Fra Le Linee 5n2p56

Co-edizione in formato eBook Logus mondi interattivi www.logus.it Cenacolo di Ares www.cenacolodiares.com © 2013

ISBN: 9788898062430

eBook design

Pier Luigi Lai [email protected] www.castigadosingalletas.com Il testo “fralelinee” in copertina é a cura di Angeles Espinosa Bravo

Fra le linee, di sco Cocco

è edito in formato cartaceo da Cenacolo di Ares www.cenacolodiares.com © 2012

Fra le Linee

Disegni e Poesie di sco Cocco

“Para mí, conquistar la libertad es conquistar la sencillez. Entonces, al final, con una línea, con un color basta para hacer el cuadro”

Joan Miró

Manifesto

Cenacolo di Ares

Viviamo in una società liquida.

La nostra società viene definita Postmoderna, a significare un vero e proprio aggio di epoca. I più grandi pensatori contemporanei sono ormai profondamente coscienti che l’era iniziata nel 1492 sia ormai al capolinea. Da Baumann a Gorz, da Vattimo a Galimberti, pare chiaro che, a prescindere dalle analisi particolari, una stagione più complessa, articolata, multifunzionale ha preso vita. Siamo nell’era del dopo, ma ancora non riusciamo a definire il nostro presente come tale, se non in riferimento ad un superamento del ato, ad una diversità da esso.

Siamo postmoderni, postdemocratici, postclassici. L’analisi del mondo, la classificazione di esso, il darwinismo spinto, ci ha condotto a fissare un momento, dove tutto è in funzione di ciò che è stato e non è più. E’ la società della negazione, un nuovo medioevo oscurantista, dove il lume della ragione e del metodo scientifico ha talmente illuminato, da accecare lo spirito umano lasciandolo in balia del controllo della tecnica, del perché coatto. Dove l’arte non è più fatto ma semplice copertina dei fatti, scambiabile e interscambiabile a piacimento.

La società tutta, ma non solo, persino le nostre categorie gnoseologiche che individuano e conoscono il mondo, la terra, la natura, hanno perso ogni punto di riferimento fondante, e hanno assunto la caratteristica di fiumi in piena, di onde

instabili, di fontane ove ogni singola goccia arriva e se ne va alla velocità di un secondo.

In questo l’artista ha scelto sempre più la strada ovvia, meschina, vile, della solitudine interiore ed esteriore, assecondando il fenomeno più generale dell’individualizzazione.

Un fenomeno in cui ognuno di noi si trova sempre più solo con sempre più nozioni a disposizioni. Come se fosse nel deserto, senza alcun modo di orientarsi, ma con centinaia di guide turistiche a tracollo, inutile e sfarzoso peso.

In questo modo ogni sforzo di cambiamento e stimolo, ogni genio innovativo, stimolato e stimolante, viene disperso nel gorgo del di tutto un po’, come se si combattesse una guerra non schierati in truppe, ma singolarmente, uno alla volta.

Possiamo essere anche milioni, ma verremo uccisi e con noi morirà l’arte e la sua funzione primaria di pedagogia della bellezza.

Al giorno d'oggi la gente pensa che prendere in mano una penna, un pennello, una matita, una chitarra, una macchina fotografica e conoscere una tecnica sia di per sé produrre arte. Ma la tecnica non da' mai senso alle cose che produce. E' un perché delle cose, ma non il suo senso. Il senso e non la tecnica è ciò che produce arte e le persone a cui appartiene un senso, sono davvero poche.

Nel contesto che ho descritto nasce questo manifesto.

Noi siamo un cenacolo di artisti, letterati, fotografi, musicisti che si uniscono nella resistenza, per la difesa dell’immortalità dell’anima della bellezza.

Noi combattiamo il tentativo di rendere l’arte mortale perpetrato attraverso il congelamento in tecnica della fonte della bellezza e della creatività. Noi combattiamo la società della felicità permanente, dove nessuno può non essere felice, ma tutti sono tristi.

