuova dimensione e intimoriti dalle prove da superare. Tutto ciò ci rendeva una grande squadra e i rapporti umani erano profondi e sinceri. Ci sentivamo un po' come cavalieri accomunati dal nobile scopo di fare qualcosa di grande e decisi a riunire le nostre forze affinché nessuno rimanesse indietro.

La grande lezione che partecipare a questa esperienza ci dava, consisteva nella rapida presa di coscienza delle nostre reali capacità e nella relativizzazione dei problemi quotidiani.

Nonostante fossi appena diciottenne, vivevo gli stress della nostra organizzazione occidentale come opprimenti gravi, che costringevano il mio cammino e rendevano la mia giovane mente tutt'altro che spensierata. Gli impegni scolastici parevano insormontabili e i confronti con gli insegnanti mi comportavano tensioni inenarrabili.

Quando salivo sul piccolo velivolo e lentamente prendevo quota sulla vasta pianura notavo con meraviglia, osservando la terra allontanarsi da me, come i

grandi problemi che mi affliggevano al suolo, prendevano un'essenza diversa man mano salivo in quota. Vedevo, cosi come gli oggetti sul terreno, i miei problemi diventare sempre più piccoli, ne constatavo l'inconsistenza e capivo come gli stessi fossero nulla paragonati alla meravigliosa impresa che stavo compiendo. Soprattutto percepivo come nel tempo, certi eventi negativi, non avrebbero potuto lasciare alcuna traccia. Stavo cogliendo il potere della prospettiva, tutto sembra enorme se gli stai talmente vicino da non riuscire a evitare un forte coinvolgimento, ma se solo riesci ad osservare con più distanza, allora riesci a vedere ogni problema con un po' di distacco e, soprattutto a non permettere che effimeri avvenimenti turbino la tua serenità. La cosa bella era riportare sulla terra questa nuova visione di liberta e ricominciare un nuovo cammino con una mente "alata".

Le albe provocano in me profonde emozioni, è un nuovo giorno che inizia, un messaggio di speranza per un domani migliore. L'alba sul mare ha sempre un fascino particolare, il sole sorge dall'acqua e sembra che abbia ato la notte immerso negli abissi. Essere un pilota di linea, significa cominciare il proprio lavoro quando ancora tutti dormono, ma certe visioni ti fanno velocemente dimenticare i disagi delle sveglie alle quattro del mattino.

Questa nuova dimensione mi liberava delle catene che fino ad allora avevano appesantito i pensieri. I grandi spazi mi permettevano di assaporare la liberta di potermi muovere ovunque, in qualsiasi dimensione e verso qualunque luogo. Ciò che impari a fare praticamente, diventa una capacità anche nel tuo modo di formulare i pensieri, cosi cominciai a pensare come uno spirito libero e a come dare la leggerezza del volo ai miei pensieri.

Libertà

Libertà, è forse la nostra più grande conquista. Siamo incatenati da mille regole, norme educative, influenze di chi ci sta vicino, cliché imposti dalla società. Durante la nostra crescita, tutto ciò tende a insabbiare il nostro vero io e a limitare le nostre scelte. La nostra missione è ripulirci da ciò che non è nostro, dai pensieri che influenze esterne hanno radicato in noi, scavando alla ricerca di chi siamo veramente, di ciò che ci rende naturalmente felici, di quello che per noi è realmente importante.

Questo è un nostro diritto, ma anche una nostra scelta. La nostra mente è libera di essere ciò che vuole, di attirare e provare le emozioni che più ci fanno sentire vivi. E' una questione di scelta e di smettere di avvinghiarci a punti fermi che, se ci danno la sensazione di sicurezza, ci inchiodano inesorabilmente a terra, sotterrandoci nella noiosa ripetitività quotidiana.

La mente si evolve e con essa le nostre percezioni ed il modo di guardare la realtà esterna. Lasciamola correre, rispettiamo il prossimo ed il pensiero altrui, ma non permettiamo a nessuno di influenzare il nostro io. Siamo tutti figli dell'universo ma ognuno di noi è naturalmente diverso. E diversi sono gli stimoli di cui necessitiamo per attivare la nostra curiosità accrescitiva. Diffidiamo di chi vuole imporci un'unica verità, la verità è diversa per ognuno di noi in base a come la percepiamo e al nostro livello di evoluzione.

La mente non deve essere imbrigliata, lasciamola correre come un cavallo bianco su una spiaggia deserta. Non limitiamoci, ciò che si pensa di non poter ottenere, non lo si ottiene, ciò che si desidera, se pensiamo di poterci arrivare, sarà nostro.

Equilibrio, siamo equilibrati, il potere della mente è nella quiete.

Evitiamo gli eccessi, restiamo calmi, la visione sarà sempre più nitida ed il nostro orizzonte sempre più chiaro.

Ispiriamoci alla natura. Il mio grande maestro è il cielo. Sempre presente sempre diverso, non lo si può catturare mai definitivamente, mutevole nella sua costante presenza. I suoi spazi sono perfetti, le forme delle nuvole opere d'arte senza tempo. Le nubi più o meno maestose non impongono un disegno immutabile, distogli per un attimo da loro lo sguardo e sono già cambiate. Non si bloccano, si evolvono sempre, come se la staticità delle forme le rendesse annoiate. La natura è perfetta e la chiave della sua perfezione è la continua evoluzione, il continuo mutamento in armonia con lo spazio circostante. La perfezione sta nell'evoluzione, nella staticità c'è la morte. Copiamo dal cielo, copiamo dal ruscello, copiamo dall'evolversi delle stagioni che mutano i loro colori e si presentano sempre con sfumature diverse.

Il volo del rapace esprime l'armonia di un essere sposato all'aria, danza nel cielo esprimendo potenza e sensibilità. E' padrone del suo spazio, nessuno può dirgli dove andare, ogni battito d'ali lo può sospingere in qualsiasi direzione, ma tutte le sue energie sono concentrate sulla rotta che istintivamente segue…senza dispersione, senza esitazione.

Quando catturo un’immagine del cielo, vengo spesso attratto dalla similarità dei giochi di luce, con i colori delle nostre emozioni.In cielo ci sono luci ed ombre proprio come gioia e dolore si alternano nella nostra mente, in un divenire di orizzonti in continua mutazione.

Un cammino fatto di libertà, ma anche dell’incontro con me stesso. Momenti in cui la ricerca del silenzio diventava indispensabile. Il silenzio che ferma il mondo ed il frenetico ritmo dello scorrere della vita . Di qui la ricerca di momenti di solitudine. La solitudine, prima temuta e poi amata, una dimensione sincera dove è impossibile mentire e dove il vero che vive dentro di noi è costretto ad emergere. E' potere della solitudine, abbatterci in sconfinata tristezza o elevarci in uno stato di serenità e gioia vitale. Diventato pilota civile, ho cominciato a girare il mondo, scoprendo posti e gente diversa. Durante le soste lontano da casa, di giorno la curiosità prevaleva trasformandomi in un turista impegnato, ma spesso alla sera ritirato nella mia stanza, un senso di solitudine mi attanagliava, e con esso cercavo di arrivare a miti consigli.

Solitudine

Solitudine è l'indesiderata compagna della vita. Solitudine è la via per guardarsi dentro, per fermare il mondo e scoprire chi siamo. E' il momento della sincerità, nel quale non ci sono più orecchie ad ascoltare le nostre fandonie, soli nell’oscurità recitiamo le nostre preghiere, scopriamo le nostre paure. Il buio della solitudine è come uno specchio al quale non si può sfuggire. A volte la notte sembra interminabile, ma scrutando ovunque alla ricerca di un lume, scopriamo una fiammella che arde dentro di noi. Avvicinandoci a quel lume esso aumenta di intensità e calore. Ecco che allora non ci sentiamo più abbandonati, scopriamo che quel calore intenso è il miglior compagno di sempre. A volte sembra sparire, ma siamo noi che ce ne siamo andati. Quando ti senti solo fermati in silenzio, ascolta l'intenso rumore della natura intorno a te, percepisci che tu fai parte di questo e che tu sei in tutto ciò. Se ascolti gli alberi, il canto degli uccelli, la voce di un bambino, capisci che tu vivi dentro ognuna di queste cose, e la vita ti accoglie se ad essa vuoi abbandonarti.

I cieli neri mi attraggono e mi spaventano, suscitano in me il timore delle tenebre. Tenebre intese come tutte quelle sensazioni opprimenti tipiche dei momenti difficili, o quei lati del nostro carattere che spesso tendono a complicarci la vita. Ciò che ho notato è che, come al cielo basti un potente raggio di sole per fugare ogni nube, a noi serve un apporto di amore per far ritornare l'azzurro nei nostri occhi.

Quando nella solitudine impariamo ad ascoltare il cuore, ci rendiamo conto di quale è il reale propulsore della vita, di cosa siamo fatti e che cosa ci ha creati. Impariamo ad elevare il nostro spirito alla ricerca della vera gioia e di portarla in noi. Una gioia rasserenatrice che non potremmo conquistare se decidessimo di tapparci le orecchie e di lasciarci cadere nell'oblio delle tenebre, una gioia che è fatta di amore.

Amore

L'amore è il motore della vita, è il calore che ci fa sentire a casa, è il sentimento che dà un senso ai nostri giorni.

L’amore è ciò che motiva, ciò che fa muovere i nostri i, spinti dal vento della ione.

L'amore è ovunque, nel nostro lavoro, nel nostro tempo libero ed esplode nella sua massima espressione quando lo proiettiamo verso i nostri simili. L'amore più bello è quello per l'umanità, quello che non ci fa mai sentire soli, che ci permette di percepire i "cuori aperti" che vivono vicino a noi e con i quali è possibile creare legami svincolati da limiti di spazio e tempo. La cosa più bella è far risuonare i nostri sentimenti insieme a quelli degli altri esseri sensibili, in modo da generare un'immensa energia d'amore. È la chiave questa per capire il senso profondo della vita. Tuttavia per amare gli altri è importante amarsi. A volte può essere complesso, ma non esiste amore per il prossimo se non c'è l'amore per noi stessi. E' importante conoscersi, capire il nostro valore di esseri senzienti, riconoscere i nostri difetti ed imparare ad amarci per quello che siamo, esseri imperfetti guidati verso un continuo miglioramento e rinnovamento dalla natura divina, fonte della nostra origine.

Attraverso l'amore per noi stessi impariamo ad amare la natura divina che ci ha generato, capiamo di essere un tutt'uno con il mondo circostante e lasciamo sgorgare dalla parte più profonda di noi verso l'esterno i sentimenti che proviamo. Ciò che è importante comprendere, è che non esiste divisione tra noi e la natura, siamo tutti figli dell’universo, presi ed influenzati dalla sua energia vitale. Dunque, se impariamo ad amare dal profondo del nostro cuore, dapprima l'amore si espande dentro di noi donandoci una meravigliosa forza, poi si irradia a tutto ciò che abbiamo vicino fino a diventare patrimonio pulsante dello stesso

universo.

Va anche detto che è nostro libero arbitrio generare sentimenti positivi o distruttivi, e che la qualità delle nostre emozioni influenzerà non solo le nostre vite ma anche il nostro ambiente. L'energia prodotta dal nostro cuore è fluida come l'aria, non resta all'interno del nostro essere, ma riempie gli spazi, si insinua in ogni essenza e penetra nei nostri simili. La qualità dei nostri sentimenti, in conclusione, non è solo un atto di benevolenza verso noi stessi ma anche un atto di rispetto verso l’umanità intera. Così, se vogliamo vivere in un mondo migliore, partiamo da noi, riempiamo d'amore i nostri atti, l'ambiente circostante ne sarà positivamente influenzato e gli eventi della vita diventeranno più dolci.

Un’altra mia grande ione è la montagna, quando cielo e monti si fondono insieme riescono a dare visioni talmente belle che è difficile commentare a parole. Questo è l’Etna vestito con un mantello di nubi. Il vulcano è già un fenomeno affascinante di per se,nelle sue viscere custodisce il calore della terra, ed in questa foto le nubi sembrano avvolgersi a sua protezione, come l’ovatta avvolge un’anfora che racchiude linfa vitale.

La via dell'amore è fatta di devozione, speranza, sentimento puro. Ci si può innamorare già solo dell’idea di poterla percorrere. Può diventare il nostro scopo, irrinunciabile, allettante come il più prelibato miele, da perseguire per libera scelta con totale dedizione.

