Principato Di Monaco - La Guida 2f2l2w

Guida turistica

Principato di Monaco - La Guida

Principato di Monaco

La Guida

Guida Turistica

ISBN 978-88-97060-69-7

Formato: eBook

Pagine: 55

Prezzo: 2,99 euro

Prima edizione: settembre 2015

Genere: Guida Turistica

ISBN: 978-88-97060-69-7

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Indice

POSIZIONE GEOGRAFICA CLIMA STORIA LA BANDIERA E I SIMBOLI L'ORGANIZZAZIONE POLITICA ED AMMINISTRATIVA L'ECONOMIA DEL PRINCIPATO ARTE ED ARCHITETTURA LA LINGUA L'INFORMAZIONE NEL PRINCIPATO DI MONACO IL FOLCLORE GASTRONOMIA LO SPORT IL PRINCIPATO DI MONACO Monaco Monte Carlo La Condamine Il quartiere del Jardin Exotique (Moneghetti)

Fontvieille INFORMAZIONI PRATICHE

Per conoscere il Principato di Monaco Un po’ di cultura, di geografia, di storia, di notizie varie…

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il più piccolo stato indipendente del mondo (se si esclude la Città del Vaticano, il cui carattere statuale non è da tutti riconosciuto) si trova all'estremità sudorientale della Francia (a 12 km. dalla frontiera italiana). Il territorio del Principato si estende su una fascia litoranea decisamente ristretta dominata dalle pendici meridionali delle Alpi Marittime. Superficie di 2,902 km quadrati. Giardini e zone verdi si estendono per 39 ettari, di cui 24 accessibili al pubblico. Estensione massima di 4,4 km. L'altitudine massima è di 162,5 metri. Non vi sono soluzioni di continuità con i confinanti comuni si di Beausoleil, Cap d'Ail, Rocquebrune - Cap Martin, la strada della Moyenne Corniche crea una separazione con il territorio comunale di La Turbie il cui centro abitato è già relativamente lontano. L'intera superficie è fittamente popolata e completamente urbanizzata, ciò spiega l'altissima densità demografica riconducibile a circa 17.990 abitanti per chilometro quadrato, cui va aggiunta la sempre forte presenza turistica! Questo sviluppo della popolazione risale soprattutto alla seconda metà dell'Ottocento e ai primi decenni del Novecento. Sia lo sviluppo demografico che la composizione sociale sono fortemente condizionate dall'altissimo valore dei suoli e dai conseguenti insediamenti perlopiù di elevato livello terziario, soprattutto di tipo turistico commerciale. Una conseguenza di questa situazione è il forte invecchiamento medio della popolazione e un saldo d'incremento naturale decisamente negativo. Lo compensa l'incessante arrivo esterno di residenti stabili, sempre appartenenti a fasce sociali alto borghesi, per la maggior parte si ed italiani che paradossalmente riducono i cittadini realmente monegaschi ad una sparuta minoranza! In base all'ultimo censimento ufficiale del 2010 gli abitanti del Principato sono 35.889 di cui 7.634 monegaschi, 8.735 si, 5.778 italiani, 2.334 britannici, e

il resto sparso tra altre nazionalità. Queste condizioni inevitabilmente riducono a mera pretesa qualsiasi tentativo di avvalorare una qualsivoglia matrice socioculturale locale. L'agglomerato urbano, nonostante non presenti topograficamente alcuna soluzione di continuità, si può distinguere sia per quanto riguarda l'edificazione storica, sia per quanto riguarda una certa differenziazione di ruoli funzionali, in quattro località ben caratterizzate: Monaco, detto anche Monaco-Ville o le Vieux Monaco è il cuore politico, amministrativo, economico e religioso posto sulla spianata che occupa l'alto promontorio roccioso chiamato le Rocher; La Condamine, che comprende anche il quartiere a monte di Moneghetti dove si trovano l'Ospedale ed il Jardin Exotique, si trova in fondo ad una baia riparata ed è il centro commerciale del piccolo stato; Monte Carlo, è l'insieme di alberghi, Casinò, eleganti residenze, palazzetti storici ed uffici amministrativi, posto tra il vallone di Sainte Dévote e di Saint Roman, sul pianoro roccioso delle Spélugues. Monte Carlo comprende anche la zona del Larvotto, in direzione dell'Italia, con le spiagge e lo Sporting Club. Il moderno quartiere di Fontvieille, in direzione Nizza, è stato ricavato prosciugando il mare artificialmente con dighe di protezione, frangiflutti, terra di riporto e molto, molto cemento armato ardite opere di colmamento.

CLIMA

Secondo le statistiche a Monaco il tempo è bello più di 300 giorni all'anno

STORIA

Preistoria e leggende Fin dai tempi più antichi la rocca di Monaco e il porto naturale servirono da rifugio alle popolazioni primitive. In epoca neolitica la rocca fu abitata dai Liguri della tribù dei Monoikos (probabile origine del nome Monaco). Secondo una leggenda Ercole dopo aver posto le colonne a Gibilterra, aver ucciso Atlante e Caco, e sconfitto i Liguri delle Alpi Marittime avrebbe costruito il porto (Portus Herculis) e la Arx Monoeci. Sia Strabone che Servio ricordano, per l'appunto, nei loro scritti il tempio di Herculis Monoeci. È più probabile però che il primo vero insediamento nella zona sia stato quello degli stessi coloni focesi cui si deve la fondazione di Massalia (Marsiglia), di Nicara (Nizza), di Antipolis (Antibes).

Fenici, Greci, Cartaginesi, e Romani Successivamente il porto fu intensamente utilizzato dai Fenici, dai Greci, dai Cartaginesi e dai Romani che lo trovavano sicuro e riparato, molto più delle pericolose coste liguri. Nel 137 a.C. il console Caio Ostilio Mancino qui si imbarcò per la Spagna. Nell'anno 122 a. C. i Romani occupano la Provenza, Monaco è integrata nelle Alpi Marittime; Giulio Cesare prende il mare a Monaco per andare a combattere in Grecia. Nell'anno 7 a. C. è eretto, a La Turbie, il Trophaeum Alpium, in onore delle campagne augustee con la scritta Huc usque Italia - ab hinc Gallia a segnare il limes della Via Iulia Augusta. Con la costituzione del grande porto militare di Forum Iulii, l'odierna Frejus, quello di Monaco, piccolo ed esposto ai venti di sud ovest, perde d'importanza.

All'epoca della guerra civile per la conquista dell'Impero fece da rifugio a Flavio Valente, un generale di Vitellio.

Invasioni barbariche Con la caduta dell'Impero Romano (V sec.) la regione è devastata da ripetute invasioni barbariche di cui, purtroppo, si hanno scarse e frammentarie notizie. Nel X secolo vide lo stanziamento di una colonia saracena che durò fino al 972, anno in cui il Conte di Provenza cacciò i Saraceni, segnando l'inizio di una nuova era.

Dominio della Serenissima Repubblica di Genova Nel 1078 gli abitanti della Turbie fondarono le chiese di Santa Maria e San Donato che ricevettero dai signori del luogo terre e rendite. Questo forte e ricco insediamento cristiano attirò l'attenzione dei ricchi mercanti genovesi che già cominciavano ad estendere le loro mire anche sulla Provenza orientale. Nel 1162 l'Imperatore d'Occidente Federico Barbarossa concede un diploma che riconosce il dominio marittimo dell'intera regione alla Serenissima Repubblica di Genova. Nel 1191 è definitivamente confermato dall'imperatore Enrico VI con il pretesto di difendere il porto dalle incursioni saracene. La Serenissima si affretta a costruire due castelli a protezione del porto monegasco per poter meglio difenderlo da Francia e Spagna avanzano pretese sulla signoria del piccolo territorio Nel 1262 Carlo d'Angiò, signore di Provenza, riconosce il possesso genovese e Monaco ottiene le stesse agevolazioni fiscali concesse alle città di Porto Venere e Bonifacio.

Guelfi e Ghibellini - il Malizia - i Grimaldi

Fino al 1419, la Rocca è sede di lotte sanguinose fra i due grandi partiti di Genova. Durante l'infuriare delle lotte tra Guelfi, partigiani del Papa, e Ghibellini, partigiani dell'Imperatore, Monaco fu prima occupata dai Guelfi espulsi da Genova e capeggiati da Fieschi e Grimaldi, poi fu la volta dei Ghibellini che costruirono, un castello sul sito dell'attuale Palazzo. L'8 gennaio 1297, il guelfo schino Grimaldi, detto Malizia, appartenente ad una potente famiglia genovese che aveva consistenti possedimenti nel Milanese e nel regno di Napoli, assieme a due soldati travestiti da monaci, si introduce con astuzia nel castello e se ne impadronisce facendone una roccaforte guelfa. Questo episodio rimane nel blasone dei Grimaldi che è tenuto da due monaci che brandiscono le spade. Ma Carlo d'Angiò ottiene dai Grimaldi, in cambio di denaro, la cessione del feudo monegasco e dal 1301 ne diventano signori gli Spinola e i Doria. Secondo l'oscillare delle prevalenze guelfe o ghibelline e la supremazia delle quattro famiglie genovesi, Monaco a da una sovranità all'altra. Nel 1317 i Grimaldi ne riacquistano la signoria che consolidano nel 1331 per opera di Charles I detto il Grande e del cugino Antoine. Nel 1342 Charles Grimaldi si autonomina signore di Monaco e, tra il 1346 e il 1355, acquisendo le signorie di Menton e Roquebrune, costituisce un più ampio dominio. Nel 1357 il doge di Genova Simone Boccanegra riconquista Monaco che rimane a Genova fino al 1395.

Alternarsi di signorie Successivamente, per alcuni anni Monaco conosce un continuo mutare di signorie: prima se ne impadroniscono i Grimaldi del ramo di Beuil, poi nel 1401 è conquistato da Giovanni di Boucicault, governatore di Genova, che viene cacciato nel 1409. Sotto la protezione di Louis II d'Angiò segue un periodo di autonomia finché nel 1419 in seguito ad un accordo con la regina Iolanda di Provenza ritorna ai

Grimaldi del ramo di Charles il Grande. Tre nipoti di questi salgono al governo tra i quali prevale Jean I che si destreggia abilmente in alterni rapporti con Filippo Maria Visconti, nuovo potente signore di Genova.

Il testamento di Giovanni I Nel 1438 Jean I partecipa ad una lega contro il duca di Milano ma è fatto prigioniero e consegnato al duca di Savoia che lo libera nel 1440. Nel 1452 Jean I vende il suo dominio al Delfino di Francia che però non paga quanto stabilito. Quando muore nel 1454 lascia un testamento in cui si stabilisce che in mancanza di maschi l'erede di Monaco può essere lo sposo o il discendente di una Grimaldi che deve assumere il perpetuo dovere di prendere il nome e le armi dei Grimaldi.

Lamberto Il figlio Catalano riconquista le terre e le lascia, alla sua morte, nel 1457, alla figlia Claudina, che le cede al marito Lamberto Grimaldi, figlio del signore di Antibes. Nel 1463 è acquistata la signoria su Ventimiglia e Lamberto aiuta sco Sforza nella conquista della Riviera di Ponente. Nel 1469 gli Sforza gli sottraggono con la forza Ventimiglia. Nel 1478 Monaco aderisce ad un’alleanza di cinque anni con il duca di Milano. Nel 1489, il Re di Francia Carlo VIII e il Duca di Savoia Carlo I riconoscono a Lamberto l'indipendenza vendendogli Mentone e Roquebrune in cambio di un giuramento di vassallaggio che esclude l'asservimento ad altro sovrano.

Lucien

Jean II, figlio di Lamberto, nel 1502 ingrandisce e rafforza i castelli di Monaco e Mentone. Quando muore nel 1505 gli succede il fratello Lucien. I rapporti tra questi e la Francia si incrinano immediatamente e ne approfitta Genova che assedia per tre mesi Monaco nel vano tentativo di distruggere definitivamente la casa Grimaldi e riconquistare l'intera Riviera. Per frenare le ambizioni genovesi Lucien è costretto nel 1509 ad un trattato di sottomissione alla sovranità se. Il re di Francia Louis XII, non contento, lo fa prigioniero trattenendolo 15 mesi nel vano tentativo di convincerlo a cedergli Monaco. Una volta liberato Lucien, stringe alleanze e trattati di commercio con Firenze e con il re di Spagna Ferdinando il Cattolico. La nuova situazione porta, nel 1512, il re di Francia Louis XII a riconoscere l'indipendenza di Monaco. Le lotte tra sco I e Carlo V sconvolsero i fragili equilibri politici europei e anche il piccolo stato ne rimane coinvolto. I torbidi che ne seguono provocano l'assassinio di Lucien.

Il Trattato di Burgos Il fratello Agostino Grimaldi, vescovo di Grasse, succedendogli al governo firma nel 1524 con Carlo V il trattato di Burgos e nel 1525 Monaco a sotto la protezione della Spagna. Il periodo del protettorato spagnolo fu tra i più foschi e difficili per Monaco, per le violenze, gli intrighi e la miseria. Il 5 agosto 1529, Carlo V soggiorna a Monaco prima di andare a ricevere, in Italia, la corona imperiale dalle mani del Papa. Dopo di lui viene Honoré I, figlio di Luciano, che cede temporaneamente fino al 1561 il potere a Stefano, del ramo genovese dei Grimaldi. Sarà questi a trasformare il vecchio castello in palazzo. Dal 1581 al 1589 le sorti del piccolo stato sono rette da Carlo II cui segue Ercole I fino al 1604, anno in cui è assassinato per gli intrighi internazionali tra la Francia e il ducato di Savoia. Il principe di Valdetaro, zio materno e tutore di Honoré II, per onorare i vecchi impegni finanziari presi con la Spagna e da questa non mantenuti, stipula, nel 1605 con il conte Pedro Enriquez de Acevedo de Fuentes, governatore di Milano, un accordo che permette una presenza militare spagnola a Monaco. È

l'epoca della completa soggezione alla Spagna.

Il primo Principe Nel 1612, Honoré II è signore di Monaco che in primo tempo mantiene l'alleanza con la Spagna accettando di buon grado anche la presenza della guarnigione. Ma questa protezione era ormai divenuta più onerosa che vantaggiosa e il 14 settembre 1641 Honoré II stipula segretamente con Louis XIII la convenzione di Peronné, fortemente voluta dal cardinale Richielieu, che pone il feudo sotto l'influenza della Francia. Gli spagnoli sono scacciati. È l'alleanza con la Francia che si impegna a salvaguardarne la libertà e la sovranità stabilendo una guarnigione militare nella fortezza di Monaco che vi rimarrà fino all'annessione del 1793. In contropartita della perdita dei vantaggi spagnoli, Honoré riceve delle "terre di Francia": il ducato del Valentinois nel Delfinato, il viscontado di Carlat in Alvernia, e il marchesato di Baux con la signoria di Saint Rémy in Provenza. L'alleanza se condusse di nuovo Monaco ad un periodo di prosperità e i suoi sovrani che avano la maggior parte del tempo tra Parigi e Versailles, a delicate missioni diplomatiche e militari. Nel 1659 Honoré assume, per primo, il titolo di Principe. Per tutto il Seicento Monaco fu centro di cultura e d'arte fra i più luminosi d'Europa.

Il Code Louis Nel 1662 succede Louis I che nel 1678 promulga il Code Louis, i primi statuti del principato. Nel 1698 il principe Louis I viene scelto come Ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, dal proprio padrino, il re di Francia Louis XIV.

Fine del ramo maschile Il successore Antoine I nel 1707 fa costruire un forte e restaurare le fortificazioni

precedenti. Con la sua morte nel 1731 si estinse il ramo maschile della famiglia, ma già nel 1715 la figlia Louisa Ippolita aveva sposato Jacques François Léonor de Goyon Matignon, conte di Thorigny, che prende il nome e le armi dei Grimaldi e succede al suocero con il nome di Giacomo I. Nel 1733 abdica in favore del figlio Honoré III. Le guerre per la successione spagnola e per quella austriaca posero Monaco in una difficile situazione con il ducato di Savoia che premeva su Mentone e Roquebrune. Nel 1747 Carlo Emanuele III di Savoia assediò addirittura Monaco rendendone difficile il salvataggio da parte delle truppe franco spagnole.