Noi combattiamo per la difesa del valore del dolore, perché nelle mani insanguinate si trova il segno del lavoro, di chi scava la terra sporcandosi di fango, alla ricerca di tesori profondi.

Noi combattiamo per la difesa del contrasto e del paradosso, convinti che nella contraddizione dell’essere si trovi il canale che conduce alla verità.

Noi siamo iperrealisti delle possibilità. Il realismo del secolo scorso e del dopoguerra si basavano sull’indagine delle strutture sociali. Oggi quelle strutture sono liquide e mutano velocemente. Tutto è possibile e contemporaneo. Noi siamo realisti del multi verso per questo. Non indaghiamo le strutture, ma le loro possibilità più estreme, mettendo in risalto tutta la pericolosità, i rischi, i danni, della liquidità.

Noi siamo amanti della guerra dei sensi, intesa come ferma autenticità davanti al trasformarsi delle cose, che si scontrano modellandosi e modellandoci in modo naturale e dialettico, in modo violento e dolce, come una falesia esposta al mare, fondendosi senza mai confondersi.

Noi siamo per il sovvertimento dell’ordine, per la liberazione del genio, aggiogato oggi alla tecnica, per la restaurazione del dominio del genio sulla tecnica.

Noi combattiamo ogni classicismo decontestualizzato, siamo in estremo contatto con la realtà, le nostre forme sono mobili, le nostre radici salde, siamo tamerici che assecondano il vento senza mai cedervi.

Noi siamo il cenacolo di Ares e in modo complesso, siamo artisti della semplicità.

CENACOLO DI ARES

Logus mondi interattivi

“Think different” è il famoso slogan della Apple del 1997 che incitava a utilizzare la creatività per trasformare il mondo.

E' con enorme gioia che, pensando allo slogan della Apple, nel nostro piccolo, con questo primo ebook inauguriamo un nuovo modo di fare editoria.

Prima di tutto è “pensare diverso” in quanto questo libro nasce in coedizione. Due editori che si uniscono tra loro per mettere assieme le loro diverse esperienze e vision e creare un'opera nuova che i singoli difficilmente sarebbero riusciti a realizzare.

Per illustrare l'altro motivo principale di "pensare diverso" occorre fare una piccola premessa. Si fa un gran parlare della competizione tra libro cartaceo e libro digitale, chi a favore dell'uno chi dell'altro, tra conservatori e innovatori... Quello che penso è che, ognuno di noi è nato per vivere il suo tempo, non nel ato e neanche nel futuro, ma esattamente nel presente. D'altronde innovare non è altro che vivere il presente. E il presente ci pone di fronte anche i libri digitali.

E allora ecco che veniamo al secondo motivo per cui questo libro è frutto del “pensare diverso”. Come potrete notare sfogliandolo e leggendolo, l'opera non è una brutta copia del cartaceo, esso è diverso !!!

Gli indici automatici e le icone cliccabili lo fanno fruire in un modo del tutto nuovo, secondo una sequenza scelta direttamente dal lettore, che crea un racconto nel racconto. Questo semplice modo di utilizzare il libro digitale genera un'esperienza di lettura e fruizione del contenuto completamente diversa, con la quale molto ci confronteremo nel futuro prossimo e che costituirà la nuova sfida per tanti autori per creare le proprie opere.

Per tutto ciò e molto altro ancora, un grazie di cuore al Cenacolo di Ares e a sco Cocco, per aver aderito a questo modo di “pensare diverso”.

LOGUS mondi interattivi

Introduzione

A cura di Gaetano Filice

Se gli anni 90 sono stati per l'arte figurativa la conclusione di un ciclo iniziato con la Transavanguardia e con il neo-espressionismo, alla ricerca esasperata della superficie artistica innovativa, fatta di mura e di graffiti, e dei contenuti, fatti di "oltre", nel mausoleo del triviale e della sperimentazione sensoriale, gli anni in cui viviamo rappresentano una forma di nuovo rinascimento, con l'avvento della tecnologia che se da una parte mette a dura prova il critico intento ad analizzare l'opera e a discernere fra mera tecnica e arte, dall'altra consegna all'artista uno stimolo nuovo pari a quello che poté essere la prospettiva per il De Panicale o il Brunelleschi.