Devozione

Non c’è spiritualità se non c’è devozione. Non servono mille preghiere, non servono efficaci espressioni, lo spirito deve essere devoto all’immenso amore a cui si rivolge. E' l’amore a cui siamo dedicati l'unico filo conduttore di mille popoli, di tutte le razze e religioni. Solo rapiti da esso si trova il senso alla vita, si trova la pace vera, si colma ogni dolore. La devozione non è fede. La devozione va compresa, capita come la totale esperienza vitale, capace di riempirci di forza e positività. Attraverso questa si nutre la speranza e la voglia di credere ad un divenire gioioso.

Sempre l’Etna, colto con le luci di un tramonto siciliano.

Devoti alla vita, si cerca di elaborare una via che dia un senso alla nostra esistenza, si cerca un modo per forgiare con consapevole volontà tutti quei momenti che compongono le nostre giornate. Vogliamo non essere più in balia del caso e desideriamo fermamente che l'esistenza si carichi di senso per noi ed anche per chi amiamo. Allora ci si impegna a far sì che ogni istante possa essere costruttivo e si elabora la migliore strategia per ottenere dalla vita ciò che più si desidera.

Strategie e alleanze

La vita è una battaglia, è una montagna da scalare che non conosce soste. Alle volte puoi trovare un’oasi dove fermarti, assaporare il sapore delle tue lotte, ammirare il panorama che hai costruito. Ma non puoi adagiarti, non appena sembra che la quota raggiunta sia sufficiente, ecco che il cammino ritorna in salita e se vuoi vivere intensamente, non puoi sottrarti dall'arrampicata e alle sue fatiche. La strategia ci guida attraverso i problemi, gestire la propria esistenza come uno stratega, può aiutare a chiarire e a raggiungere i nostri obbiettivi primari. Prima cosa conoscersi. Chi siamo, ma chi siamo veramente, non confondiamoci con la maschera che l’educazione e l’ambiente nel quale viviamo ci ha addossato. Guardarsi dentro non è facile, bisogna essere onesti, onesti con noi stessi. Capire quali sono i nostri punti di forza accettare con amore i nostri lati più deboli, ma soprattutto capire per che cosa vale la pena vivere. Ognuno di noi è diverso e diverse sono le esperienze necessarie per farci sentire vivi e accrescere la nostra consapevolezza. Strategia appunto, a ogni o della nostra esistenza avremo un ostacolo da superare, raggiungere l’obiettivo è importante, ma ancora di più l’atteggiamento mantenuto nel nostro percorso al bersaglio. E' infatti qui che si cresce, e qui che si lotta anche contro noi stessi per acquisire più consapevolezza e coltivare quella forza spirituale che sarà il motore della nostra crescita ed il nostro salvagente di speranza nei aggi più ardui. Per affrontare l'ostacolo occorre strategia. Conoscersi significa quali dei nostri lati più deboli non mostrare al nemico, significa quali carte giocare sfruttando le nostre migliori capacita, al fine di poter stringere in assedio il problema e poter scegliere con quale arma sferrare l'attacco finale. Conoscersi e conoscere fa parte del nostro cammino, è la parte fondamentale della nostra crescita. Le alleanze sono un aiuto del cielo. Capita di incontrare anime gemelle, che anche per un breve spazio temporale condividono il nostro sentiero. Quando si trovano fratelli di lotta con i quale fondere i propri pensieri e far vibrare le anime sulla stessa nota, la risonanza prodotta è tale che le nostre gambe si trasformano in ali, e il nostro sentiero non è più calpestato ma sfiorato

dal fruscio del nostro volo. Gli alleati non vanno mai scelti con la ragione ma sempre con il cuore. Lasciamo che siano le nostre emozioni a guidarci, in esse risiede la saggezza ancestrale.

Più che le forme, sono i colori ad attrarmi. Le infinite sfumature con le quali il cielo dipinge le proprie tele. Ho ato migliaia di ore volando ed ho sempre visto quadri diversi.

Volando tutti i giorni mi confrontavo su un terreno al limite delle mie possibilità. Quando diventi pilota per mestiere, non puoi scegliere i giorni migliori per volare. Ci si stacca sempre dal suolo qualunque siano i capricci del cielo. Questo mi portava a pilotare al limite delle mie capacita, affrontando spesso condizioni difficili,ma nello stesso tempo mi dava l'opportunità di crescere sia tecnicamente, che nel controllo della calma e le risorse di coraggio. Cieli diversi recano panorami infiniti dai colori sempre mutanti.Il desiderio più grande che mi assaliva, era riuscire a portare quei colori con me, rendendo la loro luce immortale

Fedele alleata

Vorrei essere un pittore per poter esprimere la bellezza che mi circonda. Vorrei essere in grado di dare colore alle mie emozioni. Purtroppo non sono così abile e tutto quello che posso fare è concentrarmi sulle sensazioni, sugli intensi stati d'animo che alcune immagini mi suscitano e cercare di tradurli con parole. Le parole sono un duttile strumento ma, a volte, imperfetto a rendere la magia di cui le immagini sono cariche.

Ho trovato una fedele compagna, una macchina fotografica che porto sempre con me. Usandola, ho imparato a comprendere che una fotografia sa trasmettere le nostre emozioni, meglio delle parole, che ha una natura dinamica e non statica.

Ad ognuno è data la possibilità di esprimersi, ognuno può farlo in sintonia con la propria natura, io ho trovato nella mia macchina fotografica questo mezzo.

Essa è un mezzo di espressione che può raccontare le nostre emozioni in forma artistica. Fotografare è l’arte per mettere a nudo la nostra creatività, di raccontarci con modalità via via da sperimentare, di arricchire noi e quelli che amano confrontarsi con l'umanità altrui. L'umanità è il nostro più grande valore e tutto ciò che ci permette di esprimerla è una ricchezza per tutti.

Così credo che qualunque gesto artistico esprima la voglia di essere vivi, la voglia di rivendicare la propria natura e il proprio modo di interpretare l'esistenza al fine di condividerlo. Nella voglia di condividere le proprie ricchezze umane con chiunque abbia voglia di barattare le proprie, vedo le potenzialità dell'arte.

Questo è il motivo per cui non riesco a sottrarmi dal fotografare il cielo. Sono innamorato di esso e vorrei condividere l'infinita gioia, di quando sono accolto nella sua luce, con chi è disposto a guardarlo con sguardo libero e cuore aperto.

Il desiderio di fotografare il cielo nasce dalla voglia di catturare la bellezza della natura. Coglierne tutti gli umori sia quando comunica amore e perfezione sia quando gli elementi minacciosi incutono rispetto e timore. La natura è parte di noi, una creazione meravigliosa della quale abbiamo perso coscienza e rispetto. Poco facciamo per ispirarci ad essa, per trarne insegnamento e spesso, senza accorgercene, la calpestiamo.

Esistono luci magiche in cielo, create da ombre e riflessi del sole, quando è angolato rispetto all'orizzonte. La rifrazione dei raggi, attraverso i diversi strati dei nembi, produce colori e sfumature difficilmente visibili da terra. Ogni scatto coglie un preciso, fugace attimo dove la velocità di movimento interseca un raggio di luce. Si hanno soli pochi istanti per cogliere determinati colori, poi, la sfumatura svanisce. Cogliere una luce significa dare eternità a quell'istante e poterla condividere con chi vuole gioirne ed provarne emozione.

La vita è come una nuvola, non si ferma mai ed è in continua evoluzione. Saper cogliere con cuore aperto gli attimi più intensi, significa gioire del più grande dono che abbiamo, essere parte di questo meraviglioso creato, fatto di luce ed armonia. Il cielo è come un grande mare di acque limpide, non puoi trattenerti dal desiderio di nuotare tra le sue nuvole e farti trasportare dalle sue correnti. Il cielo è spazio infinito, sinonimo di libertà. Si può esplorare in infinite direzioni e i sui panorami sono in continuo mutamento.

Quando vi sono immerso, sento il mio spirito espandersi all'infinito, pregno di una gioia incomparabile poiché ha trovato il suo paradiso. Svincolato da terra, non percepisco più il peso del mio corpo e il mio spirito si fa leggero e ballerino

tra le nuvole.

Nel momento in cui il mio corpo perde il suo peso, sento che anche i pensieri si fanno più leggeri e diventano della stessa sostanza dell'aria. Godo appieno di questa immaterialità che fa emergere un'incontenibile gioia di vivere proprio perché liberi. Imparo ad ascoltarmi, a provare nuove emozioni, a sciogliere il mio spirito dai lacci della quotidianità. Sono a tu per tu con me stesso e con l'infinito che mi circonda.

La rifrazione dei raggi solari, non può che riportare alla mente quadri mistici. Non è un fenomeno semplice da osservare, al cospetto del quale si rimane incantati. Di fronte a tanta bellezza, un essere umano viene strappato dai propri pensieri terreni sopraffatto da un'armonia disarmante.

Proprio attraverso alcune magiche visioni mi accorgo del patrimonio di cui disponiamo e di quanto sarebbe più semplice essere felici, se solo ci accorgessimo di ciò che abbiamo attorno. Se imparassimo a pensare in modo più semplice accorgendoci che le più grandi ricchezze sono già nelle nostre mani, vivremmo costantemente appagati.

Pensieri leggeri

Se la felicità è fatta di semplici cose, perché complicarsi la vita? Perché ogni giorno dobbiamo correre e trovare problemi laddove problemi non ce ne sono. La nostra mente contorta ha bisogno di essere impegnata, sembra non amare la quiete, sembra non amare la pace. Questa è la vera condanna, l'inferno sulla terra. L'incapacità di placare la mente, di imparare a godersi quel singolo istante che la vita ci ha regalato. La felicità è insita nelle piccole cose, nei piccoli gesti, in quelle emozioni che fanno parte del nostro essere più divino. Attraverso la semplicità lasciamo che la luce scorra dentro di noi. Se siamo limpidi come il cristallo e fluidi come l'acqua fresca di un ruscello, che scorre senza lasciare che nulla diventi putrido, i nostri pensieri non dovrebbero stagnare nella nostra testa, scavando solchi di dolore. Se il nostro ego alimenta la nostra mente, questo è il castigo più grande. Il "voler essere" ci distrugge. Viviamo ciò che siamo senza porci troppe domande, viviamo semplicemente lasciando che la nostra vera natura si mostri per quello che è. Ognuno è ciò che è, ciò che la natura gli ha dato e ciò che gli ha tolto. Forse, facendo pace con quello che siamo e accettando la vita per quello che ogni giorno vuole donarci, troveremo un’oasi di pace, non soggiacente a mille domande, e diverremo capaci di sentire nonché di godere ogni singolo attimo con tutta la devozione dell'essere vivi.

Le nubi sono come i pensieri, i pensieri sono il corpo dei problemi. Non è regola universalmente applicabile, ma se alle volte lasciassimo che certi pensieri cupi scorressero come le nuvole, senza ostinarci a trattenerli, tante preoccupazioni se ne andrebbero cosi come sono venute.

Alleggerire i nostri pensieri non è semplice, ma credo sia una fondamentale chiave di sopravvivenza. E’ un po’ come quel famoso detto del bicchiere " mezzo pieno o mezzo vuoto", è sempre una questione di prospettiva e proporzione. Possiamo essere sereni oppure accigliati, spesso, è la nostra volontà di essere in un determinato stato che ci influenza, non tanto il problema incombente. Dunque, impariamo a conoscerci e scopriamo come fare pace con quel folle mondo che alberga nella nostra testa.