La Rivoluzione se La Rivoluzione se dissolse completamente il principato confiscando i possessi dei Grimaldi. In primo tempo Honoré III concesse riforme costituzionali poi revocate riuscendo a salvare per qualche periodo l'identità dello stato ma nel 1793, un’Assemblea Nazionale monegasca, sotto la tutela di agenti si dichiarò decaduto il Principe, inesistente il Principato e chiese l'annessione al territorio della Repubblica se sotto il nome di Fort Hercule, semplice Comune delle Alpi marittime. La famiglia regnante fu momentaneamente arrestata, le ricchezze disperse, il Palazzo trasformato in ricovero di mendicità. I Grimaldi residenti a Parigi furono gli aristocratici che più e meglio sostennero con contribuzioni e concessioni più o meno volontarie la causa della Rivoluzione, e così Honoré III riuscì ad aver salva la vita, non solo ma anche ad essere considerato come uno dei principali sostenitori della Repubblica.

L'epoca napoleonica Sotto Napoleone l'amministrazione militare si preoccupò di restaurare le fortezze e le mura in modo che potessero funzionare come difesa contro le invasioni. È di questo periodo la costruzione della Grande Corniche e dei nuovi moli interni ed esterni del porto

Ritorno ai Grimaldi Il Trattato di Parigi del 30 maggio 1814 ristabilì i Grimaldi in ogni loro diritto e Honoré IV rientrò nell'effimero possesso del Principato poiché il trattato di Vienna del 20 novembre 1815 lo pose sotto la protezione del Re di Sardegna (Protettorato previsto dal Trattato di Stupinigi dell'8 novembre 1817). Honoré IV promulga nel 1818 i codici civile e di procedura civile. Gli succede nel 1819 Honoré V che cerca di riparare con pesanti aggravi fiscali alle perdite dei beni privati subite durante la rivoluzione. Si attiva anche per favorire lo sviluppo dell'industria, nell'organizzazione della giustizia e nel ristabilimento della zecca.

La secessione di Mentone e Roquebrune La questione fiscale si appesantisce sotto il governo del fratello Florestano, successo a Honoré nel 1841. Nonostante la creazione di asili e scuole e la concessione di una costituzione liberale manca al principe il consenso popolare e il 20 marzo 1848 Menton e Roquebrune, stanchi della difficile situazione economica, si ribellano alla signoria dei Grimaldi-Matignon, revocano tutti i funzionari e gli agenti che rappresentano il governo e si proclamano città indipendenti, sotto la protezione del Re di Sardegna che ha favorito la secessione. I Grimaldi si offersero allora di cedere la stessa Monaco al regno di Sardegna per sei milioni di franchi ma il governo di Torino rifiutò considerando l'affare troppo oneroso.

La Société des Bains de Monaco Nel 1856 viene creata la Société des Bains de Monaco che diventerà in seguito l'attuale Société des Bains de Mer et du Cercle des Etrangers. Per ampliare le entrate dello stato Carlo III, prendendo ad esempio il successo turistico della località tedesca di Baden Baden, autorizza l'apertura di una casa da gioco affidandone la gestione a due uomini d'affari si, Napoléon Langlois e Albert Aubert, che ricevono una concessione esclusiva per lo sviluppo turistico ed economico di Monaco. Il 1° novembre 1856 nella villa Bellevue, un piccolo albergo signorile, è aperto il primo casinò di Monaco che non decolla affatto.

La concessione viene venduta nel 1857 a Pierre Auguste Duval, che non riesce a far di meglio, tanto che il principe pensa seriamente di vendere all'Imperatore di Russia l'intera Rocca. Il duca de Valmy compra la concessione, ne delega la gestione a François Lefebvre che non riesce a far di meglio e viene licenziato e sostituito dai fratelli François e Louis Blanc. La società si trasforma in Societé des Bains de Mer et Cercle d'Etrangers che viene costituita con un capitale di otto milioni di franchi. Tra gli azionisti c'è anche il Vescovo di Monaco, così come il cardinale Pecci che dovrà diventare più tardi Papa Leone XIII.

Le dimensioni definitive Nel 1860 il regno di Sardegna per opera di Camillo Cavour e a seguito del trattato di Torino trasferisce alla Francia i propri diritti sulla Savoia e la contea di Nizza, comprendendo Menton e Roquebrune, che si erano posti sotto il sovrano piemontese nel 1848. Grandi furono le proteste del Principe Carlo III di Monaco che pretendeva riconosciuti i suoi diritti. Il 2 febbraio 1861, il principe Carlo III abbandona dietro compenso pecuniario di 4 milioni di franchi alla Francia i suoi diritti su Menton e Roquebrune. Il Principato ritrova così una totale e definitiva indipendenza anche se il suo territorio da 24 kmq. che misurava si riduce alle attuali dimensioni.

Inaugurazione del Casinò Dalla Rivoluzione in poi le finanze dei Grimaldi erano seriamente compromesse così come quelle di Monaco cui la scarsità di risorse naturali non permetteva certo quel rilancio dell'economia necessario per sostenere il decoro di uno stato sovrano. François Blanc fu il vero mago che risollevò le sorti economiche del piccolo stato, riuscendo a trasformare il Casinò in una fonte inesausta di guadagno che per oltre un secolo costituì una fonte di prosperità, consentendo perfino l'abolizione delle imposte dirette.

Nel 1863 viene inaugurato il Casinò des Spélugues, garanzia di ricchezza per il principato e per la popolazione. Blanc capì immediatamente che il gioco non bastava, bisognava portare il Principato fuori dall'isolamento, quindi si adoperò presso la compagnia ferroviaria P.L.M. per fare arrivare il treno fino a Monaco, fece costruire l'Hôtel de Paris, lanciò un’operazione immobiliare che in breve tempo portò alla costruzione di diciannove alberghi, centosedici ville, viali, strade e giardini.

Accordo doganale con la Francia Con la cessazione del protettorato sardo, pur nelle ridotte dimensioni territoriali e compreso completamente nel territorio se, Monaco è definitivamente indipendente e senza alcuna limitazione di sovranità. Nel 1865 è siglato un accordo doganale con la Francia. I territori se e monegasco, acque territoriali comprese, formano un'unione doganale (senza frontiera tra i due paesi) che si estende ai servizi postali e telegrafici. Il Principato perde per sempre qualsiasi funzione politica trasformandosi in uno dei più rinomati centri turistici e mondani della Riviera.

Montecarlo L'editto sovrano del 1° giugno 1866 conferisce il nome di Monte Carlo all'antico altopiano delle Spélugues che diventa in breve tempo, grazie anche all'apertura nel 1868 della linea ferroviaria tra Genova e Nizza, alle attrezzature alberghiere, all'organizzazione di spettacoli ed attrazioni di ogni genere, la capitale dell'eleganza e della mondanità per tutta l'Europa. L'aristocrazia internazionale, tra cui il duca di Hamilton, Lord Stafford, la principessa Souvaroff, la contessa Kisselev, ecc. si da appuntamento a Monte Carlo. Nel 1869, grazie alle esorbitanti entrate del Casinò, gli abitanti del Principato sono esonerati dai contributi fondiari, personali e mobiliari e dall'imposta sulle patenti. Nel 1872 Monte Carlo riceve oltre 160.000 visitatori.

Nel 1877 muore François Blanc il vero artefice della fortuna del casinò di Montecarlo. Le entrate del Casinò avevano superato i dieci milioni. Un detto rimasto famoso che gioca, perlomeno in se, sui colori: tentate il rosso, tentate il nero, ma sarà sempre Blanc a guadagnare. A François Blanc succedette negli affari prima la moglie Marie e successivamente il figlio Camille uomo affascinante e sagace come il padre che continuò la fortuna della casa da gioco. Nel 1879 è inaugurata nell'edificio del casinò l'Opera de Montecarlo realizzata dall'architetto Charles Garnier.

La Belle Epoque Il periodo dei grandi fasti giunse per Montecarlo con la Belle Epoque in Francia e l'era edoardiana in Inghilterra. Il Principato era divenuto la meta preferita di tutti i grandi nomi internazionali: il re di Svezia, il principe Mirza Riza Khan di Persia, l'Aga Khan, il principe di Danimarca, il granduca Serghjei di Russia, il duca e la duchessa di Marlborough. Soltanto la regina Vittoria d'Inghilterra, durante il suo soggiorno in Riviera, evitò il "peccaminoso" territorio monegasco non andando mai più in là di Mentone, evitando di far visita ai Grimaldi, e respingendo indignata una corbeille di fiori inviatale con deferenza o con furbizia dalla direzione del Casinò. Invece il figlio Edward, principe di Galles, più tardi Edward VII, si attardò spesso ai tavoli da gioco utilizzando inutilmente uno pseudonimo. Proprio per lui furono inventate le celebri crêpes Suzette all'Hôtel de Paris. Sono gli anni in cui è creato il Rallye automobilistico di Monte Carlo e si danno le prime rappresentazioni dei Ballets Russes di Serge Diaghilev.

Albert I, il Principe scienziato A Carlo III successe nel 1889 Albert I detto negli ambienti aristocratici il "principe scienziato". Albert I si sforzò di modernizzare il Principato sia sul

piano politico, con il trattato doganale del 10 aprile 1912 con la Francia, sia sul piano culturale con la creazione del Musée Oceanographique destinato allo studio del mondo marino (1910). Alla fama di scienziato si accompagna anche quella di "Principe navigatore", per le numerose campagne scientifiche condotte attraverso tutti i mari (Azzorre, America del Nord, il Brasile, Spitzberg). L'anafilassi, all'origine degli studi sull'immunità, fu peraltro scoperta sulla sua nave nel 1901. Si devono inoltre al Principe Albert I la creazione del Museo Antropologico (1902), la fondazione a Parigi dell'Istituto di Paleontologia Umana (1903), la creazione dell'Istituto Oceanografico (1911), l'ideazione del Giardino Esotico (inaugurato nel 1933), la creazione della Commissione Internazionale per lo Sfruttamento Scientifico del Mediterraneo (C.I.E.S.M.), 1919. Nel 1911 Albert I dota il principato per la prima volta di una Costituzione, elaborata dai giuristi si Louis Renault, Jules Roche e André Weiss, e dell’avanzata legislazione sociale che permette ai cittadini monegaschi di essere esenti da qualsiasi tributo fiscale. La carta costituzionale fu emendata nel novembre 1917.

Mata Hari Durante la prima guerra mondiale il Principato rimase una piccola oasi di neutralità e proprio per questo fu teatro sotterraneo delle oscure vicende dello spionaggio internazionale fra cui quella che ebbe per protagonista Margareth Zelle, la danzatrice olandese più nota come Mata Hari. La celebre spia al servizio dei tedeschi, proprio a Montecarlo, dove viveva sotto mentite spoglie, fece invaghire di se un colonnello russo per poi ucciderlo a colpi di pistola al fine di sottrargli dei piani segreti. Mata Hari fu scoperta dai servizi segreti si e fucilata nel 1917.

Accordi con la Francia Il 17 luglio 1918 è stipulato segretamente un trattato di carattere essenzialmente politico con la Francia, approvato successivamente nel 1919 dalle potenze firmatarie del Trattato di Versailles. La Francia s'impegna a difendere l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale del Principato. In contropartita, il Principato si impegna ad esercitare i propri diritti di sovranità in conformità agli interessi si. L'articolo 2 stabiliva che Monaco poteva tranquillamente stipulare accordi con altri stati ma solo con l'accordo della Francia! Questo trattato, come si vede, decisamente iniquo, rifletteva le preoccupazioni si in merito alla situazione esistente in seno alla famiglia sovrana monegasca, avendo il principe Albert II annullato dopo due anni il matrimonio con l'inglese Lady Mary Douglas Hamilton e non avendo discendenza diretta legittima, si presentava il rischio che accedesse al trono un principe d'origine tedesca, del ramo dei duchi di Urach. Il 6 aprile 1920 la domanda di ammissione di Monaco alla Société des Nations è respinta con la motivazione che il principato non dispone di un proprio esercito e ha delegato ad un'altra potenza alcuni attributi sovrani. Nel 1922 accede al trono Louis II che regge con intelligenza le sorti del principato nel periodo tra le due guerre ma suscita scandalo per il matrimonio con una ragazza del popolo. Rimasto vedovo sposa l'attrice Ghislaine Dommaget. Nel 1929 è organizzato il primo Gran Prix automobilistico di Monaco.

Seconda guerra mondiale Durante la Seconda Guerra Mondiale il Principato è invaso due volte, prima dagli italiani, e dopo l'8 settembre 1943 dai reparti della Wehrmacht. La Gestapo e i quartieri generali della Panzerdivision del generale Von Kohlermann si installarono nell'Hôtel de Paris. Quando la Gestapo pretese che il tetto di rame del casinò venisse demolito e mandato nel Terzo Reich per il sostegno allo sforzo bellico, Von Kohlermann, innamorato del Casinò, lo dichiarò monumento storico e culturale impedendone il sacrilegio. Quando le truppe americane del generale Patch e quelle si di Lattre de Tassigny nell'agosto 1944 sbarcarono a Saint Raphaël, gli aerei alleati

bombardarono il porto di Monaco, ma le artiglierie delle navi americane, dal largo, spararono contro le postazioni tedesche in montagna evitando di colpire il Principato.

Voto alle donne Nel 1945 è concesso il diritto di voto alle donne.

Croix Rouge Monégasque 1948: Creazione della Croix Rouge Monégasque. Negli anni che seguiranno l'annuale ballo benefico organizzato dalla CRM sarà un'occasione mondana di altissimo livello internazionale.

Rainier III Nel 1949 muore Louis II e non avendo avuto figli legittimi si estingue il ramo dei Grimaldi Matignon. La successione dinastica ò alla figlia naturale Charlotte, sposata con il conte Pierre de Polignac diventato Grimaldi nel marzo 1920 per ordine sovrano. Grandissimo scandalo suscitò nel 1930 il divorzio della nobile coppia. La dinastia viene continuata con l'ascesa al trono del figlio Rainier III Grimaldi-Polignac, nato nel 1923, che succede al nonno Louis II. Con il beneplacito del giovane Principe dà al Principato si sviluppano numerose attività commerciali e industriali che rilanciano in una nuova dimensione la vita politica ed economica del piccolo stato. Il 23 dicembre 1951 è stipulata una nuova convenzione con la Francia, diretta a regolare tutti gli affari economici e finanziari tra i due paesi, in cui è stabilito, tra l'altro, il versamento da parte dello stato se al Trésor monegasco di un’indennità compensatrice delle rinunce.

L'assalto di Onassis

Nel 1953 l'armatore greco Aristotile Onassis, forte di una consistente proprietà azionaria della S.B.M., tentò la conquista dello Sporting Club e dello stesso Principato con l'intenzione di trasformarlo in luogo di piacere per soli miliardari. Questo progetto che avrebbe snaturato definitivamente il carattere del piccolo paese, trovò l'opposizione di Rainier più propenso a che il prestigio derivasse soprattutto da arte e cultura. Lo scontro tra le due concezioni vide vincente il principe che si avvalse delle sue prerogative per fermare il moderno tentativo di conquista. Onassis vendette le sue partecipazioni e abbandonò il piccolo stato.

Tele Monte Carlo Il 20 novembre 1954 viene inaugurata Tele Monte Carlo (T.M.C.)

Il matrimonio di Grace e Rainier Il 19 aprile 1956 il Principe Rainier III sposa l'affascinante attrice americana Grace Patricia Kelly, conosciuta nel 1954 durante le riprese, sulla Costa Azzurra, del film Caccia al ladro di Alfred Hitchcock. La bellissima Grace, nata a Philadelphia il 12 novembre 1928, apparteneva ad una delle famiglie più ricche d'America. Alla cerimonia furono presenti 1.600 giornalisti. Le cronache rosa e mondane di tutto il mondo diedero ampio risalto alla cerimonia.

Caroline, Albert, Stephanie 23 gennaio 1957 - Nascita della Principessa Caroline 14 marzo 1958 - Nascita del Principe Albert I 1° febbraio 1965 - Nascita della principessa Stephanie

Visita del Presidente de Gaulle Nel Trattato con la Francia del 17 luglio 1958 era sancita la rinuncia ad alcune prerogative sovrane, come quella di affidare la rappresentanza diplomatica, perlomeno in determinati casi, allo stato confinante. Il 29 gennaio 1959 Rainier sospese la Costituzione abolendo le assemblee elettive, i poteri furono assunti dal Principe e da organi da lui nominati. Questa situazione si protrasse per quattro anni. Il 23 ottobre 1960 il Presidente della Repubblica se Charles de Gaulle per rinsaldare i tradizionali vincoli d'amicizia visita ufficialmente il piccolo principato.