Se gli anni 90 sono stati gli anni della strada, i nostri anni sono gli anni degli studi, o per essere sociologicamente più precisi, sono gli anni della rete, della strada virtuale.

In sco Cocco troviamo un esempio di questo enorme magma che sta spostando i continenti dell'arte, e lo troviamo con una forte continuità formale con ciò che l'underground giovanile e ribelle di fine secolo scorso, aveva saputo esprimere e creare.

L'immediatezza formale da cartoon, le linee essenziali, anti cromatiche e semplici nel loro nero su bianco, che ricordano le matite dei disegnatori sperimentali del calibro di Osvaldo Cavandoli che con "la linea" appunto aveva

esportato in 16 nazioni un nuovo modo popolare di comunicare.

E se il linguaggio Hip Hop ha saputo sfondare la porta delle gallerie d'arte grazie a Stefen Eis, a Barney Matthew o a Maurizio Cattelan, l'arte di sco Cocco e di chi come lui sceglie una "tela schermo" viaggiano verso mete più ambiziose, che esulano dall'autocompiacimento ma che si presentano al mondo come nuovi vettori valoriali, fatti di libertà e per l'appunto di nuove prospettive. Anche l'arte di sco Cocco è come ogni arte, arte di Élite, ma l'élite a cui l'artista si rivolge non è quelle dei musei o delle gallerie d'arte, bensì quella dell'hacking e dell'open source, l'élite di coloro che hanno valicato il confine del paradigma della modernità per entrare a pieno titolo e da principi nella postmodernità.

E se il computer ha finora avuto un ruolo marginale, di ritocco, una sorta di mezzo per superare all'interno di vecchie regole, la fisicità delle stesse, per sublimarle e renderle una foschia lieve, un modo insomma per ascendere al paradiso di una religione nota, per sco Cocco è il graal di una nuova fede, in cui le regole si scrivono daccapo e si scrivono nel mondo stesso virtuale, che fra l'altro cessa di essere definito tale e diviene realtà esso stesso, dimensione di realtà differente.

Sia chiaro, una realtà che nasce su carta, una realtà che arriva al computer solo in funzione della sua vettorializzazione, ma che grazie a quest'ultima riesce a realizzare in pieno questa vera e propria rivoluzione.

Fra le linee rappresenta un manifesto di questo nuovo spirito, e al contempo un documento di realismo impressionante, poiché come ogni nuova fede, l'arte di sco Cocco disegna una nuova realtà senza perdere contatto con la realtà di sempre, reinterpretandola e vivendola, come un bozzo di farfalla che si risveglia e che trova tutto ciò che da bruco aveva già trovato, nella diversità del suo rinnovato punto di vista.

Il lirismo delle poesie che accompagnano ogni capitolo di questo libro sono un Caronte che conduce dall'altra parte della sponda e fa comprendere ai neofiti di questa forma di espressione, la profondità che vi cova.

Se Robert Gober aveva bisogno di alienare in uno spazio infinito i pezzi del corpo umano, disseminandoli nel mondo attraverso la magia del computer, per sco Cocco il computer diviene invece lo strumento per ridare integrità all'uomo e per cercare una nuova forma di umanesimo.

Fra le linee

a cura di sco Cocco

Perché (prefazione) Il movimento (il tema)

La linea continua (la tecnica)

Amo te (il disegno è poesia)

Perché (prefazione)

Il talento è esercizio.

È la capacità di dominare una tecnica, l’ostinazione di scoprirne le potenzialità. È l’ingegno insito nel genio.

L’esercizio e la pratica sono fondamentali: solo lo sforzo, la perseveranza, rendono possibile il perfetto controllo di una tecnica. Solo la perfetta conoscenza delle proprietà di un linguaggio espressivo rende possibile l’improvvisazione.

Così vale anche per il disegno, tecnica di precisione, di cura.

Le linee, struttura essenziale, richiedono una eccezionale dedizione per poter essere sviluppate e perché possano assumere il proprio carattere.