Giocare con i pensieri

La gestione della nostra mente non è cosa semplice. Mille pensieri si affollano ogni secondo. Siamo strattonati da un’estremità all’altra della nostra testa. E' il caos in ogni momento e le tensioni si accumulano con l’iperstimolazione di tutto l'apparato nervoso. Fare pace con noi stessi sembra essere più insormontabile di un’impervia montagna, ma è la chiave per ripulire le nostre visioni, rafforzare i nostri sensi e imparare ad assaporare il gusto profondo delle piccole meravigliose cose che ci circondano. Non sono un esperto, ma esistono vari tipi di tecniche meditative, che regalano la possibilità di restare soli con noi stessi, guardarci dentro per scoprire chi siamo. Il significato della meditazione è fermare il mondo esterno. Per un attimo non ci sono più vinti né vincitori, non c' è più un orario o un giorno, tutti gli impegni e i doveri hanno la consistenza della neve. Li vedo cadere davanti a me, poi al suolo si sciolgono lasciando la mente libera. Libera di guardarmi dentro, ascoltarmi, sentire le emozioni, le tensioni. Osservo i pensieri, li lascio scorrere senza inseguirli. Gioco con essi, mi vogliono catturare come succede normalmente, ma qui li lascio andare, si generano ma non li ascolto , e si dissolvono come il fumo in una giornata ventosa. Dopo un po' la mente non sembra gradire questo gioco, si stanca, ed appare il silenzio. Non c' è più nessuno dentro di me, nessuno mi chiama, nessuno mi trascina. Solo la pace del nulla. E' un nulla potente, poiché è l'unico momento in cui davvero puoi volare, non più appesantito dai macigni dei tuoi pensieri, non più inchiodato dal materialismo dei tuoi doveri. Sei diventato nulla, non hai più orecchie per seguire istruzioni o occhi per seguire indicazioni. Sei rimasto solo con il tuo cuore, ora liberato comincia a far esplodere la sua gioia, e finalmente ascoltato ti ricorda che il tuo mondo interiore è il tuo vero mondo e l'unica vera strada per la serenità. Finalmente sgombro dalle pressioni esterne, ti accorgi che è semplice mantenere l'equilibrio. Se non c'è più nessuno che ti strattona, tenere la testa dritta e sorridere è più semplice. Arriva il momento in cui riapri gli occhi e ricominci ad affrontare la tua giornata, ma se riaffronti il tutto portando con te un po' di quel sapore che hai provato quando sedevi tranquillo, se manterrai anche solo un po' di quel distacco che provavi quando giocavi a fermare il mondo, allora porterai con te una visione più chiara. I problemi saranno sempre

gli stessi che affronti giorno per giorno, ma con il tuo spirito leggero potrai volargli sopra vedendoli dall’alto, e dall’alto sicuramente si riesce a vedere oltre, anche soluzioni prima soffocate dai muri impervi della nostra recinzione mentale. Avere uno spirito leggero significa non essere più schiavi di nulla, soprattutto essere liberi da quei meccanismi mentali che incatenano le nostre percezioni.

I pensieri opprimenti, sono come un mantello oscuro che appanna la vista, si spengono tutti i colori e le visioni sono solo sfumature di grigio.

Per quanto ti eserciti nel gioco dell’essere propositivo, ci sono momenti in cui la vita diventa difficile, momenti in cui il dolore non può essere evitato, ed i nostri migliori pensieri vengono messi in dubbio da eventi negativi. Questo è il momento di esercitare la nostra forza, di spremere allo stremo il nostro spirito, per trovare quelle risorse di sopravvivenza che sono l‘unico salvagente in un mare tempestoso. Quel salvagente sarà la nostra lezione di vita quando il mare sarà placato, esso non sarà riposto, ma diventerà uno strumento di visione. Con esso cambieranno le prospettive, saremo capaci di osservare la vita con più attenzione, ma soprattutto impareremo a godere di tutte le più piccole carezze che la stessa sa elargire. Alle giornate di nebbia non ci si può sottrarre, ma il freddo può essere combattuto con il calore della nostra volontà.

Giornate tempestose

Ci sono giorni in cui le tenebre avvolgono il nostro cammino, giornate in cui sono nulli gli sforzi di soffiare sulle nubi che affollano i nostri pensieri. E' il divenire normale dell'essere umano, siamo sempre in precario equilibrio, sorretti unicamente dalla volontà di resistere al vento. Trovare spinte e motivazioni in queste giornate, è come cercare di piegare un ferro grosso a mani nude e ogni nostro sforzo viene vanificato.

Quando accade di avere ogni cosa contro, agitarsi è peggio. E allora che fare? A buon senso, aspettare che la tempesta dia sfogo alla propria rabbia, cercare un riparo per non essere portati via dal vento. Mantenere il controllo e concentrarci per trovare le forze. Attingerle dal cuore che sa che le tempeste non possono durare per sempre e che è improduttivo affrontarle nel pieno del loro vigore. Ben presto sarà l'amore per la vita a darci conforto, a scaldarci, a farci resistere in attesa che ritorni il sereno. Quando il sole brillerà di nuovo nell'aria tersa, si potrà uscire e incominciare a ricostruire ciò che è stato danneggiato perché il nostro spirito ha imparato a non abbattersi, a reagire con caparbia forza di volontà.

Delle tempeste, ho imparato ad apprezzarne i doni. Attraverso esse sei costretto a metterti in discussione, costringendoti a trovare le migliori risorse per continuare la vita.

La capacità evolutiva è basata su un cammino di equilibrio precario, non vi è crescita se non si sollevano incertezze.

Incertezza

L’incertezza è la vera compagna della vita. Non abbiamo idea di ciò che accade, non solo domani, ma tra un istante. E' la compagna imprevedibile che regola i nostri pensieri. Nulla è pianificabile perché tra un minuto infinite vie potrebbero diramarsi sul nostro destino. Vivere nel non sapere, questo ci rende un po' tutti eroi, affrontiamo ogni giorno con la speranza che tutto possa migliorare, ma anche consapevoli del suo contrario. Questo ci rende umani, impossibili da incanalare su alcun binario, perché non esistono strade immutabili. Siamo in costante lotta per l’equilibrio perché è sullo squilibrio che è fondata la nostra esistenza. Forse come fosse celato un suggerimento, a nulla ti puoi avvinghiare poiché ogni cosa ti può sfuggire. Cerchiamo appigli dove aggrapparci, ma essi sono viscidi e continuiamo a fluttuare. Che forse sia nella mancanza di appoggi il segreto della vera liberta? Forse liberi dalla tentazione di avvinghiarci, liberi dai confini dei nostri approdi, forse solo in questo stato possiamo espanderci senza limiti e lasciare che le emozioni dentro di noi sgorghino con impeto, poiché nulla le controlla e nessuno le giudica. Questo forse è il vero stato di verità, dove niente dobbiamo mostrare, perché forse nessuno ci può ascoltare. Si forse è un volo solitario, ma se è quello che serve per conoscere il vero, allora non lo si può rifiutare.

Nelle incertezze razionalizzare rende tutto molto torbido. Bisogna seguire quella luce istintiva dentro di noi, che ci porterà sul sentiero più giusto.

Quando siamo rapiti dai dubbi e nulla sembra essere vero, esiste solo un posto per ritrovare chi siamo. E' il grande specchio della natura, unendoci ad esso ritroviamo la forma della nostra essenza e aiutati da questa riallineiamo le armonie perdute. <

Natura

Quando parlo di natura parlo di amore e armonia. Nella bellezza di ogni singola forma si riconoscono i sentimenti del loro artefice. Osservando un fiore ci sono colori, sfumature e geometrie che raccontano esaustivamente sulla mano divina che ha creato un simile gioiello. In realtà, se la cerchi, la mano divina è presente in tutto ciò che è in natura e che ne rappresenta la perfezione.

Nulla si può cambiare ad un tramonto, nulla si può cambiare alla maestosa visione di una montagna e nulla si può cambiare ad un mare cristallino o agli splendidi esseri che vivono ovunque. Se la cerchi, puoi trovare la mano divina anche in ogni singolo uomo, siamo tutti stati creati con

l’energia della luce e dentro ognuno di noi vi è il potere di sprigionare tale energia. Il libero arbitrio ci consente di essere ciò che vogliamo ma, quasi mai, scegliamo un cammino di gioia. Se ci smarriamo, cerchiamoci nella natura, noi siamo parte di essa e il meraviglioso spettacolo che osserviamo è lo specchio di quello che siamo. Per questo credo che quando ci sentiamo smarriti, fare un bagno di purezza immersi in qualche luogo incontaminato, aiuti a placare le acque dei nostri dissidi, e serva a ridarci coscienza di dove viviamo e di cosa realmente ci serve per essere liberi e sereni.

La natura è la nostra più grande amica e consigliera. E' la nostra tanto grande quanto benevola sorella che sa consolarci ed aiutarci. Ad essa dovremmo ispirarci per costruire valori ma soprattutto per cercare armonia. Il nostro universo è percorso da tanta energia che anima ogni singolo atomo e che dà ritmo ad ogni evento, dal giorno alla notte. Se cerchiamo sintonia con la forza che regola la vita, praticando pace e rispetto, corrispondendo ai sentimenti di amore ed uguaglianza, allora forse questa grande energia vibrerà dentro di noi e ci sosterrà in ogni momento. Restando in silenzio, udiremo l'infinita saggezza

del creato, e daremo un reale senso alla vita.

Le Eolie fotografate al tramonto, mare e cielo sono l'oro del nostro pianeta. L'infinita bellezza che propongono è contemplabile solo nel silenzio più assoluto. Non credo esistano parole che possano esprimere tanto splendore.

Dei fenomeni della natura, quello che più mi rapisce è la neve, capace di portare silenzio e rendere magico anche il più oscuro scenario.

Neve

La neve cade candida, sembra che voglia ripulire ogni cosa. Con il suo bianco luminoso pare cancellare l'oscurità che alberga dentro noi. Per un attimo torniamo bambini, entusiasti di questa magia. La neve sembra possa cancellare anche dolori ati e curare ferite ancora aperte con il suo mantello che anestetizza ogni dolore. Magia del silenzio, i fiocchi assorbono ogni turbamento. Nulla più arriva alle orecchie neanche la voce dei pensieri.

Si appoggia lieve sul suolo a comporre un morbido tappeto di latte. E' un momento di sogno in cui tutto è perfetto. Quando si scioglie, macchie nere frammentano il manto illibato. Salgono alla mente i pensieri, si risvegliano nuovamente le orecchie al rumore dell'ansia, la magia è finita, è tempo di realtà. Si riprende a scalare la montagna infinita.

Nevicata sulle alpi occidentali, la visione di un vasto tratto di montagne è spettacolare. Osservarle con questa prospettiva, è un privilegio degli alpinisti o di chi vola. Chi diventa testimone di queste visioni non può che provare rispetto e infatuazione per queste meravigliose figlie della terra.

La vita è un’ardua scalata ad una montagna la cui vetta è irraggiungibile, non ci sono chiodi ai quali appendersi, ma un unico sostegno che da forza alla nostra volontà. La speranza che ogni nostro più piccolo sforzo ci porti a un domani più vero.

Speranza

La speranza è l'ultima luce alla quale si aggrappa il viandante smarrito. E' il motore che muove un cavallo impantanato, che vorrebbe giacere nel fango stanco delle infinite fatiche. La speranza è ciò che motiva l'esistenza, una promessa a cui credere per sostenere la voglia di continuare a lottare. Non importa quale sia il motore che genera il credo, l'importante è che dia il sostegno a ogni più piccolo sforzo. Avere un credo serve a trasformare la frustrazione in motivazione e la sconfitta in vittoria. La speranza è la promessa che un giorno vedremo una luce, che ciò per cui ora soffriamo, domani sia fonte di gioia. E' il premio che tutti ci aspettiamo se continueremo a lottare per uscire dal fango, spinti dal desiderio di un destino migliore.

La vita non può esistere senza speranza. Essa allarga gli orizzonti e permette di vedere oltre i confini della nostra esistenza. Tiene vivo il nostro spirito e stimola la nostra mente. Vivere senza, significa essere già morti in partenza come zombie che si trascinano senza meta. Viviamo nella speranza, qualunque essa sia, perché solo così il fardello della vita sarà un grave che non logora.

Prima di ogni alba, si formano i futuri propositi. E' nostra libera scelta immergerli in un calice di fiducia.

Ogni momento dell'esistenza risponde a ritmi ed esigenze diverse, le nostre priorità si modificheranno, come il naturale avvicendarsi delle stagioni.

Le stagioni della vita

E' strabiliante come la natura sia sempre maestra e come basti semplicemente guardarla per avere tante risposte. Le stagioni sono quanto di più vicino c'è alla nostra evoluzione.

Primavera è la stagione giovane nella quale si alternano esplosioni di vento, sole, piogge e colori. E' la stagione in cui tutto fiorisce e sa di nuovo, la stagione in cui la forza vitale prende la più grande ispirazione.