Il Centre Scientiphique de Monaco Nel 1960 viene creato il Centro Scientifico di Monaco, per lo studio della radioattività marina, la meteorologia, la sismologia e la microbiologia marina.

Monarchia costituzionale Le difficoltà amministrative seguite alla crisi finanziaria dovuta al fallimento nel 1955 della Société Monégasque de Banque et de Métaux Precieux crearono i presupposti per l'abbandono della costituzione del 1911. Il 17 dicembre 1962 una nuova Costituzione diventa la legge fondamentale dello Stato. Questa definisce la natura del governo del Principato come una monarchia ereditaria costituzionale, i poteri del sovrano e del suo governo sono esercitati nell'ambito della Costituzione, le cui regole primeggiano su tutte le istituzioni (eccetto i trattati internazionali). È riconosciuto il diritto di associazione sindacale e di sciopero.

Crisi nelle relazioni franco-monegasche La crescente industrializzazione del Principato, il volume d'affari delle imprese installate a Monaco in un decennio si era più che quadruplicato, erano proliferate le società d'affari si domiciliate nel piccolo regno favorite dall'assenza di fiscalità diretta. Tutto ciò provocava inevitabilmente una consistente evasione fiscale pregiudizievole agli interessi del Trésor se. Il governo di Parigi decise di approfittare della crisi dei rapporti per sottomettere ad un riesame generale l'insieme delle relazioni franco monegasche, come veniva proposto nel memorandum del 21 febbraio 1962. Ma i negoziati iniziati a Parigi il 13 marzo 1962 si svolsero non senza vicissitudini. Furono sospesi il 16 e ripresi il 21 marzo e aggiornati sine die il 3 aprile davanti all'impossibilità di riavvicinare delle posizioni apparentemente inconciliabili. Fu allora che il governo se prese diverse misure di ritorsione (sospensione delle immatricolazioni dei cittadini si nel principato; denuncia della convenzione di voisinage, ritiro del visto ai cittadini stranieri, denuncia della convenzione relativa alla regolamentazione delle farmacie, sospensione delle operazioni bancarie e finanziarie con Monaco, introduzione di una tariffa postale internazionale, interdizione dell'importazione dei prodotti farmaceutici fabbricati a Monaco e persino l’istituzione di un controllo doganale e di polizia alla frontiera!) per costringere il governo monegasco ad accettare le sue condizioni in materia fiscale. Tuttavia i negoziati ripresero il 19 settembre 1962 ma furono nuovamente sospesi il 12 ottobre, per riprendere il 6 febbraio 1963 in un clima di grande discrezione, facilitato da una serie di positivi avvenimenti (la nuova costituzione, il rinnovo del Conseil National, la designazione di un nuovo rappresentante di Monaco a Parigi). Dopo sei mesi di crisi, il 18 maggio i nuovi trattati venivano firmati a Parigi ed entravano in vigore il 24 settembre seguente. Comprendevano una nuova convenzione fiscale e nuovi accordi di assistenza amministrativa e mutualistica con la Francia. Era inoltre creata un'imposta sui benefici per certe società che realizzavano più del 25% del loro fatturato fuori

del Principato. I si residenti a Monaco dopo il 13 ottobre 1957 venivano assoggettati all'imposta se sul reddito delle persone fisiche.

Elezioni Nel 1963 si svolsero le prime elezioni politiche della storia monegasca. Diciassette seggi furono conquistati dall'Union Nationale Démocratique, una formazione liberale strettamente legata al Principe e alla S.B.M., un seggio fu conquistato da un sindacalista comunista.

Divorzio di Caroline Nel 1980 la principessa Caroline divorzia da Philippe Junot sposato nel 1978. Qualche anno dopo sposa l'italiano Stefano Casiraghi, appartenente ad una famiglia di industriali brianzoli, da cui avrà tre figli: Andrea Albert Pierre Casiraghi (8 giugno 1984), Charlotte Marie Pomeline Casiraghi (3 agosto 1986), Pierre Rainier Stefano Casiraghi (5 settembre 1987). Stefano Casiraghi, il 3 ottobre 1990, sfortunatamente muore durante una gara di off-shore.

Monaco in lutto Il 14 settembre 1982 a seguito di un tragico incidente automobilistico nei pressi di Villefranche sur Mer muore la Principessa Grace. Una pesante cortina di lutto si abbatte sul principato che perde il suo maggior simbolo di eleganza e gaiezza.

Visita del presidente Mitterrand Il 20 gennaio 1984 il presidente se François Mitterrand, nel quadro delle tradizionali visite tese a rinsaldare i secolari legami, si reca a Monaco.

Incarichi istituzionali Nel settembre 1985 è nominato capo del governo il ministro Jean Ausseil che rimane in carica fino al 18 febbraio 1991 quando lo sostituisce il ministro Jacques Dupont. Nel gennaio 1993 a presiedere il Conseil National viene nominato Jean Louis Campora.

Partecipazioni internazionali Nella primavera del 1992 Monaco partecipa all'EXPO' 92 di Siviglia con uno splendido padiglione ospitante, tra l'altro, un grande acquario. Il 16 maggio vi viene festeggiata la giornata nazionale monegasca con cerimonie protocollari, parata della fanfara dei Carabiniers, balletti, fuochi d'artificio, ecc. Nel giugno 1992 Monaco partecipa alla Conferenza sull'Ambiente di Rio de Janeiro annunciando con orgoglio che 400.000 mq., ovvero il 20% del territorio monegasco è dedicato a spazio verde. Secondo uno studio condotto dalla rivista americana International Living il Principato di Monaco si trova al 3° posto nel mondo e al 1° in Europa per quanto riguarda la qualità della vita!

Monaco all'ONU Nel maggio 1993 il principato di Monaco viene ammesso all'ONU diventando il 183° stato della comunità. Presidente della delegazione è il principe ereditario Albert che il 30 settembre 1994 nel suo discorso alla tribuna si sofferma in particolare sui temi dei conflitti in Bosnia e Ruanda e sull'ambiente.

1997 700 anni di regno della famiglia Grimaldi

2004 Adesione al Consiglio d’Europa, e graduale allineamento alla politica economica e doganale dell’Unione Europea, e conversione all’utilizzo dell’Euro

Morte del principe Ranieri Il 6 aprile 2005 muore, a ottantuno anni dei quali 56 ati sul trono, il Principe Ranieri III. Riposa accanto alla moglie Grace nella Cattedrale.

Albert II Albert Alexandre Louis Pierre Grimaldi è dal 6 aprile 2005 il principe di Monaco con il titolo di Albert II. Il principe è padre di due figli nati da due distinte relazioni: Jazmin Grace Grimaldi nata nel 1992 dalla signora californiana Tamara Rotolo; Alexandre Coste nato nel 2003 dalla signora togolese Nicole Coste. Il principe ha riconosciuto e legittimato i due figli, che tuttavia in base a una legge del 2002 non possono vantare diritti al trono in quanto nati fuori dal matrimonio. La predetta legge riconoscendo diritti di successione anche ai discendenti di sesso femminile ha di fatto posto Carolina come principessa ereditaria dopo Albert. Il Principe nomina il figlio di Carolina, Alberto Casiraghi, secondo in linea di successione.

Nozze di Albert e Charlène Il 1 e 2 luglio 2011 (in due distinte cerimonie) il principe Alberto sposa Charlène Wittstock (nata nello Zimbabwe il 25 gennaio 1978), nuotatrice olimpionica e modella.

Nascita dei gemelli Il 10 dicembre 2014, nascono al Centre Hospitalier Princesse Grace i due

gemelli Gabriella Thérèse Marie e Jacques Honoré Rainier che diventa il primo in linea di successione al trono e nel frattempo gode del titolo di marchese di Baux.

Partecipazione all’EXPO di Milano Nel 2015 il Principato di Monaco partecipa all’EXPO di Milano con uno spazio espositivo strutturato in 11 sezioni create con casse da imballaggio, ognuna delle quali rappresenta un tema collegato alla protezione dell’ambiente.

LA BANDIERA E I SIMBOLI

La bandiera del Principato di Monaco è formata da due bande verticali di uguale misura nei colori rosso (nella parte superiore) e bianco. È stata adottata ufficialmente nel 1881, ma riprendeva i tradizionali colori di Casa Grimaldi, utilizzati fin dal 1339. È in uso anche la bandiera con lo stemma ufficiale su fondo bianco. Tale stemma riproduce lo scudo dei Grimaldi, a rombi verticali rossi su fondo bianco, con ai lati due monaci che brandiscono una spada, riferimento alle avventurose origini del Principato, lo sovrasta una corona e sotto una fascia con il motto Deo Juvante (con l'aiuto di Dio). La bandiera del Principe è la corona sul monogramma R G in rosso, su fondo fianco bordato d'oro. Il motto dei principi di Monaco è il seguente: Je suis sur un écueil, je ne sème ni ne moissonne, et pourtant je veux vivre. (Sono su uno scoglio, non semino e non raccolgo, tuttavia voglio vivere).

L'ORGANIZZAZIONE POLITICA ED AMMINISTRATIVA

La Costituzione del 1962 definisce la natura del Principato come una monarchia ereditaria costituzionale. Dal 6 aprile 2005 il sovrano regnate è Albert II di Monaco figlio di Rainier III e di Grace Kelly. Il Principe è il Capo dello Stato. La sua bandiera è quella di casa Grimaldi. La successione si effettua per discendenza diretta e legittima, per ordine d'età, con priorità dei discendenti maschi secondo il grado di parentela. Per alcune questioni, il Principe è assistito da assemblee consultive: - il Consiglio della Corona composto da 7 membri - Il Consiglio di Stato composto da 12 membri.

Il Governo Monegasco Il potere esecutivo è esercitato, sotto l'Alta Autorità del Principe, da un Ministro di Stato proveniente dai ranghi della diplomazia se, assistito da un Consiglio del Governo (3 membri nominati dal Principe). Questo Consiglio si ripartisce i seguenti settori: - Consigliere per l'Interno: Sicurezza e Forza Pubblica, Educazione Nazionale, Pubblica Sanità, Culti. - Consigliere per le Finanze e l'Economia: Bilancio, Tesoro, Servizi Fiscali, Monopoli, Demanio, Commercio e Industria, Turismo, Statistiche e Studi Economici. - Consigliere per i Lavori Pubblici e gli Affari Sociali: Lavori Pubblici, Urbanistica e Costruzioni, Telefoni, Marina, Lavoro e Affari Sociali.

Il Governo è inoltre coadiuvato nel proprio compito da organi consultivi: - Il Consiglio di Stato - Il Consiglio Economico

Il Comune Il Principato forma un unico Comune, la cui ampiezza geografica si estende sull'intero territorio. Il Comune è gestito da un Consiglio Comunale (15 membri eletti secondo il suffragio universale diretto) sotto la guida di un Maire (sindaco) e d'Ats (assessori) designati dal Consiglio Comunale fra i suoi propri membri.

L'Organizzazione legislativa Il potere legislativo e finanziario è esercitato congiuntamente dal Principe e dal Consiglio Nazionale (24 membri eletti a suffragio universale diretto; le elezioni si tengono ogni 5 anni). Al Principe spetta l'iniziativa delle leggi. Il Consiglio del Governo prepara, in Suo nome, i progetti di legge. Il Consiglio Nazionale vota le leggi e il bilancio nazionale (in sedute pubbliche). Questa Assemblea non ha il potere di modificare il Governo. Il Principe, da solo, promulga le leggi che sono poi pubblicate sul Journal de Monaco, per essere opponibili a terzi.

I Partiti Politici Sono due quelli più importanti e che decidono la politica del Principato: l’Union Monégasque (partito di centro, socialconservatore; www.unionmonegasque.mc) e il Rassemblement & Enjeux (conservatore; alle elezioni del 2013 ha ottenuto il

50,3 dei voti e venti seggi su 24; www.rassemblement-enjeux.org.). Collaborano con questi riunendosi nell’Union pour Monaco anche l’Union Nationale pour l’Avenir de Monaco (di centro) e l’Union pour la Principauté (di centro). Partiti minori sono: Promotion de la Famille Monégasque (monarchico) e Synergie Monegasque (di centrosinistra; www.synergie-mc.org).

La Union des Syndicats de Monaco, nata nel 1944, riunisce tutte le organizzazioni sindacali monegasche a difesa dei lavoratori. www.usm.mc

L'Organizzazione Giudiziaria Il potere giudiziario appartiene al Principe che ne delega il pieno esercizio alle Corti e ai Tribunali, che amministrano la giustizia in Suo nome, ma in tutta indipendenza (Nel Principato non esiste un Ministro della Giustizia; ma le funzioni sono esercitate dalla Direction des Services Judiciaires). Per consuetudine il Procuratore generale è un magistrato se. Caratteristica dei giudici è l'inamovibilità e l'irresponsabilità (nel senso che non possono essere contestati per i loro giudizi). Al primo gradino della gerarchia un solo giudice: Il Giudice di Pace (materia civile) o Giudice di Polizia (materia penale). Il Tribunale di Prima Istanza (materia civile e commerciale) o Tribunale Correzionale (materia penale). La Corte d'Appello La Corte di Revisione (cassazione)

In materia criminale: Il Giudice Istruttore

La Camera di Consiglio Il Tribunale Criminale (Corte d'Assise). La pena di morte è abolita nel Principato dal 1962. La Corte di Revisione (Cassazione)

Una Giurisdizione d'eccezione: (attributi sovrani) Il Tribunale Supremo (per i ricorsi costituzionali, i contenziosi amministrativi e i conflitti di competenze giurisdizionali).

Giurisdizioni specializzate Alcune giurisdizioni sono specializzate nel regolamento di alcuni conflitti (Famiglia, Lavoro, Affitti, Contratti Commerciali, Espropri).

Forze armate, di polizia e di protezione civile Il Principato non ha vere e proprie forze armate, ad eccezione della Police de Monaco che con 1.500 agenti controlla capillarmente tutto il territorio del piccolo stato avvalendosi di un potente sistema di telecamere piazzate ovunque. La Police Maritime effettua servizio di pattugliamento delle acque, specialmente nel periodo estivo.

La Compagnie des Carabiniers du Prince ha il compito di proteggere il principe sovrano e i membri della famiglia Grimaldi.

A protezione degli incendi e/o di altre calamità c’è un efficiente e ben

organizzato Corps des Sapeurs Pompiers de Monaco che dispone di 142 uomini e di due Centres de secours (il principale a La Condamine e il secondario a Fontvieillle).

La posizione del Principato nella Società Internazionale In quanto Stato indipendente e sovrano, il Principato ha sviluppato i rapporti con la società internazionale e partecipa a varie organizzazioni internazionali: Istituzioni dell'O.N.U. UNESCO - Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura OMS - Organizzazione Mondiale per la Sanità AIEA - Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica UIT - Unione Internazionale delle Comunicazioni OMPI - Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale Consiglio Generale della Pesca nel Mediterraneo (affiliato alla FAO)

Organizzazioni Intergovernative Ufficio Internazionale delle Esposizioni Ufficio Idrografico Internazionale (creato nel 1921, ha sede a Monaco: 7, Av. Prés. J. F. Kennedy,) Commissione Internazionale per l'Esplorazione Scientifica del Mar Mediterraneo (CIESM) (creato nel 1919, ha sede a Monaco: 16, Boulevard de Suisse Accordo RA.MO.GE del 1976 (Centro Scientifico di Monaco, 16 Boulevard de Suisse).

L'ECONOMIA DEL PRINCIPATO

Contrariamente ad un'idea largamente diffusa all'estero, il Principato di Monaco "non vive dei giochi" poiché le entrate provenienti dalla concessione di questo monopolio rappresentano solo il 4,95 % delle entrate totali dello Stato! Queste provengono infatti, per la maggior parte dall'attività economica del paese nei settori industriale, commerciale e terziario. Il 45,93 % delle entrate proviene dalle tasse sul fatturato delle transazioni commerciali. Il 17,64 % dai Monopoli gestiti dallo Stato (telefoni, tabacchi, francobolli, ecc.). Il 6,37 % dai Monopoli in concessione (quelli della S.B.M., Casinò ecc., radio, televisione, inceneritore). Il 9,69 % dai contributi sulle transazioni giuridiche. Il 6,85 % dai contributi sulle transazioni giuridiche e dal campo finanziario. Il 4,24 % dalle imposte sui benefici commerciali Il 7 % dai diritti doganali. L'8 % da vari tipi d'entrate minori (prodotti dei servizi amministrativi, diritti di consumo, ecc.) La totalità della popolazione attiva salariata è di circa 30.000 persone di cui il 90,47 % lavora nel settore privato e il 9,53% è costituito da funzionari. I dipendenti della S.B.M. rappresentano l'8,26 % della popolazione attiva salariata. È da precisare che più di 19.000 salariati sono non residenti, di cui 3.400 circa provengono dalle cittadine italiane vicine alla frontiera se. Il turismo rappresenta la voce più importante di tutta la vita economica

monegasca.