Il processo del disegno necessita riflessione, solitudine, eccezionale preparazione. Bisogna essere agili per poter danzare con le proprie linee sullo spazio bianco di un foglio.

Il disegno è talento in esercizio.

Il movimento (il tema)

Il movimento è un processo.

È un intervallo, non è l’origine né la fine. É tutta la vita che ci a attraverso. La percezione del movimento varia incessantemente, è qualcosa di cui non si può avere un’esperienza chiara e precisa, la sua unica reale rappresentazione è matematica, scientifica.

Per questo motivo la raffigurazione del movimento, di ciò che non può essere costante, è l’ossessione di queste illustrazioni, perché mutevole, in antitesi alla posa.

Perché il movimento possa essere rappresentato è necessario poterne leggere la continuità, il suo sviluppo nel tempo. La tecnica della linea continua vuole essere questo esercizio, rappresentare il gesto attraverso un processo di disegno ininterrotto, una trasposizione del concetto del soggetto nella dinamica di generazione del segno.

Cosi come nella tecnica scultorea del taglio diretto utilizzata da Henry Moore per alcune sue opere, in cui la scultura si forma mentre l’artista lavora il blocco, nella tecnica della linea continua la raffigurazione prende forma attraverso un processo senza pause, che necessariamente ingloba il concetto di errore, di imperfezione.

La linea continua é quindi un mezzo per poter captare ciò che non è stabile, incidere un’espressione, in antitesi all’immobilismo della raffigurazione, contro la figura chiusa che non lascia spazio all’immaginazione.

La linea continua. (la tecnica)

Il disegno è un processo.

La linea é la struttura del disegno, strumento di rilevazione del movimento. Il disegno si disinteressa del soggetto che va rappresentando, l’attenzione è completamente concentrata sulla linea, sul suo percorso, sul suo movimento lungo il foglio.

La linea è unica protagonista, ogni curva, ogni spessore, ogni movimento è dettato da una precisa sensazione dell’istante in sui si produce. Per questo ogni disegno è unico, irripetibile nella sua geometria finale, perché privo di uno schema iniziale, di un progetto a priori.

Il disegno prende forma da un insieme di linee inizialmente neutre, di un unico spessore, nel quale sono riconoscibili linee caratterizzanti e caratterizzate.

Le linee caratterizzanti: sono quelle che per loro geometria non necessitano di un successivo ritocco. Filano lisce dentro il disegno caratterizzandolo appunto.

Le linee caratterizzate: sono quelle invece per cui è necessario un secondo riempimento, sono le linee dell’imperfezione, che obbligano ad una seconda riflessione, ad essere modificate.

Così come nel naturale svolgersi dell’esistenza in cui sono ci si ritrova innanzi situazioni che sfilano armoniosamente e altre in cui è necessario ritornare, esaminare, allo stesso modo le linee saranno fini, precise in determinati momenti o ruvide e imperfette, camuffate in altre.

Ciò che non si può accettare talvolta si mistifica.

Il disegno in questo modo conquista lentamente la propria fisionomia, il suo risultato finale diventa visibile solo in seguito ad una accurata osservazione. Per questo motivo il disegno è nient’altro che il risultato di un processo, di un percorso emotivo in un determinato momento. Le condizionanti esterne, lo stato emotivo, sono eccezionalmente fondamentali per la valutazione dello stato di questa o quell’altra linea. Ed è questo il motivo per cui i titoli delle illustrazioni spesso nulla hanno a che vedere con il soggetto dell’opera, perché il disegno non è altro che una semplice riproduzione di un momento.

Il risultato finale è evidentemente la riproposizione di una geometria oggettiva, riconoscibile, ma le linee che la compongono hanno una propria forza, non raffigurano una forma in se, sono indipendenti e consentono sovrapposizioni.

La linea è la struttura e la figura finale allo stesso tempo.

L’opera non è mai conclusa, le linee restano aperte, spesso giungono ai margini del o, come a voler intendere un proseguire esterno oltre di esso. Il disegno è una storia incompleta, non si definisce, non si colora, la linea che lo struttura è la sola e unica protagonista.