Estate, calda e matura. In essa regna la forza di un carattere consolidato, il sole splende alto nel suo luminoso cammino. Forte e allo stesso tempo stabile, tiene sotto controllo i fenomeni che vorrebbero cancellare la sua forza imponente.

Autunno, stagione della saggezza, dove i colori risplendono di una profonda intensità. Toni e sfumature sanno di vissuto ma non per questo mancano di luce. I colori delle albe e dei tramonti incantano per i giochi di luce e quel senso di pace dovuto ad una stagione di quiete si diffonde dentro e fuori di noi. Le forze cominciano a ridimensionarsi, lasciando posto ad una sensazione di armonia e tranquillità.

L‘inverno, impietoso come la fine di ogni destino, marcia con il suo freddo fatale senza riguardo per alcuna forma esistente. Blocca ad ogni essere la forza vitale, è tempo ormai del riposo a cui è inutile ribellarsi. Avvolge ogni cosa in un manto di stasi dove poter riposare.

E' il tempo dei bilanci, riposa sereno il guerriero che mai si è sottratto alla vita,

giace nei rimorsi chi da essa è scappato.

Bocche dell'Etna sbuffanti. Come due amici si raccontano i fatti di una vita, fumandosi assieme il sigaro della saggezza.

Qualunque sia il nostro cammino e la stagione che attraversiamo, non esiste più grande sostegno di quello di un amico. Se c’e' una cosa che amo degli ambienti di volo, è la ione che accomuna tutti i piloti. Condividendo emozioni diventi sorprendentemente vicino anche a persone appena conosciute. Ogni volo è una gioia che desideri spartire con chi può comprendere le tue sensazioni. Forse è da questa esperienza che ho capito che tutto l’oro del mondo non è comparabile al valore di un vero amico.

AMICI

Cosa è la vita se non puoi condividere le tue emozioni con chi hai davvero vicino. Gli amici sono uno dei beni più preziosi che abbiamo, un lusso per lo spirito. Con essi la vita prende un tono giocoso, si alleviano pesi e preoccupazioni. L’amico sa rendere calde le giornate ed arricchisce le tue visioni .Un amico vero è una persona sulla quale puoi sempre contare, a esso puoi appoggiarti quando un dolore ti piega le gambe, con esso puoi confidarti quando un dubbio tormenta la tua serenità. E' una persona che ti sta accanto solo per il piacere di essere lì, non cerca favori o vantaggi, desidera solo condividere con te ciò che ha di più prezioso, emozioni, paure ed esaltazioni, proprio perché dare sfogo al mondo vitale ci ricarica di energie, e poter condividere tali sensazioni amplifica la loro portata. L’uomo è come un diapason che sa vibrare se in sintonia con chi genera armonia. Quando ti emozioni, esprimi una melodia che vibra nel cuore, chi è in sintonia con noi, lascia che questa vibrazione attraversi il proprio petto. Unendosi a questo canto dello spirito si accosta con il suo coro, e la voce di questa emozione risuona più alta, fino ad esplodere come un fuoco d’artificio che fuga le tenebre con la sua luce. Quando sei accanto a una persona vera, essa ti aiuta a raggiungere vette che da solo non raggiungeresti, proprio come gli alpinisti, che con i loro giochi di corde si spingono sempre più in alto. Ciò che meraviglia è come possiamo comunicare anche con poche parole, ma fidandoci di sguardi e lasciandoci guidare dalle nostre emozioni. Possiamo leggere i nostri pensieri, talmente chiari , che spiegarli con discorsi è superfluo. L'uomo con il cuore aperto e generoso, può trovare gioia anche in un cammino solitario, ma quando incontra un’altra fonte di umanità, un altro tramite della forza divina che ci accomuna, esulta, poiché trova in essa la certezza che il suo cammino non è un vicolo cieco, ma che il suo percorso si interseca con le infinite strade dei cercatori del vero.

Se non ci fossero gli amici, sarebbe molto più duro superare i momenti in cui siamo minacciati da piogge gelate.

Come in tutte le sfide, non sempre le cose riescono bene. La vita è un percorso irto di difficoltà. Ci sono esami da superare, di cui non sempre ti senti all'altezza. Esistono momenti di crisi in cui le difficoltà diventano ardue e ti domandi come potrai andare avanti. Sono momenti in cui le energie non sono propizie e, per quanto possiamo essere positivi, cadiamo vittime di pensieri pessimisti. E' proprio in questi periodi che dobbiamo esercitare la nostra volontà per rimanere integri in attesa di tempi migliori.

Momenti difficili

Ci sono vicende che confondono. Improvvisamente, ci troviamo in balia di eventi inaspettati e di strane forze che si avvicendano nel nostro destino. Esse hanno lo scopo di metterci alla prova e di farci comprendere la natura dell'energia. Stati emotivi si intrecciano, creando confusione sul nostro equilibrio. Forse dobbiamo solo non pensare, lasciando spazio all'intuizione, e aspettare che gli eventi decidano per noi. Ci sono momenti in cui diventa necessario comprendere emozioni che non conosciamo o cambiare pensieri ed abitudini che non ci permettono di crescere. Se rimaniamo sordi ai consigli ed ai sussurri della vita, il suo fare diventa sempre più impetuoso, fino a scioccarci con eventi che altro non sono, che la necessità di scuoterci affinché possiamo aprire gli occhi e vedere su quale strada deviare il nostro cammino.

Penso che nulla avvenga per caso e che ogni evento abbia in sé un significato ed un insegnamento. A volte è più semplice non ascoltare e continuare su un sentiero che appare meno scosceso. Ma se quello è un sentiero sbagliato, la vita tornerà a consigliarci e alla nostra sordità saprà contrapporre le sue urla.

Le nubi sono sempre in continua mutazione, il segreto della loro bellezza sta nel continuo e dinamico rinnovamento.

Ciò che spesso la vita vuole insegnarci, è che non possiamo rimanere fermi. Dobbiamo cambiare, evolverci, adattandoci ad un mondo che non smette di trasformarsi. Se vogliamo restare in armonia, dobbiamo imparare a plasmarci continuamente ai nuovi eventi.

Duttilità

In un mondo in continuo mutamento, non si può rimanere avvinghiati a stabili schemi vitali.

Le abitudini diventano un ostacolo per le nostre azioni, sono come pesanti ancore che frenano il nostro cammino. L'esistenza si evolve e, se noi non adattiamo costantemente il nostro modo di essere e di agire ai colori di ogni nuova alba, rischiamo di vivere nella sofferenza di chi si sente estraniato dal mondo. Il modo di pensare stesso, richiede la fluidità nell’adattarsi a tutti gli eventi, e la capacità di individuare il positivo in ogni evenienza, allontanando ciò che addolora e produce negatività. Fluidità significa avere un pensiero sottile che sappia volteggiare con spirito leggero e conservare l’energia che serve a sopravvivere in un mondo di intense prove quotidiane. Dunque é inutile

cercare un modo stabile di essere, o cercare principi e pensieri nella speranza che siano immutabili. Il germe di un buon principio, col nostro crescere, non rimarrà in sostanza lo stesso ma muterà con noi, grazie a noi. Piuttosto che essere certi di ciò che siamo, cerchiamo un’instabile equilibrio che sappia adattarsi alla natura di cui scopriamo essere figli, giorno dopo giorno.

Il confronto con il cielo mi ha insegnato a rispettarlo, dal rispetto nascono i migliori rapporti ed i più grandi insegnamenti.

Il continuo adattamento porta a una crescente esperienza, l'esperienza è saggezza. La saggezza è ciò che aiuta a indirizzare e a dare un senso a ogni singola scelta.

Saggezza spirituale

Quando ho dei dubbi osservo la natura e ne cerco le leggi segrete che regolano l’armonia.

Le leggi sono presenti ovunque, anche dentro di noi, in parte condizionate dalla mente che ci impone le sue convinzioni. Il punto è che abbiamo smesso di ascoltarci e difficilmente seguiamo le energie sottili e riequilibranti che dimorano dentro noi. Le abbiamo ridotte a un sussurro, difficilmente udibile nel caos della nostra mente.

La mente, invece, è riuscita nel tempo a dar forza sempre più alla sua voce che non sussurra, ma urla e si fa ascoltare anche quando ci sta ingannando. A volte, mi fermo in silenzio cercando di acquietare la mente, sfuggendo all’ascolto della sua voce per concentrarmi su ciò che lo spirito ha da raccontare. Esiste dentro di noi la sapienza di migliaia di vite, questa conoscenza è scritta nel mondo naturale dal quale siamo stati generati e al quale siamo indissolubilmente legati. L’energia che ci dà vita, che dà al cuore la forza di battere, è la proiezione divina dell'armonia che sostiene l'universo. E' presente in essa anche tutta la saggezza conoscibile. L'energia è parte di noi, è il fulcro della nostra creazione, e custodisce tutta quella conoscenza che permette al nostro corpo di crescere in armonia, impartendo informazioni a ogni nostra singola cellula, affinché ciascuna conosca il proprio lavoro. Tale saggezza imbeve anche lo spirito, il quale ha già in sé tutte le risposte, ben custodite all'interno del cuore. E' per questo che sono convinto che ognuno di noi rechi un grande tesoro ed abbia la possibilità di ascoltare, in ogni momento, il grande maestro che vive dentro e fuori di noi. Per ascoltarlo basta semplicemente rimanere in silenzio così da poter udire i suoi sussurri. La mente urla, si dibatte poiché vuole essere la padrona di casa, poiché le abbiamo dato le chiavi delle nostre decisioni, ed ora si rifiuta di essere sfrattata. Ma la sua iperattività ci rende vulnerabili, provoca disarmonie in quanto è addestrata a produrre migliaia di pensieri a ritmo forsennato. Non ci aiuta in ultimo, ad armonizzarci col ritmo limpido e pacato

del nostro spirito. E' come un’auto impazzita che condotta a piena potenza, sbanda a ogni curva, sprecando tempo ed energia, con il rischio di finire fuori strada in qualsiasi momento. Solo zittendola, emergono altre voci dal nostro cuore che, più saggiamente, sanno consigliarci. Sono voci fatte di emozione e di intuizione, in grado di portare a galla ciò che abbiamo sempre saputo, basta solo credere in loro. Così vivono i grandi saggi che hanno imparato dalla natura e così vivono anche tutte le altre creature animali e vegetali che, pur non essendo mai state istruite, sanno già cosa fare dal primo giorno di vita.

Certe prospettive ti danno la sensazione di navigare nello spazio. Ti senti libero e talmente distante dal suolo e dai problemi connessi alla tua vita terrena, che vorresti restare perennemente sospeso nel vuoto.

Osservando le cose dall'alto, ando su mille panorami diversi, mi accorgo della magnificenza della nostra terra. Certe visioni sono talmente emozionanti che non puoi che accettare un progetto divino per giustificare così tanta armonia. La grande forza che sostiene la vita e la grande saggezza che la regola, sono generate dal potente amore che dà energia a tutto il creato. Questo amore è ciò che ci ha generato e che ci dà l'opportunità di essere tutti noi suoi tramite.

Divino Amore

C'è chi lo chiama con altri nomi, c'è chi lo celebra con manifestazioni terrene, ma ciò che percepiamo è comunque l’amore divino. Può rivelarsi in tanti modi, ma è certo che se lo sentiamo è perché esso ha sede dentro di noi.

Non credo sia importante definirlo, identificarlo in un dove o in un quando, credo sia fondamentale invece sentirlo, imparare ad espandere le sue vibrazioni, saperne ascoltare i consigli. In questo modo ci sentiremo subito in equilibrio, pieni di energia positiva e di istintiva saggezza che ci protegge dal dolore.

L’amore divino è ovunque, in ogni cosa, basta sintonizzarti con esso per riceverne i benefici, per non sentirsi più soli o vittime del caso. Tutto questo solo però se lo si vuole, se c'è la determinazione a seguirne gli insegnamenti. Si aprirà così un cammino diverso da percorrere, un cammino fatto d’altruismo, perché scoperti alcuni tesori, li inizieremo condividere amorevolmente con gli altri. Il nostro percorso non sarà più solitario, ma portato avanti con compagni con i quali instaurare una sintonia di emozioni. Si innalzerà allora una melodia di sinergiche armonie e come strumenti risuoneremo sotto un unico direttore d’orchestra, il cuore.