ARTE ED ARCHITETTURA

In un territorio ristretto come è quello del Principato diventava indispensabile non sciupare nemmeno un metro quadrato di terreno quindi ogni spazio è stato riempito ed utilizzato, in tutti i modi possibili ed immaginabili, innalzando gli edifici fin quando era possibile e scavando grandissimi aggi sotterranei e gallerie. Come si ama dire sogghignando per guadagnare terreno o si invadeva la Francia o si riempiva il mare! È stata adottata quest'ultima pacifica soluzione e arditamente si sono sottratti grandi spazi al mare creando i moderni quartiere di Fontvieille e di Le Portier, la Tour Odéon, nel quartiere La Rousse Saint Roman, e altri che se ne preparano. Conseguenza dell'angustezza territoriale è la sovrapposizione di stili che fa assomigliare Monaco ad una specie di manuale di architettura in cui accanto agli arditi grattacieli di concezione nordamericana convivono graziosi edifici ottocenteschi e altri in stile liberty. Per quanto riguarda l'arte il principato è fiero della sua etichetta di Terre des Arts che non è azzardata, poiché oltre alle preziose opere conservate nella Cattedrale, nel Palais, e negli altri musei, l'intero territorio del piccolo stato è disseminato di importanti sculture (dai busti dei musicisti del primo Novecento, alle più moderne realizzazioni di Vasarely, Botero, ecc.) che rendono il Principato, un vero e proprio immenso e gradevole museo all'aperto.

LA LINGUA

La lingua ufficiale è il se, anche se l'italiano e l'inglese sono comunemente capite e parlate. La lingua tradizionale, il monegasco, un dialetto franco ligure (simile alla parlata di Ventimiglia) è in realtà poco più di un relitto folcloristico parlato da pochi "anziani", ma che viene studiato nelle scuole del Principato ed utilizzato nelle insegne di alcune vie e di qualche vicolo della città vecchia (ad es. rue de l'Église diventa carrugiu d'a Geija). Nella Chapelle de la Misericorde si può vedere un’interessante lapide scritta in monegasco. Alcuni proverbi in monegasco: È meyu ‘na bona ramà che çentu bavejin (meglio un acquazzone che cento goccioline). A farina d’un diau se ne và sempre ün brenu (la farina del diavolo finisce sempre in crusca) Fo savè che sun Munegu suvra ün scoyeu çeche voyeu (Sappiate che sono di Monaco sopra uno scoglio e faccio quel che voglio). Per chi volesse saperne di più: Comité National des Traditions Monégasques - www.traditions-monaco.com

L'INFORMAZIONE NEL PRINCIPATO DI MONACO

STAMPA, RADIO, TELEVISIONE

Per le informazioni ufficiali sul Principato e sulla famiglia sovrana bisogna rivolgersi al Centre de Presse – www.presse.gouv.mc

L’unico quotidiano presente nel Principato è Monaco Matin che è l’edizione locale di Nice Matin. Ci sono poi due settimanali: Le Journal de Monaco (che sarebbe la gazzetta ufficiale del piccolo stato) e Monaco Hebdo. Più ampia la scelta dei mensili; La Principauté, La Gazette de Monaco, AMP Monaco, Montecarlo In (in italiano). Radio Monte Carlo (R.M.C.) Le Palais de la Radio racchiudeva gli studi audio e un'importante discoteca, mentre vari trasmettitori erano posti: - sull'altipiano di Fontbonne, a 800 metri d'altezza, per le trasmissioni in onde corte (programma in 24 lingue straniere), onde medie (205 m-1466 kHz) e modulazioni di frequenza (FM); - sull'altipiano del Col de la Madone, a 1000 m. d'altezza, per le trasmissioni in onde lunghe (1400m-218 kHz). Nel 2005 cambia l’assetto e nasce Radio Monte Carlo Network MC2 che si riceve nel Principato di Monaco e in molte città italiane (in lingua italiana). Nel Principato sono presenti altre sei radio: Monaco Info, Radio Monaco, Radio FGMonaco, RMC che trasmettono in lingua se, Riviera Radio (in inglese).

Tele Monte Carlo (T.M.C.)

Ha una lunga storia iniziatail 20 novembre 1954 quando fu inaugurata dal principe Rainier III e la sua prima importante trasmissione furono le nozze del principe con l’attrice Grace Kelly. Dal 2009 Tele Monte Carlo trasmette in formato 16/9 programmi in lingua se concentrati sul Principato e sul sud della Francia, notizie di politica, sport e sulla famiglia. I trasmettitori sono situati in cima al Mont-Agel. Le trasmissioni di TMC possono vedersi in Italia tramite Eusat 5 West A, solo quando sono disponibili in chiaro. Ci sono anche due emittenti televisive private: Monaco Info e Monaco Channel.

IL FOLCLORE

In un paese particolare, come è il Principato di Monaco, parlare di folklore, inteso come "tradizioni popolari", rappresenta un'impresa ardua. La modernità è la linfa vitale del paese e il numero degli abitanti realmente monegaschi è decisamente esiguo e tende a ridursi sempre più, pertanto quel che rimane degli usi del ato è veramente poca cosa e si deve soprattutto alla meritoria opera di un Comité des Traditions e alla volontà del Principe di mantenere per quanto è possibile i legami con la tradizione.

La Fete de Sainte Dévote, patrona del principato e santa protettrice della famiglia Grimaldi, è probabilmente la celebrazione che rimane più sentita. Tutti gli anni, il 27 gennaio, le reliquie della Santa sono portate in processione, dalla cattedrale alla Église de Sainte Dévote con la benedizione del mare, lungo il percorso, seguito poi dall'incendio di una barca. La leggenda narra che le spoglie della giovinetta corsa, martirizzata nel IV sec. sotto Diocleziano furono raccolte pietosamente dal sacerdote Benenato e dal suo diacono con l'intento di trasportarle in Africa, ma i venti e le tempeste sospinsero la fragile navicella col corpo della vergine in direzione delle coste monegasche.

La Processione du Christ Mort si svolge il Venerdì Santo al lume di torce attraverso le stradine della città vecchia. Le origini di questa manifestazione, appannaggio della Confrerie dei Penitents Noir de la Misericorde, risalgono al Medioevo. Saint Roman, un culto che risale al XVI secolo, perpetuato l'8 agosto da un ballo nei giardini Saint Martin.

La Feu de la St. Jean(i Fuochi di San Giovanni) canti e danze folcloristiche intorno a un falò il 23 giugno sulla Place du Palais e il giorno dopo sulla

Place des Moulins a Monte Carlo.

Il Carnevale (Siaratù) si svolge in piena estate con una sfilata umoristica di carri con maschere, accompagnata da balli.

Il Natale Monegasco non ha conservato particolari tradizioni. Rimane soltanto il consumo alimentare del Pain de Noël (un pane rotondo con quattro noci disposte a croce intorno a rametti d'ulivo), delle focacce e del barbagiuan. U Brandie le Mais erano danze popolari che salutavano l'arrivo della primavera. Rimane soltanto il ricordo.

La Benediction de la Mer è una manifestazione religiosa, in cui le autorità ecclesiastiche, accompagnate dal Principe, benedicono il mare. Un picchetto d'onore in alta uniforme, spara una salva di fucilate in segno di giubilo.

Per chi volesse saperne di più: Comité National des Traditions Monégasques www.traditions-monaco.com

GASTRONOMIA

Nei ristoranti non manca nessuno dei piatti della cosiddetta cucina internazionale, inoltre il Principato si inserisce perfettamente in quell'itinerario che intende la Côte d'Azur come il miglior punto di ricerca dei templi dell'alta gastronomia.

Detto ciò, sembrerebbe un controsenso parlare di cucina popolare monegasca, eppure nella più ampia categoria della cucina rivierasca, esistono ancora delle specialità tipicamente monegasche, il cui maggior pregio consiste nella semplicità campagnola, i cui ingredienti principali sono i pomodori, le cipolle, l'olio d'oliva e gli aromi di erbe selvatiche. Da ricordare in particolare, la Sardinà, specie di pasta di pane intrisa nell'olio, guarnita di cipolle, pasta d'acciughe olive nere e cotta al forno, molto simile alla Pissaladiere nizzarda. Altri piatti tradizionali: i Fiori di Zucca farciti, la Zuppa al pistou, il Tian de Nonats, il Baccalà.

Una vera specialità è lo Stocafi, un piatto a base di stoccafisso (merluzzo essiccato) fatto cuocere in una salsa di pomodoro insaporita con verdure di Provenza ed olive nere. Si serve generalmente nei ristoranti tipici della Città Vecchia. La Socca, sfoglia di farina di ceci, come a Nizza, si gusta calda nei mercati del Principato.

Tra i dolci sono ancora diffusi il Barbagiuan, sorta di sfoglia con ripieno di riso e zucca, la Fougasse, una tortina profumata all'acqua di fiori d'arancio e decorata con nocciole, mandorle, semi d'anice rosso e bianco, le focaccine all'anice e le frittelle di mele profumate ai fiori d'arancio. Questi dolciumi si possono trovare generalmente in alcune panetterie e nelle rosticcerie della vecchia Monaco.

LO SPORT

Il Rallye de Monte Carlo Fu creato nel 1911 per bilanciare la situazione con Nizza che con il suo Carnaval attirava migliaia di visitatori ogni anno. Si decise quindi di organizzare una concentrazione automobilistica sullo stesso stile dei "convegni ciclistici" che si svolgevano in Italia. Questa manifestazione si deve svolgere in gennaio in maniera tale da dimostrare al mondo che in questo periodo dell'anno il clima a Monaco è estremamente dolce. Due uomini sono considerati i creatori del Rallye: Gabriel Vialon e Anthony Noghès: la Société des Bains de Mer finanziò l'operazione che il primo anno non raccolse che ventitre concorrenti alla partenza. L'anno seguente la cifra si quadruplicò. Oggi il numero dei partecipanti è limitato a 180. I preparativi per la buona riuscita del rallye iniziano sei mesi prima e vedono la partecipazione di 1800 gendarmi, 26 medici rianimatori, 500 pompieri, 235 commissari di strada, 80 veicoli di soccorso e 25 carri attrezzi. La prima tappa, detta di concentramento (circa 920 chilometri) permette a tutti i partecipanti di raggiungere Valence, poi Reims, Losanna, Bad Homburg, Torino, Barcellona e infine Monte Carlo. Il primo vincitore nel 1911 fu il pilota Rougier e gli ultimi, nel gennaio 2015, Sébastien Ogier e Julien Ingrassia.

Il Grand Prix de Monaco Il Gran Premio automobilistico che ogni anno attira migliaia di visitatori fu "inventato" nel 1929 da Alexandre Noghès, presidente dell'Automobile Club. Tre chilometri pericolosissimi con curve e tratti terribili come quelli dell'Albergo Loews, della Douane, la Chicane de Sainte Dévote... che per un giorno fanno accantonare l'immagine esclusivamente mondana, per dare al Principato un'immagine soprattutto sportiva. Da quella prima volta in cui le vetture più importanti erano la Bugatti e l'Alfa

Romeo, si sono avventurati in questa sfida nomi come Nuvolari, Caracciola, Dreyfus, Varzi, Borzacchini, Fagioli, Fangio, Ascari, Farina, fino ad arrivare a Hill, a Bandini che vi lasciò la vita nel 1967, Granger, Scheckter, Lauda, Alboreto, Senna, Schumacher, Coulthard, Montoya, Trulli, Räikkönen, Alonso, Vettel, Rosberg, ecc. Per tanti anni le rosse Ferrari trovarono qui uno dei loro migliori terreni di corsa, con otto vittorie. L’edizione del 2015 è stata vinta da Nico Rosberg su Mercedes.

Il Football La squadra di Monaco con i colori rosso bianchi, gioca nel campionato di serie A se e puntualmente si trova ai primi posti. Daghe Monegù è l’esortazione più frequente (in lingua monegasca) rivolta dai tifosi ai giocatori e alla squadra.

IL PRINCIPATO DI MONACO

Monaco Monte Carlo La Condamine Il quartiere del Jardin Exotique (Moneghetti) Fontvieille

Monaco

La cosiddetta Città Vecchia, posta sul promontorio roccioso, è l'angolo più suggestivo di tutto il Principato. È chiamata anche Le Rocher. È stato poco toccato dalla speculazione edilizia e ancora mantiene intatta una certa fisionomia di cittadina mediterranea, con un grazioso intrico di stradine fra vecchie case dai balconi fioriti.

Palais Princier (Grands Appartements) Questo palazzo è stato costruito nel XVI e XVII sec. sul luogo dove un tempo sorgeva una fortezza fondata dai Genovesi nel 1215. La visita costituisce un viaggio attraverso il tempo, dall'epoca dei Guelfi e Ghibellini, fino al periodo napoleonico. La Galerie à l'italienne, che conduce ai Grands Appartments si trova sulla facciata meridionale ed è mirabilmente decorata con affreschi a tema mitologico, eseguiti da artisti genovesi del XVI secolo. Il Salon Louis XV, in cui prevalgono i toni blu ed oro. Il Salon Mazarin, decorato con motivi arabeschi, realizzati in legni policromi. La Salle du Trône, ornata da un imponente caminetto stile Rinascimento, in cui si svolgono, dal XVI sec. in poi, le feste e le cerimonie più importanti. Vi fu celebrato anche il matrimonio civile tra il principe Rainier e Grace Kelly. Si susseguono una serie di eleganti sale, decorate con belle tappezzerie, mobilio d'epoca e quadri d'autore (Largillière, Rigaud, Van Loo, ecc). Ovviamente l'ingresso agli appartamenti privati dei principi non è ammesso. La Cour d'Honneur, pavimentata con ciottoli bianchi e colorati che formano grandi figure geometriche e la nobile scalinata a doppia rampa, costruita nel XVII sec. in marmo di Carrara, che conduce alla Galerie d'Hercule dovuta

all'italiano Domenico Gallo decorata con affreschi del XVII sec. di sco Mazzucchelli detto il Morazzone (1573-1626) e di Gaudenzio Ferrari ( ). Era l'antico corpo centrale della fortezza, edificata agli inizi del XIII secolo. Gli affreschi davanti allo scalone d'onore sono del XV e attribuiti a Luca Cambiaso (1527-1585). La Cour è oggi sede prestigiosa di famosi concerti estivi. La Chapelle Palatine, risalente al XVII sec. con il suo altare maggiore in marmi preziosi. La Tour Sainte Marie, costruita, così come la Tour de l'Horloge, in pietre bianche della Turbie dal principe Albert I. Da questo lato si trovano gli appartamenti principeschi e quando lo stendardo bianco con lo stemma sventola sulla torre ciò indica la presenza del Sovrano nel Palais.

Sull'ala meridionale del Palais Princier è situato il Musée des Souvenirs Napoléoniens et Collection des Archives Historiques du Palais. Questo Museo, creato dal principe Rainier III sulla collezione del nonno principe Louis II, espone al piano terra una ricca collezione di oltre mille oggetti e documenti, riguardanti il Premier Empire (oggetti appartenuti a Napoleone primo, tra cui il cappello che portava alla battaglia di Marengo e il quadernetto con gli esercizi d'inglese adoperato durante la prigionia a Sant'Elena (la famiglia Grimaldi era imparentata con i Bonaparte), abiti del Roi de Rome, reliquie di Sainte Hélène, ecc.). Il primo piano è riservato interamente alla ricostruzione del ato del Principato (Charte d'Indépendance de Monaco firmata dal re di Francia Louis XII, lettera autografa di Louis XIV al principe Antoine I, la bandiera dei granatieri dell'Elba, busti di Napoleone dovuto a Antonio Canova e Jean Antoine Houdon (1741-1828), un busto di Josephine Bonaparte dovuto a François J. Bosio, la collezione completa di tutte le monete coniate dal 1640 e dei francobolli emessi nel Principato, le uniformi delle Gardes du Prince, ecc.).