Amo te (il disegno è poesia)

amo te amo il tuo contorcerti il tuo piegarti stenderti lungo un filo di colore

irraggiungibile, inquieta tornare sui tuoi i attorcigliarti girare dolcemente su te stessa coinvolgermi in un effimero ballo apionati io e te danziamo su questo mondo

Evoluzione

Ecco

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2012 Barcellona

Disegni

Danza

voglio vederti danzare

insistere dance with me prova sei qua ridere fino alle lacrime ritrovarsi esercizio quizás quizás quizás arrendersi ayer mañana

Svanire

PUM PUM Ta ca ta Ribolle il ritmo ti impregna le vene ancorata alle tue gambe disarticoli movimenti ti divincoli con le braccia dentro ampi gesti vorresti esplodere, sollevarti calpestare con nuova linfa ogni celebre ricordo ma PUM PUM Ta ca ta dimentichi in un secondo dei tuoi pensieri rimarrà solo cenere solo la poesia

aleggerà per sempre

voglio vederti danzare

dimensioni: 29,7x42 china su carta 2008 Quartu Sant’Elena

insistere

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2012 Barcellona

dance with me

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2008 Quartu Sant’Elena

prova

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2011 Barcellona

sei qua

dimensioni: 29,7x42 china su carta 2008 Quartu Sant’Elena

ridere fino alle lacrime

dimensioni: 29,7x42 china su carta 2008 Quartu Sant’Elena

ritrovarsi

dimensioni: 11x18 china su carta 2011 Quartu Sant’Elena

esercizio

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2009 Quartu Sant’Elena

quizás, quizás, quizás

dimensioni: 29,7x42 china su carta 2009 Quartu Sant’Elena

arrendersi

dimensioni: 70x100 china su tela 2008 Barcellona

ayer

dimensioni: 29,7x42 china su carta 2013 Barcellona

mañana

dimensioni: 29,7x42 china su carta 2013 Barcellona

Impressioni

perPaolo dario amy ascanio fabrizio franco alice fino all’ultimo riccio la solitudine del tecnico posso rivederti già stasera autoritratto salvador bianca massimo woody

eggero

Oltre lo specchio tu guardi ti guardi bella come sai bella come sei io e te in questo piccolo mondo non ci incontreremo mai fuori da questo sguardo

per paolo

dimensioni: 29,7x42 china su carta 2008 Quartu Sant’Elena

dario

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2011 Quartu Sant’Elena

amy

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2009 Quartu Sant’Elena

ascanio

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2011 Cagliari

fabrizio

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2011 Quartu Sant’Elena

franco

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2011 Quartu Sant’Elena

alice

dimensioni: 29,7x42 china su carta 2008 Quartu Sant’Elena

fino all’ultimo riccio

dimensioni: 29,7x42 china su carta 2008 Quartu Sant’Elena

La solitudine del tecnico

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2011 Linee aeree

posso rivederti già stasera

dimensioni: 29,7x42 china su carta 2008 Quartu Sant’Elena

autoritratto

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2006 Barcellona

salvador

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2013 Barcellona

Bianca

dimensioni: 29,7x42 china su carta 2013 Barcellona

massimo

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2012 Quartu Sant’Elena

woody

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2012 Quartu Sant’Elena

Musici

lavoro di precisione alessandro faniu sirena shofar paolo john Zorn arpa

Come disco fuori moda

Si insinua

apparentemente nostalgica

la musica di un disco fuori moda

si fa largo con timore

in un mondo che tutto urla

stona dolcemente

ci culla tra le sue rispettose note

Ma è la stessa da vent’anni

ormai arresa alla sua impossibilità di cambiare

non ha il ritmo

non ha il o

non fa breccia né sulla cresta, né sull’onda

condannata per l’eterno

ad esser musica da lato b

Cosi,

evaporata

ha già finito il suo tempo

gli impazienti tre minuti

di un disco fuori moda.