L’amore si può diversificare, il più grande e difficile da praticare è quello disinteressato

Uno dei più bei modi per esprimere amore è generare la vita. Ai figli si insegna, ma dagli stessi si impara ad amare.

Figli

Se c'è una gioia grande è dare alla luce una nuova creatura. Questo è un immenso dono, che ci rende tramite nella generazione della vita. E' un’enorme opportunità per renderci partecipi di un miracolo che cambia il nostro modo di essere. Essere genitore ci introduce in un nuovo modo di amare. Ci insegna il valore dell'amore che nulla chiede in cambio. Questo è il modo di amare più puro. Dare per la gioia di donare ciò che abbiamo di più prezioso, senza nulla pretendere in cambio, senza giudicare. Semplicemente amando e accettando il nuovo venuto per quello che è, nel suo splendore e nelle sue oscurità. Questo ci porta molto vicino al vero amore. Ci insegna a dare senza vincoli e regole, ci insegna a farlo disinteressatamente. Infrangendo così la detestabile regola del dare per avere che influisce su molte relazioni anche affettive.

Amare disinteressatamente è espressione dell’amore puro, dove la nostra gioia è relazionata al benessere altrui. Non è semplice raggiungere questo alto traguardo, ma è fondamentale per conoscere il vero amore e non illudersi con un suo surrogato. Non è necessario essere genitore per raggiungere questo privilegio, ma l’amore filiale può essere una buona scuola ed ispirandoci ad esso, imparare ad praticarlo.

Il rosso del sole è sinonimo di forza vitale e ione.

Per me amore è anche riuscire a trasmettere una ione come dono verso il prossimo. Una delle più belle esperienze in campo aeronautico è quella di insegnare. Essere istruttore non posso classificarlo come un lavoro, è una missione per la quale devi sentire la vocazione. Per me insegnare, non è solo un trasferimento di tecnica operativa, è la possibilità di donare a qualcun altro la chiave del cielo. Il cielo è uno scrigno di emozioni, è gioia e delusione, è esaltazione e paura. Il cielo è la strada dell’equilibrio, dove impari a conoscere te stesso ed impari a mettere in armonia le sensazioni più estreme. Vivere il cielo è un modo di essere che cambia gli orizzonti della mente e accende la ione per la vita.

ione

E' il fuoco della nostra vita, l’uragano dei nostri pensieri. Li prende, li eleva, li ispira o a volte li frantuma con rara violenza. La ione è l’impeto del cuore che sprigiona tutta la sua forza in un’esplosione vulcanica. La ione è testimone della forza che alberga dentro di noi, è il termometro del nostro credo sul sentiero intrapreso. E' un impeto sovrumano che testimonia la nostra natura divina, è una forza non imbrigliabile. Può essere fonte di incredibile ispirazione, può sospingere un essere umano verso prospettive ed orizzonti di immensa visione. La ione male ispirata può incenerire ed abbattere la più forte delle creature.

Agire con ione significa essere vivi, significa dare sfogo alla meravigliosa energia che è dentro di noi. E' un momento di verità in cui esprimiamo ciò che siamo, abbandonando la mente, incapace di seguirci in un tale slancio. La forza del nostro agire sarà edificatrice, se figlia del potere di chi ricerca il vero, distruttrice al contrario, se generata da chi si sostiene nella menzogna. Vi sono in noi incredibili risorse, capaci di demolire o costruire. La scelta di come usarle è sempre un nostro privilegio. A nessuno possiamo delegare la responsabilità di cosa creiamo.

Altitudini del cielo e profondità marine, un sub ha la sensazione di volare ed alle volte a un pilota sembra di esplorare fondali marini. La vita è un gioco e la fantasia il suo sostegno.

Imparare a volare significa dedicarsi a un percorso di continuo apprendimento, la positività è fondamentale poiché crescere significa incontrare difficoltà e sacrificio. Essere propositivi è l'unica via percorribile.

Elementi ed influenze

L’attitudine dei nostri pensieri è fondamentale per sopravvivere e dare risvolti costruttivi alle nostre giornate. Non sempre in autonomia possiamo raggiungere la predisposizione a fare questo. Cerchiamo nel nostro ambiente ciò che ha il potere di strapparci un sorriso, teniamo vicini gli elementi che ci stimolano positivi pensieri, lasciandoci andare fiduciosi tra le braccia della vita. Gli occhi e le orecchie ed ogni nostro senso conducono al cuore. Consentiamo di essere ispirati da un paesaggio o dall'odore dei fiori. Impariamo a godere della profonda sensazione di pace che ci racconta il silenzio, a farci cullare da una musica che ci preannuncia un domani migliore.

Gli elementi attorno a noi hanno una loro energia, emettono vibrazioni che entrano presto in sintonia con lo spirito. Impariamo, dunque, a fare squadra con chi ci è alleato, teniamo distante ciò che provoca inquietudine. Teniamo distante chi si propone con aggressività e opponiamoci alle folli corse di una vita frenetica. Tutto ciò che alla vista, all'udito, all'olfatto, ci produce un sottile dolore o stimola inquieti pensieri è nemico per la nostra esistenza e crea attrito al fluido scorrere della nostra armonia. Noi possiamo scegliere! Possiamo costruire il nostro ambiente ideale, che ci sostenga quando perdiamo la speranza, che ci ricordi che non siamo soli, nel momento in cui impariamo a sintonizzare le nostre forze con quelle positive di chi ci vive intorno.

Luoghi isolati ed incontaminati risvegliano le emozioni più forti e reali.

La vitalità dello spirito sta nelle emozioni, chi si emoziona vive con profonda intensità.

Emozioni

Tenere il cuore aperto significa tuffarsi in un mondo di colori e sfumature. Ogni giorno, emozioni e sensazioni diventano il nostro parco giochi. Un teatro dove continuamente possiamo stupirci e rinnovare con entusiasmo la nostra energia vitale.

Vivere con cuore aperto significa non sottrarsi alle emozioni, saperle riconoscere e gioirne.

L'emozione è lo stupore per come l'esistenza sappia coinvolgerci e farci provare sensazioni che influenzano la percezione. Più ascoltiamo le emozioni, più aumenta la loro profondità, scoprendo cose di noi che mai avremmo pensato. La via dell'emozione è la via della verità. Se impariamo a sentire, significa che stiamo smantellando la corazza che fino ad ora aveva protetto quel personaggio voluto dalla nostra educazione. Stavamo nutrendo qualcuno che non ci apparteneva, coltivando così frustrazione e insoddisfazione.

Il mondo delle emozioni è un viaggio al nostro interno, alla reale ricerca di chi siamo e cosa vogliamo. Attraverso profonde percezioni impariamo a conoscerci ed individuiamo realmente cos'è importante e quale è il nostro scopo nella vita. Ottimizziamo così ogni sforzo e viaggiamo verso un cammino di totale appagamento, prerogativa di una vita, alla conquista di uno scopo sincero.

Navigare al crepuscolo è sempre commovente. Pilotare la propria esistenza non è diverso dal condurre un velivolo, emozioni e difficoltà sono il pane quotidiano

Quando ci apriamo alla vita, ci esponiamo anche ai suoi pericoli. Imparare ad evitare tutto ciò che genera negatività, è una prerogativa fondamentale per limitare gli ostacoli sul nostro cammino.

Difendersi dalle vibrazioni negative

E' indubbio che non tutte le giornate partono con il piede giusto e che, per quanto cerchiamo di essere positivi, alcuni ambienti influenzano negativamente il nostro equilibrio.

Questi sono i momenti in cui dobbiamo dare il meglio. Prima cosa respiriamo profondamente e prendiamo le distanze da ciò che sta accadendo attorno a noi. Il primo o è la ricerca di una lucidità che consenta di comprendere quello che sta accadendo come fossimo osservatori esterni, senza farci coinvolgere emotivamente. In qualsiasi modo ci comportiamo, contempliamo come reagiamo alle situazioni, non importa se sbagliamo o se, a causa dell'impulsività che ci ha colto di sorpresa, rispondiamo in modo improprio. Ricordiamoci che siamo esseri umani e, nella nostra imperfezione, siamo soggetti ad alti e bassi. Un giorno siamo in grado di rispondere con maggiore equilibrio ed un altro abbiamo meno forza per sostenerci. L’importante è essere consci del nostro comportamento, capirne le cause e cercare di progredire giorno dopo giorno, un piccolo o per volta. Così come non dobbiamo giudicare gli altri ma cercare di comprenderne le motivazioni, allo stesso modo dobbiamo avere la massima indulgenza nei nostri confronti. Arrabbiarsi non serve a nulla. Comprendere, invece, l’origine della nostra scivolata e sorridere su come i nostri primitivi impulsi ci abbiano burlato, è il modo migliore per crescere. Così facendo, giorno dopo giorno, impariamo ad essere più presenti a noi stessi, mantenendo un calmo distacco anche se veniamo attaccati.

Altra meravigliosa risorsa è raggiungere la consapevolezza che nulla capita per caso e qualsiasi evento reca un messaggio per risvegliarci o per farci affrontare prove il cui superamento porta il dono della crescita interiore. Dunque non perdiamo tempo ad inquietarci o deprimerci. La vita va affrontata con la determinazione e la fiducia in un domani migliore, qualsiasi cosa succeda, domandiamoci perché è accaduto, in quale modo abbiamo attratto a noi un simile evento, e cosa dobbiamo comprendere per poter spegnere il fuoco che ci

minaccia. Un universo di pace ed equilibrio vive dentro di noi. Troviamo il modo di tenerlo sempre vivo e la sua potente e benefica energia riuscirà ad attutire ogni inevitabile attacco, delle disarmonie che vivono nel mondo terreno.

Da qualche parte sul deserto giordano.

Per ottimizzare equilibrio ed energia, bisognerebbe essere con l'attenzione sempre sul presente. La mente ha tanta forza e tende a scappare verso il futuro e sul ato, così facendo non ci consente di vivere con la massima intensità l 'attimo che stiamo vivendo.

Fuga dal presente

Il più grosso inganno della mente, è quello di portarci via dall’attimo presente facendoci deviare sul ato o sul futuro. Spesso non siamo presenti in ciò che facciamo, compiamo gesti automatici, mentre la nostra testa vola in qualche altro luogo. Questo comporta un distacco dal nostro agire con un’inutile dispersione di energia. Vivere l'attimo istante per istante significa cogliere con tutto noi stessi il valore delle nostre azioni, testandone pienamente i sapori e cogliendo l'insegnamento di ogni più piccola esperienza. Vivere con attenzione, significa anche prendersi la responsabilità di tutte le scelte, vivendo con la coscienza di aver dato tutto noi stessi lungo il percorso intrapreso, e qualunque siano i risultati saremo sempre confortati dalla coscienza di aver dato il meglio. Questo significa vivere in armonia con se stessi e trasmettere tale senso di pace al mondo circostante. Vivere in fuga invece, significa scappare con la mente altrove senza coscienza di ciò che si sta facendo, quasi come un rifiuto di prendersene la responsabilità. Ciò comporta una lotta interiore, presi dalle contraddizioni e dai rimorsi per non aver agito nel modo corretto, in quanto fugaci nell’ attimo dell’azione. Questo modo di essere è un vero inferno per la propria armonia e brucia tutta l’energia destinata ad un recupero delle nostre forze quotidiane.

Dobbiamo semplificare il nostro modo di essere, ottimizziamo la nostra energia psichica, concentrandoci su ciò che stiamo facendo nel momento presente. Il ato non torna e ciò che ha insegnato fa parte già della nostra coscienza, il futuro è fatto di infiniti sentieri, e quello migliore verrà da solo, se agiremo in ogni istante dando il meglio di quello che siamo.

Lago di Garda al tramonto.

Se siamo in disarmonia, si genera inquietudine. L'inquietudine va sempre ascoltata poiché è messaggera della necessità di un cambiamento.

Inquietudine

Ci sono giorni in cui la pace non trova dimora nel nostro cuore. Ci sono momenti in cui straripiamo della necessità di cambiamento. In quei giorni, matura in noi il germe di un nuovo fiore che aspetta solo di essere colto.