Alle spalle del palazzo, sulla punta nord est della Rocca, si trova il Théâtre du Fort Antoine, un'antica fortezza costruita per volere del principe Antoine I agli inizi del XVIII sec., oggi adibita a teatro all'aperto con 350 posti sistemati ad anfiteatro in cui si tengono spettacoli di grande qualità (Avenue de la

Quarantaine, entrata libera quando non ci sono spettacoli).

Place du Palais La piazza è ornata da batterie di cannoni fusi sotto Louis XIV. Dal lato nord est si gode una bella vista sul porto e Monte Carlo, fino al capo di Bordighera, in Italia. Dal lato sud ovest, fiancheggiato dalla promenade Sainte Barbe, la vista è sul quartiere di Fontvieille e Cap d'Ail. Davanti al palazzo alcuni eleganti edifici dipinti in colori pastello, tra i quali la caserma dei Carabiniers, in stile genovese. Ogni giorno alle 11.55 precise, si effettua davanti all'entrata principale del Palazzo la spettacolare Relève de la Garde des Carabiniers in gran tenuta (nera d'inverno, bianca in estate), secondo un cerimoniale immutato da oltre un secolo. La Compagnie des Carabiniers du Prince è addetta alla vigilanza del Sovrano 24 ore su 24 ed ai servizi d'Onore e di scorta. Dispone di una Fanfare composta da 26 musicisti, in seno alla quale si è costituita una piccola orchestra ed un insieme di ottoni (per la musica religiosa). La Fanfare si esibisce in concerti pubblici nonché in occasione di cerimonie ufficiali, manifestazioni sportive o festival internazionali di musiche militari.

Vieille-Ville Attigua alla Place du Palais c'è l'agglomerato della città vecchia costituita da abitazioni accollate le une alle altre, che formano vicoli stretti comunicanti tra loro attraverso aggi a volta, che conservano nell'insieme un carattere medioevale e una certa atmosfera mediterranea. eggiando si possono scoprire: La Chapelle de la Miséricorde, situata sulla place de la Mairie, questa cappella, costruita nel 1639, fu sede della Confrérie des Pénitents Noirs di cui il principe Honoré II fu il primo priore. Tra le opere d'arte religiosa spicca un Crocifisso in legno massiccio che il Venerdì Santo viene portato in processione nelle viuzze della città vecchia, l'opera è del monegasco François Joseph Bosio, scultore ufficiale di Napoleone I. Sulla parte superiore della porta d'entrata di nota un magnifico lavoro del XIX secolo.

La Chapelle de la Paix (nei giardini presso la Place de la Visitation). Nella stessa piazza, davanti al Ministère d'Etat, merita un'occhiata la statua Nymphe Salmacis dello scultore monegasco Bosio cui è dedicata la vicina Placette Bosio (rue Comte-Félix-Gastaldi).

La facciata del Palais de Justice, costruito nel 1930, che ricorda i palazzi gotici italiani.

La Place Saint Nicolas (dietro il Palais de Justice) e la sua fontana sormontata da una statua.

La Rampe Major, pavimentata da mattoni rossi, risale al 1714 e collega la Condamine alla place du Palais attraverso due porte fortificate del XVI e del XVII secolo.

I Jardins Saint Martin, di fronte al mare, nei quali si notano, tra i pini d'Aleppo, agavi, aloe, giochi d'acqua e una pergola, la statua eretta nel 1951 alla memoria del principe Albert II dello scultore François Cogne. Tra le aiuole sono disseminati alcuni frammenti di colonne e di capitelli provenienti dalla chiesa di Saint Nicolas, nonché alcune belle statue moderne: Fille sur une Chaise di K. M. Jorgensen, Invitation di K. Verkade, Hermes di Arman, e la splendida Ettore e Andromaca di Giorgio De Chirico. Poco distante, alla Porte Neuve, la statua Melodie di Arman. In questi giardini, tra il 1887 e il 1889, il poeta Guillaume Apollinaire veniva a trovare ispirazione.

Il Musée du Vieux Monaco, questo piccolo museo, organizzato dal Comité National des Traditions Monégasques, è situato proprio nel cuore della città vecchia ed espone materiale sulla vita nel piccolo stato: quadri, fotografie, libri,

porcellane, abiti, ed oggetti caratteristici (rue Emile de Loth).

L'Historial des Princes de Monaco (Musée des Cires), situato nella Rue Basse, una delle più pittoresche della vecchia rocca, questo museo, ospitato in delle eleganti sale del XIV sec., ricostruisce, con 40 statue di cera a grandezza naturale, di cui qualcuna indossa costumi autentici, la storia della dinastia dei Grimaldi, dalla fine del XIII sec. ai giorni nostri (27 rue Basse).

La Cathédrale Costruita nel 1875 in pietra bianca della Turbie su progetto dell'architetto Lenormand, dove anticamente sorgeva una vecchia chiesa del XIII sec. dedicata a Saint Nicolas, questo edificio in stile romanico - bizantino, custodisce le tombe dei Principi defunti. Tra queste quella semplicissima della sfortunata principessa Grace con la scritta Gratia Patricia Principis Rainier II e del principe Rainier a cui i cittadini monegaschi non fanno mai mancare mazzetti di fiori freschi. All'interno si può ammirare, nel transetto destro, soprattutto una pala d'altare dedicata a Saint Nicolas, opera del pittore Louis Bréa, del 1500. Il dipinto su legno rappresenta il santo con i suoi paramenti da vescovo tra Santo Stefano, San Michele, San Lorenzo e Santa Maddalena, altri santi e sante tra cui Santa Devota in basso a sinistra. Vicino c'è la Cappella funebre dei principi con un reliquario di Santa Devota e le poltrone riservate ai sovrani durante le cerimonie religiose. Più avanti c'è la cappella della santa protettrice del principato con una pala d'altare di Louis Brea del 1500 raffigurante Santa Devota, circondata, a destra, da Santa Lucia e, a sinistra, da San Giorgio, sopra, ai lati di una Crocifissione, due scene dell'Annunciazione. Altri dipinti di rilievo presenti nella Cattedrale sono: Morte di San Giuseppe di Orazio Ferrari (1650), Vergine con Bambino e Agonia di Cristo di Louis Bréa (1505), e Sansone di Guido Reni (XVII sec.), tre dipinti di Bernardin Mimault (XVII sec.). Di grande valore il Maître Autel (l'Altare maggiore) di legno di noce rosso decorato con foglia d'oro, opera rinascimentale spagnola del XVII secolo ed il

trono episcopale in marmo bianco di Carrara. Le funzioni pontificali si svolgono qui durante le grandi feste liturgiche, cosi come per la festa di Sainte Dévote (27 gennaio) e per la festa nazionale (19 novembre, accompagnato dalle note di un grande organo a quattro tastiere, costruito nel 1976, la cui magnificenza permette di organizzare superbi concerti di musica sacra. Da settembre a giugno, ogni domenica alle 10, Messa cantata dai Petits Chanteurs de Monaco e dalla Maîtrise de la Cathédrale. Nella cattedrale si sono svolti i matrimoni di Rainier e Grace Kelly di Caroline e Philippe Junot, i funerali di Grace e di Rainier.

Musée Océanographique et Aquarium Inaugurato nel 1910, dopo undici anni di lavori, dal suo fondatore il Principe Albert I I, questo eccezionale museo, dedicato a tutte le scienze del mare, è un capolavoro d'architettura monumentale. La sua maestosa facciata domina il mare, a picco, da 85 metri. Per la sua costruzione sono occorsi undici anni di lavoro e centomila tonnellate di pietra della Turbie. All'ingresso il batiscafo giallo di Jacques Cousteau. Nelle imponenti sale del Musée, aperte al pubblico, su due piani, sono presentate eccezionali collezioni di fauna marina, raccolte dal principe Albert I, numerose specie di animali marini conservati o scheletri (tra cui una balena di 20 metri), modelli di navi-laboratorio, realizzazioni artigianali, utilizzando prodotti del mare. Particolarmente interessante è la ricostruzione del laboratorio dell'Hirondelle con gli studiosi in camice bianco, le reti, le nasse, le bottiglie con dentro i campioni e tutti quegli strumenti che permisero al principe navigatore di strappare ai mari i loro più intimi segreti. Nel sottosuolo il famoso Aquarium con i suoi più di 4500 pesci ripartiti in 90 vasche offre al visitatore l'affascinante spettacolo di una fauna e una flora marina esuberante. Le specie più rare di pesci dai mille colori, provenienti da tutti i mari del globo, guizzano in 90 vasche direttamente alimentate da acqua marina: Mondo di

silenzio, ma anche di bellezza che affascina per le sue meraviglie di forme e di colori. I piani inferiori fino al livello del mare sono riservati, su una superficie di 2000 metri quadrati, a laboratori scientifici di ricerca. Mostra permanente sulle Decouvertes de l'Ocean. I filmati sul vasto tema del mare, soprattutto quelli realizzati per la televisione dal comandante Jacques Cousteau che diresse il museo dal 1957 al 1988, sono proiettati in continuazione nel ricco scenario della Salle des Conférences di 300 posti e dalla buona acustica (Av. Saint Martin) Nei pressi dell'entrata, c'è la curiosa statua in bronzo patinato Pieuvre (1981) di E. de Sigaldi. Dalla terrazza del Musée si gode uno splendido panorama che va dalla riviera italiana fino al massiccio dell'Estérel.

Vicino al Musée Oceanographique c'è la stazione di partenza del trenino turistico Azur Express che da febbraio a novembre porta sui vagoncini dipinti in bianco e rosso una cinquantina di persone in un giro di dieci minuti in cui viene commentata in quattro lingue (se, italiano, tedesco, inglese), la Rocca dei Grimaldi. Il percorso segue i Jardins St. Martin, a davanti al Palais du Gouvernement, serpeggia lungo i bastioni del Port d'Hercule, prima d'arrivare sulla place du Palais dove entra nella caratteristica rue Colonel Bellando de Castro che sbocca davanti al Palais de Justice e alla Cathédrale.

Nelle sale vicino al Musée Océanographique, si può assistere allo spettacolo in multivisione Monte Carlo Story che ricostruisce la storia dei Signori e dei Principi di Monaco (Terrasses du Parking du Chemin des Pêcheurs).

Monte Carlo

Sul pianoro degli Spélugues dalle grotte affollate dagli elfi, un mago, un uomo d'affari dell'agitato XIX sec. François Blanc fece zampillare dalle rocce una fontana d'oro. Il 4 aprile 1863 egli ricevette dai sovrani l'autorizzazione a costruire un casinò. Il Casinò Fu costruito nel 1878 da Charles Garnier, architetto dell'Opéra di Parigi. Al tempo della Belle Epoque tutta l'aristocrazia europea è venuta a bruciarsi a questi tavoli (i ricordi di Edoardo VII, della Bella Otéro divoratrice di amanti, Liane de Pougy, i balletti russi di Diaghilev, i voli d'uccello di Nijinski, del tenore Caruso che nel 1902 riportò qui il suo primo trionfo interpretando la Bohème insieme al soprano Melba, fu proprio in onore della cantante che inventarono la pesca Melba; Scialjapin cantò qui per la prima volta nel "Mefistofele" di Boito). Erano i tempi in cui per le perdite al Casinò le persone d'onore arrivavano ad uccidersi e la Direzione della Societé des Bains de Mer provvedeva con tatto e discrezione, per difendere il buon nome dell'istituzione, a far trasportare i cadaveri sul suolo se dei quartieri popolari di Beausoleil. Poi fu la volta dei grandi magnati del cinema americano (Warner, Zanuck). Poi gli industriali e gli uomini d'affari.

- Il suo atrio lastricato in marmo, circondato da 28 colonne ioniche in onice, dà l'accesso alla sala dell'Opera, chiamata Salle Garnier, decorata interamente in rossi e ori, nella quale ha spicco una profusione di bassorilievi, affreschi e sculture. Il suo palcoscenico è da oltre un secolo cornice di manifestazioni liriche internazionali, di prestigiosi concerti e di eccezionali balletti. Il Salone dell'Europa, in stile Louis XV, costruito nel 1898, con le sue colonne

d'onice e gli otto grandi pannelli che rappresentano le stagioni e scene di fiori. La Sala delle Americhe in oro e rosso, costruita da Garnier. La Sala Bianca o Sala delle Tre Grazie Fiorentine, dipinte da Gervais, riservata ai grandi giocatori, qui si installarono gli emiri del petrolio dalle valige gonfie di biglietti, riempiendo la cronaca delle loro imprese. Poi la Sala del Tout Va, ultra privata, tutta in pelle inglese, anche le tende.

- Quanto ai Salons de Jeux, essi costituiscono un vasto insieme di sale dalle vetrate colorate, mirabilmente decorate con sculture, pitture allegoriche, lampadari in bronzo. Qui si possono trovare tutti i giochi americani ed europei: slot machines, Roulette, Trente et Quarante, nei Salons Européens, Chemin de Fer, Banque à deux tableaux, Punto Banco, Pai Gow Poker, Black Jack, Craps, nei Salons Privés, etc. (Place du Casinò) Nei curatissimi giardini antistanti il Casinò, c’è il busto marmoreo del musicista Jules Massenet e, seminascosta nell'erba, la curiosa statua in acciaio di un rettile preistorico detta Le Dimitrodon (1989) di F. X. Lalanne; nel aggio sotterraneo del Carrefour de la Madone è posta la statua Trois Chevaux di Collamarini. Jardins et Terrasses du Casino Di fronte al Casinò, splendide aiuole di fiori, disposti armoniosamente su tappeti erbosi, curati impeccabilmente, interrotte da specchi d'acqua, abbelliti da papiri e da nenufari, e circondate da giardini lussureggianti, si arrampicano in dolce pendio in direzione delle arterie commerciali della città, in una prospettiva che suscita l'ammirazione dei visitatori. Sulla facciata opposta del Casinò, costeggiante il mare, si estendono le terrazze esposte al sole con le statue Adam et Eve (1981) di Fernando Botero. Dalle terrazze è possibile ammirare l'eccezionale Hexa Grace del 1979, una stupefacente opera geometrica multicolore di Vasarely che orna il tetto del Centre de Congrès Auditorium.

All'ingresso di questo è posta la statua Le Chant de la Mer di R. Collamarini.

L'Hôtel de Paris fu costruito nel 1864 con l'ordine di non badare a spese. Di proprietà della SBM, punto d'incontro del bel mondo internazionale, ha 271 camere, un'architettura fastosa nella hall, nei saloni e nella Sala Impero, e un'atmosfera Belle Epoque unita ad un’assoluta efficienza nel servizio.

L'Hôtel L'Hermitage (1880), con grande profusione di vetrate lavorate e particolari decorativi di grande effetto, classificato come monumento storico, con una sala da pranzo in stile barocco. Con le sue 236 camere, domina il porto in posizione eccezionale, ha un sontuoso ristorante neoclassico e un giardino d'inverno in puro stile liberty.

Anche l’Hôtel Metropole (1890) conserva questa immagine fastosa ed elegante.

Sulla Avenue d'Ostende c'è l'ingresso superiore del Théâtre Princesse Grace davanti cui è posta la statua in bronzo Three Part Object (1960) di Henry Moore. Musée National: Poupées et Automates d'Autrefois Il Museo Nazionale, ospitato nella Villa Sauber, costituisce un universo affascinante di automi e di bambole antiche in abito d'epoca, presentati in un ambiente di mobili e di oggetti in miniatura, che ricreano con raffinatezza l'atmosfera del secolo ato, nello spirito in cui l'aveva creato la collezionista Madeleine De Galéa, nonna di Christian de Galea che la donò al Principato. Alcuni pezzi in movimento dimostrano l'ingegnosità sorprendente dei creatori parigini della fine del XIX secolo, tra cui spiccano i lavori del grande specialista Michel Bertrand. Tra i pezzi più belli: la Scimmia che fuma, Pierrot che scrive, l'Equilibrista, e l'eccezionale Pittore poeta.

L'esposizione è completata da un interessante presepe napoletano del XVIII secolo, questa straordinaria collezione ha trovato una sistemazione ideale in una splendida villa a campanili costruita da Charles Garnier, l'architetto dei teatri dell'Opera di Parigi e di Monte Carlo, nel fondo di uno splendido roseto a terrazze, abbellito dalle sculture moderne Promethee Orphee di Pimienta, Jeune Faune di Carpeaux, Le Carrefour de la Vie di Sandoz, L'Ange de la Mort e Evolution di E. de Sigaldi. Le animazioni degli automi hanno luogo più volte al giorno (17, avenue Princesse Grace).