lavoro di precisione

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2011 Quartu Sant’Elena

alessandro

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2011 Quartu Sant’Elena

faniu

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2011 Quartu Sant’Elena

sirena

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2010 Quartu Sant’Elena

shofar

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2010 Quartu Sant’Elena

paolo

dimensioni: 29,7x42 china su carta 2010 Quartu Sant’Elena

john zorn

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2010 Quartu Sant’Elena

arpa

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2011 Quartu Sant’Elena

Battersi

sparire battiti pronto ultimo

Il catenaccio

A voi

amanti speculatori del gioco d’attacco

spericolati adulatori del vivere esagerato

finti bevitori di tutte le bollicine della canzone di Vasco

a voi con azzardo mi rivolgo

senza il timore del vostro abominevole giudizio

sprezzante delle critiche a cui andrò incontro

quando il respiro s’accorcia

e le possibilità si fanno esigue

preferisco la difesa

un suicidio traballante a voi lascio

io, porto a casa l’orgoglio intatto

alle mie possibilità non mi arrendo

strenuamente in trincea

resisto, non traballo

e so di offendervi se vi dico

che mi tengo il catenaccio.

sparire

dimensioni: 29,7x42 china su carta 2012 Barcellona

battiti

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2008 Quartu Sant’Elena

pronto

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2008 Quartu Sant’Elena

ultimo

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2010 Barcellona

Isola nell’isola

here i stay maschera costume pagès amb barretina lillina essenza carnevale attesa compartir orgoglio aislado merdule stendere costume

Isola nell’isola.

(dell’odio, d’amore)

Mai scorderò

che tra le tue onde

potrò sempre perdermi

affondare e riemergere

arrampicarmi sugli stessi impervi percorsi

vederti lontano sorridere

in quell’ostentato nero

portato con orgoglio

Mai scorderò

di quelle stanze

che di riso e pianto

ho cosparso i momenti

tra i vostri abbracci

nel vostro guardarmi greve

Mai scorderò

che amicizia e amore

tra le tue radici affondano

le fondamenta, il sostegno

ogni singolo mattone,

mio orgoglio mia nazione

all’ombra degli invincibili giunchi

potrò sempre arrendermi

io isola nell’isola

continente di emozioni

innamorato dei tuoi limiti

da cui sempre ripartire

here i stay

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2010 Guspini

maschera

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2010 Cagliari

costume

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2009 Berchidda

pàges amb barretina

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2009 Barcellona

lillina

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2007 Jerzu

essenza

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2007 Quartu Sant’Elena

carnevale

dimensioni: 29,7x42 china su carta 2008 Quartu Sant’Elena

attesa

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2007 Jerzu

compartir

dimensioni: 29,7x42 china 2011 Quartu Sant’Elena

orgoglio

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2007 Quartu Sant’Elena

aislado

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2007 Quartu Sant’Elena

merdule

dimensioni: 29,7x42 china 2008 Quartu Sant’Elena

stendere

dimensioni: 11x18 china su cartoncino 2007 Quartu Sant’Elena

costume

dimensioni: 21x29,7 china su carta 2008 Quartu Sant’Elena

Epilogo

di Carlos Madrid Abril

Kerido dibujante,

me gusta cuando habla usted de obsesión,

y de una tal depuración técnica,

hacia el método o el proceso del dibujo,

por ese perderse en la formalidad de la línea,

y bailar con ella,

con esa línea continua,

trazo generatriz,

pliegue sin directriz,

dibujo que no se hace pensando,

sino que se piensa haciendo,

porque dibujar es pensar,

no es que sea la sola protagonista,

es que es la única actriz,

solista sin partitura,

ella sola, carácter aislado,

y es que no se usan más recursos,

pero yo celebro esa insistencia,

porque insistir es existir,

obsesión de una línea doble,

caracterizante y caracterizada,

constituyente y constituida,

inconclusa y terminada,

como su propia historia,

un trabajo de epítetos,

vaivén entre adjetivos,

haciendo el amor,

bendito ritornello,

un ejercicio muy musical,

propio del mundo racional,

pertenece también del irracional,

matemática de la emoción,

objeto a la par que sujeto,

geometría a la vez que forma,

epifanía del ritmo,

por eso lo entiendo,

por eso lo siento,

lo comprendo,

y seguro que no seré el único.