Quando siamo stanchi di ciò che facciamo, significa che siamo di fronte ad un cambiamento, ad un’altra porta da aprire. Siamo pronti ad un’evoluzione, a cambiare orizzonti e forse anche lo scopo della nostra vita. Ciò che dovevamo imparare è stato acquisito, è giunta l’ora di voltare pagina e buttarsi in una nuova avventura. A volte, ci vuole il coraggio di abbandonare riferimenti certi per lanciarsi nella corsa verso il nuovo, svincolati dalle ancore della certezza. E' un salto che mette paura ma è la via senza ritorno di chi non vuole smettere di crescere e non cessa di mettersi alla prova. E' la via dell'esploratore, che non riesce a dimorare per troppo tempo nella sua casa poiché il fascino di nuovi mondi è un'attrazione alla quale non si può sottrarre. Così chi ricerca la crescita interiore, non si pone una meta d’arrivo ma si impone un cammino in salita che conosce pause ma non destinazioni finali. Ci si ferma a volte per riprendere fiato, per consolidare i traguardi conquistati. Tuttavia, se una sorta di inquietudine ci spinge all’azione significa che dentro di noi sta maturando qualcosa di ancora più grande. Si sta facendo strada un nuovo modo di concepire la vita e, uno scopo più importante con altri ostacoli da superare, si profila all'orizzonte. E' una voce a cui dare credito, poiché è la guida della nostra crescita, è il percorso che sicuramente ci affatica, ma mantiene giovane lo spirito vitale e la voglia di vivere con intensità.

Non sempre tale stato è di facile interpretazione, bisogna capire se si tratta di uno squilibrio momentaneo od un reale richiamo. All’inizio è anche difficile comprendere la giusta via sulla quale spingerci. Non poniamoci troppe domande, se una forza è maturata dentro di noi, conosce anche lo scopo verso cui ci guida. La mente può non avere chiarezza ma il nostro spirito conosce già tutte le risposte. Se ci sentiamo inquieti, rimaniamo in silenzio, fermiamo la mente.

Lasciamoci trasportare dalle nostre sensazioni senza ostacolarle né temerle. Come un tappo di sughero liberato dal fondo di un lago, emergerà un’intuizione, una visione risvegliata dal nostro inconscio. Quello sarà il suggerimento da seguire. Quando una direzione si è mostrata, toccherà a noi il compito di seguirla, di scoprire il percorso che ci indica, incuriositi dal nuovo paesaggio da attraversare.

Come le nubi, i pensieri avvolgono la nostra mente, non possiamo controllare il vento che li sospinge, ma possiamo decidere quali ascoltare.

Per quanto gli obbiettivi siano impermanenti, ognuno di noi ha bisogno di una meta per spronare la volontà. Che poi questa, abbia per natura la possibilità di evolversi e di essere cambiata, rende la vita ancora più sorprendente e colorata.

Mete

Cos'è la vita senza una meta? Un errare che non conosce confini e traguardi. La meta regola il metodo. Il metodo è lo strumento con il quale cresciamo. La meta non è fissa, si sposta poiché la crescita non conosce traguardo. La meta ci motiva, trova il senso della vita, sostiene gli sforzi nel sacrificio. La meta è la luce che ci fa sollevare quando esanimi crolliamo al suolo, convinti di aver esaurito ogni risorsa. La meta è ciò che ci permette di non buttarci via, ma di curarci le ferite perché il nostro scopo sulla terra vale più di noi stessi. La meta dà un significato alla vita e, più è elevata, maggiormente ci innalzeremo sul nostro cammino. La meta è figlia delle nostre emozioni, è generata dalle intuizioni del nostro spirito. Essa mantiene alte le motivazioni e, come un faro, ci guida tra le tenebre. E' la luce da seguire quando tutto diventa oscuro, ed il vento tempestoso vuole sollevarci per poi abbatterci lontano da casa. Aggrappati a quella luce, manteniamo la via e, quando il sole riappare, ritroviamo la forza ed il coraggio di chi da solo ha affrontato la tempesta.

Ogni alba è una nuova occasione per ottenere ciò che desideri.

Qualsiasi cammino ha un senso solo quando conduce alla verità. La verità è dentro di noi e basta rimanere in silenzio per lasciare che emerga.

Verità attraverso le parole

Sono convinto che un’immensa conoscenza e saggezza risiedano dentro di noi. Noi siamo la proiezione della perfetta forza del creato e ne siamo parte solidale. Tutta questa saggezza è ben celata dentro di noi, dal manto oscuro della mente e sepolta con il piombo del egoismo. Durante il nostro cammino interiore, lottiamo contro l’egoismo ed addomestichiamo la mente, arginandone le interferenze. Ecco che allora la coperta che oscura la saggezza, via via si assottiglia permettendo l’emersione della conoscenza celata dentro di noi. A volte non è semplice leggerla, essa spinge dal basso ma non trova la via per venire alla luce.

Le parole che leggiamo o ascoltiamo, possono essere guida alla nostra intuizione. Può essere sufficiente un libro ben scelto, o le parole di un amico a smuovere dentro di noi i veli che oscurano le nostre comprensioni. Proprio cosi. Grazie ad essi siamo in grado di trovare un canale di comunicazione con l’innata saggezza. Scegliamo allora con cura ciò che leggiamo e, selezioniamo con buon senso chi ascoltiamo, potrebbero essere la goccia capace di far traboccare il mare della nostre intuizioni.

Come Ulisse navigando sull’Egeo, "approdando" a una delle meravigliose isole della Grecia.

Come il cielo, considero altrettanto venerabile maestro il mare per la sua sconfinata vastità. Alterna quiete a temibili tempeste, capaci di sprigionare forze di smisurata potenza.

Mare in tempesta

Del mare in tempesta sento le urla, ne sento la forza che irrompe su scogli inerti. E' l’energia inquieta di un elemento in cerca di sfogo. Essa va gonfiando le proprie spire, travolgendo con impeto determinato ogni elemento che gli si para davanti. La sua natura è adesso come quella dell’essere umano, che non riesce a trattenere pensieri violenti quando è turbato. La natura incattivita non guarda in faccia a nessuno, i suoi effetti devastanti sono da temere.

Quando colgo la rabbia incontrollata degli elementi, cerco un porto sicuro. E' inutile cercare comprensione o dialogo quando il mare è infuriato. Ciò che cresce ed esplode, esaurisce prima o poi il suo impeto ritornando nello stato di quiete. Inutile accostarsi a chi è accecato da emozioni violente, aspettiamo che la tempesta si quieti. Solo allora un’apertura potrà intervenire.

Terra e cielo, due opposti inseparabili.

Gli elementi naturali trasmettono forza ed energia, sono gli stessi poteri che vivono dentro di noi.

Energia vitale

L’energia è un cuore che batte, è la voglia di essere vivi. Di gioire o piangere e di non risparmiarsi alla vita. E' una forza potente da giovani, da anziani si appanna solo quando uccidiamo il bambino che gioca dentro di noi. La vita è un grande parco a temi, fatto di continue scoperte e sperimentazioni. Il tema del parco possiamo cambiarlo infinite volte, dipende solo da quanta fantasia ci mettiamo. Se limitiamo la nostra vista ad una sola finestra, le nostre scoperte ben presto si esauriranno lasciando il loro posto alla noia. Non dobbiamo vivere rigidi come un treno che corre su una monorotaia, espandiamo i nostri sensi, allarghiamo la nostra vista. Abbracciamo visioni e percezioni di altra gente, di mondi lontani, affinché tramite l'aiuto dei nostri simili, possiamo scoprire universi sconfinati a poca distanza da noi. La noia è figlia dell'autolimitazione, l'entusiasmo è compagno di chi non smette mai di cercare. Di chi alimenta quella curiosità fanciullesca che vive in noi e, con essa quella voglia di aprirsi al mondo sereni, come un bimbo che viene alla luce, aprendo le braccia fiducioso al mondo. Non è illusione, tutti sappiamo come la vita sa anche deludere, ma se quel bambino che impara a camminare, saprà rialzarsi e continuerà la sua ricerca del gioco perfetto, ne sarà già parte in possesso, poiché vivere con fiducia e positiva speranza è forse la più grande conquista.

L’energia è luce. la luce è la forza sprigionata dal cuore.

Amore ed altruismo, non esistono altre parole.

Altruismo

Non esiste gioia più grande di quella di condividere la propria ricchezza con chi si ama. Ricchezza non è soltanto intesa come possesso di beni materiali.

Ognuno di noi ha i propri talenti, legati a quello che sa fare meglio. Un uomo è ricco anche quando sa consolare o quando accumula amore e saggezza, per poi dispensarla agli altri. Dare è gioia infinita, è l'atto più nobile che possiamo fare, sperperare è stupido, perché significa buttare beni preziosi in fondo a un pozzo cieco. Come in ogni azione, l'equilibrio deve prevalere. Non basta seminare per raccogliere i frutti, è necessario selezionare con cura un campo ben fertile. Quando sentiamo di essere pronti a dare qualche cosa, accertiamoci che chi riceve ne faccia buon uso. Tra chi dà e chi riceve, ci deve essere un rapporto sincero, fatto di fiducia reciproca. Se tu sei povero, io sono ben lieto di condividere le mie ricchezze con te. Ma, se tu ai le mie risorse come armi per combattere il tuo vicino, io sarò indirettamente un tuo complice. Se tu sei senza forze e ti senti smarrito, ti accolgo nella mia casa rendendoti un uomo forte e sicuro, ma devo essere ben certo che ai il mio aiuto per assistere a tua volta chi hai vicino, e non per sopraffarlo.

Quando hai la potenzialità di influire sul prossimo, la tentazione di approfittarne è sempre in agguato. Ma è il bene che deve prevalere non il male.

Continuiamo comunque fiduciosi a condividere ciò che siamo, ciò che abbiamo con gli altri. Stiamo solo attenti a non buttare il nostro tempo con chi non vuole ascoltare o con chi, ancora confuso sui veri valori, potrebbe usare i nostri doni in modo improprio.

Dobbiamo prenderci la responsabilità delle nostre azioni, anche dei nostri gesti più belli.

Volando sulle campagne parigine, spiccano all’occhio ampie coltivazioni gialle. Si tratta della colza. L’olio di colza è un importante carburante biodiesel che non inquina e costa la metà rispetto al cherosene per autotrazione. L’attenzione per l'ambiente è la prima forma di altruismo.

Un’esistenza vissuta con intensità non si rimpiange.

Intensità

Difficile è trovare il segreto di una lunga vita, più facile è trovare quello di una vita senza rimpianti. La vita è una sola e sprecarla è un atto brutale. Chiarire i propri scopi è fondamentale per non sperperare il tempo. Viviamo con intensità, inseguendo con tenacia ciò in cui crediamo. Bisogna esistere senza rimpianti, tentare tutte le vie che riteniamo opportune. Vivere ogni giorno con la massima forza, poiché non sappiamo quanto è distante il domani e, ciò che conta è quanto profondamente viviamo oggi. Se un giorno ci guarderemo alle spalle, non dovremo rimpiangere un solo istante di come abbiamo vissuto in ato. Questo ci solleverà sempre, sapendo che comunque siano andate le cose, abbiamo sempre agito con tutto noi stessi e decidendo con libera volontà. Non sempre i piani riescono come li vorremmo, spesso capita di sbagliare, ma è proprio attraverso la consapevolezza delle azioni, ovvero prendendosi la piena responsabilità delle decisioni, che si arriva ad una precisa analisi degli errori o alle cause che ci hanno fatto deviare dal nostro scopo. Con questa capacita di attenta analisi, cresce l'esperienza e la consapevolezza delle leggi dell’ambiente in cui viviamo, permettendoci di ritentare laddove abbiamo sbagliato, con maggiori capacita e potenzialità di successo. Vivere con intensità significa anche aprirsi ad un mondo di forti emozioni, di gioie e dolori, ma sicuramente di totale stimolo per la nostra energia vitale. Mai e poi mai ci sentiremo sprecati, se ogni mattina ci getteremo nelle braccia del mondo senza risparmio.

Come un’aquila scruto l'infinito da un pendio, gustandomi l'intenso piacere di tuffarmi in uno spazio che non conosce confini.

Intensità ed azione, due sorelle che è difficile separare

Azione

La vita è movimento, continua ricerca di equilibrio su un suolo senza appoggi . I riferimenti non permangono poiché tutto è in mutamento. L’unico modo per non scivolare è assecondare ed adattarsi alle spire dell’esistenza, osservando ed imparando ad armonizzare con la sua sinuosità. Siamo come surfisti, cavalchiamo le onde su un mare inquieto, mai uguale istante dopo istante. Rimanere fermi significa essere in balia delle onde, sommersi dalle stesse, sopraffatti dalla nausea. Immobili, andiamo alla deriva senza conoscere meta e direzione. Le onde della vita vanno studiate con umiltà, per poi cavalcarle con movimenti sincroni e coraggiosi. Sfruttarne l’energia, ma imprimendone volontà e direzione.