Jardin Japonais Questo splendido giardino, concepito dall'architetto paesaggista Yasuo Beppu e realizzato dalla Division Jardins du Service de l'Urbanisme et de la Construction de la Principauté de Monaco, e benedetto da un grande sacerdote scintoista, è stato sistemato su 7.000 mq. ai bordi del Mediterraneo. Autentica opera d'arte, associa in meravigliosa armonia, la pietra, l'acqua e la vegetazione che comprende pini ed olivi tagliati nella più autentica tradizione giapponese. Cascate e corsi d'acqua, abbelliti da isolotti dalle forme simboliche, arricchiscono questo ambiente di una serenità. Le pietre naturali sono state selezionate secondo la loro forma, i loro toni ed il loro volume. Gli steccati di bambù, la Maison de Thé, le lanterne interamente in pietra, le tegole come i portoni in legno sono stati realizzati in Giappone (Avenue Princesse Grace).

Lungo la Promenade du Larvotto, che costeggia l'unica spiaggia del Principato, ci sono le statue Cornelia de Moreder di S. Depuydt e Le Pecheur di G. Dussart. Poco distante, un'occhiata la merita l'elegante Fontaine di Lartigue.

Église Saint Charles

In Avenue Saint Charles. Chiesa di stile Renaissance se, dall'aspetto elegante, il cui campanile si eleva a 30 metri d'altezza, fu inaugurata nel 1883. Diciannove vetrate illuminano la sua navata, le cui decorazioni provengono dalla vecchia Salle d'Armes del palazzo del Principe (attuale Salle du Trône). Davanti alla scalinata prospiciente la chiesa c'è una statua in bronzo patinato Il Cardinale seduto (1977) di Giacomo Manzù.

Alcune composizioni artistiche moderne ornano le piccole piazze di Monte Carlo: Maternité (1966) e Colonne di E. de Sigaldi, nella Place des Moulins e nei prospicienti giardini; Projection dans l'Espace di Almansa, in avenue de Grande Bretagne; Jeune Fille à l'Oiseau (1967) di E. de Sigaldi, posta nella fontana di rue des Iris.

La Condamine

La zona del porto che conserva qualche vecchia casa, le balconate di ferro cariche di rose e gerani, semi soffocata dai formicai dei nuovi ricchi. Sopravvivono e destano attenzione alcuni bistrò e negozi d'artigiani. Sul lato di fondo del porto viene allestita la partenza del Grand Prix. Al centro del quai Albert I° c'è lo Stade Nautique Rainier III con la statua in bronzo patinato del Plongeur (1961) di E. de Sigaldi.

Église Sainte Dévote Questa cappella votiva, dedicata alla Santa Padrona del Principato e dei Principi, sotto un viadotto e in mezzo a palazzoni residenziali, è stata costruita nell'XI secolo, nella cavità del Vallon des Gaumates, dove nel IV secolo, secondo la leggenda, si arenò la barca sulla quale si trovava Sainte Devote. Nel 1870, sotto il regno del principe Charles III, fu restaurata ed ingrandita. Ogni anno il 26 gennaio, sul fare della sera, viene bruciata sul sagrato, una barca, nel rispetto di una tradizione sempre sentita.

Marché de la Condamine e zona pedonale della rue Princesse Caroline Il mercato della Condamine, creato nel 1880, presenta oggi una struttura moderna e funzionale, collegata direttamente al Parcheggio della Condamine da ascensori e scale mobili. Poco distante, la zona pedonale della rue Princesse Caroline è una piacevole eggiata tra due fili di aranci, intramezzate fa fioriere pensili ricche di piante sempreverdi che costeggiano i numerosi negozi e le terrazze dei caffè ristoranti illuminati la sera da curiosi lampadari sonorizzati.

Il quartiere del Jardin Exotique (Moneghetti)

Jardin Exotique e Grotte de l'Observatoire Questo giardino comprende diverse migliaia di specie di piante dette succulente. Alla fine del secolo scorso le piante cosiddette grasse erano raggruppate sulla Rocca, nel luogo in cui sarebbe poi sorto il Musée Oceanographique, ma Albert I le fece spostare all'Osservatorio dove ora si trovano. Inaugurato nel 1933 e sistemato audacemente sul fianco della montagna, tra i 95 e i 125 metri d'altezza ed è orientato verso sud est su una pendenza di 45°. grazie al microclima di Monaco la vegetazione è rigogliosa. D'inverno le piante approfittano del più piccolo raggio di sole, adagiate come su una spalliera la cui inclinazione elimina anche l'eccesso di acqua piovana che le farebbe marcire. Le rocce immagazzinano calore durante il giorno e lo restituiscono la notte attenuando il freddo. La media invernale della temperatura è di 9, 5°C e in agosto di 40° all'ombra. Lungo le erelle, arditamente a strapiombo sulle rocce, che offrono un grandioso panorama sulla Rocca e sulla costa orientale, si rimane estasiati davanti alla bellezza e alla diversità delle forme, talvolta surreali, della flora subtropicale, composta da presenze esotiche inusuali (piante grasse straordinarie: Cactacee centenarie messicane e sud-americane, Euforbie a candelabro africane di circa 10 m. di altezza, il Drosanthenum del deserto africano, fichi d'India, aloe, il cereo messicano, il nolina o albero bottiglia messicano, le spine di Cristo dai fiori rossi, la Epostoa lanata che cresce in Perù fino a 3000 metri e si rinchiude in una specie di mantello di lana.). Nel recinto stesso del giardino, a 60 metri sotto terra, si possono visitare le immense sale della Grotte Préhistorique de l'Observatoire, ornata da stalattiti, da stalagmiti e da formazioni calcaree delle più sorprendenti, che mettono in risalto mirabili effetti di luce. Da ricordare che sono 300 gradini per scendere che diventano 300 per risalire. (Boulevard du Jardin Exotique).

Musée d'Anthropologie Préhistorique Questo museo fondato nel 1902 dal principe Albert I presenta una ricca serie di ritrovamenti provenienti dai dintorni del Principato e soprattutto da Grimaldi (Liguria). Presenta le fasi più significative della storia dell'umanità dall'Australopiteco, al Pitecantropo e all'Uomo Sapiens fossile (tipi di Neanderthal, di Cro Magnon, di Grimaldi). A questi resti umani sono associate la fauna, ricca di animali estinti od emigrati durante le ere glaciali ed interglaciali, le evoluzioni delle civiltà successive, del Paleolitico (di oltre un milione di anni), del Neolitico e dell'Età del Bronzo, ovvero tra il 5000 e il 500 avanti Cristo (Boulevard du Jardin Exotique)

Fontvieille

Il quartiere nuovo del cemento e degli alveari di lusso, un’espansione territoriale di 22 ettari praticamente un terrapieno strappato al mare e diventato una miniera d'oro. La zona di Fontvieille, progettata dall’architetto italiano Manfredi Nicoletti, è stata preparata su fondali marini profondi sino a 40 metri per far sorgere complessi edilizi (qualche ufficio pubblico, qualche azienda e molti appartamenti in condominio per benestanti si ed italiani) intorno a porticcioli che proteggono barche a vela e motoscafi d'alto bordo con il contorno di piazzette sopraelevate, giardini, porticati e negozi eleganti. Particolarmente armoniosa la Place du Campanin con la moderna Église St. Nicolas che riprende i tradizionali colori pastello e le linee delle chiese della riviera se e ligure. Sul giardino antistante che domina la piazzetta le creazioni bronzee Cuirasse (1978) di Mitoraj e Frére et Soeur (1942) di André Masson, e Cavalleria Eroica (1987) di Arman.

Jardin Animalier Questo giardino, situato sul lato sud della Rocca, fu fondato nel 1954 dal principe Rainier III. Ospita numerosi esemplari di fauna tropicale ed africana (pantera nera, rinoceronte, ippopotamo, tigre bianca, uccelli esotici, rettili, ecc.) che vivono in condizioni di confort esemplare.(Les Terrasses de Fontvieille) Exposition de la Collection de Voiture Anciennes de S.A.S. Le Prince de Monaco Vi sono raccolte un centinaio di automobili di tutte le epoche fabbricate dalle più grandi case d'Europa e d'America collezionate dal principe Rainier apionato di automobili. Dalle ippomobili del principe Charles III e del principe Albert I° alla De Dion Bouton 1903 alla Lamborghini Countach 1986, ando per la

Cadillac, la Floride della principessa Grace 1953, Bugatti 1929, la Citroën Torpedo o la Rolls Royce 1952, la Levassor 1913, Ford T 1924, la Peugeot Quadrilette 1924, Lincoln 1928, Hispano Suiza 1924, e poi Maserati, Ferrari, Jaguar, Mercedes, ecc. (Les Terrasses de Fontvieille) Musée Naval Una simpatica collezione di circa 180 modelli di navi celebri di ogni epoca e nazione, dal XVII secolo ai tempi moderni, realizzati in scala 1/100 e 1/32. È la concretizzazione della ione del professor Claude Pallanca, vecchio ufficiale di marina e amico del mare, tra i quali diversi pezzi antichi provenienti dalla collezione privata del Principe. Grandi piroscafi transatlantici come il Titanic, o il Normandie (tre metri di lunghezza), navi d'esplorazione come il Pourquoi Pas del Comandante Charcot, la Calypso e l'Alcyon del Comandante Cousteau, o l'Antartica del dottor Jean Louis Etienne, nonché le navi scuola, i velieri degli ultimi secoli e numerose navi da guerra, dalla Jeanne d'Arc alla corazzata Missouri alla portaerei Nimitz (cinque metri di lunghezza) fino ai sottomarini siluro giapponesi Sono ricostruiti anche i grandi avvenimenti della storia marittima mondiale, come la corazzata Potiomkin e la rivoluzione russa, l'incrociatore Missouri su cui fu siglato l'armistizio con il Giappone il 2/9/1945 (Les Terrasses de Fontvieille.) Stade Louis II Gigantesco complesso sportivo costruito sul terrapieno di Fontvieille ed inaugurato il 25 gennaio 1985, lo Stade Louis II si adatta perfettamente allo stile architettonico di questo quartiere sempre in espansione. Le sue molteplici installazioni, teatro di competizioni di alto livello, ne fanno uno dei più moderni complessi sportivi del mondo. Di particolare nota vicino all'entrata l'interessante scultura in bronzo Le Poing (1980) di César (1921), lo scultore specializzato nel riutilizzo artistico dei rottami metallici (7 Avenue des Castelans.) Parc Paysager de Fontvieille e Roseraie Princesse Grace Questo magnifico parco che copre una superficie di circa 4 ettari, racchiude una molteplicità di specie di piante ornamentali del mondo intero, che circonda un incantevole bacino d'acqua dolce dentro il quale nuotano con grazia cigni ed

anatre. Per tutti i giardini sono sparse splendide creazioni scultoree: Noeud (1987) di Kim Hamisky; Ane Attelé di F.X. Lalanne; Motophant (1988) di Arman; Dauphin di G. Alesio; Pas de Deux di Cavalini; e la stupefacente Woman smoking a Cigarette (1987) di Fernando Botero.

Il Roseraie Princesse Grace, inaugurato il 18 giugno 1984 dalla famiglia sovrana, possiede circa 3500 roseti di oltre 150 specie, dovuti all'opera dei migliori esperti d'Europa e d'America. Tra le statue: S.A.S. La Princesse Grace (1983) di K. Verkade e, nel giardino che costeggia il roseto, Le Chevalier di Lorjou (accesso libero dall'alba al tramonto). Il Quai Sambarbani che costeggia il grazioso porto di Fontvieille è anch'esso abbellito da alcune moderne creazioni artistiche: l'ottimo bronzo dorato Sfera con Sfera (1982) di Arnaldo Pomodoro, posto nel giardino pubblico che sovrasta la via; la statua Par le Sable et le Sel di Amado, la sferica Fontaine di Lartigue e la simpatica Decoration Murale di B. Louttre. Degna di attenzione sulla Avenue des Papalins è la statua Solitary (1988) di Sandro Chia.

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Numeri, indirizzi e Siti utili

COME ARRIVARE

Collegamenti aerei: grazie all'Aéroport International Nice - Côte d'Azur (a 23 km da Monaco, 28 se si attraversa la città) il Principato è collegato con le più grandi città del mondo (in tutto 86 destinazioni): Milano 0 h 45 Parigi 1 h 15 Roma 1 h 00 Zurigo 1 h 10 New York 9 h 00 Londra 2 h 00 e con le maggiori città italiane (Firenze, Venezia, ecc.) Il collegamento tra l'Aéroport International Nice - Côte d'Azur e Monaco è assicurato dai seguenti mezzi: - l'elicottero: frequenti collegamenti giornalieri (ogni 20 minuti, 7 minuti di volo) con regolari servizi di navetta tra l'Eliporto ed il luogo di domicilio nel Principato. - il taxi: tragitto di circa 45 minuti. - l'autobus - Collegamenti regolari via autostrada. Partenze ogni ora e mezza, dalle 9 alle 19,30. Durata del percorso: 45 minuti circa.

Collegamenti ferroviari: alla stazione di Monaco/Monte Carlo fermano i principali treni internazionali.

In particolare. I TGV collegano il Principato a Parigi in 5 ore 30 minuti di tragitto. Collegamenti di giorno con Milano, Genova e Basilea. Collegamenti di notte con Roma, Milano, Pisa, Venezia, Parigi, Toulouse, Strasburgo, Irun, Port Bou. I TER (Trains Express Régionaux) collegano il Principato con diverse località della Costa Azzurra.

Collegamenti marittimi: Il porto di Monaco, situato nel centro città, ha un’estensione di 16 ha e una profondità da 7 a 20 metri. Ha una capacità di accogliere circa 550 navi (lunghezza massima 130 metri). I porti di Fontvieille: il port de Fontvieille misura 5,5 ettari di estensione, e si trova ai piedi della Rocca (capacità circa 110 navi). L'attiguo port de Cap d'Ail, di 3,5 ettari di estensione, si trova in territorio se.

DISTANZE AUTOSTRADALI L'autostrada A10 fino alla frontiera di Ventimiglia, poi A8 se fino al Principato. La rete autostradale, la cui uscita per Monaco è a 8 km dal centro città, collega il Principato con le principali città europee. Amsterdam 1480 km Barcellona 750 km Berlino 1580 km Berna 608 km

Bordeaux 842 km Bruxelles 1270 km Francoforte 1050 km Genova 171 km Ginevra 510 km Lione 489 km Lisbona 1900 km Lussemburgo 1074 km Madrid 1313 km Marsiglia 206 km Milano 300 km Monaco di B. 890 km Parigi 951 km Roma 678 km Strasburgo 817 km Vienna 1.164 km Zurigo 631 km

Da Nizza si può raggiungere il Principato utilizzando la Basse Corniche (N.98) che costeggia il mare, la Moyenne Corniche (N.7) che a da Eze-Village, la Grande Corniche, a 512 m. d’altitudine che a da La Turbie e dal Col d’Eze. Tutte le strade panoramiche.

PERIODO PER IL VIAGGIO Qualsiasi momento dell'anno è buono per visitare il Principato di Monaco poiché dal punto di vista climatico gode di temperature eccezionali e una presenza del sole che può definirsi addirittura sfacciata! In tutte le stagioni sono offerte svariate attrazioni di grande valore: rappresentazioni teatrali, balletti, concerti, gare sportive, esposizioni artistiche, ecc. Qualche breve periodo, come il mese d'agosto oppure i giorni attorno a Natale e Capodanno, forse è da evitare per l'eccessiva presenza turistica che impedisce di gustare al meglio le peculiarità del piccolo stato.

TRASPORTI PUBBLICI

Taxi Il numero di chiamata dei taxi è il (+377) 93 50 56 28 oppure il Radio-Taxi (24 ore su 24) tel. (+377) 93 15 01 01. Sevizio di taxi personalizzato 24/24 ore: Taxi Monaco Prestige (85 taxi) – tel. +337 93 15 01 01 www.taximonacoprestige.com

Taxi Nice – Monaco Partenza da Nice: Central Taxi Riviera Nice – tel. (+33) (0) 4 93 13 78 78 – 45 minuti (90/100 euro, solo andata) Partenza da Monaco Central Saphelec – tel. tel. (+33) (0) 8 20 20 98 98 – 45 minuti (90/100 euro, solo andata)

Taxi-bus Gare de Monaco - Av. Prince Pierre - Trasporto minimo 2 persone/massimo 10 persone.