Epilogo

di Carlos Madrid Abril

Caro disegnatore,

Mi piace quando parla di ossessione,

E di una siffatta depurazione tecnica,

Verso il metodo o il processo del disegno,

questo perdersi nella formalità della linea

e ballare con lei

attraverso questa linea continua,

segno generatore,

piega senza direttrice,

disegno che non si genera pensando,

ma che viene pensato nel suo tracciarsi,

perché disegnare é pensare,

non é che la linea sia la sola protagonista,

è l’unica attrice,

solista senza partitura,

lei sola, carattere isolato,

senza l’utilizzo di altre risorse,

che io celebro nella sua insistenza,

perché insistere è esistere,

ossessione di una duplice linea,

caratterizzante e caratterizzata,

costituente e costituita,

inconclusa e compiuta,

come la sua propria storia,

un lavoro di epiteti,

oscillazione tra aggettivi,

che fanno l’amore,

felice ritornello,

esercizio musicale,

proprio del mondo razionale,

e al contempo di quello irrazionale,

matematica dell’emozione,

oggetto e soggetto allo stesso modo,

geometria e forma,

epifania del ritmo,

per questo lo intendo,

per questo lo sento mio,

lo comprendo,

e sono sicuro non sarò l’unico.

Ringrazio

Silvia Carlos Cuky Nicolò Angeles

Raimondo Pino Giovanni

Rita e Mondo

Federica Giovanni Giuseppe Valentina

senza i quali questo libro

non sarebbe stato possibile

o non sarebbe comunque stato lo stesso

sco

Tavola dei Contenuti (TOC) Fra le Linee Manifesto Introduzione Fra le linee Perché (prefazione) Il movimento (il tema) La linea continua. (la tecnica) Amo te (il disegno è poesia) Evoluzione Ecco Disegni Danza Svanire voglio vederti danzare insistere dance with me prova sei qua ridere fino alle lacrime

ritrovarsi esercizio quizás, quizás, quizás arrendersi ayer mañana Impressioni eggero per paolo dario amy ascanio fabrizio franco alice fino all’ultimo riccio La solitudine del tecnico posso rivederti già stasera autoritratto salvador Bianca

massimo woody Musici Come disco fuori moda lavoro di precisione alessandro faniu sirena shofar paolo john zorn arpa Battersi Il catenaccio sparire battiti pronto ultimo Isola nell’isola Isola nell’isola. (dell’odio, d’amore)

here i stay maschera costume pàges amb barretina lillina essenza carnevale attesa compartir orgoglio aislado merdule stendere costume Epilogo Epilogo Informazioni sull'opera L'autore

Informazioni sull'opera

Raffigurare il movimento è l’ossessione di queste illustrazioni. La tecnica della linea continua è un mezzo per poter captare ciò che non è stabile, incidere un’espressione, rappresentare il movimento attraverso un processo di disegno ininterrotto. Il disegno è una storia incompleta, non si definisce, non si colora, la linea che lo struttura è la sola e unica protagonista.

L'autore

sco Cocco è nato a Cagliari nel 1980. Vive e lavora tra Quartu Sant'Elena e Barcellona, dove si occupa di architettura e arte. "Fra le linee" è il suo primo art book che raccoglie disegni e poesie.

[email protected] twitter: @scocco www.scocco.com

Finito di stampare in digitale il 05/12/2013 rev. 01/2013 ©Tutti i diritti riservati - Logus mondi interattivi

(Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito o noleggiato secondo le leggi vigenti. Qualsiasi di queste azioni corrisponde ad una violazione dei diritti dell'autore e dell'editore e sono sanzionabili in base alle norme vigenti.) Aiutaci a continuare a tenere basso il prezzo di questo ebook acquistandolo regolarmente e, se ti è piaciuto, a consigliarlo ai tuo amici.