Non si può restare statici, l'immobilità è sinonimo di morte, l'inerzia odora di acre. Nel movimento c'è il rinnovo. Quando bruciamo ricostituiamo l’energia, e con essa ci ricolmiamo di fresca ispirazione, come quando assetati ci rinvigoriamo con l'acqua fresca di sorgente .Attraverso il continuo rinnovo dello spirito, adattiamo sempre più il nostro percorso, indirizzandolo verso mete più certe. Anche la pace, non significa stasi. E' un momento di dialogo con ciò che noi siamo. Comprendiamo la nostra essenza, assecondando le sue richieste conoscendone le potenzialità. Dialoghiamo con la nostra mente per imparare a calmarla, ma rendiamola affilata come una lama durante l'azione. Rimaniamo in silenzio, lasciando che sia il nostro universo ad insegnarci ciò che siamo, permettendoci di sentire dentro di noi quella enorme forza di vita e amore che ci appartiene.

Il vulcano sbuffa, comunicando l’impermanenza della sua natura. Ciò che apparentemente sembra statico, può trasformarsi improvvisamente in una forza incontenibile.

Vorremmo essere sempre al meglio ma, nella nostra imperfezione, dobbiamo accettare anche l'oscurità che fa parte della nostra natura.

Rabbia

E' inutile negarla, siamo umani ed essa è generata dalla nostra natura.

E' uno dei sentimenti più distruttivi, ci logora, ci oscura la mente ed è la prima causa di stati negativi. Non si può scappare da essa, va sfogata, compresa ed estinta.

La cosa peggiore è fare finta di non vederla. Reprimerla significa dare spazio a nevrosi o sfoghi psico-somatici di considerevole entità. Dunque se siamo arrabbiati, sfoghiamoci con intelligenza. Prima cosa il nostro sfogo non deve ledere niente e nessuno, dunque troviamo un metodo appropriato. Corriamo, urliamo ove nessuno può sentirci, sfoghiamoci in una qualsiasi forma di cui poi non potremo pentirci. Punto fondamentale è comprendere attraverso un’autoanalisi, le motivazioni che hanno generato uno stato cosi doloroso, quali sono state le cause e principalmente quali sono i punti deboli del nostro carattere, che ci hanno permesso di scivolare in questo squilibrio. Con il tempo si impara a gestirla. Se la rabbia si innesca è difficile placarla, l’unica possibilità per non soffrirne è prevenirla. Il sentimento rabbioso ha sempre origine da un attacco al nostro ego, da una visione ristretta su un obbiettivo limitato. Se manteniamo un atteggiamento presente, osservando con oggettività il nostro comportamento e quello degli altri, ci accorgiamo di quanto troppo spesso ci lasciamo coinvolgere da situazioni che non sono poi cosi importanti, ma semplicemente ingrandite da una percezione distorta. Quindi se dobbiamo affrontare una situazione che potrebbe inquietarci, cerchiamo di allargare la nostra visione. Cambiamo prospettiva su ciò che sta accadendo. Osservandola dall’alto ben presto riusciremo a convertire un sintomo di rabbia in un sorriso, semplicemente divertendoci ad osservare come una situazione cosi limitata abbia la capacita di catturare ed ingannare il nostro buon senso. Inoltre lo stato di rabbia non ci aiuta a dare il meglio. Se riusciamo a gestire situazioni difficili mantenendo la calma, sicuramente avremo importanti risultati e con la serenità riusciremo ad influenzare positivamente ogni evento o difficoltà sul nostro cammino.

La rabbia è un fuoco che può essere estinto solo da un’infinita saggezza.

Quando pretendiamo ciò che non ci appartiene possiamo essere soggetti a delusioni.

Delusione

La delusione è un’aspettativa che non trova conforto. E' la proiezione della ricerca di risposte esterne. Non possiamo influenzare o gestire ciò che non ci appartiene. Voler imporre la nostra volontà a qualcun altro, significa toglierli la libertà, e questo non è amore. A volte si investe su un elemento esterno, pensando di fare del bene al prossimo, in realtà si sta solo cercando un conforto per il proprio ego. Quando questo elemento risponde in modo inaspettato, si rimane delusi. A questo punto dobbiamo interrogarci sul perché del nostro sentimento. Se doniamo e creiamo con il desiderio di generare armonia e libertà, non curiamoci di come risponde colui che ha ricevuto, ma di come avremo stimolato le sue risorse, per dare forza al meraviglioso fiore che vive nella sua anima. Nel rispetto della libertà e dell’imprevedibilità dell’esistenza, non possiamo sentirci delusi se non tornano le risposte attese, ma dovremo chiederci se abbiamo aiutato qualcuno a rispondere alle proprie risposte. La delusione si accompagna ad un sentimento di attaccamento e mai di vero amore. Quando doni il vero amore, non ti chiedi cosa tornerà indietro, ma gioisci in modo sublime nel dare incondizionatamente. Quando dai in modo disinteressato non doni solo amore, regali liberta.

La delusione sembra ottenebrare la mente, ma laddove regnano sentimenti luminosi, l’ombra non può sopraggiungere.

La corretta attitudine mentale richiede presenza e costante esercizio, richiede addestramento.

Addestramento

La vita è metodo. Se vogliamo crescere, evolverci, avere la possibilità di esplorare sempre nuovi orizzonti, e avere occhi e sensi la cui percezione diventi ogni giorno più accurata, dobbiamo allenarci.

La ricerca interiore è fatta di un costante ascolto di noi stessi, della costante voglia di allargare i propri confini, andando alla ricerca delle nostre peculiarità e individuando i difetti a cui porre rimedio, affinché essi non si trasformino in ostacoli per il nostro volo. E' un lavoro costante che non conosce riposo, non importa quanto lontano andiamo, ma è importante fare un piccolo o ogni giorno. Questo è un metodo che stimola la volontà. Volontà di essere ogni giorno migliore, di non lasciarsi mai andare ad inutili oblii, poiché il nostro è un cammino di fiducia nella vita. E' una fede di speranza, con la quale aiutarsi nei momenti in cui voragini si aprono sotto i piedi e vorrebbero cancellare il nostro lavoro. E' un gesto d'amore, non solo verso noi stessi ma per celebrare la vita. E' ciò che possiamo fare per il prossimo, migliorando sempre più il nostro modo di essere e quindi il nostro modo di dare. Non stanchiamoci mai di questo lungo lavoro, non stanchiamoci mai di guardarci, capire chi siamo e cosa possiamo fare o dare per rendere tutto quello che ci circonda migliore. Non smettiamo mai di pensare, che crescendo possiamo fare di più per gli altri. Continuiamo a credere in un universo di amore, dove da una ricerca introspettiva e dalla celebrazione della vita, possa esplodere la più grande fonte di altruismo e desiderio di donare il cuore.

Addestrare la propria mente ad elevarsi libera e leggera, per poter essere costantemente testimoni dei panorami più sconfinati.

Attraverso l'addestramento, ognuno di noi scopre e sviluppa i propri talenti e attraverso questi, impara a raggiungere il cuore del prossimo.

Comunicazione e talenti

Per quanto uniti dal meraviglioso desiderio di crescere e condividere la nostra ricchezza col prossimo, ognuno di noi ha il proprio modo di esprimersi ed è in grado di dare in accordo ai personali mezzi di comunicazione.

Non dobbiamo copiare da nessuno, anche emulare una grande anima potrebbe essere fuorviante. Cerchiamo dentro di noi cosa ci ispira profondamente, quali azioni ci portano più vicino alla spiritualità. Io credo che lo sviluppo di qualsiasi nostra facoltà sia arte. Un musicista, un pittore o un poeta, riescono a toccare il cuore di chi fruisce delle loro opere semplicemente perché possono canalizzare la loro spiritualità attraverso un talento. Sospinti dall'armonia creativa riescono a distaccarsi dalla razionalità, riuscendo ad esplorare le parti più profonde del cuore. Essi hanno la capacità di portare in superficie le emozioni attraverso il proprio talento. E' per questo che più che mai un artista è capace di sollevarci da terra, egli riversa l’amore per la sua ione su chi lo circonda, trova un punto d'unione che unisce tutti quanti, in un grande circolo di beatitudine. Basta solo pensare a come riusciamo a dimenticarci della nostra vita terrena, quando siamo rapiti da un concerto o un monologo di un grande attore. Quando ci sentiamo trasportare, significa che stiamo condividendo un grande dono d'amore, coltivato nella ione di chi si sta esprimendo. Dunque sono sempre più convinto che l'arte sia amore. Ognuno di noi ha un grande cuore e grandi talenti. Dobbiamo solo cercare dentro di noi ed imparare a conoscerci poiché, portando a galla ciò che meglio sappiamo fare, saremo in grado di ingigantire la nostra espressione emotiva ed ogni dono che giace nel nostro cuore troverà la strada per giungere a coloro che amiamo.

Personalmente considero il volo come un’espressione artistica, tanto più il "velivolo" utilizzato è semplice e subordinato agli eventi atmosferici, tanto più alta sarà l'interazione con essi, ed il contatto con la natura profondo.

Quando arriviamo a un punto di crisi, ci avviciniamo a una rinascita.

Momenti di crisi

La crisi è crescita. E' davvero un momento di tremenda selezione. L'uomo è fatto per ampliarsi, l'evoluzione costa sacrificio. La crisi è dolore, stimola tutte le risorse per trovare una via d’uscita. E' un antidoto alla pigrizia del non cambiamento, non ci consente di appoggiarci placidamente sulle certezze raggiunte. Una crisi sconvolge il nostro mondo, ci toglie il terreno da sotto i piedi. Costretti ad una reazione dobbiamo trovare risorse mai utilizzate prima, espandendo i confini delle nostre capacita. C'è anche chi si rifiuta di abbandonare i propri riferimenti e, vedendoli sgretolare, si lascia andare ad un mortale abbrivio autodistruttivo. Questa è una dura scelta di responsabilità. Reagire cercando l'inesplorato o subire, cadendo in balia della tenebra. Speranza, voglia di vivere e volontà sono le uniche risorse sulle quali contare, ingranaggi fondamentali della fede nella vita. Non è da tutti superare una crisi con il coraggio richiesto, attraversando un periodo di incessante cammino nell’oscurità. Ma è la sola via per forgiarsi alla vita, sapere andare avanti quando il sole è oscurato e le gambe giacciono nel pantano. L'universo è fatto di equilibri, il nostro dolore e la nostra fatica portati avanti con coraggio, in onore della vita, non saranno inascoltati. Quando il nostro sacrificio avrà ispirato una visione della verità, e ci avrà aiutato ad individuare i valori più importanti, allora il sole risorgerà e le nostre gambe saranno liberate. Su un sentiero più lieve proseguiremo poiché ogni sacrificio reca con sé i doni della sapienza e della saggezza, uniche ali della nostra terrena esistenza.

La crisi annebbia le nostre visioni, ma una ventata di cambiamento riporta luce e chiarezza.

Per l'uomo che è sempre in movimento è difficile individuare una casa, le radici si spostano con i nostri cambiamenti.

Radici

Definire quali sono le proprie radici è un compito arduo. Le radici sono sinonimo di casa, il luogo dove più ci sentiamo protetti ed in grado di abbandonare le nostre difese. Ovvero il luogo della spontaneità, dove noi rispecchiamo veramente ciò che siamo ed i nostri pensieri sono liberi da imposizioni. Vivere nel proprio ambiente significa poter muoversi rilassati e a proprio agio, elementi importantissimi per alleviare le tensioni ed incentivare il recupero delle forze. Per questi motivi identificare dove noi ci sentiamo a casa, è di fondamentale importanza per la qualità della vita e per l'equilibrio. Di sicuro riuscire a comprendere le nostre radici, è una debita conseguenza di una ricerca interiore, rivolta a scoprire chi siamo e che cosa desideriamo. Scegliere il giusto ambiente può fortemente influenzare la nostra positività. La propria terra è la fucina dei migliori pensieri, ma ciò che è più straordinario è la comprensione che il giaciglio migliore è quello sotto il tetto del nostro cuore. Quando eleggeremo, come nostra dimora il cuore, ci sentiremo protetti da un immenso mantello d'amore. Se ciò avverrà, non ci saranno più confini sulle terre che attraverseremo poiché ovunque ci sentiremo a casa.