Autobus

La Compagnie des Autobus de Monaco (3 av. Pr. J. F. Kennedy - www.cam.mc ) ha cinque linee di bus urbani che servono quasi tutte le zone del Principato. Durante la settimana i mezzi ano, tra le 7 e le 21, ogni 11 minuti circa (domenica e giorni festivi, ogni 20 minuti circa, tra le 7,15 e le 20,45). Gli orari precisi del aggio sono indicati ad ogni fermata. Il prezzo è unico su qualsiasi distanza. Tariffe ridotte sono previste nel caso di acquisto di una carta multiviaggio (4 o 8 tragitti). Linea 1 : Monaco Ville/ Saint Roman e ritorno Linea 2 : Monaco Ville/ Jardin Exotique e ritorno Linea 4 : Condamine – Saint Roman e ritorno Linea 5 : Gare/Fontvieille/ Ospedale e ritorno Linea 6 : Fontvieille/Monte Carlo/Larvotto e ritorno

DOVE ALLOGGIARE Gli alberghi 5 Stelle Hôtel de Paris - Place du Casino - Monte Carlo Hôtel Hermitage - Square Beaumarchais - Monte Carlo Monte Carlo Beach Hôtel – Avenue Princesse Grace - Monte Carlo Le Metropole Palace - 4 avenue de la Madone - Monte Carlo

4 Stelle Meridien Beach Plaza - 22 avenue Princesse Grace - Monte Carlo Monte Carlo Bay Hôtel & Resort - 1 avenue Princesse Grace - Monte Carlo Hôtel Fairmont - 12 avenue des Spélugues - Monte Carlo Hôtel Port Palace – Quai des Etats Unis – Monte Carlo Riviera Marriot Hôtel – La Porte de Monaco – Port de Cap d’Ail –Cap d’Ail

3 Stelle Miramar Monaco - 1 av. Prés. J. F. Kennedy - Monaco Hôtel Columbus - 23 avenue des Papalins - Monaco Hôtel Forum – place des Moneghetti - Beausoleil Hôtel Novotel Monaco – 16 Bld Princesse Charlotte – Monte Carlo

Hôtel Ambassador Monaco - 10 avenue Prince Pierre - Monaco -

2 Stelle Hôtel de - 6 rue de la Turbie - Monaco Hôtel Le Versailles - 4 avenue Prince Pierre - Monaco Ostello della Gioventù Centre de la Jeunesse Princesse Stéphanie - 24 av. Prince Pierre - Monaco

DOVE FARE SPORT

Nuoto Monte Carlo Beach (S.B.M.) - av. Princesse Grace, Saint Roman, Roquebrune Cap Martin - Complesso balneare di gran lusso, con piscina di acqua di mare, filtrata all'ozono e riscaldata a 24°C. - Tende Solarium - Bungalow - Spiaggia privata - tre ristoranti (aperto da aprile ad ottobre)

Piscine Rainier III - quai Albert I° - Piscina olimpionica all'aperto (acqua di mare riscaldata) - Aperto tutti i giorni.

Spiaggia di Larvotto - av. Princesse Grace - spiaggia pubblica sorvegliata, con docce, cabine, ecc.

Paracadutismo ascensionale Monte Carlo Beach (S.B.M.) - av. Princesse Grace, Saint Roman, Roquebrune Cap Martin - (tutte le tecniche)

Golf Monte Carlo Golf Club (S.B.M.) – Route du Mont Agel - a 810 m. - La Turbie percorso a 18 buche (Par 71) - Aperto tutto l'anno

Squash Monte Carlo Squash Raquette Club - Stade Louis II - 4 campi aperti tutto l'anno.

– www.squash.asso.mc

Monte Carlo Country Club (S.B.M.) - av. Princesse Grace - Saint Roman, 06190 Roquebrune - Cap Martin - - 2 campi aperti tutto l'anno.

Tennis Monte Carlo Country Club (S.B.M.) - av. Princesse Grace - Saint Roman, 06190 Roquebrune - Cap Martin - 21 campi in terra battuta di cui 9 illuminati e 2 coperti, più 2 campi in sintetico (aperto tutto l'anno)

Tennis Club de Monaco – 5 avenue Prince Rainier III – Cap d’Ail

Vela Yacht Club de Monaco - quai Louis II – www.yacht-club-monaco.mc

ITINERARI A PIEDI E EGGIATE

- Dal Monte Carlo Beach a Cap Martin, attraverso un sentiero molto pittoresco lungo il mare. Durata (andata e ritorno): 3ore

- Dal Monte Carlo Beach al Porto di Monaco, lungo il mare ando per il piazzale sovrastante le spiagge di Larvotto, il terrapieno di Portier e il boulevard Louis II. Durata: 40 minuti circa.

- Le terrazze del Casinò e del centro immobiliare Spélugues, che collegano il Théâtre Princesse Grace, ad ovest, al Grand Hôtel, ad est.

- Da Fontvieille a Cap d'Ail, attraverso un sentiero che costeggia il mare. Durata (andata e ritorno): 3 ore

- I giardini Saint Martin, a Monaco-Ville, disseminati di tranquilli sentieri ombreggiati.

- Il Parco Princesse Antoinette, con i suoi centenari uliveti. Entrata dal boulevard de Belgique o dal boulevard du Jardin Exotique.

- Il Parc Paysager de Fontvieille, in cui sono raggruppate una infinità di piante verdi ed arbusti di tutto il mondo. Qui si trova anche il roseto Princesse Grace.

VOLI TURISTICI IN ELICOTTERO Héli Air Monaco - Eliporto di Monaco, Fontvieille - www.heliairmonaco.com A richiesta sono effettuati voli turistici su tutta la Costa Azzurra, sulla Corsica, e fino a località italiane.

Monacair Augusta - Eliporto di Monaco, Fontvieille

I GIOCHI

Il Casinò di Monte Carlo Place du Casinò – www.casinomontecarlo.com Aperto tutti i giorni dell'anno - Biglietto d'entrata obbligatorio - Esibizione obbligatoria di un documento d'identità. È d'obbligo abbigliamento decoroso. - Saloni europei: Giochi americani - Black Jack - Craps - Punto Banco (Tutti i giorni a partire dalle ore 12) - Saloni privati: Roulette - Trenta Quaranta - Chemin de Fer - Banco a doppio tavolo - Pai Gow Poker (dal 1° maggio al 31 ottobre, dalle ore 16, dal 1° novembre al 30 aprile, dalle ore 15).

Sun Casino Monte Carlo Grand Hôtel - 12, av. des Spélugues Black Jack - Craps - Roulette americana (aperto tutto l'anno, da lunedì a giovedì a partire dalle ore 17, dal venerdì alla domenica e i giorni festivi a partire dalle ore 16). Le macchinette automatiche sono disponibili fin dalle 11.

Le Café de Paris Place du Casino - (aperto tutti i giorni dell'anno) Slot machines (a partire dalle ore 10) - Roulette americana, Craps e Black Jack (a partire dalle ore 17)

Casino La Rascasse

Port Hercule 85 macchinette, Video Poker e tante altre attrazioni. Aperto tutti i giorni dalle 14 alle 4,30.

DISCOTECHE E SPETTACOLI DI VARIETA'

Discoteche Jimmy'z - Monte Carlo Sporting Club, av. Princesse Grace - (aperto tutte le sere a partire dalle ore 23.00) - www.jimmyzmontecarlo.com

The Living Room - 7 av. des Spélugues - (aperto tutte le sere a partire dalle ore 23) – www.mc.pam.com

Sass Café – 11 av. Princesse Grace - (aperto tutte le sere a partire dalle ore 23.00) – www.sasscafe.com

La Rascasse – quai Antoine Ier – dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 4,45: il sabato dalle 17 – www.larascassemontecarlo.com

Ni Club – 35 boulevard Louis II (Rond Point du Portier) – giovedì, venerdì e sabato dalle 19 all’1 di notte – www.nibox.mc

Spettacoli di varietà internazionali La Salle des Etoiles - Monte Carlo Sporting Club, av. Princesse Grace – Dove si esibiscono le star internazionali e si tengono i grandi eventi del Principato come le Bal de la Rose e il Monte Carlo Sporting Summer Festival – www.montecarlolive.com

Balletti – www.balletsdemontecarlo.com

Concerti – www.opera.mc

Serate di gala – www.montecarlosbm.com

Manifestazioni al Grimaldi Forum – www.grimaldiforum.com

Teatro – Théâtre Princesse Grace – www.tpgmonaco.mc

NOTIZIE UTILI

Abbigliamento: È vietato circolare in costume da bagno, a torso o a piedi nudi fuori delle spiagge e degli stabilimenti balneari. In tutti gli edifici pubblici, ed in particolare nei luoghi di culto, è d'obbligo un abbigliamento conveniente. Giacca e cravatta sono consigliati in occasione di ricevimenti, mentre per le cene di gala è d'obbligo l'abito da sera (smoking).

Ambulanze: SAMU - Numero d’emergenza 18

Ascensori pubblici e scale mobili: Diversi ascensori pubblici di grande capienza, rapidità e sicurezza (con controllo su schermo mediante telecamere) sono in funzione tutti i giorni, dalle ore 6 alle 22.

Assistenza sanitaria ai cittadini italiani: Come è noto il Principato di Monaco non fa parte dell’UE. Pertanto chi intendesse soggiornare nel Principato è bene che si munisca presso la ASL di appartenenza del modulo M/I/C8 relativo a questo tipo di assistenza. In caso di mancanza, e solo per casi d’emergenza e/o imprevisti, bisogna rivolgersi alla CCSS Casse de Compensation des Services Sociaux (il Servizio Sanitario Monegasco) che provvederà a richiederlo agli uffici italiani. È consigliata, specialmente in caso di soggiorni prolungati, una copertura assicurativa sanitaria internazionale che copra tutte le eventuali spese sanitarie impreviste, compreso il rimpatrio d’emergenza o il trasferimento in un altro paese.

Banche: Sono aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 16,30, eccetto i pomeriggi precedenti i giorni festivi. Nessun problema

per banche e bancomat, sono dappertutto.

Biblioteche: Bibliotheque Louis Notari - 8, rue Louis Notari.

Carte di credito: Le principali carte di credito (American Express, Visa, ecc.) sono comunemente accettate dai commercianti del Principato

Cinema: Cinéma Le Sporting - Sporting d'Hiver, Place du Casino Cinéma des Beaux Arts – 12 avenue d’Ostende

Circolazione stradale: Nel Principato il limite di velocità è di 50 km. orari e il casco è obbligatorio per i motociclisti. Tutte le strade sono aperte alla circolazione ad eccezione di quelle riservate ai pedoni. L'accesso a Monaco Ville è vietato soprattutto ai veicoli con targhe non monegasche o si (del dipartimento delle Alpes Maritimes). Il aggio nella place du Casinò è vietato alle moto e ai camion. È severamente vietato il parcheggio dei camper nelle vie pubbliche. A tali mezzi è riservato il parcheggio Des Ecoles (avenue des Guelfes a Fontvieille). La patente italiana è riconosciuta La targa del Principato è bianca con i caratteri in azzurro e a sinistra lo stemma con rombi rossi su fondo bianco e sotto l’anno d’immatricolazione della vettura. La sigla del Principato è MC.

Codice di avviamento postale: In un indirizzo correttamente trascritto nell'ultima riga deve figurare il seguente codice: MC 98000 Monaco.

Croce Rossa: Una delle più importanti istituzioni del Principato e che è direttamente presieduta dal principe Albert II è la Croix Rouge Monegasque – www.croix-rouge.mc

Documenti: Ai cittadini italiani è consentito l’ingresso con la sola carta d’identità valida per l’espatrio o col aporto valido. La disposizione vale anche per i minorenni.

Dogana: Il aggio della frontiera tra la Francia e il Principato di Monaco avviene senza nessuna formalità (tra i due paesi esiste un'unione doganale dal 1885).

Elettricità: La tensione è di 220 V. le prese di corrente sono in maggioranza di tipo se, necessitano quindi di un adattatore.

Emergenze: - Ambulanze e Pompieri - tel. 18 oppure 93 15 60 08 (Pompieri) - Medici o Farmacisti di guardia: tel. 141 (oppure tel. + 377 93 25 33 25). Centre Hospitalier Pricesse Grace – Avenue Pasteur - urgenze tel (+377) 97 98 9769 Farmacie: Ci sono 18 Farmacie a poca distanza l’una dall’altra. Per sapere quali sono le farmacie di guardia è sufficiente telefonare al numero 141.

Festività 1 gennaio - Capodanno

27 gennaio - Sainte Dévote Lunedì di Pasqua 1 maggio - Festa del Lavoro 15 agosto - Assunzione 1 novembre - Ognissanti 19 novembre - Féte Nationale 8 dicembre - Immacolata Concezione 25 dicembre - Natale

Francobolli: La corrispondenza spedita dal Principato deve essere affrancata con francobolli monegaschi, mentre quella spedita dalla Francia non può essere affrancata con francobolli monegaschi! Nel Principato di Monaco sono in vigore le medesime tariffe postali che in Francia. Nel 1885 il Principe Charles III decise di dotare il Principato di francobolli propri. L'autorizzazione ad utilizzare francobolli si in concorrenza con quelli monegaschi durò fino all’1 aprile 1886. Le serie di francobolli monegaschi sono molteplici e notevolmente apprezzate dai collezionisti. Possono essere acquistate presso: Office des Emissions de Timbre Poste - 23 av. Albert II – www.oetp-monaco.com – [email protected]

Interessante anche il Musèe des Timbres et des Monnaies - 11 Terrasses de Fontvieille – [email protected]

Libri antichi: Gli apionati di manoscritti, dagherrotipi e libri antichi

non perderanno l’occasione di una visita ad una delle più pregiate librerie antiquarie del mondo. Scripta Manent – Le Patio Palace – 41 ave. Hector Otto – Monaco – www.scriptamanent-monaco.com

Mance: I prezzi indicati nei ristoranti e negli alberghi sono comprensivi di tasse e servizio. Ad ogni buon conto, una mancia, come compenso per la buona qualità del servizio, non è mai sgradita al personale!

Medici: Per chiamare la Guardia Medica telefonare al numero 141.

Mercati: - Marché de La Condamine - 15 Place d'Armes - aperto tutte le mattine dalle ore 8 alle ore 12 (più o meno) - Métropole Shopping Center – 17 avenue des Spélugues (dal lunedì al sabato dalle 10 alle 19,30) - Centro Commerciale di Fontvieille - (av. Prince Héréditaire Albert) – www.centrecommercialefontvieille.com

Moneta: L'unità monetaria è l’Euro. Sono in circolazione (in realtà, difficili da trovare) gli euro monegaschi con i volti e gli emblemi dei principi Grimaldi e del Principato. Ne sono stati emessi anche di commemorativi: per il 25° anniversario della morte della principessa Grace (2007), per le nozze tra il principe Alberto II e Charlene Wittstok (2011), per il 500° anniversario del Principato (2012), per l’ammissione del Principato all’Onu (2013).

Noleggio Auto (alcuni) : Avis - 9 av. d'Ostende Europcar - 47 av. de Grande Bretagne Hertz - 27 bd. Albert Ier

Noleggio Auto con autista (Limousine) (alcuni) : Monaco Luxury Limousine- 29 41, av, Hector Otto Heli Limousine - Héliport de Monaco

Ora: L'ora è quella continentale europea uguale a Francia ed Italia. A Monaco l'ora legale è in vigore dalla fine di marzo alla fine di settembre.

Parcheggi pubblici: Vi consigliamo di lasciare l’automobile in uno dei tanti parcheggi pubblici e proseguire la visita a piedi o servendosi dei mezzi pubblici; il paese è piccolo e sono in vigore tanti divieti. Sono disponibili circa 10.000 posti nei diversi parcheggi al coperto del Principato (con telecamera di controllo o con custode). Un particolare interessante è che un'ora sola di sosta è in franchigia (Attenzione: se si entra nella seconda ora anche di un solo minuto, decade la franchigia!) I parcheggi dei supermercati (a Fontvieille) offrono due ore di sosta gratuita ai clienti. Per informazioni dettagliate: www.monaco-parkings.mc

Polizia: 15 Rue Suffren-Reymond - tel. (+377) 93 15 30 15 Police Secours (Pronto Intervento) tel. 17

Il Principato di Monaco è probabilmente l'unico posto al mondo dove si possono esibire gioielli, pellicce e tutto quanto fa lusso senza il pericolo di essere scippati, rapinati, derubati ecc. ecc. Si può scendere da Rolls Royce, Ferrari, Bentley, e così via, anche vestiti d'oro dalla testa ai piedi, facendo a meno di guardie del corpo senza che nessuno si azzardi ad additare il fortunato vivente al pubblico ludibrio degli invidiosi. Se per caso si lasciano bagagli o cose di valore nella macchina posteggiata, con quasi certezza, nessuno li toccherà. Dal punto di vista della sicurezza Monaco è senza alcun dubbio il paese più sicuro al mondo! Questo grazie ad una polizia efficientissima ed onnipresente dotata di mezzi moderni e sofisticati. Inoltre l'intero principato è vigilato da un complesso sistema di videosorveglianza con 54 telecamere palesi, e non si sa quante occulte, in grado di leggere una targa automobilistica a 200 metri di distanza, e, si dice, perfino di ipersensibili microfoni nascosti in tutti i sottoaggi e negli altri luoghi pubblici al chiuso. I responsabili della sicurezza proclamano con legittimo orgoglio che in caso di rapina hanno 17 secondi per localizzarla e tre minuti per intervenire. Conclusione: a Monaco nessuno si sogna di compiere una rapina! Commettere un’infrazione di qualsiasi tipo nel Principato (comprese quelle automobilistiche e persino gettare una carta per terra) è caldamente sconsigliato, si hanno poche probabilità di arla liscia! Ma se tutto ciò è sicuramente gradito al miliardario che vuole sfacciatamente esibire le sue ricchezze, al normale visitatore questo eccesso di angeli custodi qualche volta dona la poco gradevole sensazione di trovarsi in un elegante, raffinatissimo, piccolo stato di polizia! Ricordarsi anche che sanno essere severissimi anche per una carta o una cicca buttata per strada, non ne parliamo se si trasportano droghe, si può finire in prigione anche per un minimo quantitativo di marijuana o hascisc. Per completezza d'informazione bisogna ammettere però che la severità dei poliziotti monegaschi è sempre accompagnata da una ineccepibile correttezza.

Pompieri: - 6 Bd. de Belgique - Tel. 93301945 o il 18

Posta: Bureau de Poste Principal de Monte Carlo - Palais de la Scala, square Beaumarchais - Il servizio postale è funzionante dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 19, ed il sabato dalle ore 8 alle ore 13. Altri uffici: Condamine – 17 rue Grimaldi Fontvieille – 3 place du Campanin Ville – Place de la Mairie Larvotto - 35 bd du Larvotto Moulins – Place des Moulins Herculis – 12 Chemin de La Turbie Le insegne sono con il logo e le scritte in rosso su fondo blu. www.lapostemonaco.mc

Religione: La religione di Stato è quella cattolica, sancita all’art.9 del Titolo I della Costituzione del Principato: “La religione cattolica, apostolica e romana è religione di Stato”. All’art. 23 del Titolo III viene anche sancita la piena libertà dei culti. Il Principato è sede arcivescovile direttamente dipendente dal Papa, esistono 6 parrocchie, ventitre preti, l’arcivescovo e il vicario, tre diaconi. Le messe sono in se, ma sono previste anche in altre lingue. Per maggiori informazioni sulla religione cattolica nel Principato di Monaco: www.diocese.mc

Ristoranti: Se pensate di mangiar bene e spendere quattro soldi nel Principato di Monaco, ve lo diciamo subito: siete nel posto sbagliato! Ma se non avete problemi in tal senso, allora il primo indirizzo, che ha le tre stelle della guida

Michelin e lo citano tutti come un vero tempio della gastronomia, è: Le Louis XV di Alain Ducasse – in place du Casino.

Prezzi (leggermente più contenuti) ma cucina di altissimo livello: Joel Robuchon Monte-Carlo – 4 avenue de la Madone. Vistamar – square Beumarchais. Yoshi – 4 avenue de la Madone. Le Blue Bay – 40 avenue Princesse Grace. Valentin – 27 avenue de la Costa Truffle Gourmet – Place de la Condamine Salle Empire – Place du Casino.

Oltre ai suddetti ci sono nel Principato più di un centinaio di luoghi di ristorazione (tra ristoranti, pizzerie, bar, cucine etniche…) dove, al di là di quanto detto sopra, si può pranzare o cenare senza necessariamente dissanguarsi, tutto sta nel sapere quel che si vuole e commisurarlo alle proprie disponibilità.

Servizio Meteorologico: La pagina dedicata al meteo di www.montecarlosbm.com. Sullo stesso sito si possono vedere in diretta le immagini di quattro webcam.

Shopping: A Monaco è presente ogni tipo di attività commerciale, ma essendo il Principato il luogo del gran lusso per eccellenza quello che interessa più il visitatore (anche solo per vederle) sono soprattutto le boutique dei grandi nomi

dell’alta moda, della gioielleria, della profumeria. Le più prestigiose marche sono concentrate nel cosiddetto Cercle d’Or: i Pavillons Monte Carlo, 2500 metri quadrati, a qualche centinaio di metri dalla Place du Casino, nei Jardins des Boulingrins con una ventina di negozi di grandi marche (Aleksander Mc Queen, Akris, Balenciaga, Bottega Veneta, Bouchero, Chanel, Chopard, Czarina, Lanvin, Miu Miu, Plaget, Sonia Rykiel, Stardust, Yves Saint Laurent, Zandrini). Ricordiamo che queste strutture dureranno solo cinque anni, il tempo di allestire nuovi padiglioni all’Hôtel de Paris e allo Sporting d’Hiver (in fase di costruzione). In Place du Casino ci sono i negozi di Cartier, Van Cleef & Arpels, Wurtz. In più, le boutique del Resort Monte Carlo (Monte Carlo SBM con la Boutique Sporting d’Hiver, il drugstore del Café de Paris e delle Thermes Marins Monte Carlo). In Avenue des Spélugues: Audemars Piget, Rolex Zegg & Cerlati. In Avenue des Beaux Arts: Bulgari, Celine, Dior, Louis Vuitton. In Allée François Blanc: Chanel Joaillerie, Loropiana. In Avenue de Monte Carlo: Gucci, Hermes, Lalique, Prada Femme, Valentino. In Square Beaumarchais e all’Hôtel Hermitage Monte Carlo: Prada Homme, Ripossi, Ferragamo, Graff. In boulevard des Moulins, in boulevard d’Italie, in avenue Princesse Grace, altri negozi di grande eleganza. Gli amanti del lusso e dello shopping faranno certamente una visita alle 80 boutique di Le Metropole Shopping Center (17 avenue des Spélugues) aperte dalle 10 alle 19,30 da lunedì a sabato. I negozi generalmente sono aperti tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19, salvo la domenica e i giorni festivi. Alcuni negozi tuttavia sono chiusi il sabato pomeriggio o il lunedì mattina. La maggior parte dei commercianti applica un rimborso tasse in caso di esportazione della merce acquistata.

Altri negozi in zona Condamine (rue Grimaldi e rue Princesse Caroline) e al Porto, nella città vecchia di Monaco-Ville, soprattutto caratteristici negozietti di souvenir. Da non dimenticare il Centro commerciale di Fontvieille (av. Prince Héréditaire Albert) che ha all’interno anche il supermercato Carrefour e il Mc Donalds.

Tasse: A Monaco l'IVA (VAT) è uguale a quella in vigore in Francia.

Teatro – Il Théâtre Princesse Grace è il principale teatro del Principato di Monaco; fu inaugurato nel 1932 e nel 1983 fu dedicato alla memoria della principessa Grace. Si trova al n. 12 Rue d’Ostende a Monaco.

Telefono: Le cabine telefoniche sono ormai rare ma quasi sempre funzionanti. Alcuni apparecchi telefonici hanno la scritta Principauté de Monaco, la cornetta e alcuni bordini, in colore rosso. Per chiamare l'Italia bisogna comporre il prefisso 0039 poi quello della città (senza lo zero) e quindi il numero desiderato. La regola vale anche per chiamare gli altri paesi cambiando il prefisso nazionale. Per telefonare in Francia basta comporre il numero desiderato (otto cifre). Per essere chiamati nel Principato dall'Italia bisogna comporre il prefisso internazionale 00377 e quindi il numero dell'utente (otto cifre). Per chiamare dalla Francia è sufficiente comporre il numero dell'utente. Per i telefoni cellulari vigono le stesse accortezze di quando si va in Francia. Contattate il vostro operatore per avere le condizioni migliori.

MANIFESTAZIONI ED AVVENIMENTI DELL'ANNO (Questa sezione è puramente indicativa poiché nel Principato di Monaco le manifestazioni sono tantissime e in continuazione se ne aggiungono di nuove o legate al momento. Inoltre, ogni evento fra quelli indicati potrebbe essere modificato, spostato, cambiare denominazione o cancellato. Pertanto, vi invitiamo a controllare preventivamente la manifestazione di vostro interesse su uno dei tanti siti on line che indicano gli eventi del giorno.)

Inverno - Rally Automobilistico Monte Carlo - (gennaio) - Strade dell'entroterra - Fuochi d'artificio per Sainte Dévote - (26 gennaio) - Piano d'acqua del porto - Festa di Sainte Dévote - (27 gennaio) - Festival Internazionale del Circo - (gennaio/febbraio) - Complesso Fontvieille - Festival della Televisione di Monte Carlo - (febbraio) - Centro Congressi Auditorium - Stagione operistica - (da gennaio a marzo) - Salle Garnier - Concerti dell'Orchestra Filarmonica di Monte Carlo - (da gennaio a marzo) Auditorium Rainier III - Balletti di Monte Carlo - (dicembre e marzo) - Salle Garnier - Stagione teatrale - (da gennaio a marzo) - Théâtre Princesse Grace - Calcio: campionato di Francia, serie A - (febbraio marzo) - Stade Louis II

Primavera - Ballo della Rosa - (marzo) - Monte Carlo Sporting Club

- Primavera delle Arti a Montecarlo - (aprile e maggio) Printemps des Arts - balletti Jardins du Casino - concerti Salle Garnier - recital Auditorium Rainier III - opera Théâtre Princesse Grace - Mostra Internazionale Canina - (aprile/maggio) - Complesso Fontvieille - Monte Carlo Rolex di Tennis - (aprile) - Monte Carlo Country Club - Gran Prix Automobilistico di Monaco - (maggio) - Circuito in città - Concorso Internazionale di Bouquet- (maggio) - Complesso Fontvieille - Esposizione di Cactus Jardin Exotique (giugno) - Stagione teatrale - (aprile e maggio) - Théâtre Princesse Grace - Calcio: Campionato di Francia, serie A - (aprile e maggio) - Stade Louis II

Estate - Concerti al Palais du Prince - (luglio e agosto) - Cour d'honneur du Palais - Festival Internazionale dei Fuochi d'Artificio - (luglio e agosto) - Port d'Hercule - Galà della Croix Rouge Monégasque - (agosto) - Monte Carlo Sporting Club - Meeting Internazionale di Atletica Leggera - (luglio) - Stade Louis II - Stagione teatrale - (luglio e agosto) - Teatro del Fort Antoine

- Balletti di Monte Carlo - (agosto) - Terrasses du Casino - Calcio: Campionato di Francia, serie A - (agosto e sett.) - Stade Louis II - Monaco Yacht Show - (settembre) - Port d'Hercule

Autunno - Monte Carlo Jazz Festival – Salle Garnier - Fuochi d'artificio per la Festa Nazionale - (18 novembre) - Port d'Hercule - Festa Nazionale Monegasca (19 novembre) - Stagione concertistica - (da ottobre a dicembre) - Auditorium Rainier III - Stagione teatrale - (da ottobre a dicembre) - Théâtre Princesse Grace - Calcio: campionato di Francia, serie A - (da ottobre a dic.) - Stade Louis II

COSA COMPRARE

Nel Principato di Monaco si può comprare tutto ciò che si cerca, non manca proprio nulla, soprattutto se è di lusso! Alta moda, gioielli, antiquariato, ecc. sono a portata di mano, a prezzi… meglio non parlarne! (vedi alla voce Shopping nelle Notizie Utili). Una visita interessante e golosa può essere quella alla Chocolaterie de Monaco (Place de la Visitation - Aperta tutto l'anno, dalle 9,30 alle 18,30 – www.chocolateriedemonaco.com) ad assaporare i deliziosi cioccolatini prodotti in svariati gusti e forme.

NUMERI, INDIRIZZI E SITI UTILI

Pronto intervento - Emergenze: 17 da fisso112 da cellulare Ambulanze e Pompieri: 18 oppure 112 oppure +377 93301945 Farmacie di turno: 141

Pubblica sicurezza: 4, Rue Louis Notari – Monaco Tel. 93.15.30.15 - Fax 93.50.65.47 www.police.gouv.mc Orari: 08h30-12h00 e 14h30-18h30 Polizia Marittima e Aeroportuale: 24h/24 – Tel. 93.15.30.16 Servizio Stranieri: dalle 09h00 alle 17h00 – Tel. 93.15.30.17

Ospedali: Centre Hospitalier Princesse Grace (CHPG) 1, Avenue Pasteur BP 489 MC - 98012 Monaco Cedex Tel. +377 97989900 – urgenze 97989769 Fax +377 97989685 www.chpg.mc

Centre Cardio - Thoracique de Monaco 11 bis, Avenue d'Ostende B.P. 223 MC 98004 Monaco Tel. +377 92168000 Fax +377 92168299 [email protected] www.ccm.mc

Istituto Monegasco della Medicina e dello Sport (IM2S) 11, Avenue d'Ostende - 98000 Monaco Tel. +377 99991000 – urgenze 99991020 Fax +377 99991038 www.im2s.mc

Turismo: Direction du Tourisme et des Congrès 2 A, Boulevard des Moulins 98000 Monaco Tel. +377 92166116 - Fax +377 92166000 www.visitmonaco.com

[email protected]

Automobile Club de Monaco 23, boulevard Albert 1er 8012 Monaco Tel. 003 77 93 15 2600 Fax 93152620 [email protected]: www.acm.mc

(Dal sito “Viaggiare Sicuri” del Ministero degli Affari Esteri) Ambasciata d'Italia presso il Principato di Monaco 17, avenue de l’Annonciade – 98000 Monaco Tel. (+377) 93502271 – Fax (+377) 93500689 Nei giorni di chiusura dell’Ambasciata per i soli casi di emergenza (+33) 06 07935810 [email protected]

Uffici consolari

Servizi Consolari e Elettorali - Tel. +377 93507901 - 93507902 Amministrazione: Tel. +377 93507900 Contabilità - Tel. +377 93507903 Sezione Economica e Finanziaria - Tel. +377 93507904 Cooperazione Giudiziaria e Notifiche Giudiziarie - Tel. linea diretta +377 93507678

Comites (Comitato degli Italiani all’Estero) 17, avenue de l’Annonciade – 98000 Monaco www.comites.asso.mc [email protected]

Ambasciata del Principato di Monaco in Italia Via Antonio Bertoloni 36 00197 Roma Tel. 06 8083 361 – 06 80 77 692

Informazioni per gli operatori economici

(Dal sito “Viaggiare Sicuri” del Ministero degli Affari Esteri)

Department des Finances et de l’Economie Direction de l’Expansion Economique Monaco Welcome & Business Office 9, Rue du Gabian – Monaco Tel. (+377) 98 98 9898 Fax (+377) 98984870 [email protected] Orario per il pubblico: 9h30 - 17h00

Chambre de Dévelopment Economique de Monaco (CDE) 2, rue de la Lujerneta, Athos Palace – B.P. 653 98013 Monaco Cedex Tel. (+377) 97986868 – Fax +377/97986869 www.cde.mc [email protected]

Associazione degli Imprenditori Italiani nel Principato di Monaco (AIIM) 17, av. de l’Annonciade – Monaco Tel/fax (+377) 93504490 www.aiim.asso.mc [email protected]

Alcuni siti utili

Palais Princier de Monaco – www.palais.mc

Gouvernement Princier – Principauté de Monaco – www.gouv.mc

Visit Monaco – www.visitmonaco.com

www.facebook.com/Monaco-Tourism