Il legame con la nostra terra è parte fondamentale di ciò che siamo. Non sempre capire da dove proveniamo è cosa scontata.

Ci sono momenti in cui per non cadere, è necessario sapersi fermare.

Non agire

Ci sono momenti in cui reagire versa solo benzina sul fuoco. Ci sono momenti in cui le idee non sono chiare e muovere un mare già in tempesta non fa altro che aumentare la confusione. Rimaniamo fermi sino a che la tempesta si quieta e l'orizzonte divenga più chiaro. Aspettiamo che la polvere si posi poiché attraverso essa non si può vedere, ed è inutile correre perché la meta è invisibile. Gli eventi violenti ci sconvolgono, sollevano inquietudine ed oscurano i pensieri. Quando un terremoto scuote il nostro equilibrio, prendere decisioni avventate è pericoloso. Non siamo in grado di percepire alcuna verità e la nostra mente è drogata dall'emotività. E' difficile, ma l'azione più saggia è non reagire. Aspettare che lo spirito si plachi, aspettare di avere nuovamente la presa salda sul proprio sé prima di trovare risposta al problema. La reazione immediata è figlia del panico e non sempre è veritiera. Rimanere quieti serve a raccogliere le forze che un’onda anomala ha sconvolto, bisogna recuperare il centro dell’equilibrio prima di potersi muovere con o sicuro, verso il più vicino approdo.

Ogni tempesta, prima o poi, deve cedere a momenti di pace.

A volte per uscire da una tempesta è necessario saper sviluppare una nobile arte, quella del perdono.

Perdono

Il perdono è arte del saper vivere. Saper perdonare significa vedere oltre, avere una capacita di comprensione che non si ferma al primo ostacolo, ma che possiede il dono di approfondire ogni situazione. Saper perdonare significa non essere schiavi del proprio egoismo, ma imperniare la vita su sentimenti altruistici. Chi sa perdonare gli altri, sa perdonare se stesso. Sapersi perdonare è fondamentale per un'esistenza serena e priva di tensioni. Nessuno è perfetto, fare tutto sempre al meglio è impossibile. Perdere tempo ad accusarci dei nostri errori, non fa bene. E' devastante per il pensiero positivo ed annebbia le nostre speranze. Se sbagliamo, dobbiamo cercare di comprenderne i motivi, riesaminare il nostro comportamento e apprendere dove possiamo migliorare per non ricadere più nei medesimi errori. Cerchiamo di essere costruttivi anche nei fallimenti. Se abbiamo sbagliato, è perché ci siamo portati vicino ai confini delle nostre capacità. Facciamo tesoro di questa esperienza, e raccogliamo gli insegnamenti per andare oltre con successo la prossima volta. Imparare a perdonarsi significa costruire un ottimo rapporto con se stessi, qualità importante per poter essere generoso e comprensivo con gli altri. Chi impara a capire e a perdonare se stesso, diventa un maestro di comprensione per il prossimo. Quando l'arte del perdonare diventa propria, non esiste più alcuna offesa, non esiste più rabbia. Nasce la capacità di individuare le altrui e le proprie sofferenze, nasce il sentimento di comione. A questo punto il perdono fa parte della voglia di essere sempre positivi, dalla volontà di accogliere qualsiasi sbaglio come una possibilità di migliorarsi e dal sempre nobile desiderio di sfruttare qualsiasi situazione per aiutare chi ha bisogno. L'arte del perdono richiede grande presenza spirituale e capacità di permanere nel giusto equilibrio. Il giorno che saremo in grado di mantenere vive queste capacità, diverremo noi stessi ambasciatori di amore e di luce e difficilmente saremo perturbati nel nostro cammino.

Sono parecchie le nuvole che si formano sul nostro cammino, solo la forza della positività sa disperderle definitivamente.

Chi sa perdonare sa gioire. Ha il potere di trasformare una lacrima in un sorriso.

Gioire e celebrare

La vita è un dono unico. Esistono tante asperità ma anche tante piccole meraviglie capaci di strapparci un sorriso.

Vivere propositivi verso le giornate, dipende anche da cosa vogliamo mettere a fuoco istante dopo istante. La vita è tutta intorno a noi, un fiore un frutto, qualsiasi forma vivente racchiude disegni di armonia che possono essere unicamente la creazione di una forza meravigliosa. Questa energia ci ha dato la vita e continua ad avvolgerci per tutta l'esistenza. Attraverso i suoi meravigliosi disegni essa rimane in contatto con noi ed è fonte di nutrimento per il nostro spirito. Apriamoci alla meraviglia di tutto ciò che è vivo e, percependone l'essenza, congiungiamoci a questa continua celebrazione. Ci sono cose di cui essere felici in ogni giornata, lasciamo che esse prevalgano su ciò che porta dolore, semplicemente ponendovi sopra l'attenzione. La vita ha un suo fardello di pena, dobbiamo trovare tutti i lati positivi che riescano ad alleviare gli inevitabili dolori. Per quanto dure possano essere le nostre giornate, se avremo spunti di gioia od anche sottili appigli dai quali strappare un sorriso interiore, le giornate pesanti sembreranno più corte, e gli attimi di sollievo si espanderanno, spalmandosi come un unguento benefico sulla superficie dei nostri guai. Dunque partiamo con un sorriso e guardiamoci attorno poiché in ogni istante ci sarà qualche cosa di cui meravigliarci e da celebrare al privilegio di essere vivi.

L'autunno pare essere una stagione di morte, ma in realtà l'intensità' dei suoi colori racconta il profondo sapore della vita.

Ci sono state creature meravigliose che hanno impegnato la loro esistenza per insegnarci ad elevare i nostri spiriti.Questi uomini hanno lasciato tracce per poter raccogliere tutti gli esseri sotto i più grandi valori.Non sempre tali esseri sono stati compresi fino in fondo, alle volte i loro insegnamenti sono stati manipolati per gestire le masse. Incredibilmente alcune incomprensioni si sono protratte fino ai giorni nostri, creando molta confusione sulla reale essenza della spiritualità.

Incomprensioni spirituali

Ciò che abbiamo di più grande deve essere ben interpretato.

Esseri illuminati sono scesi sulla terra per insegnarci a vivere. Per darci la possibilità di gioire e vivere nell'armonia della legge del cuore. Ci hanno parlato con lo scopo di renderci una unica essenza fatta di comprensione e di amorevole sapienza. Ci hanno mostrato la via per unirci in una grande sinfonia, le cui vibrazioni hanno il potere di fugare qualsiasi ombra. Questo è ciò che sono venuti ad insegnare e questo è ciò che dovrebbe essere. Ognuno è giudice di se stesso e, attraverso sé, può dialogare con l'essenza divina. Ciò che è stato detto è stato ascoltato ed interpretato. Interpretato da menti umane, alcune forse non ancora pronte a comprendere tutti i messaggi. Alcuni di questi insegnamenti sono stati adattati ad usanze e costumi dei popoli, confondendo spiritualità con la necessità di creare leggi civili. Ciò che è stato detto è stato saltuariamente trasformato per irretire folle e per mantenere un potere istituzionale. Gli insegnamenti spirituali, a volte, sono stati deviati. Hanno perso il loro valore iniziale, la loro capacità di essere giusta guida. La spiritualità è dentro di noi, cerchiamo le risposte nel nostro cuore. Impariamo dalle parole originali di chi è venuto, cerchiamo di comprenderne gli insegnamenti e la vita. Elaboriamoli con intelligenza e le risposte saranno più vicine alle nostre necessità. Lasciamo fuori casa istituzioni e messaggeri troppo insistenti, usiamo il nostro cuore per giudicarne la sincerità. La spiritualità è un diritto di ognuno, non servono riti o dazi da pagare per entrare in contatto con il divino. Non sempre servono intermediari, basta aprirsi al credo ed ascoltarne la voce in umile silenzio.

Il tempio della spiritualità è custodito e rivelato nello splendore della natura.

Una delle cose più belle della nostra vita, è il privilegio di poter rinascere tutte le volte che vogliamo. Se cadiamo e desideriamo rialzarci, se percepiamo obbiettivi più grandi che possono essere raggiunti attraverso cambiamenti, e tutte le volte che decidiamo di disfarci di abitudini superflue per poter viaggiare più leggeri in un mondo di diversa percezione. In tutti questi momenti, abbandoniamo i vecchi abiti per rinascere in una nuova essenza.

Rinascita

Riemergere dalle proprie ceneri è un’impresa che richiede forza di volontà e coraggio. Cominciare nuovamente rimane l'unica possibilità prima di abbandonarsi a un oblio senza fine. Quando la vita si è accanita contro di noi e ci ha privato di qualsiasi appiglio, siamo persi in un’oscurità che cela ogni strada di luce. A volte è necessario "toccare il fondo", ovvero arrivare in quello stato ove si sente che non c' è più nulla da perdere. Solo allora si percepisce una forza per poter riemergere, forse aiutati dall’istinto di sopravvivenza. Arrivati sul fondo, abbandoniamo le tensioni, sfiniti dalla battaglia perduta, in questo stato di abbandono riusciamo a liberarci anche del nostro ego. Forse è questo che ci rende più leggeri. Non siamo più nessuno, non dobbiamo più rendere conto ad alcuno e tantomeno a noi stessi. Se la via scelta è quella di continuare a vivere, si ricomincia più leggeri. Lasciamo il fardello dell’egoismo in fondo al pozzo. Quando si perde ogni cosa in cui credere si rinasce e, come bambini si impara a guardare il mondo con occhi nuovi, si gioisce per piccole cose. Riabbracciamo un mondo fatto di semplicità e andiamo a cercare quelle fonti di nutrimento interiore che non si possono estinguere. Ci si nutre di umanità, amore per la vita e di tutti quegli spettacoli che ogni giorno la natura ci mostra senza chiederci alcun dazio. Sono regali che ci ricordano quanto è preziosa la vita e ci aiutano a festeggiarla in ogni momento, poiché il nostro cammino è fatto per imparare a divenire parte dell'immensa armonia che ci circonda. Non importa chi siamo e non importa cosa possediamo, la felicità sta nella semplicità e, più siamo spogli, maggiormente la luce del sole scalderà il nostro cuore.

Ogni rinascita ti rende sempre più leggero, diventa sempre più facile toccare il cielo con un dito.

Riassumendo

Riassumendo, credo che l'uomo sia fatto per crescere attraverso le emozioni e per evolversi attraverso le sfide. Non esistono regole o strade uguali per tutti, ognuno ha una propria natura e necessita di esperienze diverse per poter crescere ed essere stimolato nel miglioramento. Non esiste ideale più grande di quello di vivere ogni giorno con intensità, apprezzando ogni singolo istante di vita, poiché ognuno di questi ci mostra la strada per imparare a volare. Tutti noi siamo liberi di dipingere l'esistenza a nostra immagine e somiglianza e tutto ciò che ci capita è perché l'abbiamo attirato. Prendendoci la responsabilità di ogni nostra decisione, impareremo a conoscerci ed ad ottimizzare le nostre risorse. Ogni giorno saremo sempre migliori e più facile sarà trovare i sentieri che ci conducono dove desideriamo. Crediamo nella speranza, poiché chi cerca la luce cammina diretto sul proprio cammino e, nulla può distoglierlo dal proprio obiettivo. Cerchiamo sempre a fondo nel nostro cuore poiché il tesoro più grande è celato dentro di noi, ed è dal nostro spirito che si può attingere l'infinita energia, che ci sostiene nei nostri propositi e trasforma in realtà ciò che sogniamo.

Dopo ogni atterraggio, ci si raccoglie un attimo per fare l'analisi del volo. Alcune cose sono andate bene, altre devono essere migliorate, ma questo è ciò che rende volare affascinante, non smetti mai di imparare e di crescere. Questa è anche la vita, un incessante sorvolo su un mondo pieno di scoperte, attraverso le quali diventare sempre più consapevoli. L'importante è non dare mai nulla per scontato, cercare di assaporare ogni istante e accogliere ogni insegnamento che gli eventi ci portano.

Guido